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Autore: Sophos_    15/03/2015    2 recensioni
Flusso di coscienza. Niente di più niente di meno. Non un esercizio erudito di scrittura, né una dimostrazione di bravura, anzi.
Abbassare il livello linguistico in base alla situazione. Cicerone sarebbe fiero di me.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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DEGRADO.

                            
Le cicche di sigaretta sparse per il balcone. Le camere d'albergo pulite sommariamente emanano un puzzo di degrado che difficilmente trascuri.
Lattine di birra, bottiglie di vodka, aranciata comprata in saldo a novantanove fiorini.
NOVANTANOVE.
I giorni all'esame.
Il puzzo di sudore e di rutti e di alcool che si attacca addosso.L'unico modo che hai di levarlo via è di farti una doccia alle sei del mattino.
Il risucchio difettoso del bagno mischia l'odore di balsamo al fumo di una canna che ti sei conservato dalla notte brava.
Sei un cattivo ragazzo.
Mentre pensi a quanto di illegale stai commettendo non puoi fare a meno di sorridere pensando a quello nella camera affianco che si sta facendo una pelle per la prima volta nella sua vita. Pensi alle carte dei preservativi che hai trovato un'ora fa nel corridoio vicino la sua porta e sorridi.
Sorrido.
Se penso al degrado che per cinque giorni ho visto sorgere e ingigantirsi.
Al sesso promiscuo che ha violato sacri talami.
Non posso essere aulico in questa circostanza.
Alle macchie di sperma sui vestiti delle ragazze, sulle lenzuola. Troppo vistosi per non essere notati. 
Le tracce di vomito nelle vasche, sui balconi, sulla moquette. La cauzione fottuta per una bottiglia di troppo.
E gli spacciatori strafatti di ero che per capire la tua lingua hanno dovuto mostrarti tutte le loro siringhe per capire che alla fine, volevi solo una fottuta canna.
E litri di birra nei pub pagati un euro a boccale.
E le troie che volevano solo farsi scopare.
E la cameriera che si faceva palpare il culo.
Che poi sono la stessa cosa.
Opachi effluvi riempiono l'aria di sensazioni soavi. Mi sento redento.

BUDAPEST,
lì 14/03/15

 
  
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