Queste quattro mura
mi sussurrano,
conoscono un segreto,
sapevo che non l'avrebbero mantenuto
per molto tempo,
questa stanza da riempire di polvere,
queste quattro mura cadono attorno a noi.

Il cielo sembrava essersi fatto scuro per restare in tema alla mia giornata, Patrick stava prendendo le sue cose mentre io restavo seduta sul letto dove avevamo dormito fino alla sera prima e lo guardavo mettere i suoi vestiti e i suoi effetti personali nelle valigie con cui aveva portato lì tutto. Infilava i vestiti in modo confuso, nervoso, non li piegava neanche; li cacciava dentro cercando di farci stare il più possibile, apriva un cassetto, tirava fuori i calzini e le mutande e li buttava dentro alla valigia; sentivo lo stomaco fare un sobbalzo ogni volta che si muoveva. 
Sapevo che non sarebbe rimasto segreto per sempre ma forse mi ero illusa di riuscire a nasconderglielo. Qualcuno aveva spifferato tutto, quelle quattro mura non erano più sicure. Aveva saputo della mia notte con Nick mentre ero a New York per Natale, gli avevano detto ogni singola cosa ed io ero crollata quando avevo visto il suo sguardo e sapevo che avrei dovuto fare i conti con esso, prima o poi. 
Lo sento urlare, lo sento lanciarmi delle frecce al cuore mentre si prepara per andare via, non avrei mai voluto fargli del male ma l'ho fatto e niente o nessuno può farmi tornare indietro. 

Dev'esser stato qualcosa a mandarmi fuori di testa
con delle parole così profonde,
e non era ciò che intendevo.
Adesso aspetto
per un momento di silenzio perchè
è tutto quello che mi hai lasciato,
queste quattro mura ancora.

In piedi in mezzo alla stanza, è così che mi aveva lasciato Nick quando era venuto a casa mia mentre Patrick era all'università. Le parole del ragazzo erano arrivate chiare e dirette come tanti piccoli spilli che ti colpiscono il cuore. Quella notte era stato tutto ma lui non voleva lasciare Olivia, voleva tenere nascosto tutto perché...perché è così che ha sempre fatto Nick Jonas. Il pavimento si sgretolava e insieme ad esso, anche le quattro mura che mi circondavano, le ho viste cadere addosso a noi lasciando solo tanto dolore. Sgretolate. Non avevo più niente che mi proteggesse, niente che mi desse un senso familiare, mi sentivo un estranea in casa mia. 

In piedi in mezzo alla stanza, è così che mi sta lasciando anche Patrick ma fa meno male, le mura sono già distrutte e il pavimento è già sgretolato, ho un piccolo appiglio su cui tenermi in piedi, forse è la speranza o forse è solo quella piccola forza che mi dice che ce la posso fare. Lo vedo girare le spalle e andarsene, non mi guarda negli occhi, non si tocca i capelli come piace a me, non mi sorride. Ma che pretendo? l'ho tradito con il mio ex e gliel'ho tenuto nascosto eppure a me, niente di tutto questo mi sembra sbagliato, mai con Nick. Guardo intorno, dove sono? E' ancora casa mia? 

E' difficile lasciarti stare
non ti darò scuse,
me ne son fatta una ragione
per poco ho perso la ragione
perché queste quattro mura non son forti abbastanza.

Corro per la strada cercando di fermarlo ma vedo la sua schiena allontanarsi, le sue gambe allungare il passo. "Non lasciarmi così Nick, non ancora." penso sentendo le lacrime sgorgare dagli occhi e lasciarsi andare sulle guance.  
Faccio una pausa per recuperare il fiato ma riprendo a correre subito, sembra quasi che le gambe si facciano sempre più pesanti e che la distanza fra noi due aumenti sempre di più. Non posso permettermi di lasciarlo scappare come ho sempre fatto, non oggi, non adesso. Ho perso tutto e non ho più paura di niente. 
Lo vedo girarsi e guardarmi dritto negli occhi, mi fermo a qualche metro di distanza, siamo in mezzo alla via deserta. Restiamo a guardarci per minuti, sento le lacrime rigarmi le guance e sgorgarne di nuove dagli occhi. 
Non ce la faccio più, lo devo urlare, glielo devo dire perché in fondo, se non mi vuole, è in gran parte colpa mia, anche io sono scappata, non ho mai saputo prendere una decisione valida con lui. Ci siamo trovati a fare l'amore di nascosto dai nostri fidanzati e siamo finiti in un casino più grande di noi; così mi viene improvvisamente in mente una mia vecchia canzone, mi avvicino piano quasi per paura di farlo scappare, asciugo le lacrime con i palmi delle mani, prendo fiato e comincio a guadarlo negli occhi mentre parlo. 

"Si, è difficile vederci cadere sapendo che è tutta colpa mia, un mio errore. Si, ed è difficile lasciarti cadere sapendo che è colpa mia e tu non sei più qui." sento lo stomaco adagiarsi e prendo un bel respiro, l'ho detto. La strofa della mia canzone non poteva che essere più adatta. Vedo i suoi occhi velarsi e le lacrime cadere, le asciuga velocemente, si avvicina ancora di più a me mentre io resto a guardare i suoi occhi color nocciola. 
Un tuono spezza il silenzio, un fulmine illumina a giorno quella giornata che sembra essere così buia e inizia a piovere, è il classico temporale estivo. Restiamo sotto alla pioggia, lasciando che ci bagni i corpi. So bene che quella frase non lo ha convinto ma almeno sa come mi sento. 
Le lacrime si confondono con la pioggia, si avvicina ancora di più, mi accarezza la guancia lasciando che la sua mano accarezzi anche il collo, avvicina le sue labbra alle mie e ci baciamo lasciando che la pioggia bagni il nostro bacio. 
Sento le sue labbra staccarsi anche se non vorrei che lo facessero mai, lo guardo negli occhi e capisco che non sarà così facile, non è mai stato facile ma ho sempre combattuto per lui e questa volta non sarà diversa dalle altre. 
Lo lascio andare via con la consapevolezza che non so quando lo rivedrò ancora, se lo rivedrò ma lui mi ha baciata e questo, per adesso, mi basta. 



Ciao a tutti, eccomi qua con l'ennesima OS sui Niley che amo ancora, nonstante tutto! 
E' una one shot un po' diversa dalle solite, ho voluto cambiare un po' prendendo come base These Four Walls di Miley che è sempre stata una delle mie canzoni preferite in assoluto! 
Spero vi piaccia, fatemi sapere! ;)