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Autore: Arya Rossa    16/03/2015    4 recensioni
Direi che è abbastanza difficile usare solamente 200 parole per descrivere una storia di vari capitoli ed interessare il lettore ma... proverò
premettendo che non ho letto l'ultimo libro, ho immaginato una realtà in cui Arya Stark è arrivata a diciassette anni, ha vissuto fino ad ora nella Casa del Bianco e Del nero, è diventata a tutti gli effetti un'assassina e sembra aver dimenticato il suo passato, anche se ora si fa chiamare Sansa e continua a sognare Nymeria.
Cambierà tutto quanto però quando l'Uomo Gentile le dirà che il Dio dai Mille Volti vuole un'altra vita e che toccherà a lei esaudire i suoi desideri uccidendo il Lord Comandante dei guardiani della notte: Jon Snow
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Gendry Waters, Jon Snow, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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(10 ANNI DOPO)
Arya era appena tornata ad Approdo del Re dopo l’ennesima visita alla Barriera per vedere il fratello.
Si era fatta ufficialmente crescere i capelli, anche se solo fino al petto, e ora invece che in due li raccoglieva in un’unica treccia. Ma si poteva dire che quello era l’unico cambiamento considerando che continuava ad indossare vestiti da ragazzo nonostante ormai fosse la regina da dieci anni.
Poco importava però, in fondo voleva rispettare la promesa fatta a Gendry (che si rifiutava di definire come suo marito perché faceva strano) nonostante tutto il tempo passato.
Diede il cavallo al solito scudiero, che ormai come tutto il resto del popolo, la conosceva come un’amica. Tutti le davano del tu e i bambini ci giocavano anche.
Andò nella sala del trono dove vide una bimba che giocava con una spada. Arya subito corse da lei iniziò a scuoterle i capelli. Neri come tutta la famiglia Baratheon. “LYANNA! Smettila subito, te l’ho detto mille volte”
La piccola abbassò lo sguardo. Nascondendo i suoi dolcissimi occhi grigi. Almeno quelli li aveva presi da Arya, oltre la caratteristica di indossare costantemente vestiti da uomo. “Lo so mamma”
“Me lo auguro” le tolse la spada dalle mani, per ridargliela qualche secondo dopo. “si tiene solo con una mano, così diventi più forte”
Lei la fece cadere. “Ma è di ferro. Ed io ho solo sette anni”
“Anche tuo fratello ma lui usa una mano sola”
“Mentre non c’eri l’ho battuto al tiro con l’arco! Come facevi tu con zio Brann!”
“Bravissima”
La piccola sorrise di nuovo e le saltò in braccio per stringerla. “Mi sei mancata, anche a papà e a Arry. Credo mi avessero detto di non dirlo però”
“Non preoccuparti sarà il nostro segreto, dove hai preso questa spada? No, aspetta, te l’ha fatta papà?”
Gendry entrò improvvisamente nella stanza. “Non è colpa mia milady, ti ha vista combattere e ha gettato l’arco e le frecce, preferisce la spada”
“Tutta sua madre, che ci vuoi fare. Le hai insegnato tu a usarla?”
“Prima sapeva solo come reggerla, che pretendevi?”
Anche il bambino dietro di lui le corse incontro per abbracciarla. Erano gemelli, quindi era uguale a Lyanna, ma con i capelli più corti e più ricci.
Arya non voleva chiamarlo Arry all’inizio, ma Gendry aveva insistito tanto e alla fine lei si era abituata all’idea. Considerando che lei aveva scelto quello della femmina lui aveva il diritto di scegliere l’altro.
“Lui almeno è tutto suo padre” continuò il re.
“No Gendry, lui un cervello lo ha, tu lo hai perso il giorno in cui mi hai chiesto di diventare regina. Su un ammasso di cadaveri e dopo tre guerre. Ti ho mai detto che è stata la cosa più romantica che potessi fare?”
Lui alzò gli occhi al cielo e si avvicinò. “Com’è andata da tuo fratello?”
“Una meraviglia, ancora niente guerre, ma crede che l’inverno stia arrivando, la temperatura si abbassa”
“Non cominciare, finché dura l’estate godiamocela. Comunque tua sorella ha passato tutta la settimana a tentare di convincere Lyanna a sistemarsi i capelli, se non stai attenta diventerà una lady”
“Questo non lo permetterò mai, Sansa dovrà passare sul mio cadavere. Inoltre se ha tentato vuol dire che non c’è riuscita, no?”
“Mamma” Lyanna iniziò a tirarle il pantalone. “mi insegni ad usare la spada come fai tu?”
“Hei” si offese Gendry. “perché non lo chiedi a me?”
“Perché  mamma ti batte sempre”
Arya scoppiò a ridere. “Scusa, scusa davvero, ma ha ragione”
“Vinci una volta su due”
“E quella volta ti faccio davvero finire con il culo a terra”
“Ah, si? Allora io lo insegnerò a mio figlio e vedremo chi sarà il migliore”
“Ci sto” urlò il piccolo e Gendry gli sorrise.
“Ma prima voglio parlare un secondo con vostra madre, voi andate a giocare con le spade, e intendo con quelle giocattolo Arry”
Arya fissò il marito. Ancora non si era abituata a definirlo così, ed erano passati dieci anni! “Che hanno fatto? Gendry!”
“Non dare la colpa a me milady, io glielo avevo detto che potevano usare le spade vere solo se si allenavano individualmente, prenditela con tuo figlio”
Arya abbassò lo sguardo verso il figlio e lui la fissò con aria innocente. “Guarda che era stata Lyanna a provocarmi, mi ha fatto una cosa… il ‘giochino della pecora’ lo ha chiamato’”
Gendry fissò la piccola che sgranò gli occhi, come se avesse appena rivelato un segreto da portare nella tomba. “Me lo ha insegnato mamma”
“Prima che ti lamenti milord, sappi che credevo che lo volesse fare a Sansa”
“Comunque ora uscite”
I ragazzi si misero a spingersi finché non si ritrovarono fuori dalla porta e a quel punto Arya saltò in braccio a Gendry. “Milady, così mi ammazzi”
“Io sopravvivrò. Cat come sta?”
“Ha tre anni, sta costantemente a dormire e mangiare come vuoi che se la passi?”
“Giusto”
All’improvviso Gendry si fece serio. “Arya, l’hai finita?”
Lei annuì, non potendo fare a meno di sorridere.
Oltre che alla barriera era andata anche in un altro posto, più precisamente Castel Granito dove, secondo alcune voci, c’era l’ultima persona della sua lista.
Gendry aveva accettato l’idea che Arya dovesse vendicarsi e, nonostante ci avesse messo dieci anni a trovare le ultime due persone, alla fine ci era riuscita. “Quindi non dovrai più partire?” continuò lui.
“Beh, andrò ancora alla Barriera, a Grande Inverno e a Nido Dell’’Aquila. Inoltre potrebbe comunque venirmi l’idea di andarmi a fare un giretto fuori dalla città prima o poi”
“Si, ma non per uccidere qualcuno vero?”
“Beh, dipende, per ora non ho progetti di omicidi”
Gendry sorrise. “Questa sarebbe una novità”
Arya, al contrario, rimase seria e lo fissò. “Per i Sette Dei. Spero che Jon non erediti il tuo pessimo senso dell’umorismo milord, sarebbe un peccato ucciderlo”
Lui la fissò senza capire. “Cosa?”
“Hai detto che se avessimo avuto un altro figlio lo avresti chiamato Jon visto che tu adori mio fratello e non hai trovato nomi migliori. Quindi ripeto. Spero che Jon non abbia il tuo senso dell’umorismo, credo sia un maschietto e uccidere mio figlio sarebbe una vera tragedia”
“Sei incinta Arya?”
Lei sgranò gli occhi. “Però che intuito! Sei un genio! Per la terza volta non potrò usare la spada per tre mesi ed è solo colpa tua”
“Arya!” anche Sansa era appena arrivata e corse per abbracciarla, ma poi si trattenne e la più piccola scoppiò a ridere. “Ce l’hai ancora con me sorellona?”
“Guarda che è successo poco prima che partissi e non mi hai neppure chiesto scusa”
“Ti ho fatto mettere un pantalone Sansa, sono la regina, mi devi obbedire, sei tu che hai insistito tanto perché sposassi questo qui, dovevo trarne qualcosa anch’io no? Inoltre ci siamo divertiti un mondo noi”
“Arya mi fai vomitare. Era scomodissimo e… da uomo!”
Arya sospirò. “Non ne esistono da donna”
“Come fai a indossarlo?”
“Provaci tu a combattere con la gonna”
“Tu provaci a stare con tuo marito con un pantalone! Ero ridicola!”
Arya fissò Gendry e poi di nuovo Sansa. “Ti devo ricordare che io sto sempre con il pantalone davanti a Gendry? Credeva fossi un ragazzo quando ci siamo visti, perché secondo te ha chiamato Arry nostro figlio? Comunque anch’io una volta ho dovuto mettere una gonna quindi siamo pari”
“Era il tuo matrimonio!”
“Non vedo il punto. Comunque dove hai lasciato Cat?”
“Con la septa”
“E tuo marito dove lo hai lasciato?”
“Anche noi abbiamo un figlio, Ned, ricordi? È a Nido dell’Aquila con lui”
“Naturalmente”
“Sei passata anche a Grande Inverno?”
“Certo, i nostri fratelli vorrebbero che tu li visitassi presto. Tu invece ti sei arresa all’idea di fare delle mie figlie delle piccola lady?”
“Lyanna mi ha tirato i capelli quando ho provato ad aggiustarle i suoi! Ovvio che mi arrendo, ti somiglia troppo”
Gendry mise un braccio attorno alla spalla della moglie. “Si, questo gliel’ho insegnato io milady”
“Dopo dieci anni di convivenza hai imparato qualcosa da me allora, sono davvero orgogliosa. Sansa, puoi uscire per favore?”
“Cosa perché?” Gendry e Arya la fissarono e lei sgranò gli occhi. “Oh, capisco, non vi vedete da mesi e... si. Arya, dopo parliamo, intanto vado a cercare i tuoi demoni” si girò ed uscì chiedendo alle guardie di chiudere la porta.
“Secondo te perché è così ossessionata dalle nostre piccole milord?”
“Probabilmente sperava di avere una femmina anche lei”
“Si, hai ragione”
“Arya stiamo per avere un quarto figlio davvero? In effetti ti vedevo un po’ ingrassata”
Lei sgranò gli occhi. “Tu cerchi davvero la morte, in tutti questi anni non hai fatto altro vero? Comunque mio figlio tu non lo vedrai se non al tuo funerale”
“Pensavo peggio”
“Davvero lo vuoi chiamare come mio fratello?”
“Tu scegli i nomi delle femmine io quelli dei maschi. Ora andiamo, tu devi usare una spada finché puoi e io devo convincere mia figlia che il re dei Sette Regni, vincitore di guerre, spodestatore dei Lannister, nonché marito di una pazza isterica, è più bravo co la spada di una che sembra un maschio”
“Primo, farai prima a convincerla che è un ragazzo, secondo, tutte queste cose le ho fatte io, tu che c’entri?”
“Arya”
Lei si fece improvvisamente seria. “Si milord?”
“Preparati a morire”
La ragazza si ritrovò vittima del solletico dell’uomo prima ancora di avere la possibilità di scappare.

*Angolo me*
So che non è da me aggiornare dopo… tre giorni, ma ho passato tutto il tempo a scivere questo capitolo e lo dovevo publicare.
Questo è davvero l’ultimo angolo me della storia? Okay, sto per mettermi a piangere, davvero. Mi fa strano se devo dirlo, insomma, devo segnare che la storia è completa ed ho davvero scritto *epilogo!*
Fa strano, davvero.
Allora, inizio col dire che non potevo descrivere il matrimonio, sarebbe stato strano, così ho preferito raccontare cos’è successo dopo 10 anni, mi piaceva l’idea, anche se il capitolo non mi è piaciuto tanto.
Vabbè, passiamo oltre. Vi dico che voglio dedicare tutta la storia a BCC, Alyss01 e francypix. So che le dediche vanno fatte a inizio storia, ma senza di voi non so se sarei arrivata fino a qui, quindi ve la dedico ora, vi adoro u.u
Come già detto non sapevo se iniziare una nuova ff, ma ho deciso che lo farò, scriverò un crossover con Harry Potter perché mi sembra una cosa troppo figa.
Finisco dicendo che, vi adoro e vi ringrazio mille volte per aver seguito la mia storia.

  
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