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Autore: _ChaMa_    15/03/2015    1 recensioni
È colpa sua, pensi.
Tu non l'avresti mai lasciata da sola in quell'inferno.
Tu volevi restare.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie/Damon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOU'RE FAULT 


 
La segui senza voltarti indietro. Quando entri nella stanza la vedi: è girata di spalle, il fuoco è acceso e il suo sguardo, appena si volta verso di te, ti fa venire i brividi.
<< Hey...calmati. Solo solo io, lui non c'è >>
Richiudi la porta alle tue spalle e speri che lo sguardo di Bonnie possa cambiare. Non sopporti di vederla così. Hai fatto di tutto per cercare di non turbarla, e hai miseramente fallito.
<< Bonnie, si tratta di mia madre >> dici, sperando – sapendo – che questo avrebbe giustificato le tue azioni << Kai sa un sacco di cose su mia madre >>
<< Non mi interessa. Ti avevo detto che non volevo rivederlo e tu lo hai fatto lo stesso >>
<< Lo so, ma Bonnie... >>
<< Non sono stata chiara? >>
Sai di doverle fare capire perché lo hai fatto. Perché hai tradito la sua fiducia! Bonnie dovrà capirti. Dopo tutto quello che avete passato insieme come può non capire?
<< Voleva solo parlare >>
<< Adesso sono io a voler parlare. Quindi ascolta >>
<< Ho capito che ti ha fatto del male... >>
<< Ho detto ascolta >> dice autoritaria.
La sua non è una richiesta, ma un comando.
Una fitta allo stomaco ti lacera, facendoti provare un dolore terribile. Senti il sangue scorre tra le mani ed espandersi al di là della maglietta. Qualcosa dentro di te è come se si fosse rotto.
<< Voglio farti provare quello che ho provato io >> dice <<
 Tu c'eri la prima volta che mi ha ferita...una freccia nello stomaco. Ma non hai assistito a quello che è successo dopo, quando mi ha inseguita in ospedale, quando mi ha strangolata... >>
Ti senti soffocare. Nonostante tu non abbia bisogno di ossigeno per respirare, all'improvviso lo desideri disperatamente.
<< Mi ha drogata, mi ha legata e mi ha rinchiusa in un bagagliaio. Poi improvvisamente, vuole essere gentile, eh? Ricomincia da capo >>
<< Bonnie > dici con voce strozzata. Per la prima volta hai davvero paura che Bonnie possa perdere il controllo e lasciati morire.
Perché l'ho fatto?, è l'unico pensiero logico che riesci a formulare mentre guardi Bonnie. Non l'hai mai vista così arrabbiata, così ferita. Così disperata.
<< Ti sembra familiare? Mentiva e mi ha accoltellata di nuovo! >>
Un'altra lama invisibile squarcia la tua pelle e fa ancora più male.
<< Poi è arrivata la parte peggiore, perché quando era tutto finito...mi ha lasciata >>
L'unica cosa che puoi fare, con le poche forze che ti sono rimaste, è guardarla. Guardarla negli occhi. Potresti scoppiare a piangere in quello stesso istante.
<< Sola! >>
<< Bonnie... >>
Vorresti dirle tante cose. Così tante che non te ne vieni in mente nemmeno una. Vorresti solo che il male finisse, che i suoi occhi non si riempissero di lacrime. Che non ti guardasse in quel modo.

<< E vorrei poter condividere che cosa si prova...ma non posso >> le lacrime cominciano a bagnare il suo viso e tu sai che non potresti sopportare altro. Non vuoi più ascoltare. Le sue parole fanno più male delle ferite da cui esce tutto quel sangue. E quando finalmente, Bonnie lascia la presa e di colpo, tutto il dolore svanisce.
<< Voglio che te ne vada >>
No, pensi. Non mandarmi via.
<< Bonnie, mi dispiace >>
La guardi mentre le lacrime le scorrono lungo il viso e vorresti andare da lei, abbracciarla. Dirle che non permetterai mai più a nessuno di farle del male. Vorresti dirle che non la lascerai mai più. Che saresti pronto a rinunciare, se lei te lo chiedesse di nuovo.
Ma proprio quando stai per parlare, lei urla “Vattene”.
Non l'hai mai vista in quello stato e sobbalzi per l'acutezza della sua voce, rotta dal pianto.
Esci e ti appoggi alla parete, trattenendo a fatica le lacrime.
È colpa sua, pensi.
Tu non l'avresti mai lasciata da sola in quell'inferno.
Tu volevi restare. Non te ne saresti mai andato senza di lei.
È stata colpa sua, se lei non ti avessi rimandato indietro avresti potuto proteggerla.
Avreste trovato il modo di andarvene insieme. E invece no. Lei si è sacrificata per te.
E tu la odi, per questo.
La odi, perché è rimasta da sola.
La odi perché non sei stato in grado di proteggerla.
La odi perché è colpa sua.
È colpa sua.
È colpa sua.





 
 
  
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