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Autore: little devile    15/03/2015    5 recensioni
La mia vita va alla grande, mi trovo bene con la mia famiglia, tutto va bene non ci sono problemi, ho paura che tutto questo possa finire da un momento al altro.
Ecco, come non detto, un guaio è già dietro l’angolo…
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Phoebe Grey, Theodore Grey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The return of Mrs Robinson
 
Eccomi, intenda a preparare il pranzo ai miei tre gioielli, mio marito Christian e ai miei due splendidi figli, Ted e Phoebe. Ormai loro sono cresciuti, Ted ha 17 anni e Phoebe 15, e sono fiera di dire che Christian è cresciuto insieme a loro. Non si comporta più come un adolescente, però è rimasto lo stesso un maniaco del controllo.
 Sento la porta che si sta aprendo, di sicuro i miei figli sono appena rientrati, li sento bisticciare, come al solito.
 “Dio, Fee smettila mi stai facendo uscire pazzo.” Dice Ted scontroso.
“Dai fratellone, non fare così, lo sappiamo che sei uno sciupa femmine, però hai rimorchiato una donna più grande della mamma.” Ribatte Phoebe divertita.
“Guarda che è stata lei a rimorchiare me.”
“Beh, è la stessa cosa, tu gli hai dato corda.”
“Ora basta, mamma io non ho fame, mangerò più tardi.” Dice Ted mentre si avvia verso le scale per andare in camera sua.
“Ted, tesoro ma che ti succede? Fee, che avete combinato?” Domando.
“Io niente mamma, dillo a tuo figlio che se la fa con le donne ‘anziane’.” Dice Phoebe facendo le virgolette in aria.
“Fee, che stai dicendo?” Dico io esasperata, alzando gli occhi al cielo.
“Oggi Ted ha incontrato una donna per strada, lei ha iniziato a fargli domande, diceva che conosceva papà e ora vuole conoscere lui, ha anche detto che gli piacerebbe uscire insieme a Ted. Alla fine lui si è messo a flirtare con lei.” Mi spiega tranquillamente Phoebe. Chissà chi sarà questa donna.
“Oh, davvero conosce vostro padre? Ha detto come si chiama? E che cosa vuole da Ted?” Chiedo davvero incuriosita.
“Si, ha detto come si chiama, però Ted non ha voluto dirmelo… senti parla con lui è meglio.” Dice Fee esasperata.
“Okay, vado subito a parlargli. Continui tu a far cuocere la pasta?”
“Certo mamma.”
 
Sento una strana sensazione addosso, chi può essere questa donna? Ha detto che conosce Christian, non ho idea di chi possa trattarsi. Lui ha un sacco di conoscenze, potrebbe trattarsi di chiunque.
Mi avvicino alla camera di Ted, lo sento parlare al cellulare. So che non dovrei ascoltare la conversazione, ma la curiosità è più forte di me. Senza far rumore mi avvicino alla porta della camera di Ted, e mi metto ad origliare.
“Ciao, sono io che ne dici se ci vediamo questa sera?” Chiede Ted sussurrando.
‘Mmh, forse sta parlando con quella donna’ penso.  “… Bene, allora ci vediamo verso le undici? Perfetto a stasera.”
 
‘Oddio, ma con chi sta parlando? Devo chiarire questa cosa subito.’ Penso tra me e me.
Busso alla porta della sua camera.
“Ted, sono la mamma, posso entrare?” Domando.
“Ehm, si certo entra pure.” Dice lui un po’ teso.
“Phoebe mi ha detto che hai incontrato una donna che conosce vostro padre, mi dici chi è?” Chiedo davvero curiosa. Questa storia non mi convince.
“Nessuno mamma, non preoccuparti.”
“No Teddy, qui c’è qualcosa che non va, dimmelo, non ti starai cacciando in qualche guaio?” Domando in tono serio.
“Ma no, tranquilla.”
“A no? Allora dimmi dove hai intenzione di andare questa sera?”
“Cazzo mamma, non sono affari tuoi. Lasciami in pace.” Dice quasi urlando.
“Ted, non usare queste parole con me. Dimmi chi è questa donna e che cosa vuole da te.” Ribatto severamente. Non posso permettere che si rivolga a me in questo modo. Ted mi guarda un po’ impaurito e un po’ scocciato. Alla fine decide di parlare. Buon per lui!
“Uffa, si chiama Elena. Ora te ne vai dalla mia stanza o no?”
 
Esco dalla stanza di mio figlio con il cuore in gola, non posso crede a quello che ha detto, ‘Elena’ la donna si chiama cosi, oddio spero non si lei, Mrs Robinson. Non so che fare, ne parlo con Christian? Me ne resto da parte? NO, devo fare qualcosa. Però ripensandoci potrebbe trattarsi di un’atra Elena, infondo ci sono una marea di donne che si chiamano così. Ma Ted ha detto che lei conosce Christian. Non so che pensare, il dubbio ormai mi dilania.
Sono così indecisa sul da farsi. Ma qui si tratta di mio figlio, non posso permettere di fare qualcosa di sbagliato.
Okay, ho deciso, ne parlerò con Christian. Appena rientra a casa parlerò con lui. Non lo chiamo al cellulare perché so che oggi ha una riunione molto importante. Se sapesse che suo figlio è nei guai non ci penserebbe due volte a tornare a casa. Per il momento me la caverò da sola. 
 
Sono le undici meno un quarto di sera, sono nella mia camera da letto da sola, Christian è ancora al lavoro. La sua mania del lavoro è rimasta la stessa. È capace di lavorare ventiquattro ore su ventiquattro.
Sono stata tutto il giorno in ansia per Ted, spero che questa sera non esca di casa e vada da questa Elena.
Neanche il tempo di finire questo pensiero che sento la porta della camera di Ted chiudersi, mi precipito fuori. Niente fuori non c’è nessuno, però noto che la finestra dell’ingresso è aperta, di sicuro è scappato da li. Non posso più aspettare, corro di sopra, con il cuore in gola cerco il cellulare ovunque, ma non lo trovo. Dopo svariate ricerche ricordo di averlo lasciato di sotto in cucina. Mi precipito per le scale, quasi cado e corro in cucina. Appena individuo il cellulare lo sblocco subito e cerco il numero di Christian. Squilla un paio di volte ma lui non risponde. Sbuffo e aspetto, ma lui ancora non risponde. “Maledizione” sussurro con le lacrime agli occhi. Ho così paura che possa succedere qualcosa di brutto a Ted. Mi metto una mano nei capelli e con l’altra richiamo di nuovo Christian, questa volta risponde subito. “Ana?” Domanda con voce roca. Appena sento la sua voce scoppio a piangere, i singhiozzi mi impediscono di parlare. “Ana cosa succede?” Domanda Christian allarmato. Io continuo a singhiozzare e piano piano cerco di calmarmi. Christian cerca di calmarmi e fortunatamente ci riesce. Dopo svariati minuti riesco a formulare una frase.
“Oddio Chris, Ted… sta succedendo qualcosa a Ted.” Sussurro.
“Cosa… cosa hai detto?” Domanda di rimando Christian.
“Sta combinando qualcosa che non dovrebbe e temo che si stia cacciando nei guai. Ho paura Chris.” 
Lo sento respirare affannosamente dall’altra parte del telefono, poi prima di riattaccare mi dice “cinque minuti e sono a casa.”
 
“Ciao piccola, che succede?” Domanda Christian appena varca la soglia di casa. “Cos’è successo? Sta male?” Continua a domandare.
“No, e che… temo che si stia cacciano in qualche guaio… un grosso guaio, ma non ne sono sicura.” Dico con le lacrime agli occhi.
“Ana, ma che dici spiegati.”
“Oggi quando è tornato da scuola si è rifugiato in camera sua per parlare con qualcuno al cellulare, ho ascoltato la conversazione e diceva alla persone dall’altra parte della cornetta che stasera si sarebbero visti, infatti lui è appena scappato dalla finestra.” Spiego il più in fretta possibile.
“COSA?  Dov’è andato? Con chi? Ana, cazzo ora intercetto il suo cellulare.” Dice rabbioso. Ecco è partito in modalità stalker.
“Christian, è andato da una donna… si chiama Elena. Ecco perché sono così preoccupata.”
“Merda, stai qui e non muoverti.”
“No Christian, io vengo con te.”
“No Ana, tu resti qui.” Ribatte.
“Invece io vengo.”
“No…”
“Io. Vengo. Hai. Capito?” Gli dico furiosamente. Quando si tratta di nostro figli sa che non deve discutere… infatti ora non lo fa.
 
Siamo sulla R8 di Christian, stiamo seguendo Ted attraverso il localizzatore che c’è nella sua auto. In breve gli spiego quello che mi ha Detto Phoebe.
Ormai sono dieci minuti che il puntino del localizzatore non si sta più muovendo, Christian sgrana gli occhi appena nota dove si è fermato.
 “Merda Ted, che cazzo stai combinando? Che centri tu con lei?” Sussurra Christian tra se e se.
“Christian che dici? Lei chi?... no Mrs Robinson?” Domando schifata. Quella donna mi fa sul serio ribrezzo.
“Si proprio lei, cazzo.” Dice Christian rabbiosamente.
In questo momento odio quella donna ancora di più.
 
Dopo una decina di minuti interminabili arriviamo all’abitazione di Mrs Robinson, Christian suona il campanello, dopo due minuti viene ad aprirci la governante, lui si annuncia e la governante ci lascia passare senza preamboli. Entrambi corriamo di sopra, il cuore che batte a mille, Dio, so dove stiamo andando ‘la stanza dei giochi’ di Mrs Robinson. Con il cuore in gola seguo Christian. Non so cosa ci aspetterà appena entreremo da quella porta.
Christian apre la porta e troviamo Ted che guarda sconvolto tutti gli arnesi che ci sono nella stanza. La stanza dei giochi è uguale a quella che aveva Chris. Tranne che Elena ha più arnesi che mettono i brividi. Istintivamente mi avvolgo le braccia intorno al corpo.
La strega indossa solo tacchi altissimi, biancheria intima, rigorosamente nera. Io subito mi metto ad urlare e mi copro gli occhi.
Christian inizia ad urlare, non verso Ted, ma a Mrs Robinson.
 “Elena che cazzo fai con mio figlio?” Sbraita Christian furioso. Questa cosa non finirà bene.
“Oddio Christian, te lo giuro non sapevo che lui fosse tuo figlio.” Dice la strega tutta calma. Come no certo che sapeva che era il figlio di Chris, mio foglio.
“Si che lo sapevi, Anastasia mi ha detto che tu gli hai detto che mi conoscevi.”
“Io… Christian, volevo solo farlo divertire un po’, tu con me ti dei divertito.” Dice lei quasi sorridendo.
Guardo Christian, ha il volto completamente impassibile. Ad un tratto guardo il suo sguardo accendersi di rabbia.
“TU MI HAI ROVINATO LA VITA ELENA, PORCA PUTTANA IO STAVOLTA TI DENUNCIO PER MOLESTIE SESSUALI. TI AVEVO DETTO DI NON INTROMMETTERTI NELLA MIA VITA MAI PIÙ. QUESTA TE LA FACCIO PAGARE… Ted, muovi quel culo e Sali in macchina IMMEDIATAMENTE.” L’aria è impregnata della rabbia di Christian, nessuno osa contraddirlo, per questo il povero Ted dice soltanto: “s- si papà.” Con la testa bassa si avvia per le scale. Lo guardo in volto, ha la faccia tutta rossa e le lacrime gli scorrono sulle guance.
 
Un mese dopo sentiamo una notizia al telegiornale che sconvolge un po’ tutti.
Elena Lincoln donna d’affari, molto potente e ricchissima, è stata denunciata per molestie sessuali nei confronti del figlio di Christian Grey.
La donna ha detto che lei non voleva fare nulla di male al figlio del suo ex amico e niente meno che ex socio in affari. Alla fine la polizia ha perquisito la sua casa e ha trovato una stanza piena di manette, fruste e croci di legno, in pratica una stanza per giochi sadomaso.
Adesso Elena Lincoln si trova nella prigione di New York per sapere il suo verdetto.
I giudici hanno costatato che le sue sono delle vere molestie sessuali e che la condanna è di 35 anni di carcere.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Allora, stamattina mi sono svegliata con questa piccola idea, a dire il vero in parte l’ho sognata xD quindi se vi può sembrare una cosa confusa è per questo.
Dato che i nostri protagonisti anni fa si sono liberati di Jack Hide, perché non liberarci definitivamente anche dell’odiata Mrs Robinson? Cosi, eccomi qui con questa piccolo racconto.
Vi dico che avevo in mente di farla morire, alla fine ho optato per un bell’arresto. Perché dargli la soddisfazione della morte? Meglio farle passare il resto della vita in carcere!
Beh, sicuramente vi siete chiesti: se sono passati 17 anni allora Elena quanti anni ha? Va be, io la prendo cosi, è una donna attraente, quindi anche a 70 è uno schianto.
Bene, ora vado spero lascerete una piccola recensione per sapere se vi è piaciuta o no. :3
  
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