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Autore: StUpId_LiTtLe_DoLl    14/12/2008    2 recensioni
I personaggi di Naruto non sono innocenti come vogliono farci credere anzi ognuno di loro ha almeno uno scheletro nell’armadio. Alla corte suprema l’arduo compito di giudicarli equamente comandata de una giudice giovane ma molto intraprendente. Con un avvocato dell’accusa assolutamente combattiva e un avvocato della difesa troppo sicuro di se e leggermente stupido ne vedremo delle belle!!
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Alternate Universe (AU), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“La corte dichiara l’imputato colpevole”

***


Titolo: “La corte dichiara l’imputato colpevole”

Titolo capitolo:Imputato n° 1: Naruto Uzumaki”

Autrice: StUpId_LiTtLe_DoLl

Beta: the_other_face_of_me

Personaggi: Un po’ tutti, nuovo personaggio.

Genere: Comico, demenziale, parodia.

Rating: Verde

Avvertimenti:AU, raccolta

Disclaimer: I personaggi di Naruto non mi appartengono e sono di proprietà del grande maestro kischimoto, la storia non è stata scritta a fini di lucro (ma solo al fine di mostrare a tutti la demenza dell’autrice ndbeta). Il giudice, l’avvocato dell’accusa e l’avvocato della difesa sono di assoluta proprietà dell’autrice ©.

Trama: I personaggi di Naruto non sono innocenti come vogliono farci credere anzi ognuno di loro ha almeno uno scheletro nell’armadio. Alla corte suprema l’arduo compito di giudicarli equamente comandata de una giudice giovane ma molto intraprendente. Con un avvocato dell’accusa assolutamente combattiva e un avvocato della difesa troppo sicuro di se e leggermente stupido ne vedremo delle belle!!

Commento dell’autrice: Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura…no non ci siamo, riproviamo. In una notte buia e tempestosa…no neanche questa ambientazione rende..lasciate ogni speranza o voi che entrate!..em che leggete..si questo mi sembra un inizio adeguato per la storia di come è nata questa idea partorita dalla mia mente malata e perversa…muauahaha..em meglio darsi un contegno. Allora che dire lasciate veramente ogni speranza di normalità e di logica perché in questa fic non c’è ne l’una nell’altra. Venutami in mente da una conversazione telefonica con la mia adorata beta. Dall’alto della nostra intelligenza stavamo discorrendo di argomenti di interesse globale come: perché a questo mondo deve esistere quella piattola di Sakura? Oppure come mai il manga di Naruto non ha avuto ancora il suo bel finale yaoi? Ovviamente dopo questi discorsi che richiedono un intelligenza superiore siamo passate a questioni più leggere e di più facile risoluzione come: perché esistiamo? C’è vita intelligente nel cosmo oltre a noi? Dopo tutto questo discorrere è arrivata l’illuminazione..ovvero finalmente la lampadina che la mia beta stava montando sulla sua lampada si è finalmente accesa. A quel punto quasi in contemporanea ci siamo chieste..perché non processare tutti (o quasi) i personaggi di Naruto esponendoli al nostro giudizio?e così è nata questa fic!!

Commento della beta: Beh per prima cosa mi scuso con tutte le lettrici di questa storia e delle altre della stessa autrice per gli aggiornamenti che saranno quasi sicuramente discontinui e non molto vicini tra loro ma io come beta e anche come autrice non ho molto tempo per betare, ma soprattutto per pubblicare. Per chi fosse interessato ho una storia che per adesso è in sospeso ma che spero di riuscire a continuare il più presto possibile; si tratta di: the angel's death -- la morte degli angeli; spero vi piaccia. Ma bando alle ciance, vi lascio a questa fantastica storia partorita dalla mente malata dell’autrice.

***

"Prego fate entrare il primo imputato:Uzumaki Naruto"

Il grande cancello del tribunale si aprì di scatto e ne entro un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri che, curioso, si guardava intorno.

"Vieni avanti ragazzo"

Intimorito da quella voce, il biondino seppur titubante si avvicinò al banco; si sedette timoroso e guardo il suo avvocato: un ragazzo di costituzione normale, mediamene alto con i capelli neri e ricci molto simili ad un gatto morto. Cercò di leggere il cartellino attaccato all’orribile felpa verde vomito: Mattia, beh dai il nome lo ispirava abbastanza, sembrava quello di un tipo a posto.

Quello si accorse di essere osservato e fece l’occhiolino a Naruto.

"tranquillo vinceremo e la faremo vedere a quella fonfa della giudice!"

Lui parve rassicurarsi un poco e cerco di alzare lo sguardo sulla donna che si trovava dietro il banco del giudice; sembrava una ragazzina abbastanza tranquilla con lo sguardo leggermente apatico, forse il processo avrebbe potuto concludersi in suo favore.

Tranquillizzato si mise seduto al suo posto.

"l’accusa è pregata di esporre il reato commesso dal qui presente Uzumaki Naruto"

e fece cenno con la mano verso la ragazza che occupava il banco dalla parte opposta alla sua.

"l’imputato è accusato di aver mangiato troppo ramen e.."

Naruto dopo quelle parole mise il broncio e cominciò a borbottare a voce alta:

"ma il ramen è delizioso!non si può resistere agli spaghetti di teuci!questo non è mica un reato..anzi è un reato processarmi per questo!"

L’accusa nemmeno l’ascoltò, continuando a fissare il giudice.

"e.. di non essere ingrassato nemmeno di un chilo!è un’offesa verso tutte le donne che sono costrette a stare in dita per mantenere la loro linea"

Concluse arrabbiata, stringendo le mani a pugno.

Nella sala, tutti cominciarono a parlottare e le ragazze annuivano indispettite e assolutamente d’accordo con l’accusa.

L’Uzumaki intanto le guardava stralunato: lo accusavano solo per quello?!ma erano diventati tutti pazzi?!

"il giudice passa la parola alla difesa. prego esponga le sue ragioni"

Mattia si alzò fiero e guardò verso il giudice.

"odio contraddire la mia carissima ragazza che amo tanto ma...aimè..nelle sue accuse ce una falla!bea cara non te ne sei accorta?"

L’accusa e il giudice lo guardarono indispettite. Come osava rivolgersi a loro con tanta confidenza anche in tribunale?e in più come osava insulare la loro intelligenza?!

"rispetto per la corte!RISPETTO!"disse nervosa, la giudice battendo forte il martello sul banco.

Il ragazzo tremo impercettibilmente.

"m-mi scuso.. Volevo solamente dire che non è vero che il mio cliente mangia ramen senza ingrassare!!lui fa sport no?"

Tutti in quella sala parvero rifletterci fino a ché, una scintilla omicida si accese in tutti gli occhi delle ragazze presenti.

Giulia, l’avvocato dell’accusa, giro lentamente la testa verso il moro con uno sguardo omicida, che, quando se ne accorse, sbiancò visibilmente e indietreggiò impaurito facendo segno alla sua “dolce” metà di calmarsi.

La giudice con una calma innaturale disse:

"t-tu…stai per caso insinuando che noi siamo solo delle stupide oche che restiamo tutto il giorno davanti alla tv distese sul divano a poltrire e parliamo ore e ore al telefono caro?"

Lui fece di no impaurito con la testa ma quella continuo sempre con quella voce piatta e innaturalmente calma:

"hai anche solo provato a dire che siamo stupide?che non sappiamo quello che diciamo?"

disse con lo sguardo che mandava scintille.

Per fortuna non si può uccidere con uno sguardo sennò Mattia sarebbe già morto e sepolto sotto parecchi metri di terra.

Il tipo cadde seduto sulla sedia, continuando a fissare la terrorizzato la ragazza.

"voi due avete la minima idea di quello che avete detto?"

domandò spezzando la matita che aveva in mano.

Il biondo e il moro si abbracciarono e cominciarono a tremare visibilmente sotto lo sguardo omicida di quelle tremende furie quali l’avvocato dell’accuse e il giudice insieme alle ragazze del pubblico.

Con un ghigno infinitamente sadico e bastardo, il giudice batté tre volte il martello e tutti tacquero.

L’accusa allora parlò

"giudice io chiedo la pena più severa per costui, oltre che per i suoi reati anche per aver offeso la corte suprema e la giuria"

asserì divertita ormai certa della vittoria.

La Beatrice annuì e fece comparire un pesante libro vecchio e consunto; si alzò in piedi mostrandosi in tutta la sua superiorità e dopo essersi schiarita la voce cominciò a leggere con voce assolutamente soddisfatta

"la corte dichiara l’imputato colpevole, per tanto, io, giudice della corte suprema, condanno, il qui presente Naruto Uzumaki, a vivere senza ramen per l’eternità. La sentenza è emessa. La corte si ritira."

e piano senza che nessuno la sentisse a parte l’accusa che si era avvicinata aggiunse:

“tesora complimenti per il processo”

e l’accusa con il medesimo tono rispose:

“oh niente di che, tanto vincere contro Matty è proprio di una facilità impressionante, povero il mio tesoro..”.

Un sonoro colpo del martello e il processo si poté definire concluso.

***

Il giudice si tolse la tunica e si diresse all’uscita ma, mentre passava tra i banchi, diede una forte pacca sulla schiena all’avvocato della difesa ancora in stato di shock per la sfuriata di proco prima e della colossale disfatta che era stato quel processo per lui e disse:

“tanto era inevitabile che un essere con il quoziente intellettivo così ridotto dovesse perdere anche un processo così facile”

e con una risata di scherno se ne andò senza aspettare la prevedibile risposta quale:

“che fonfa che sei..”

dopodichè si congedo insieme agli altri.

Naruto intanto era in stato di shock e se ne stava a fissare il vuoto ridendo nervosamente, divenuto molto prossimo alla pazzia pazzo.

***

Erano oramai rimasti solo l’accusa e la difesa nella stanza.

La mora si avvicinò al suo ragazzo e lo guardò sprezzante e con una punta di rimprovero:

"sei scarso…non so come faccio a stare insieme a te…certe volte mi fai proprio vergognare di essere la tua ragazza"

Lui cadde a terra e si massaggiò le tempie provato fisicamente e mentalmente.


Lei, presi i documenti, si allontanò e, quando si trovò davanti al cancello, si girò, trovandosi a fissare con sguardo furbo e con un falsissimo sorriso il moretto, dicendo:

"ah dimenticavo.."

Mattia si giro speranzoso vista l’apparente benevolenza della sua cara ragazza.

"tu vai in bianco fino a che non vincerai un processo e dimostrerai di essere degno di me…ciao ciao"

e si allontanò ridendo crudelmente.

Il ragazzo abbattuto, fisso sconsolato e quasi disperato il pavimento ma nella sua infinita ingenuità disse con rinnovato vigore:

“il prossimo processo lo vincerò io...oh…eccome se lo vincerò!fosse l’ultimo cosa che facco”

Poi penso alla sua faccia vittoriosa e la ragazza per terra che piangeva per la sconfitta ricevuta

"tieniti pronta amore"

e si allontanò anche lui sorridendo come un ebete, pensando a mille modi per torturare la povera ragazza; le avrebbe rinfacciato per tutta la vita, la sua futura, schiacciante , vittoria.

E con questi pensieri se ne andò anche lui dal tribunale sicuro al 100% della sua prossima vittoria.

  
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