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Autore: VelenoDolce    16/03/2015    7 recensioni
C'era una volta, in un regno lontano, un bel principe. Aveva tutto quello che desiderava... O forse non proprio. Anzi, direi che non aveva nulla di quello che desiderava. Ma solo tutto quello che gli veniva imposto di fare.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta, in un regno lontano, un bel principe. Aveva tutto quello che desiderava... O forse non proprio. Anzi, direi che non aveva nulla di quello che desiderava. Ma solo tutto quello che gli veniva imposto di fare.


Guardo fuori dalle finestre. L'immensa foresta fuori dal palazzo sembra così bella. Sospiro. Vorrei poter uscire da qui, la reggia è ormai diventata la mia prigione. Mi appoggio al bordo della finestra, guardo sotto, il fossato. Dovrebbe essere lì per impedire ai nemici di entrare, invece impedisce a me di fuggire. Non ho il controllo su nulla. Né sulla mia vita, né sul mio corpo. Ho attorno gente dalla mattina alla sera, tutti mi dicono cosa fare, cosa dire, anche cosa mangiare. Solo quando mi ritiro nelle mie stanze per la notte posso restare solo. Sei guardie presidiano dietro la porta, per proteggermi. Un sorriso aspro mi spunta sulle labbra. Sono lì solo per impedirmi di fuggire e di vivere. A che serve continuare così? Sono solo un burattino nelle mani di mio padre e dei suoi consiglieri. Posso fare solo quello che loro mi permettono di fare. Se potessero, deciderebbero loro cosa farmi pensare. Lo stridulo verso di un uccello notturno arriva fino alle mie finestre. Come vorrei poter volare libero come lui... Lo cerco con lo sguardo, scrutando nella debole luce della luna. Non riesco a trovarlo, sarà fuggito chissà dove, lui può. È inutile continuare a tormentarmi così. Ma ormai questi pensieri sono come un veleno che mi corrode l'anima. Mi lascio cadere sul letto, sono segregato qui. Vorrei poter fuggire, uscire fuori, vivere.


Sua altezza imperiale, il principe Fey.” Entro nella sala del trono, scortato dalle mie immancabili guardie armate. Mi inchino davanti a mio padre.

Vi trovo bene.” Mi rivolge solo un mezzo sguardo annoiato.

Grazie padre, anche voi siete in splendida forma.” E spero campiate almeno mille anni, visto che non ho nessuna voglia di sedermi al vostro posto. Ma questo meglio non dirlo... Un altro inchino e posso andare via. Questo teatrino serve per far pensare al 'popolo' che andiamo d'accordo. Che poi qui ci sono solo nobili e dignitari, cosa può importare al popolo di noi? Ora mi aspettano le tre ore di allenamento con la spada. L'unica parte piacevole della mia giornata, sono troppo occupato per pensare o per annoiarmi.


Mi ero dimenticato che oggi ci saranno anche dei popolani che vogliono entrare nell'esercito, ci sono le selezioni una volta ogni cinque mesi.

Benvenuto altezza.” Il maestro d'armi mi fa un piccolo inchino e sorride.

Buon giorno Kali, abbiamo molti pretendenti oggi?” Mi fingo gentile. Da anni ho scoperto che tutto quello che gli dico viene riferito a mio padre. Un tempo pensavo che lui fosse il mio unico amico. Ero un ingenuo.

Una ventina, ne volete affrontare? Sarebbe un diversivo per il vostro allenamento.” Mi levo il mantello e la casacca per indossare un'armatura anonima. Qui non sono 'il principe', solo il sorvegliato...

Sì, vediamo se qualcuno mi prende a pugni a questo giro?” Rido con falsa allegria, Kali mi imita. Penserà ancora che lo credo un amico?

Oggi apriamo le porte del nostro esercito per i ragazzi del popolo che vogliono iniziare la carriera militare.” Kali parla a voce alta, tutti zittiscono e ascoltano.

Chi vuole tentare può sfidare i guerrieri per aggiudicarsi un posto d'onore.” I nuovi pretendenti lo fissano un po' impauriti, molti sono vestiti solo di miseri stracci.

Non pretendo che vinciate contro di loro, ma che ci mettiate tutto l'impegno che serve.” Kali fa un cenno e io ed altri quattro facciamo un passo avanti, pronti al combattimento.

Chi vuole sfidarli entri in arena e dica nome e grado sociale. Chi vi affronterà vi dirà il suo, se vi riterrà degni.” Ormai conosco queste parole a memoria.

Io sono Marius, taglialegna.” Un ragazzo si fa avanti, i primi sono di solito quelli con più muscoli, infatti questo è grosso come un armadio. France, una delle mie guardie, lo fronteggia.

Che arma preferisci? Un'ascia, forse?” Gli chiede sorridendo. L'altro annuisce, teso. Iniziano a combattere. Il taglialegna non ha tecnica, anche se si impegna non riesce a portare a segno un colpo, ma sembra avere un buon potenziale. È instancabile nella lotta e non si arrende anche se è in evidente svantaggio. La guardia lo ferma dopo una decina di minuti, poi si volta verso Kali che annuisce.

Io sono France, guardia personale del principe. Benvenuto nell'esercito.” Al ragazzo cade l'ascia di mano prima di iniziare a ridere felice. Altri ragazzi si presentano e combattono. Io non mi sono ancora mosso, mi sento svogliato oggi.

Sono Maria, non ho grado sociale.” La guardo sorpreso. Una donna della classe più bassa... Nessuno si muove, toccarla sarebbe impuro. Mi alzo, la mia posizione mi mette al di sopra di tutti e mi permette di toccarla, se voglio, anche se a guardarla mi fa un po' senso. È sporca di qualcosa che sembra fango, e deve emanare un odore poco invitante, visto che tutti gli altri le stanno alla larga.

Che arma preferisci?” Mi avvicino, sorrido. Per lei entrare nell'esercito sarebbe un cambiamento enorme. Da rifiuto a soldato, da reietta a eletta.

Spada.” Sussurra, si capisce la sua paura. Una delle guardie mi passa la mia, e lei ne prende una dalla rastrelliera con le armi. La soppesa tra le mani, avrà mai usato una spada vera?

E' troppo pesante?” Le domando, lei annuisce. Faccio cenno a uno dei servi di passarmi la mia seconda spada, è quasi un fioretto, le andrà meglio. Gliela porgo, avvicinandomi, non ha proprio un buon odore...

Grazie.” La voce è solo un sussurro, ma i suoi occhi brillano. Iniziamo a duellare e mi stupisco di quanto sia veloce. Manca di tecnica, ma ha una velocità impressionante. E devo stare attento ai suoi colpi bassi; forse dovrei farle notare che non siamo in strada. Evita un mio affondo per un soffio e mi spinge con forza facendomi lo sgambetto. Finisco a terra, sorpreso da tanta audacia. Lei trattiene il fiato, ha agito d'istinto, non si era resa davvero conto. Rido.

Che peperino.” Mi alzo e mi pulisco i pantaloni dalla polvere.

È raro che qualcuno faccia lo sgambetto in un combattimento.” Lei arrossisce sotto tutto quello sporco. Mi volto verso Kali, che ride ed annuisce.

Sono Fey, piccola guerriera, benvenuta nell'esercito.” Lei spalanca gli occhi, e si mette a urlare e saltare. Quando si calma mi porge la spada.

Grazie mille, con l'altra non sarei riuscita a fare nulla. Ma voi lo sapevate già.” Ha gli occhi lucidi. Annuisco e sorrido mentre riprendo la mia arma.

Torno a sedermi per guardare gli altri scontri. Penso a quella ragazza, un rifiuto della società, com'era la sua vita fuori? Per quale motivo la sua famiglia sarà stata relegata a quell'infimo rango? Sarà vero che dormono nelle fogne? Domande a cui nessuno risponderà mai, non posso parlare con nessuno al di fuori della mia cerchia. Dopo un po' inizio a sbadigliare.

A fine selezione dei venti popolani abbiamo selezionato dodici futuri soldati.

Vuole allenarsi con me oggi?” Kali mi sta sfidando, probabilmente vuole punirmi per aver mostrato la mia noia.

Sarà un piacere.” Mi alzo subito, meglio non farlo aspettare, sa dove e come colpire per farmi passare il resto della giornata a gemere dal dolore.

Doppie?” Mi chiede. E io so già che zoppicherò fino a stanotte... Sorrido e annuisco. I nuovi guerrieri iniziano a tornare all'arena, lavati, cambiati e pronti per il loro primo giorno. C'è anche la ragazza. Mi stupisco: sotto quello strato di schifezza c'era una giovane donna molto carina. Ora i suoi compagni non si scostano più da lei.

Chiedo il permesso, altezza reale.” Kali usa la frase di circostanza con un lieve tono di scherno ed un inchino. Mi chiede il permesso di farmi a pezzi...

Permesso accordato.” Sorrido, fingendo sicurezza.

Guardate attentamente, dovrete imparare a duellare in quel modo. Come Kali, il maestro d'armi.” Grom parla con voce gentile ai soldati, una parola anche su di me no?

Forza. Controllo. Astuzia. Queste sono le doti che dovrete affinare in quest'arena prima di poter servire il sovrano.” Adoro la voce calda e profonda di Grom, mi dà una strana sensazione di formicolio dietro al collo.

Kali attacca e io non ho più il tempo di ascoltare il guerriero che insegna ai nuovi le posizioni e i nomi dei colpi. C'è solo il duello. I movimenti delle spade. La concentrazione per colpire, l'istinto per parare. Colpo dopo colpo ci affrontiamo, ci colpiamo, mai troppo forte, sempre controllati. Mai per ferire, ma alcuni dei colpi mi hanno mandato lunghe scariche di dolore. Mi fa male il fianco, ansimo leggermente. Ora Kali vuole farmi perdere la presa sulla spada.

Mi viene un'idea. Il colpo arriva e, invece di oppormi, lo assecondo: lascio che la spada destra mi scivoli di mano. Con un movimento improvviso però faccio scattare la sinistra verso il collo di Kali e mi blocco. La mia spada sfiora il collo del maestro, e io sorrido.

Questo vi insegna che a volte sono necessarie delle perdite per raggiungere la vittoria.” Grom ride. Un brivido mi corre lungo la schiena, come sarebbe sentire quella risata sulla mia pelle?

Avete vinto...” Kali si arrende. Sposto la spada e inclino la testa di lato.

Ne sembrate stupito. Ogni tanto anche l'allievo può avere fortuna e vincere contro il maestro.” Raccolgo la mia spada da terra, per poi porgerla a uno dei servi.

Lucidala.” Lui annuisce e si inchina mentre prende l'arma. Il mio allenamento quotidiano è finito. Ora si torna alla noia totale. Maria si avvicina, le guardie la fermano a pochi passi da me, lei li guarda incerta.

Le è caduta questa.” In mano tiene una delle gemme che decorano l'elsa. Nessuno sa cosa dire. Prendo la gemma dalle sue mani. Lei mi guarda in modo strano. Grom si schiarisce la voce cercando di attirarne l'attenzione, inutilmente.

Soldato, non si può fissare sua altezza in quel modo.” Lei si volta a fissare lui e poi di nuovo me. Sbatte le palpebre, sembra confusa. Non sa che fare.

Non fa nulla.” Rido mentre mi volto. Tolgo l'armatura e le guardie mi aiutano a indossare la giacca e il mantello. La ragazza continua a guardarmi, anche se cerca di non darlo a vedere. Cosa le sembrerò io? Uno strano animale da esposizione?


Seduto al tavolo della biblioteca fisso le carte geografiche davanti a me. A che serve sapere come è fatto il mondo fuori da queste mura se mi è proibito vederlo? Sospiro, non sopporto più questo castello. Voglio uscire, se solo le guardie mi lasciassero solo per qualche minuto... Sogni inutili. Sono sei, ed è praticamente impossibile che mi lascino fare anche solo un passo da solo. Grom poi mi segue anche con gli occhi quando sono troppo lontano dalla portata della sua spada, ignaro del fatto che il suo sguardo costante mi turba profondamente. Sento costantemente i suoi profondi occhi blu su di me, anche ora, mentre fingo di studiare. È seduto su una delle poltrone dall'altra parte della stanza, posso vedere il suo riflesso sullo specchio alla mia destra. Non credo se ne sia accorto. Gioca con una ciocca dei capelli biondi, ormai gli arrivano oltre le spalle. Non ho mai capito perché si lasci crescere i capelli in quel modo. Si morde le labbra, annoiato. Il mio cuore impazzisce. Fisso i fogli davanti a me, nozioni inutili. Mi alzo di scatto. Sono stufo di tutto questo, ho bisogno d'aria. Le guardie mi seguono nel corridoio. Esco nel giardino interno della reggia. Il sole mi accarezza il viso. Qui non c'è un alito di vento. Mi sembra di impazzire.

Mio signore...” Uno dei consiglieri si inchina davanti a me. Con un gesto lo invito a continuare; pura, inutile, formalità.

Mi hanno riferito che non avete voglia di studiare...” Mi sorride mellifluo.

Avevo voglia di un po' d'aria fresca.” La mia voce suona calma e tranquilla.

Ora dovreste tornare in biblioteca...” Si stropiccia le mani, sono il loro cane ammaestrato. Se mi oppongo alle loro richieste trovano il modo di farmene pentire. Da ragazzo ci ho tentato molte volte. Ma ora... Che ho da perdere?

Non mi sento bene. Vado nelle mie stanze.” Gli volto le spalle. Fine della discussione: non può riprendermi ulteriormente.


Qualcuno bussa alla porta della mia stanza. Per qualche secondo mi viene voglia di fingere di dormire.

Altezza, posso entrare?” Hansel, il vecchio curatore. Apre piano la porta, mi guarda, sorride. Annuisco e lui entra chiudendosi la porta alle spalle.

Mi hanno detto che non si sente bene, sono venuto a controllare.” Sospiro, non posso stare un po' in pace?

Ero solo stanco, nulla di grave.” Il vecchio si siede sulla sedia, ha l'affanno, lo affatica troppo fare le scale per arrivare nelle mie stanze. Stringo i denti, per colpa mia quest'uomo gentile sta male.

State bene?” Sussurro preoccupato, mi sembra troppo pallido.

Si altezza, vi ringrazio per la vostra premura.” Sorride, e io mi sento uno schifo. Mi cura fin da quando ne ho memoria, è sempre stato gentile con me, e per colpa mia ora sta male.

Altezza...” Si alza a fatica dalla sedia e si siede sul letto accanto a me.

Sembrate turbato negli ultimi tempi. Posso fare qualcosa per voi?” Scuoto il capo. Sarà anche lui al servizio di mio padre? Se gli dicessi qualcosa la riferirebbe?

Ho solo dormito male stanotte, mi basterà riposare.” Sorrido, lui non sembra convinto.

Volete qualcosa che vi aiuti nel sonno?” Mi mette una mano sul braccio.

No, grazie. Se ne avrò bisogno ve lo farò sapere.” Lui annuisce.

Dirò di farvi portare la cena in camera, va bene?” Sorride.

Sì, grazie.” Cerco di sembrare grato per le sue attenzioni. Hansel si alza e va via, cammina a fatica, è troppo debole per salire fino ai miei appartamenti. Sono riusciti a punirmi ancora. Mi sento uno stupido.

I servi mi hanno portato la cena. Dovrei mangiare, dovrei alzarmi dal letto. Si, dovrei, ma non voglio. Contino a fissare il muro davanti a me. Qualcuno bussa ancora, saranno venuti a riprendere i piatti?

Avanti.” Grom entra nelle mie stanze. Mi fissa, un brivido mi corre lungo la schiena.

Altezza...” Guarda me e la cena ancora intatta.

Non avete mangiato. State male?” Chiude la porta alle sue spalle e si avvicina al letto. Mi metto a sedere.

No, non ho semplicemente fame.” Sospiro, abbasso lo sguardo.

Cosa la turba altezza?” Grom si avvicina al letto, cosa farebbe se gli dicessi che lui è una delle cose che mi turbano?

Nulla che valga la pena di riferire al re.” Perché gli ho detto una cosa simile? Scuoto la testa e gli sorrido.

Davvero, sono semplicemente stanco.” Allargo le braccia, fingo tranquillità.

E se giurassi di non riferire nulla al re, né a nessun altro, mi direste cosa vi turba?” Lo guardo, stringe con forza l'elsa della sua spada. È sincero?

Vi giuro, mio principe, nulla di quello che mi direte verrà riferito ad anima viva.” Si inginocchia mentre pronuncia il giuramento.

Io...” Posso fidarmi di lui? I suoi occhi sono troppo limpidi per un fedifrago.

Sono stanco.” Sussurro, la gola chiusa dall'angoscia.

Stanco di essere chiuso dentro al castello. Non posso uscire da queste mura, non ho mai visto nulla del mondo.” Stringo le mani, le unghie mi feriscono i palmi.

Stanco di dover solo obbedire. Non posso decidere nulla, da cosa mangiare a cena a cosa poter leggere in privato.” L'ansia mi blocca il respiro, cerco invano di calmarmi.

Stanco di... di essere solo. Ogni persona con cui posso parlare riferisce al re e ai consiglieri, non ho nessun amico che mi aiuti. Nessuno che pensi a me.” Grom spalanca gli occhi, stupito, mentre una lacrima mi scivola lungo la guancia.

Mi sento soffocare, ogni giorno di più. Volevo solo riposare questo pomeriggio, ma per colpa mia il vecchio Hansel ha dovuto salire fin qui, è stato male perché ho disobbedito. È stato male per colpa mia.” Ansimo, il cuore mi batte forte nel petto.

Sono sicuro che Hansel non ve ne fa una colpa. E che abbia voluto salire lui a vedere come stavate.” Grom si siede sul letto, poi mi mette le mani sulle spalle.

Siete sempre così calmo di solito... non pensavo stesse così male. Mi spiace.” Mi guarda negli occhi, è sincero.

Aiutami...” Sussurro, un'altra lacrima scivola sul mio viso. Gli poggio la testa sulla spalla, lui sussulta, ma poi sento le sue braccia che mi stringono. Trattengo il respiro per qualche secondo, il mio cuore è impazzito. Poggio le mani sui suoi fianchi, gli stringo la casacca. Gli ho detto quello che provo. Gli sto mostrato la mia debolezza. Cosa sto facendo?

Vi aiuterò. Se vorrà sarò io a prendermi cura di... Voi. Sarò un amico. Quello che ci diremo non lo riferirò mai a nessuno. Decideremo insieme cosa riferire al re.” La sua voce è calda e sicura, le sue braccia mi stringono forte a sé. Mi rilasso, sospiro.

Grazie Grom.” Sussurro, mi scosto appena e lui scioglie l'abbraccio. Mi asciugo il viso, cerco di sorridergli.

Forse non potrò aiutarti molto, ma ti prometto che non sarai più da solo.” Mi sorride accarezzandomi il braccio. Mi sembra che il cuore stia per esplodere. Ora è mio amico, mi starà vicino. Sarà difficile, ma non sarò più solo. Annuisco, grato al mio guerriero e amico. All'uomo che mi sta salvando dall'immensa solitudine in cui è avvolta la mia vita. Alla persona che sogno la notte.


Oggi mi sento particolarmente bene, ho dormito profondamente, ho fatto colazione senza sentire il solito senso di nausea... Tutto per Grom? Sì, lo posso ammettere almeno con me stesso. Sembra tutto uguale a ieri, parlo con le mie guardie, sorrido, fingo. Ma... C'è un ma: quello che è successo ieri mi ha tolto un peso enorme dal cuore. Sono stupido ad esserne così felice, lo so. In fondo non è successo nulla. Le sue braccia... Mi ha stretto tra le sue braccia.

Buongiorno Kali.” Indosso l'armatura, ho voglia di combattere oggi.

Buona giornata principe. Sembrate allegro oggi.” Mi sorride, annuisco. Oggi è una buona giornata, non voglio rovinarla parlando con lui.

Entro in arena. Victor, una delle mie guardie, mi segue. Kali dà ordine a un servo di portarmi entrambe le spade.

Meglio allenarvi ancora con loro.” Mi dice, e sorrido alla smorfia della mia guardia: preferisce l'ascia o la mazza alla spada, perciò quando uso le doppie contro di lui finisce sempre sconfitto. Oggi poi mi sento in vena di attaccare. Anche troppo... Kali mi riprende per alcuni attacchi troppo esuberanti.

Dopo poco Victor è a terra, Louise prende il suo posto. Con lui devo fare più attenzione. Alcuni dei nuovi allievi si sono fermati a guardarmi, devo stare attento a non fare figuracce. Mi devo concentrare, attacco, parata, colpire. So di essere abbastanza bravo almeno in arena, ma non ho idea di cosa succederebbe se dovessi affrontare qualcuno che vuole davvero uccidermi. Riesco a sconfiggere anche Louise, ma ansimo e sono ormai coperto di un leggero strato di sudore. Mi vado a sedere per riprendere fiato.

Ottimo lavoro oggi, altezza. Vorrei che provasse a duellare solo con la sinistra, per allenarsi meglio.” Annuisco, spero non contro di lui... Mi alzo e vado al centro dell'arena. Grom mi è accanto prima che Kali prenda la sua arma, si guardano e sorridono.

Non zoppicherò oggi?” Sussurro, Grom fa una piccola risata divertita. Il mio cuore diventa leggero e impazzisce. Contro di lui è già difficile vincere normalmente, usando solo la sinistra è un delirio. Mi supera in forza e tecnica. A me rimane solo la velocità per sfuggire ai suoi colpi, ma almeno non mi lascerà lividi. Attorno all'arena ora ci sono un bel po' di soldati. Mi allontano un po', per riprendere fiato. Grom fa roteare la spada tra le mani, in attesa. Devo trovare il modo per vincere. Ci sorridiamo, lui sta pensando la stessa cosa. Mi viene un'idea... Mentre paro i colpi mi avvicino al limite dell'arena, sono quasi con le spalle contro alla palizzata. Devo solo aspettare l'affondo giusto. Appena arriva inverto le parti: lui si ritrova con le spalle contro al muro, la sua spada incastrata alla mia. Con la mano libera gli stringo il collo.

Ha vinto...” Mi dice sorpreso. Ridiamo entrambi. Gli altri soldati applaudono.

Non è che valga molto...” Kali scuote il capo.

Non dovevo usare una spada con la destra, ma non aveva detto di non usarla proprio.” Gli specifico, lui ride.

Oggi mi serve un bagno prima di andare a pranzo.” Una delle guardie annuisce e dà ordini a un servo di portarmi un cambio d'abito.

Mi immergo lentamente nell'acqua calda, mi siedo contro il bordo della vasca. Era da molto che non mi allenavo così duramente, mi mancava la sensazione dei muscoli tesi allo spasmo. Le terme dei soldati mi sono sempre piaciute, sono tra le più calde del castello, per far sciogliere il corpo dopo l'allenamento. E poi mi piace il chiacchiericcio costante di questo luogo, enorme e mai del tutto libero. Le guardie che si sono allenate oggi sono entrate in vasca vicino a me, per tenermi d'occhio e rilassarsi contemporaneamente. Chiudo gli occhi, poggiando la testa contro il bordo di pietra.

Non vi addormentate qui...” Louise si siede accanto a me.

Ho troppa fame per dormire davvero.” Sospiro.

No! No no no...” Victor cammina all'indietro nell'acqua, France lo segue. Quei due sono i più chiassosi tra le mie guardie, e i soli che di solito riescono a farmi sorridere. Con un gesto improvviso France afferra l'altro e lo costringe sott'acqua. Pochi secondi, ma quando Victor riemerge sembra davvero arrabbiato. Iniziano una finta lotta in mezzo alla vasca. I soldati attorno a noi li guardano con gli occhi spalancati.

Li dovremmo fermare, altezza?” Grome mi siede accanto, scuoto la testa. Devo restare calmo. Cerco di concentrarmi sulla lotta davanti a me, non sul corpo nudo di Grom accanto a me. Gli lancio solo alcune occhiate, ha un corpo perfetto, alto e possente, con muscoli definiti e guizzanti. Quando ride mi sembra bellissimo, il mio cuore impazzisce. Perchè non ho il controllo del mio cuore così come lo ho sul resto del mio corpo? Cerco di rilassare i muscoli. France e Victor stanno dando mostra di loro davanti ai nuovi allievi. Potessi giocare anche io come loro...


Fisso il libro davanti a me. Lo dovrei rileggere ancora? Ormai so a memoria tutto quello che c'è in questa biblioteca. Ancora mezz'ora e posso smettere di fingere di leggere. Mi annoio a morte. Guardo fuori dalle finestre. Le mappe sul mio tavolo mi dicono che fuori c'è un mondo enorme, che non vedrò mai. Inutile pensarci. Guado l'orologio della torre, sono felice e ho paura. Grom ha detto che sarà mio amico, verrà nelle mie stanze stasera? Oppure resterò ancora solo? Non so che fare. Dovrei dirgli che gli vorrei parlare? Oppure sarebbe meglio che non lo sapesse? Sospiro, non troverò mai delle risposte sensate da solo.

Tutto bene, altezza?” Mi domanda Victor, incerto.

Lo so a memoria, mi annoio a rileggerlo.” Sussurro, come se fosse un grande segreto. Lui sorride, si guarda attorno, l'anziano precettore si è addormentato e le altre guardie sono fuori dalla stanza. Si avvicina e mi mette un libro tra le mani.

Un piccolo segreto.” Mi dice strizzandomi l'occhio. Sorrido e annuisco. Torna al suo posto giusto in tempo per l'arrivo di Grome.

La cena è pronta, ha finito di studiare, altezza?” Mi fa un brave inchino, mi alzo, infilandomi nel mantello il nuovo libro.


Non ho fatto che pensare a quel libro per tutta la cena, non ho nemmeno letto il titolo. Ma dato da Victor che razza di libro può essere? E poi perché me l'ha dato? Non lo dirà a nessuno? Sono curioso, voglio leggerlo, qualsiasi cosa sia. Mi sembro un bambino, dovrei essere adulto, invece mi lascio eccitare da un semplice libro. Finalmente in camera da solo. Ora posso saziare la mia curiosità. Prendo il libro, s'intitola: 'Come una fenice'. Che strano titolo. È un romanzo, non ne ho mai letto uno, sorrido. Mi bastano poche pagine per capire che genere di storia sia... Una erotica. Piena di amore e di lunghi baci appassionati, tutto punta a un bel letto e a molte descrizioni.

Victor legge queste cose? Magari lui le fa anche. Come sarà baciare qualcuno? O aver un altro corpo contro al mio. Mi rigiro il libro tra le mani, non riesco a capire il senso del titolo. Cosa c'entra una fenice con due uomini? La storia poi è abbastanza lineare, punta solo alle descrizioni. Si incontrano, si baciano, finiscono a letto, molte volte, e poi 'vissero felici e contenti'.

Fey...” Sussulto, non avevo sentito bussare, né aprire la porta. Grom mi guarda. Arrossisco: cavolo, doveva proprio entrare quando stavo leggendo del bacio?

È la prima volta che ti vedo così concentrato mentre leggi.” Si avvicina, nascondo il libro sotto al cuscino.

E' un libro nuovo.” Sorrido. Lui si siede accanto a me, sul letto.

Lo leggo di nascosto, me lo ha dato Victor.” Lui spalanca gli occhi.

Spero non sia il libro che penso... Fenice?” Grom sembra in imbarazzo, annuisco.

Non so se sia adatto a voi... Potrebbe darvi fastidio leggere certe cose.” È arrossito, non capisco il suo imbarazzo.

Perché parla di sesso?” Sono confuso.

Perché è fra uomini, magari a voi dà fastidio. Sarebbe meglio qualcosa più... normale.” Mi fa un sorriso tirato.

Non saprei comunque la differenza. Uomo o donna, che importa se tanto posso solo leggerlo?” Riprendo il libro e me lo rigiro tra le mani.

C'è differenza tra baciare un uomo o una donna?” Gli domando poi, guardandolo negli occhi.

No. Nessuna differenza...” Sembra incerto.

Tu sai baciare?” Stringo il libro, il cuore mi batte forte, sarò sembrato tranquillo?

Credo di sì. Non ho mai ricevuto lamentele.” Si guarda le mani.

Mi insegni?” Sussurro. Mi manca il respiro. Come ho potuto chiedergli una cosa simile? Ma baciarlo sarebbe fantastico. Alzo il viso per guardarlo. È arrossito e mi guarda sorpreso e incerto. Dovrei dirgli che scherzavo, anche se non è vero?

Sì.” Sorride, si avvicina. Il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Non riesco più a pensare. Il cuore e la mente sono partiti chissà dove. Mi poggia una mano sul collo, la fa scivolare sulla nuca, tra i miei capelli. Mille brividi mi corrono lungo la schiena. Le sue labbra sono morbide contro le mie e calde. Non so che fare. Nel libro cosa c'era scritto? 'Dischiudo le labbra', lo imito. Grom si sposta e stringe leggermente i miei capelli, ho forse sbagliato qualcosa?

Fey, io...” Mi guarda negli occhi. Si lecca le labbra, cosa devo fare per farmi baciare ancora? Mi avvicino un po', e lui poggia ancora le labbra sulle mie. Ma quando le apro, invece di ritrarsi ci insinua la lingua. Stringo i pugni. È così magnifico... Il cuore batte impazzito, la mente mi sembra leggera. La sua lingua cerca la mia, in uno strano gioco. Ci stacchiamo a corto d'aria, ansimiamo. Cos'è questo calore che sento nel petto? Per il suo bacio? Ancora... Voglio baciarlo ancora. Siamo così vicini, sento il suo respiro sulle mie labbra. Grom sembra sorpreso, per cosa? Dovrei chiederglielo? Mi accarezza la nuca, lenti movimenti che mi mandano brividi sulla schiena. Socchiudo leggermente gli occhi, assaporando questa sensazione. Mi rendo vagamente conto di sporgermi in avanti. Riprendiamo a baciarci. È una strana sensazione sentire la sua lingua dentro la mia bocca.

Fey...” Grom nasconde il viso contro al mio collo. Ansima pesantemente, come me. Anche a lui questi baci hanno fatto effetto come a me?

Meglio smettere, io...” No, voglio ancora baciarlo. Forse a lui non piace? L'ho costretto?

Scusa. Non volevo forzarti. Io...” Cerco di rimediare, se non volesse più essermi amico? Lui alza il viso.

No. È che mi piace... Troppo...” Sussurra, si morde il labbro. Cosa intende dire?

Se mi guardi in quel modo io non rispondo più di me. Sei così...” Scuote la testa, sono confuso, non capisco.

Sei bello Fey. E dolce. E fragile. E mi piaci da morire...” Spalanco gli occhi, sorpreso. Io gli piaccio? Ho sentito bene? Io gli piaccio? Io... Davvero?

Allora continua a baciarmi, ti prego. Perché è quello che sogno da mesi...” Sussurro, sorridendogli. Trattiene il fiato. Ci baciamo ancora. Mi perdo in queste sensazioni, le sue mani, le sue labbra, la sua lingua... Mi lascio sopraffare dai sentimenti. Il cuore che batte impazzito, mi dà una strana sensazione. Mi sento bene... I rintocchi delle campane ci sorprendono. Ci stacchiamo sorridendo imbarazzati. Ci siamo baciati per quasi un'ora. Ma adesso Grom deve uscire dalle mie stanze: è mezzanotte, devo spegnere le luci.

Devo andare. Buonanotte, Fey.” Mi sorride. Lo attiro per un ultimo, breve, bacio.

A domani, Grom.” Sorrido. Mi sento gli occhi pizzicare dalle lacrime, sono così felice. Per la prima volta dopo tanto tempo, ora non sono più solo. Ha detto che gli piaccio... Sorrido.








Ecco a voi questa piccola storia ^.^ L'ho scritta per un contest, Academy Emotions. Spero vi sia gradita :) Fatemi sapere il vostro parere <3

Un grazie infinite a chi legge e a chi commenta. E un bacino a Alison, che mi ha betato la storia in tempo record <3




A presto

Veleno

   
 
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