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Autore: ilaria8    10/03/2015    1 recensioni
SPOILER 2x14
Non mi ero mai preoccupato del giorno in cui sarei morto.
LIZZINGTON!!
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questo mio scritto è pubblicato senza alcuno scopo di lucro.
 
You are my highest bid!
 
ATTENZIONE: SPOILER 2x14 -T. Earl King VI 
 
 
Non mi ero mai preoccupato del giorno in cui sarei morto.
A dir la verità erano talmente tanti quelli che mi volevano uccidere che non mi sarei mai aspettato un’asta così “povera” per avere la mia testa.
Avevo molti nemici ai quali però non era giunta voce della mia cattura, o forse, non volevano buttare via i loro soldi per uno come me!
Se non avesse alzato Lizzie la posta in gioco, e successivamente io per farla scappare prima che Earl e i suoi uomini arrivassero a lei, probabilmente Yaabari mi avrebbe acquistato per sette milioni di dollari se non meno.
Era in un certo qual senso offensivo sentirsi di così poco valore sul mercato.
Mi avevano riportato in quella gabbia trasparente quando tutto d’un tratto era comparsa Lizzie seguita da quel ragazzino anche lui prigioniero dei Kings.
-Come si apre questo affare?- provava a inserire numeri a ripetizione nel tentativo di aprire quella porta.
-Lizzie devi andare!- si sentivano voci in lontananza come se dovesse arrivare qualcuno da un momento all’altro.
-Cavolo! Qual è il codice?- era testarda questo lo sapevo.
-Ascoltami! Mi hanno portato qui attraverso una serie di tunnel. Se ti muovi in fretta riuscirai a seminarli prima che si accorgano che sei fuggita. Prendi il ragazzo e scappa!- volevo che corresse il più lontano possibile. Volevo sapere che era al sicuro.
-Potrebbero ucciderti!- sussurrò quasi come se il solo pensiero la spaventasse a morte.
-Lizzie…hai fatto tutto quello che potevi…è il momento di andare via!- mi guardò dritto negli occhi. Stava ancora pensando a un modo per tirarmi fuori di lì.
Dio come era bella! Quel vestito le stava a pennello. La sua nuova acconciatura esponeva il suo collo liscio e gli orecchini si abbinavano perfettamente con la luce che era nei suoi occhi blu.
-VAI!- esclamai con più decisione per scuoterla dal panico che si stava impadronendo della sua mente.
La vidi afferrare la pistola della guardia a terra e sparire dietro delle casse di legno.
Dovevano fare in fretta o gli uomini di Earl li avrebbero raggiunti nei tunnel.
Francis mi fece uscire dalla cella e mi consegnò a Yaabari, che dopo avermi esposto il suo piano, mi portò in una stanza completamente vuota.
Era stato incaricato da un uomo di Johannesburg, che aveva messo una taglia di 40 milioni di dollari su di me…anzi, per essere precisi, sulla mia testa.
Mi fece inginocchiare e mi puntò la pistola alla nuca.
Sapevo che era arrivato il momento, ma non ero ancora pronto.
Desideravo vederla per l’ultima volta.
Ero consapevole del fatto che non era possibile e sapevo anche che in un certo senso non sarebbe stato neanche giusto nei suoi confronti.
Lei meritava molto di più. Non poteva amare un uomo come me…lei aveva ancora tutta una vita davanti, e a me cosa rimaneva? Cosa potevo offrirle? Avevo una pistola puntata alla testa che avrebbe fatto fuoco da lì a qualche secondo. Sarei morto prima ancora di poterle dichiarare il mio amore.
Chiusi gli occhi e la sua immagine apparÌ chiara nella mia mente.
Era bellissima!
-Lizzie!- sussurrai il suo nome come a volerla salutare…sarei morto in pace sapendo che lei era al sicuro.
Volevo che lei fosse il mio ultimo pensiero prima della morte e il primo ovunque sarei andato dopo. Anche all’inferno lei sarebbe stata la mia ancora di salvezza.
Uno sparo riecheggiò nella stanza e quando mi accorsi che Yaabari era accasciato al suolo al mio fianco mi voltai di scatto e la vidi…impugnava la pistola che aveva appena fatto fuoco.
-Lizzie!- esclamai sorpreso.
L’ultima cosa che mi sarei aspettato era di rivederla.
Era come una seconda chance per me.
-La chiave delle manette è nella tasca dietro.- dissi rialzandomi in piedi.
-Ok!- sussurrò cercando di riprendere fiato -Qualcuno tornerà! Dobbiamo andarcene!-
Una volta libero dalle manette presi la pistola di Yaabari che era ormai in una pozza di sangue e uscì per primo dalla stanza, seguito da Lizzie.
 
Una volta sistemata la famiglia Kings mi chiusi in un suv federale per aspettare che quelli dell’FBI finissero tutte le loro indagini sul posto.
Mille pensieri affiorirono nella mia mente.
Non doveva tornare indietro per salvarmi.
Era andata in una missione sotto copertura senza nessuna squadra a supporto.
Se Earl l’avesse scoperta io non avrei potuto fare niente. Sarebbe stata uccisa, e io non ero neanche consapevole del fatto che lei fosse nel palazzo.
Non posso però neanche negare il fatto che, rivederla dopo essere stato a un passo dalla morte, mi aveva dato quella scarica di energia e speranza che mi aveva abbandonato.
La vidi aprire la portiera e salire in macchina affianco a me.
-Non devi farlo più!- sapevo che non mi avrebbe ascoltato, ma dovevo comunque provare a farla ragionare.
-Non c’è di che!- rispose ignorando il mio avvertimento.
-Sono serio…non puoi più fare una cosa del genere. Promettimelo!-
-Abbiamo arrestato decine di criminali ricercati…recuperato proprietà rubate di milioni di dollari e salvato vite innocenti!- esclamò arrabbiata.
-Non stò parlando di questo!- dovevo chiarire il concetto.
-Di te! Stai parlando di te!- mi guardò dritto in faccia ed è come se ad un tratto per lei fosse tutto più chiaro.
-Wow! Sei a pezzi! Non riesci ad accettare aiuto da nessuno. Qualcuno ti ha mai aiutato? È per questo che sei così? Perché non credi di meritarlo? È per questo che non riesci ad essere vulnerabile neanche per un secondo?-
Aveva gli occhi pieni di lacrime…odiavo vederla piangere, ma stavolta quelle splendidi iridi blu stavano lottando per non affogare.
-Ho rischiato la mia vita per te perché ci tengo a te! Mettitelo in testa!- si voltò senza più degnarmi di uno sguardo.
Io restai immobile a fissarla. Amavo quella donna più di ogni altra cosa al mondo. Sentivo i miei occhi che trattenevano a stento una lacrima che si era formata.
Non c’erano parole per descriverla…così coraggiosa nella sua semplice fragilità.
-E quando qualcuno fa una qualcosa di carino, dovresti dire “grazie”!- guardava dritto di fronte a lei…voleva che io mi piegassi a lei, voleva farmi capire che anche lei sapeva essere forte…ma non sapeva che io ero già in suo possesso. Mi aveva rubato il cuore e lo teneva stretto tra le sue mani già da diverso tempo.
-Grazie!- risposi con quella poca voce che ero riuscito a trovare.
-Non c’è di che!- si voltò a guardarmi e un leggero sorriso amaro comparì sulle sue labbra.
Volevo baciarla e farle capire che avrei preferito morire tra atroci torture piuttosto che sapere che lei era in pericolo a causa mia.
Ma mi resi conto in quell’istante che non eravamo ancora pronti per affrontare quello che sarebbe successo se io le avessi confessato il mio amore.
-Ma non farlo mai più!- sapevo che era sbagliato farla sentire in colpa per avermi salvato oggi…ma era una cosa che andava fatta…per far si che un giorno avessi potuto stringerla a me e non lasciarla mai più sola.
 
FINE.
 
Angolo dell’autrice:
Lo so che tutti aspettate il prossimo capitolo dell’altra ff che stò portando avanti, ma dopo aver visto l’ultima puntata di questo fantastico telefilm non ho potuto fare a meno di scriverne un’atra su uno dei migliori episodi dall’inizio della serie a parer mio!
Fatemi sapere cosa ne pensate e dopo aver visto che il sito di EFP ha creato una pagina apposta per pubblicare le storie su The Blacklist non vedo l’ora di leggerne qualcuna scritta anche da voi!
A presto! 
  
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