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Autore: Silvia_sic    15/03/2015    2 recensioni
"C'è una cosa che la maggior parte delle persone nel mondo adora. Questa cosa sono quei cinque minuti passati a crogiolarsi nel letto prima di alzarsi e affrontare la giornata. Quei cinque minuti che vorrebbero diventare dieci o addirittura venti, in cui si è in una fase di dormiveglia, sotto il tepore delle coperte nella stanza oscurata.
Tony è una di quelle persone che adorano “quei cinque minuti”, anzi li predilige! Aprì gli occhi lentamente constatando che fosse già mattina poiché si sentiva parecchio riposato, ma nonostante quest'ipotesi non poteva esserne fermamente certo, perchè la stanza era completamente buia.
Non mosse un muscolo, stando disteso a pancia in giù per godersi quell'attimo di pace... Pace che di lì a poco si sarebbe completamente estinta... [...]"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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Capitolo 3:

 

Seduta sul letto con le ginocchia rannicchiate al petto e la schiena appoggiata al morbido guanciale in piuma, fissava incredula la parola comparsa sul display del test.

 

Scioccata. Era completamente scioccata. Lei stessa si stupì della sua reazione, non avrebbe mai pensato di rimanerne così turbata e affranta. Qualcosa dentro di lei le voleva far credere che non era vero... Non riusciva ad affrontare la realtà come se un peso le gravasse sul petto. Doveva dirlo a Tony... in quel momento aveva un'irrefrenabile bisogno di sostegno.

 

Diede un'ultima occhiata alla scritta, poi gettò debolmente l'oggetto sul materasso mentre gli occhi le si riempirono di lacrime, annebbiandole la vista.

 

Negativo. La parola che inesorabilmente si presentò sul display del test, provocandole più stupore di quanto potesse immaginare. Credeva che, nel leggere quella scritta, si sarebbe rallegrata; dopotutto era ancora presto per allargar famiglia... Invece la reazione fu l'esatto contrario, facendola finalmente riflettere su quello che realmente voleva.

 

Non aveva mai sentito la necessità di diventare madre, figurarsi in un momento come quello a poco tempo dopo il matrimonio. Un figlio, forse, prima o poi sarebbe arrivato, ma d'altra parte non ne aveva mai parlato seriamente con Tony, tanto dal provare proprio a rimanere incinta.

 

La cosa non avrebbe dovuto turbarla più di tanto, ma la reazione nel leggere quelle otto lettere dare un esito negativo le fece improvvisamente capire il suo desiderio di diventare madre.

 

Abbandonò la testa sul cuscino, tirandosi fin sopra il capo il piumone e cominciò a pensare che tutto quello che le stava succedendo era davvero a causa della stanchezza e dello stress. Una lacrima le rigò la guancia, mentre piombava in un sonno sconsolato.

 

*******************************************************************************

 

Un bussare sordo, composto da due suoni secchi e precisi, bastarono per farle aprire immediatamente gli occhi. Si era addormentata. Si tirò su col busto intravedendo con rammarico il test e la scatolina di cartone sul materasso.

 

Altri due schiocchi più decisi seguiti da una voce: -Pepper, posso entrare?-

 

Con una veloce mossa la donna prese quei due oggetti, nascondendoli sotto il piumone, per poi mettersi seduta e coprendosi le gambe con la coperta. -Sì...- rispose infine con un fil di voce.

 

Ricevuto il consenso Tony aprì la porta, avanzando prima col capo e poi varcando completamente la soglia. Con un sorriso si avvicinò alla ragazza che lo fissava con sguardo curioso, poi le porse un foglio che aveva tenuto nascosto dietro la schiena.

 

Pepper lo afferrò, sbattendo le palpebre confusa. -L'hai fatto tu?-

 

L'uomo annuì e si poteva facilmente notare che i suoi occhi brillavano di una luce compiaciuta. Infatti il foglio era il prototipo della foto di Iron Man con la sua firma. -Bello, vero?!? Non puoi neanche immaginare quante foto ci siano su google se digiti il mio nome... cioè no... non il mio nome: Iron Man... anche se dovrebbero esserci foto pure se si googla Tony Stark!- disse, perdendosi nei suoi pensieri. -Non è un lavoro perfetto?-

 

Pepper sorrise, stupendosi per quella insensata felicità dovuta ad una foto con una firma. Annuì, appoggiando l'immagine sul comodino.

 

Tony la fissò per qualche secondo e notò che aveva gli occhi arrossati. -Ho anche preparato il discorso da fare domani a New York che mi ha chiesto Chris. È venuto...-

 

-Edward.- lo corresse lei.

 

-Edward?!?- ripeté non capendo quell'affermazione. -Ah già! Si chiama Edward!- esclamò, sbattendosi il palmo della mano sulla fronte e sedendosi sul bordo del letto al fianco della compagna. -...non suona bene! Senti: Edward Martin. Ma che nome è? Non suona per niente bene! Chris Martin invece è più orecchiabile!- affermò facendola ridere.

 

-Non può mica cambiare nome solamente perchè a te suona male! E poi esiste già un Chris Martin... è un cantante!-

 

-Ecco perchè mi suonava così famigliare!- esclamò come illuminato. -Vabbè comunque il discorso dovrebbe essere corretto, ma tanto so già che non lo seguirò! Ho perso solo tempo a scriverlo!-

 

-Un momento!- disse Pepper, bloccandolo. -Lo hai scritto tu?- domandò stupita.

 

-Certo! Poi ho chiamato la Stark Industries e ho parlato con una certa Mary... I tuoi appuntamenti li ho spostati alla prossima settimana e hai ufficialmente una settimana di ferie! E ho anche telefonato a tuo fratello e rimandato la cena. Gli ho detto che non ti senti molto bene...- Pepper abbassò lo sguardo e il suo pensiero ricadde su quella scritta che indelebile si era insinuata nella sua mente.

 

Notando il suo silenzio, Tony parlò: -Senti...- lei alzò lo sguardo. -Mi dispiace per prima... Non dovevo reagire in quel modo, è normale che tu sia un po' nervosa. Scusa...-

 

Lei però non era assolutamente turbata per la reazione del marito, anzi era abbastanza comprensibile! Invece la cosa che non riusciva a darle pace erano quelle otto lettere su un piccolo display! Abbassò gli occhi sentendo le lacrime che pungenti cercavano di vincere la sua volontà.

 

-Pepper, che succede?- chiese lui preoccupato, poggiandole una mano sulla guancia.

 

A quel contatto lei non ce la fece più e scoppiò in lacrime, fiondandosi tra le braccia di Tony, leggermente disorientato.

 

-È negativo... è negativo...- continuava a ripetere tra i singhiozzi.

 

Tony la strinse a sé in un abbraccio, non capendo però a cosa si stesse riferendo. -Negativo? Cos'è negativo?-

 

Lei non rispose, continuando a piangere scossa da singhiozzi. Tony si trovò un po' disorientato e tentò in qualche modo un approccio per tranquillizzarla. -Pepper...- disse con voce pacata, carezzandole i capelli. -Cos'è neg...- le parole gli morirono in gola quando vide, appoggiato al materasso sulle candide lenzuola, un test di gravidanza. Sbatté le palpebre più volte incredulo, poi d'un tratto si fece tutto più chiaro.

 

-Pepper! Pepper!- esclamò, cercando di farla calmare. La afferrò delicatamente per le spalle, distanziandola un po' da sé, quanto bastasse per incontrare i suoi occhi arrossati. -Tu sei incinta!- Non era una domanda, bensì un'affermazione e dal suo tono di voce sembrò anche molto convito di ciò che diceva.

 

Lei inspirò profondamente e scosse il capo in segno di negazione, tenendo gli occhi bassi. -Non sono incinta. Il test è negativo.-

 

Tony la guardò confuso. -È impossibile!- A quell'affermazione Pepper alzò lo sguardo, questa volta lei confusa per quella sicurezza nelle parole del compagno, che si alzò immediatamente e cominciò a camminare in tondo per la stanza. -Perchè non ci ho pensato prima?! Era l'ipotesi più plausibile!-

 

-Tony, ma di cosa stai parlando?- chiese un po' titubante, mentre continuava ad osservarlo. Lui le si mise di fronte.

 

-Tu sei incinta! Altrimenti come spiegheresti il tuo comportamento? Sbalzi d'umore, ti dimentichi le cose...-

 

-Non mi dimentico le cose!-

 

-O sì che le hai dimenticate! E poi stamattina ti sei sentita male e subito dopo eri sana come un pesce! Sei incinta!- disse quelle parole con una tale convinzione da sembrare un avvocato fare la sua vittoriosa arringa e con un sorriso mai visto prima sul suo volto. Era felice!

 

Pepper lo fissò non credendo alle sue orecchie. -Tony... no...- disse, prendendo il test di gravidanza e porgendoglielo.

 

Lui lo prese, leggendo dal display la parola: negativo. -Si sarà sbagliato!- esclamò, guardandola negli occhi e sedendosi accanto a lei, prendendola per mano. -Non puoi negare l'evidenza! Ma perchè non mi hai detto che volevi un figlio?- A quella domanda Pepper sobbalzò.

 

-Non lo voglio! Cioè... prima non lo volevo. Mi è venuto il sospetto e allora ho fatto il test, ma prima volevo che fosse negativo... Ero spaventata e credevo che avere un figlio, così presto, senza preavviso... in pratica volevo che fosse negativo. Ma...- si interruppe non riuscendo a continuare.

 

-Ma?- la esortò Tony.

 

-Ma quando ho letto l'esito ho avuto la reazione opposta, mi ha distrutto...- affermò con voce triste. -Tony,- iniziò, guardandolo dritto negli occhi. -io voglio un bambino.-

 

-Bene,- disse lui con un sorriso. -perchè lo voglio anche io.-

 

-Davvero?-

 

-Certo! E lo avremo, visto che sei incinta!- rispose sinceramente, sicuro delle sue convinzioni.

 

-Ma se è negativo! Con quello c'è la sicurezza del 99%!- affermò Pepper non capendo quell'assurda sicurezza in Tony.

 

-99! Non 100! Forse per quel 1% si è sbagliato!- esclamò per poi salire a gattoni sul letto e afferrare la scatolina per leggere le indicazioni sul cartoncino.

 

Si mise seduto a gambe incrociate sul materasso sotto lo sguardo della compagna e lesse la scatola, finché d'un tratto si illuminò.

 

-Pepper.- disse, sollevando lo sguardo. -Da quanto ce l'hai questo cosino?- le domandò, passandole sotto gli occhi la scatolina bianca.

 

La ragazza ci pensò per qualche secondo. -Non lo so... saranno un paio d'anni... lo tenevo lì per sicurezza.-

 

Tony esplose in una risata sotto gli occhi disorientati della ragazza. -Piccola, questo è scaduto da due mesi! È possibile che abbia sbagliato!-

 

Lei strabuzzò gli occhi, afferrando velocemente la scatola dalla mano del marito per leggere la data di scadenza. -E adesso?- chiese con sguardo smarrito.

 

Tony sorrise. -E adesso faccio una corsa in farmacia a comprarne un altro per dimostrarti che ho ragione!- esclamò, sporgendosi verso di lei, baciandola sulle labbra per poi balzare in piedi e correre verso la porta.

 

-Dove vai?!- le chiese lei leggermente smarrita per quella reazione così piena di vita.

 

-Te l'ho detto. Vado in farmacia! Visto che ti dimentichi le cose!?-

 

Pepper alzò gli occhi al cielo. -Nel senso: Tony Stark che va in farmacia a comprare un test di gravidanza? Non credi che la cosa potrebbe suscitare qualche sospetto? Tipo su una rivista di gossip?-

 

-Giusto. Bel problema.- affermò, fermandosi a pensare. -Operazione travestimento!- esclamò improvvisamente dopo qualche secondo di silenzio e subito si diresse nella cabina armadio.

 

-Che vuoi fare?- domandò lei stando sempre seduta sul letto.

 

-Dammi un minuto, arrivo subito!- Dopo qualche rumore di ante che si aprivano e si chiudevano, Tony fece la sua comparsa nella camera. Indossava un paio di bermuda neri con una t-shirt dello stesso colore, i capelli tirati su e nascosti da un cappellino con visiera, per proteggere il suo sguardo un paio di occhiali da sole con le lenti scurissime e ai piedi un paio di singolari infradito.

 

Pepper si mise a ridere appena lo vide. -Dove pensi di andare conciato in quel modo?-

 

-Missione in incognita. Ne va del futuro della nostra vita!- esclamò convinto con un battito di mani. -Ora mi servono degli spiccioli!-

 

-Spiccioli?-

 

-Sì, mica posso andare in farmacia e comprare un test di gravidanza con una banconota da 100$! Mi servono delle banconote di più piccola taglia 10 o 20...- affermò, prendendo sul serio la situazione. -Aspetta... non le ho!-

 

Pepper aprì il cassetto del comodino, prendendo due banconote da 10$ e allungandole verso di lui. -E quelle? Perchè le tieni nel cassetto?-

 

-Si imparano molte cose vivendo con un capo come Tony Stark che ne esce con molte richieste assurde!- Lui le sorrise senza obbiettare, dopotutto non aveva tutti i torti!

 

Prese le banconote. -Sono troppo perfette!- protestò per poi accartocciarle e infilarle nella tasca dei pantaloni. -Vado e torno!- esclamò baciandola nuovamente e correndo fuori.

 

Pepper non riuscì a dire nient'altro, non aveva davvero mai visto Tony così elettrizzato per una presunta notizia, forse ci teneva davvero molto! Si abbandonò all'indietro, sorridendo e poggiando le mani sul ventre.

 

*******************************************************************************

 

Dopo neanche 10 minuti Tony fece ritorno, varcando la soglia della porta con l'oggetto desiderato dentro una bustina di plastica.

 

-Dammi.... un.... momento!- affermò con il fiatone, piegandosi sulle ginocchia.

 

-Perchè hai corso? Ti hanno visto?- domandò lei preoccupata.

 

-Certo che no! Non mi hanno neanche riconosciuto con il mio infallibile travestimento!- affermò, togliendosi gli occhiali e inforcandoli nel colletto della maglia. -Bene... Ho corso fino alla farmacia, comprato questo arnese,- lo tirò fuori dal sacchettino. -sono ritornato il più veloce possibile, ma... ora tocca a te farlo! Credo di aver fatto abbastanza e non credo che con me funzioni!-

 

Pepper rise, mettendosi seduta sul materasso. -Ci penso io, grazie!- Si avvicinò a lui, che le porgeva la scatolina bianca, esitò nell'afferrarla e questo Tony lo notò.

 

-Ehy!- le sollevò il mento, in modo di incontrare i suoi occhi. -Stai tranquilla, ci sono io qui con te!- le disse con un sorriso rassicurante.

 

Lei rispose al sorriso, infine si decise ed andò a riprovare il test.

 

Tony si sedette sul materasso a gambe incrociate e, dopo che la compagna chiuse la porta del bagno, cominciò a torturare un lembo del lenzuolo con le mani. Anche se all'apparenza sembrava tranquillo, dentro di lui si stava scatenando un vero e proprio uragano! L'immagine di lui padre non lo spaventava, bensì lo terrorizzava! Nella sua testa si susseguivano un turbine di domande: Cosa avrebbe dovuto fare? Come si sarebbe dovuto comportare? Che ne sapeva lui di come si facesse il padre se non aveva mai avuto un esempio vero e proprio al suo fianco?

 

Quel turbine di pensieri fu interrotto dal ritorno di Pepper nella stanza. Tony sollevò lo sguardo aspettando una risposta. -Allora? Avevo ragione?-

 

Lei si avvicinò lentamente. -Non lo so, dobbiamo aspettare un po'...- In quella frase Tony percepì un velo di preoccupazione.

 

-Ne vuoi parlare?- chiese lui, Pepper annuì e si sedette di fronte a lui sul letto. La guardò per un paio di secondi con ancora quell'assurdo cappellino in testa, Pepper glielo sfilò scoprendogli una capigliatura che aveva preso una strana piega all'insù.

 

Lei sorrise, passandogli le mani tra i capelli e arruffandogli la zazzera scura. -Mi piacciono i tuoi capelli...- enunciò con spontaneità, forse non riuscendo ad affrontare per prima l'argomento.

 

Tony la guardò negli occhi. -Anche io sono un po' nervoso, non credere che sia fatto veramente di ferro!-

 

-Forse avremmo dovuto parlare di avere un figlio, prima di sospettarlo realmente...-

 

-Bhè... meglio tardi che mai! L'affrontiamo subito! Comincio io!- esclamò, prendendole una mano. -Lo voglio questo bambino... sul serio. Ma devo ammettere che ho un po' di paura.- dichiarò sempre con il sorriso sulle labbra. -La mia vita è cambiata tantissimo in questi anni e il merito è anche tuo. Ho imparato a non pensare solo a me stesso... Adesso siamo io e te e tra nove mesi un piccolo Stark Jr! D'altra parte sarebbe strano essere completamente impassibili a queste notizie, è la prima volta per entrambi e sono sicuro che lo affronteremo nel migliore dei modi!-

 

A quelle parole Pepper sorrise commossa e lo abbracciò forte, non c'erano frasi per esprimere quello che provava in quel momento. Quell'abbraccio valeva più di mille parole.

 

-Non so cosa mi sia preso... non credevo di voler così tanto un figlio. Me ne sono accorta solamente quando ho letto l'esito del test! Non ci avevo neanche mai pensato! È strano anche solo pensare che io e te avremo un figlio, ma allo stesso tempo è meraviglioso!- affermò Pepper sorridendo, ma d'un tratto si spense.

 

-Che succede?- chiese lui preoccupato.

 

-E... e se è negativo?- A quella domanda Tony si mise a ridere sotto gli occhi sbalorditi della compagna.

 

-Non è negativo! È sicuramente positivo! Ti conosco troppo bene, piccola! Comunque se mi sbagliassi, allora sono disposto a riprovarci all'istante!- esclamò più convinto che mai. -Ma è difficile che mi sbagli, perciò prepariamoci ad accogliere un piccolo Stark!-

 

-Piccolo Stark? Chi ti dice che sarà maschio?- domandò per chiarire quell'assoluta sicurezza.

 

-Ovvio che il mio primogenito sia maschio e lo plasmerò a mia immagine e somiglianza!- Pepper alzò un sopracciglio dubbiosa.

 

-Certamente, così oltre a badare ad un bambinone come te dovrò crescere una tua piccola copia! I miei due uomini!- esclamò, scherzando e immaginandosi un plausibile futuro.

 

-Molto spiritosa...- disse in un sussurro, poi poggiò le mani sul materasso, sporgendosi verso di lei, fino ad arrivarle ad un centimetro dalle labbra. -...ma sarà la nostra piccola copia!- E le loro labbra si congiunsero in un bacio speciale proprio come quel momento, che sarebbe restato nel loro cuore per tutta la vita.

 

Una volta staccati da quel dolce contatto tra le loro labbra, Pepper volse lo sguardo verso la porta del bagno. -Credo sia arrivato il momento.- affermò, intrecciando le dita tra quelle delle mani del compagno. Pochi metri la separavano dalla verità, proprio lì appoggiato al lavandino c'era la risposta ai suoi dubbi. Gli occhi cerulei puntati verso quella direzione, inghiottiti in un turbine di pensieri e perplessità.

 

-Vuoi che vada io?- la voce di Tony la fece levare dai suoi pensieri. Pepper si girò verso di lui di scatto, incontrando gli unici occhi capaci di trasmetterle tranquillità e protezione.

 

-No, vado io.- enunciò convinta e si alzò, dimenticandosi perfino di stringere ancora la mano di Tony. Lui la lasciò, scivolando lentamente dalle sue esili dita.

 

Bastarono pochi passi per raggiungere il bagno, prese tra le dita quello strano strumento tecnologico, non avendo però ancora il coraggio di guardarlo. Si girò verso Tony che le sorrise, increspando lievemente l'estremità delle labbra verso l'alto.

 

Inspirò profondamente tanto da riempire completamente i polmoni di ossigeno fino a sentire un leggero bruciore all'altezza del petto. Finalmente prese coraggio, dedicò gli occhi al piccolo schermo e... sul suo delicato viso si dipinse un sorriso.

 

*******************************************************************************

 

Molti mesi dopo...

 

Un vagito fece eco nel silenzio della notte buia e, fino a quel momento, quiete. Pepper spalancò gli occhi incontrando il nero della stanza, si accorse del braccio che le circondava dolcemente i fianchi e la fronte tiepida del marito appoggiata sulla sua schiena.

 

Con leggeri movimenti cercò l'interruttore dell'abajure e accese la fioca luce, cercando sempre di non svegliare il compagno, ma il lamento del piccolo continuò nel silenzio facendo sì che anche Tony si svegliasse.

 

L'uomo si destò dal suo sonno, levandosi seduto con la velocità di una molla, mentre la compagna ancora assonnata cercava di aprire gli occhi.

 

-Tranquilla, vado io.- le sussurrò, sfiorandole con le dita l'esile braccio e lasciandole un tenero bacio sulla spalla. Appoggiò i piedi nudi sul freddo pavimento, fece leva sulle ginocchia e finalmente si alzò per dirigersi verso la culla a pochi metri dal loro letto, sotto la richiesta disperata del pianto del neonato.

 

-Giovanotto! Calma! Sono le tre di notte...- enunciò in un sonoro sbadiglio, raggiungendo la culla sotto la fievole chiarore della lampada e posando lo sguardo sul piccolo.

 

I loro occhi si incontrarono, così simili per la forma ma allo stesso tempo diversi per il colore, e d'un tratto il pianto del bimbo cessò come se quella loro vicinanza l'avesse tranquillizzato.

 

Gli occhioni azzurri colmi di lacrime rivolti verso l'alto e fissi sull'uomo in uno sguardo completamente incantato.

 

-Allora, furbetto?- si appoggiò alla sbarra con i gomiti sotto gli occhi attenti del suo piccolo erede. -Non dirmi che hai fame perchè hai mangiato meno di mezz'ora fa! Allora? Che vuoi?- gli chiese sempre con tono dolce. Come se quelle parole fossero state comprese, il bimbetto di pochi mesi protese le braccia verso l'alto in direzione del genitore.

 

-Ah, è così allora!- affermò, sorridendo. -Non ti va di startene lì solo!- Lo prese tra le braccia, tirandolo su con l'approvazione del piccolo che gorgogliò felice.

 

Pepper si sedette sul materasso poggiandosi alla spalliera del letto, osservando quell'adorabile scenetta. -Portalo qui...-

 

-Lacrime da coccodrillo per essere accontentato e ottenere quello che vuoi... Impari in fretta, piccoletto!- esclamò Tony, mentre si avvicinava al letto e poggiava il bimbo sul materasso vicino alla compagna.

 

-Ed ottiene sempre tutto come qualcuno che conosciamo bene!- affermò lei, riferendosi proprio al coniuge, che sorrise sornione.

 

-Mà... ma! Ma ma ma ma ma...- cominciò Anthony, battendo una manina sul materasso e divertendosi a sentire il suono della sua voce.

 

Pepper sorrise e con una mano si stropicciò gli occhi. -Ecco cosa porta a farlo dormire quasi tutto il giorno: la notte sta sveglio!-

 

-Eh già, Anthony!- disse Tony al piccoletto, che si girò immediatamente verso la sua direzione. Lo prese in braccio, poggiandoselo sulle gambe. -La tua mamma è stanca e non puoi pretendere di averla tutta per te, ci sono anche io qui!-

 

Il bimbo lo fissò come incantato mentre diceva quelle parole, poi gioì felice battendo le mani. -Mamma!- esclamò, girandosi verso la donna e cominciando ad annaspare con le manine verso la madre, che lo accontentò prendendolo tra le braccia e baciandolo affettuosamente sulla fronte.

 

-Il mio angioletto! Per una notte non potresti dormire senza svegliarti ogni mezz'ora? La mamma vuole dormire...- gli disse con tono dolce e sorridendo.

 

-Ma ma ma ma!- ripeté entusiasta, poggiando le sue delicate e paffute manine sulle guance della madre, facendola sorridere.

 

Anche Tony sorrise osservando la compagna e il figlioletto; non c'era niente che lo rendeva più felice. -Perchè non funziona mai quando lo faccio io?-

 

Pepper si girò verso il compagno non capendo di cosa stesse parlando. -Cioè come fa lui!- disse indicandolo con un dito che fu immediatamente afferrato dalla manina del piccolo. -Gliele perdoni tutte!-

 

Lei rise. -A te mancano le guanciotte e gli occhioni da cerbiatto! Vero, Anthony?! Di' al papà che tu sei così carino da incantare tutti quanti!- esclamò, facendo esplodere il piccolo in una gioiosa risata. D'altra parte era vero! Anthony era irresistibile come tutti i bimbi piccoli; la dolcezza fatta persona!

 

-Diventerai un vero playboy, campione! Con dei genitori così belli poi!- enunciò con un pizzico di vanità, continuando a giocare con il piccolo, muovendo il dito avanti e indietro.

 

-Sì sì... Ora però a nanna!- esclamò Pepper alzandosi e dirigendosi verso la culla con indosso una leggera camicetta. Lo poggiò delicatamente sul materassino e subito le lamentele del piccolo cominciarono in un pianto disperato, che portò Pepper a riprenderlo tra le braccia.

 

-No no no... su, non piangere! Adesso troviamo il tuo pupazzetto così non sarai solo.- Anthony smise di piangere non appena fu ritirato su e affettuosamente strinse tra le piccole dita la spallina della maglia della madre, assolutamente non intenzionato a ritornarsene nel suo lettino.

 

Pepper cominciò a guardarsi intorno. Nella culla, sulla cassettiera, sul fasciatoio... Però non trovò nulla. -Dov'è il suo pupazzetto?- chiese a Tony che la guardava disteso sul letto.

 

-Non lo so... Forse è giù in salotto. Prima quando l'ho portato a dormire non l'ho preso, dovrebbe essere nel box.-

 

-Ok, vado a prenderlo. Tu prendi questo ribelle.- disse staccando leggermente il bimbo da sé per passarlo al padre, ma Anthony espresse immediatamente il suo disappunto, lamentandosi e attaccandosi di più al petto della madre.

 

-Ehy! Sta' tranquillo!- lo rassicurò Pepper, carezzandogli la testolina. -Vai con papà.- disse sorridendogli. Alla parola “papà” il bimbo si illuminò in un'espressione trepidante.

 

-Uuuu pà!- affermò con strani versi sporgendosi nella direzione di Tony, che lo prese delicatamente in braccio.

 

-Oh! Ma guarda chi si vede qua! L'approfittatore per eccellenza che mi porta via tutte le attenzioni!- scherzò, alzandolo in alto e facendolo gorgogliare felice.

 

-Prova a farlo addormentare... intanto vado a cercare il peluche.- proferì Pepper, mentre indossava una leggera vestaglia e lasciando i due soli nella stanza.

 

Tony appoggiò il figlio sul materasso, distendendosi su un fianco e sorreggendo la testa con un braccio. -Sai che la tua mamma ha proprio ragione?- Anthony lo ascoltava come ipnotizzato dalla sua famigliare voce, anche se non capiva realmente il senso di tutte quelle parole. -Sei tanto carino...- disse, stupendosi lui stesso di ciò che aveva appena detto. -...e pure simpatico...-

 

Guardò negli occhi il figlio, stupendosi di quello sguardo così colmo di adorazione. -Nessuno mi ha mai guardato così, sai piccoletto?- gli disse, toccandogli la punta del naso con un dito che fu subito aggredito dalle manine del bimbo che lo tennero stretto per non farlo scappare.

 

-Ti devo confessare che mi pare ancora strana questa situazione...- Anthony sollevò lo sguardo, fissandolo con gli occhioni azzurri. Tony titubò nel continuare, sembrava come parlare da soli perchè non poteva rispondergli, ma almeno lo ascoltava. -Intendo dire la nostra situazione. Diciamo che non è un ruolo a me molto affibbiato; quello di papà...-

 

-Papà!- affermò Anthony, indicandolo. Tony sorrise, dopotutto non era una situazione strana... era sempre più speciale giorno dopo giorno.

 

Accompagnata dal silenzio della casa, percorse i corridoi per raggiungere il salotto. Sbadigliò sonoramente e si stiracchiò un po', ormai svegliarsi a quell'ora tarda era di routine. Il piccolo Anthony si svegliava almeno una volta per notte richiedendo la sua poppata notturna e a volte, proprio come in quel caso, richiedeva attenzioni e compagnia, senza la minima intenzione di starsene solo nel suo lettino, solamente il suo adorato peluche lo rilassava.

 

Per questo, in quel momento, la sua ricerca era d'obbligo se non si voleva rimanere alzati fino all'alba. Fortuna che aveva Tony altrimenti non ce l'avrebbe mai fatta da sola. Eh già! Tony era davvero indispensabile per tenere a bada il piccolo Anthony; anche Pepper inizialmente faticava a crederci, ma era davvero un bravo papà! Fino a pochi anni prima non era in grado di badare neanche a se stesso e invece adesso si era trasformato in un perfetto modello.

 

Aveva un legame speciale con il figlio che era addirittura strano da spiegare. Ogni volta che Anthony era col padre stava tranquillo e restava come rapito per ogni mossa fatta dal genitore. Tony d'altra parte si divertiva con il piccoletto e più volte ci passava il tempo a parlare e giocare, sembravano davvero due bambini.

 

Pepper arrivò in salotto trovando immediatamente il ricercato peluche appoggiato sul divano, se lo rigirò tra le mani, rimirando il giocattolo preferito del bimbo, che naturalmente era un pupazzetto di Iron Man. Tony lo aveva tormentato così tanto con quel peluche che Pepper aveva concluso che anche il piccolo aveva capito che lui fosse Iron Man!

 

Ritornò verso la camera da letto e si soffermò a pensare come la sua vita fosse cambiata così radicalmente nel giro di pochi anni. Era diventata prima moglie poi madre, costruendo una famiglia e tutto questo proprio con Tony. Alla fine quell'uomo, all'apparenza così superficiale e frivolo, era riuscito a rapire il suo cuore e lei, con una certa soddisfazione, poteva affermare di aver conquistato quello di lui. Una delle prove più spettacolari che ritraeva il loro amore era quell'adorabile bambino dagli occhi blu.

 

Varcò la soglia della porta e si ritrovò davanti ad una scenetta abbastanza ambigua. Tony era disteso a pancia in su caduto in un sonno profondo, mentre il piccolo Anthony si reggeva sul torace del padre, giocando con la lucina fioca del reattore nascosta dalla maglietta scura. Poggiava e toglieva ripetutamente la manina emettendo versi di stupore ogni volta del chiarore azzurrino sprigionava la sua brillantezza.

 

-Anthony,- lo richiamò la madre dolcemente. Il cucciolo si girò verso di lei con un sorriso. -alla fine sei stato tu a far addormentare il tuo papà, eh?-

 

-Gu!- emise quel suono come se fosse un'affermazione.

 

Pepper sorrise, avvicinandosi al bimbo e mostrandogli il peluche che attirò immediatamente la sua attenzione.

Quella era realmente la vita che voleva: insieme a loro... Infondo erano proprio i suoi due uomini!

Fine







NdA: Ciao... è dal lontano luglio del 2013 che non mi faccio viva su questo sito... ahimè... prima o poi sarebbe successo anche a me... mi sono innamorata xD e, devo dire la verità: non ci credo neanche se ci ripenso, ma la mia ossessione per Iron Man e soprattutto Robert Downey Jr si è attenuata e livelli estremi. Lasciando perdere ste commedie... vi rubo due minuti per spiegarvi cosa mi ha fatto ritornare: stasera fanno in tv Iron Man e domani il secondo... guardando la pubblicità mi è venuta nostalgia e mi son messa a leggere qualcosina sul fandom, successivamente mi son resa conto di non aver pubblicato tutti gli scritti che avevo fatto e sinceramente mi dispiace tenerli nel pc senza che nessuno possa leggerli... così eccomi qui. Pubblico questi tre capitoli tutti in un botto! e mi fa anche sorridere il fatto che abbia finito questa storia nell'aprile del 2012! Non ricordo assolutamente perchè non l'abbia pubblicata prima xD Il mio pupillo, Anthony Jr, ormai è parte integrante della famiglia nella mia mente e lo amooooo!!! (vi svelo che c'è ancora una ficcy incompleta su di lui e spero di finirla prima o poi... anche se con la facoltà di Ingegneria Civile che ho deciso di prendere non ho vita facile xD) Ora vado a pubblicare anche l'altra ficcy che avanza... cambia leggermente in raiting da questa Verde a ROSSO estremo! Non vi tedio più :) Ringrazio chi ha perso qualche minuto a leggermi spero vi sia piaciuta, come sempre se volete potete lasciarmi una piccola recensione per sapere che ne pensate :) Un Bacione!

p.s. Stasera tutti sintonizzati su Italia1 con Iron man ;)

   
 
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