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Autore: _piccolame    15/03/2015    2 recensioni
Lo guardava mentre piangeva disperata e chiamava il suo nome a squarciagola. Era steso a terra privo di sensi con ferite gravi su tutto il corpo...
[storia in revisione]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Apro la porta della fioreria della famiglia Yamanaka sbadigliando, sono le nove del mattino adesso ma l’idea di essermi alzata alle sette mi fa tornare il sonno. Se ci penso  è stata una pessima idea. Ino mi saluta da dietro il bancone con un cenno della mano, noto che pure lei è molto assonnata, probabilmente ha fatto molto tardi l’altra sera dopo essere tornata a casa. Aspetto cinque minuti che arrivi suo padre a darle il cambio per il turno in negozio e appena arriva ci fiondiamo fuori dalla porta. Camminiamo senza dire una parola per circa dieci minuti fino a quando non ci sediamo in un piccolo locale, a rompere per prima il silenzio sono io che le chiedo quali siano i nostri piani.
-Non lo so, però lo facciamo questo pomeriggio. Ora non sono abbastanza sveglia per picchiare qualcuno...-
-Sono pienamente d’accordo.- affermo io.


-Hina-chan, sei forte so che c’e la farai, per favore dammi un segno che mi senti, che mi stai ascoltando.-

-Sai mi manchi Hinata-

-Perché non ti svegli?-

-Tu vincerai, lo batterai-

-Io credo in te-


Mi tengo la testa fra le mani non capisco più niente, Tsunade ha appena finito di visitarmi, ha detto che non c’è niente di strano che sto bene, forse un po’ di stanchezza. Io non ci credo, sto impazzendo, tutte queste voci mi stanno esplodendo in testa, in più sono ovattate e non capisco di chi siano. Non riesco a capire il loro significato, dicono che devo svegliarmi, ma da cosa? Non l’hanno mai detto e sa un lato di me vuole che spariscano l’altro spera in una frase che mi dica da cosa devo svegliarmi. Devono pur significare qualcosa...
Entro in casa ancora stordita da tutte le parole che mi vagano per la mente e lentamente mi dirigo verso la mia stanza ignorando Ko che mi chiede se mi senta bene, è strano da parte mia non rispondergli ma la mia voglia di parlare è sotto zero; appena mi distendo sul letto cado tra le braccia di Morfeo. Mi risveglio che sono le due inoltrate di pomeriggio,  stranamente nessuno è venuto a chiamarmi per il pranzo ma non me ne preoccupo più di tanto; mi avvicino all’antico mobile che c’è sotto la finestra della mia camera e da esso estraggo una scatola di discrete dimensioni. Quando la apro vedo subito la lana rossa comprata a inizio settembre, mentre l’acquistavo sapevo già l’uso che ne avrei fatto, era il mio regalo di compleanno per Naruto, gli avrei fatto una sciarpa. Non è esattamente il regalo più costoso o bello che io possa fare ma è pieno del mio amore poiché sono io a farla; prendo i ferri da maglia e mi metto all’opera.
Quando finì la sciarpa il cielo era già scuro, presi il cellulare per guardare l’ora ma l’unica cosa che vidi furono una ventina di chiamate perse da Sakura, una da Sasuke, strano pensò, e due messaggi da Kiba.

KIBA, ore 14:15
“Hinata davvero mi dispiace per quello che è successo, spero che tu possa perdonarmi.”


KIBA, ore 18:37
“Non che ti interessi molto ma volevo avvisarti che sono ricoverato in ospedale, ringraziamo Ino e Sakura. Scusami ancora.”


Finito di leggere i messaggi la mora chiamò Sakura all’istante.

Bip...

Bip...

Bip...


-Si può sapere perché Kiba è all’ospedale!-esclamò Hinata appena l’amica le rispose.
-Okay Hinata calmati, io ed Ino gli abbiamo solo inferto la pena che meritava- si difese la rosa, poi cambiò discorso. -Posso invece sapere dov’eri oggi pomeriggio alle tre.
-A casa perché?- chiese ingenuamente la corvina, poi sgranò gli occhi e capì -O Kami! Scusatemi tanto me ne ero scordata!-
-Io e Sasuke abbiamo provato a chiamarti! Perché non hai risposto?- 
-Stavo facendo il regalo per Naruto fino a qualche minuto fa e avevo messo il telefono in silenzioso, scusatemi davvero.-
-Okay tranquilla...- la rassicurò l’amica e le spiego il piano per il giorno seguente.

 

10 OTTOBRE. Ore 14:23

-Okay ragazzi Sasuke sta arrivando con Naruto, nascondetevi!- esclamò la rosa accovacciandosi dietro il divano.


-Perché siamo a casa tua dobe?-

-SORPRESA!-


Naruto urlò per lo spavento poi un grande sorriso si fece largo sul suo volto. Ringraziò i presenti per la festa e prese in giro Sasuke.
-Lo sapevo che non te ne eri dimenticato dobe!-
-Taci teme.-
-Alla fine di me ti importa qualcosa! Hahahah.- rise il biondo e in risposta l’Uchiha gli lanciò un’occhiata gelida.
Dopo un paio d’ore l’Uzumaki si accorse di una dolce figura che se n’era stata in disparte per tutta la serata, indossava un vestito lillà con del pizzo a fiori e la scollatura a cuore e i capelli neri e lisci le ricadevano morbidi sulle spalle, nella sua semplicità sembrava una dea. Il ragazzo si avvicino con cautela quasi avesse paura di spaventarla.
-Ciao.-
-Ciao.- rispose lei stranamente senza arrossire


-Hinata...-

 

-Come va?-
-Bene, te?- la conversazione aveva un’atmosfera strana.
-Bene, ma non ricordo niente di nuovo.- disse lui.
-Mi spiace.-
-Hinata... Posso parlarti...-
-Certo.-
-Intendo... Da soli...- disse lui imbarazzato.
-Oh... S-sì.- rispose lei e il rosso incominciò a prendere possesso delle sue guance-


-Hinata... non ce la faccio più... Per favore non mollare, senza di te io non so più che fare...-



Uscirono nel giardino e si allontanarono di qualche metro dalla casa.
-C-che vo-volemi dirmi?- la balbuzie aveva preso di nuovo il controllo delle parole della giovane.
-Ecco, io non so se quello che sto per dirti valesse anche prima che io perdessi la memoria ma... La prima volta che sei venuta a trovarmi, ero rimasto incantato da te...-
Lei strabuzzò gli occhi.
-Da quando sono uscito dall’ospedale ho iniziato a pensarti, la cosa si è fatta sempre più frequente...-

 

-Hinata se mi senti stringi la mia mano.-

 

La ragazza strinse entrambi le mani d’istinto e guardò il ragazzo d’innanzi a lei sempre più arrossata senza riuscire ad aprire bocca.
-Hinata, io non mi ricordo di te e non posso dire di amarti, non ancora, ma sono sicuro di una cosa... Mi piaci, e non nel modo in cui può piacermi un’amica. Voglio provare a stare con te Hina-chan, se tu me lo permetti.- Quello era il discorso più serio che il ragazzo avesse mai fatto nella sua vita, era imbarazzato come non mai e si grattava la nuca con una mano.
Lei era paralizzata, poi all’improvviso svenne cadendo tra le braccia del biondo che prontamente la sostenne.
Molte frasi o parti di esse incominciarono a vagare nella mente della ragazza mente lui chiedeva aiuto.

 

-Sakura-chan! Mi ha stretto la mano!

 

-Che è successo?

 

-Il suo cuore sta accelerando...

 

-...Baka!

 

-Hina-chan ascoltami

 

-Ci sei Hinata? 

 

-...portatemi dell’acqua!

 

-Chiama Tsunade! Ho bisogno...

 

-Mi sono innamorato di te Hinata...

 

Le voci erano ovattate e quando la ragazza si svegliò era distesa su un letto d’ospedale, aveva bende sulle braccia e una gamba ingessata, cercò di alzare la mano destra per portarla al viso e fu allora che si accorse del ragazzo biondo addormentato che le stringeva la mano, arrossì quando lo riconobbe.
-Ti sei svegliata finalmente. È da un mese che ti strige la mano, è uscito da questa stanza solo per lavarsi.- disse una ragazza dai corti capelli rosa entrando.
-Cos’è successo?- chiese Hinata a disagio.
-Sei stata in coma per un mese circa dopo lo scontro con Pain.-
-Pain?- fu allora che capì tutto.


Molti dicono che quando si è in coma non senti niente, sei assente, un sonno senza sogni. Altri sostengono che si possa sentire, che le voci degli altri possano aiutare le persone, e che si sogni, posso essere più d’uno, oppure sempre lo stesso. Hinata ora sapeva che lei aveva sognato, e sorrise amaramente, tutto quello che aveva vissuto era frutto della sua immaginazione, in quel momento non c’ero dolore più grande.
-Ho sognato.- Disse d’un tratto stringendo la mano di Naruto ancora nelle braccia di Morfeo. -Ho sognato che fosse innamorato di me, ho sentito la sua voce dirmelo...- confessò con una fitta al cuore e le lacrime che già le rigavano il volto.
-Non era un sogno Hina-chan, io sono innamorato di te.- Naruto aveva alzato il viso e la guardava.

-Aspettavo solo che tu aprissi gli occhi per dirtelo...

  
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