12 Aprile

C’era una mano sulla sua fronte. 
Perché c’era una mano sulla sua fronte? Una mano non sua, come se non bastasse. 
Una mano non direttamente attaccata al suo braccio, quindi non appartenente al suo corpo, se ne stava lì, come se nulla fosse. Sulla sua fronte. 
“Pepper?” borbottò Tony, schiudendo a fatica un occhio. “Perché la tua mano è sulla mia fronte?”
“Sto misurando la temperatura.”
“Prego?”
“Sei bollente, Stark.”
“Ci stai provando con me, Potts?” 

~

Pallido, sudaticcio e probabilmente sulla buona strada per la disidratazione. 
Pepper sospirò e maledisse Rhodey. 

“Pronto?”
“Pepper? Mi devi fare un favore.”
“Sono le tre del mattino.”
“Credo che Tony stia per morire.”

“Hai la febbre alta, Stark.”
“Non è possibile,” mugugnò Tony. “Io non mi ammalo mai.”
“Sei un essere umano, idiota. Tutti si ammalano.”
“Mi hai appena dato dell’idiota?”

“Mmm.”
“Sul serio, Pepper.”
“Sono certa che sta benissimo.”
“Mi ha chiamato per dirmi che sono un buon amico.”
“Oh.”
“E poi ha starnutito.”

“Devi prendere qualcosa.”
“Parliamo di droghe? O alcol? Mi vanno benissimo entrambi.”
“Medicine, per l’amor del cielo.”
“Io non prendo medicine. Non ne ho bisogno.”

“Bruce dice che è nel laboratorio da giorni.”
“E allora non può pensarci lui?”
“Pepper, ti prego.”
“Oh, al diavolo. Cosa vuoi che faccia?”

“Ehi, ehi, ehi! Quello è il mio orecchio!”
“Cammina.”
“Mi stai staccando l’orecchio! Guarda che ne ho bisogno, Potts!”

“Riportalo in camera sua, okay?”
“Ha più di vent’anni, è una vergogna che...”
“Ascolta solo te, Pepper.”
“Oh, per cortesia.”

“Sdraiati.”
“Non ho sonno. E non sono un bambino, non è certo necessario che tu mi metta a letto.”
“Stavi dormendo giù in laboratorio.”
“Balle. Stavo riflettendo.”

“Lo hai convinto a tagliarsi i capelli.”
“Certo che sì, sembrava un barbone.”

“Vuoi un’altra coperta?”
“Non ho freddo, Pepper.”
“Quando ti si abbasserà la febbre vorrai un’altra coperta.”
“Io non ho la febbre.”

“Le uniche lezioni a cui si presenta...”
“Rhodey, sto andando.”
“... sono quelle che segui anche tu.”

“Devo forse imboccarti?”
“Cos’è? Dove l’hai presa?”
“Me l’ha prestata Bruce, bevi.”
“Perché sei qui?”
“Tony, ti prego, bevi.”

“Mi manderà al diavolo, Rhodey.”
“Non lo farebbe mai.”
“Stiamo parlando della stessa persona, sì?”

“Contenta? Ora puoi anche scappare via.”
“Perché dovrei scappare?”
“Perché non mi sopporti, lo sanno tutti.”
“Non sei esattamente la persona più sopportabile del mondo.”
“Concesso.”
“Bevi, fumi e parli troppo.”
“Falso. Ho smesso di fumare il mese scorso.”
“Davvero?”
“Mmm, ti dava fastidio l’odore.”

“Oh, andiamo, Pepper.”
“Cosa?”
“È cotto di te da più di sei mesi.”

“Pepper?”
“Hai smesso di fumare.”
“Pepper, me la passeresti quell’altra coperta?”

“Balle.”
“Credi che ti mentirei?”
“Tony Stark non ha una cotta per me.”

“Tony?”
“Puoi andare, davvero. Resto a letto.”
“Tony, guardami un attimo.”
“Non possiamo rimandare? Puoi sgridarmi anche domani.”
“Tony, Rhodey mi ha detto una cosa.”
“Rhodey è un idiota, ignoralo e basta.”

“Incredibile. Come fai a non saperlo?”
“Semplicemente perché non è vero.”
“Vuoi una prova?”
“Non possono esistere prove, Rhodey.”
“Sa quand’è il tuo compleanno.”

“Non vuoi sapere cosa mi ha detto?”
“Sto dormendo, Potts.”

“Nah, impossibile.”
“Lo ha persino segnato sul calendario.”
“Rhodey...”
“Il 12 aprile. Lo ha cerchiato.”

“Tony?”
“Mi stai punendo, non è vero?”
“Ti va di venire a cena con me il 12?”

~

Tony, le coperte tirate fin sopra il naso, schiuse cautamente un occhio. 
“Il 12?” chiese con un filo di voce.
“Già.”
“Siamo in Aprile, Potts.”
Pepper annuì, un sorrisetto a piegarle le labbra. “Vero.”
“Vuoi cenare con me il 12 Aprile?”
“La febbre ti ha reso inusualmente lento, Tony.”
“Io... oh. Il 12, okay.”
“Okay.”

§



 

Perché ieri sera c'era Iron Man in tv, oh. 
E perché quell'idiota di Robert Downey Jr. è semplicemente adorabile.