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Autore: ManuFury    14/03/2015    3 recensioni
(Dal testo)
Tutto era iniziato banalmente con una domanda: "Sei mai stato fuori?"
E con una risposta altrettanto semplice: "No."
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sarnek
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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COME FRATELLI
 
Tutto era iniziato banalmente con una domanda: “Sei mai stato fuori?”
E con una risposta altrettanto semplice: “No.”
  
 
Le scale erano buie e si snodavano verso l’alto sinuose come un serpente addormentato. Sarnek le guardava e, per la prima volta nella sua breve vita, provò in petto qualcosa di nuovo: timore. Dal basso dei suoi sei anni puntò con forza i piedi, tentando di rallentare la salita.
“Che ti prende ora?” Sbuffò leggermente Imes, voltandosi verso di lui senza smetterla di trascinarlo per un braccio, senza violenza ma con fermezza, i cinque anni che li separavano serviano a qualcosa, dopotutto.
“Non dovremo farlo!” Protestò con convinzione il più piccolo, facendo fermare e voltare l’altro.
“Ti prometto che ne varrà la pena, fidati di me.” Sussurrò Imes, accompagnando le parole con un sorriso solare, di quelli che raramente metteva in mostra durante gli allenamenti e che, solitamente, riservava solo per lui. Sarnek esitò un attimo, sondandolo attentamente, prima di annuire e decidersi a seguire il maggiore senza più fare storie.
Salirono le scale in fretta, per essere certi che nessuno li vedesse, e poi di corsa lungo la navata vuota del tempio, sotto lo sguardo severo di Thenaar. Giunsero al portone che spinsero entrambi con forza e furono fuori.
Sarnek rimase immobile a osservare quel paesaggio avvolto nel nero che un po’ gli ricordava la Casa, ma in qualche modo era tutto diverso e amplificato: mille odori nuovi lo investirono in pieno, inebriandolo con i loro dolci profumi, grossi fiori luminescenti spandevano una debole luce tutt’attorno a loro, pulsando come cuori; il cielo era oscuro e altissimo sopra la sua testa, e ogni tanto ruggiva, facendolo sussultare solo leggermente per lo spavento.
“Vieni, su.” Lo incoraggiò Imes, prendendolo per mano e avviandosi sicuro, al contrario del bambino che lo seguiva e ogni tanto lo guardava di sottecchi: Imes era giunto alla Casa un paio di mesi prima e, anche se era più grande, si allenava con lui. Era bravo nel combattimento, molto bravo: alle volte Sarnek lo invidiava, alle volte desiderava essere come lui, altre ancora avrebbe voluto avere un fratello come lui, non un fratello come lo intendevano gli altri Vittoriosi, ma nel vero senso della parola, perché Sarnek, di fratelli, non ne aveva mai avuti.
Imes, al contrario, un fratello vero l’aveva, ma non ne ricordava nemmeno il nome o la fine che avesse fatto.
Altri rombi giunsero dall’alto, seguiti da brevi lampi che illuminavano quasi a giorno la piana sulla quale si trovavano; un attimo dopo la pioggia iniziò a bagnare lenta la terra. Sarnek alzò il viso, scostandosi il cappuccio così che l’acqua fresca gli arrivasse addosso, scivolando sulla pelle come tante lacrime di felicità. Rise di colpo, una risata dolce e cristallina, come quella di un folletto e che fece sorridere meccanicamente anche Imes.
Il più piccolo alzò le mani al cielo, sorridendo felice come mai prima di allora, ridacchiando mentre la pioggia gli inzuppava capelli e vestiti. Si voltò lentamente verso l’altro ragazzino e di slancio, al colmo della felicità, l’abbracciò con trasporto, facendolo irrigidire per un attimo sul posto.
“Grazie.” Sussurrò Sarnek con un sorriso. Lo ringraziava per quell’uscita di nascosto, per la pazienza con cui si occupava sempre di lui… semplicemente lo ringraziava perché esisteva, perché era lì con lui.
Il maggiore rispose al sorriso, ricambiando anche l’abbraccio e passandogli una mano tra i capelli rossi e bagnati.
“Di nulla.” Fece un sorridente Imes, aggiungendo mentalmente un ‘fratellino’.
 
***
 
HOLA! ^_^
 
Eccomi tornata in questo Fandom che sto adorando sempre di più, quindi aspettatevi ben presto altre Flash fluffettose come questa! ^^
Allora, so perfettamente che Sarnek può sembrare lievemente OOC, ma ho l’attenuante che era solo un bambino di sei anni… u_u
No, a parte questo, so perfettamente che durante il periodo in cui Dubhe vive nella Casa con gli altri Vittoriosi nota un gruppo di bambini che si allenano in palestra e che sembrano più crudeli e letali degli adulti; però ho pensato che un bambino che comunque viene “da fuori” dovrebbe essere un po’ più flessibile, ancora abbastanza infantile rispetto ai suoi compagni Vittoriosi. E anche se Sarnek è nato nella Gilda ed è stato addestrato per essere un Assassino assolutamente letale, il fatto che si sia innamorato, che non abbia ucciso Dubhe quando era piccola, mi fa pensare che un cuore, in fondo, l’avesse e quindi, anche se poteva sembrare un bambino freddo e insensibile, gli bastava ricevere le attenzioni giuste per ritornare “infantile”.
Imes, invece, beh, lui viene da fuori e quindi penso che gli venga in parte concesso di essere un po’ meno gelido dei suoi coetanei.
E beh, direi che è tutto qui… volevo solo specificarti questo, così che il lieve OOC potesse essere in parte giustificato. ^^’’
Volevo aggiungere anche che questa storia partecipa al Contest a Turni: “A tutto fluff!” indetto da Eireen_23 e che è stata ispirata anche dalle seguenti Challenge:
> “La sfida dei duecento prompt” indetta da msp17 con il prompt 123) buio.
> “Sulle Ali Della Fantasia” indetta da Dark_Wolf con il Set Vita > Bambino > Prompt: Risata
E niente… con questo ho finito.
Ringrazio chiunque si fermerà a leggere questo breve Missing Moment e mi auguro che abbia il buon cuore di lasciare un commentino! ^^
A presto,
ByeBye
 
ManuFury! ^_^
  
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