Ana
no garasu no me de donna yume o mirareru no?
Hi Miss Alice
Ana no garasu no me de donna yume o mirareru no?
Che tipo di sogni vedono i tuoi occhi di vetro?
Cosa
si riflette in quel limpido azzurro,nostra Dea?
Guardi
oltre il vetro,gelido vetro e trasparente
barriera,guardi scostando la tenda con le bianche mani,sbirci quel mondo di cui
sei sovrana.
Che tipo di sogni vedono i
tuoi occhi di vetro ora,oltre la tenda,aldilà del
vetro,sempre più giù?
Lo
vedi il campo di rose,nostra Dea? Ricordi il loro
fatale profumo e il rifulgente splendore,quella fragilità
mortale e l’incanto traditore?
Ricordali
Atena,perchè il vento
crudele ne ha spazzato il profumo,le belle mani che le stringevano ora sono
macchiate di sangue,la bellezza che riflettevano nascosta da nubi di morte.
Spezzato
l’incanto e finita l’illusione,nella dodicesima casa
non vi è più nessuno.
Che tipo di sogni vedono i
tuoi occhi di vetro,ora,aldilà del vetro,oltre le
rose,sempre più giù?
Guardala
Atena,la casa del freddo eterno; ma la morte era più
fredda,il tradimento più crudele,il dolore più grande.
Guarda
quella casa Atena,e che i tuoi occhi vaghino ancora.
Lascia vagare i tuoi occhi Atena,perchè
non devi dimenticare Atena.
Non
dimenticarlo Atena,non dimenticarlo mai,non
dimenticare Atena le lacrime nate dal tradimento; per te hanno combattuto,per
te si sono scontrati,
per te hanno sofferto,amante e amante,uno contro l’altro per la
loro dea celeste.
Ricordi
quella lacrime Atena?
Ricordi
quelle lacrime che Camus non aveva
potuto vedere e tutto quel dolore che però poteva sentire?
Ricordi
il continuo tormento del tuo biondo cavaliere?
Non
poteva credervi Milo di Scorpio,non
poteva e non voleva,ma non poteva negare; ricordi la drastica decisione e il
cocente tradimento?
Com’era
stato crudele quel giorno il fato,com’erano crudeli i
tuoi occhi di vetro,mentre alzava la mano contro chi aveva tanto amato.
Ora
giacciono insieme,amante e amante,nemico e
nemico,giacciono insieme finalmente.
E
tu non devi dimenticarlo Atena,non dimenticarlo
mai,non devi dimenticare.
Guarda ancora Atena,guarda ancora con i tuoi occhi di vetro.
Guarda
la decima casa Atena,guarda la casa del tuo salvatore.
E
ricorda Atena,ricorda cosa si riflettè
nei tuoi occhi di bambina; ricorda Atena quel volto lucente,ricorda quel volto
puro,quegli occhi d’amore;
ricorda il loro affanno,ricorda il loro dolore.
Ricorda
la sua frenetica corsa,ricorda le sue braccia; ricorda
la giustizia del più puro tra i Cavalieri che correva con in braccio te
bambina;
ricorda la crudele morte che ricambiò la sua devozione.
Ricorda
ancora la stupore del tradimento; per te morirono ancora,nemico
contro nemico,amante contro amante: il cavaliere della terza casa brandiva un
pugnale troppo freddo.
Ricorda
il candore di quell’anima dannata,ricorda
la sua pena insaziabile e il suo eterno dolore, le sue eterne notti di pianto e
gli eterni giorni crudeli, le disperate scuse di un diavolo disgraziato al suo dio lucente.
Ricorda
la luce di Aiolos e le
lacrime di Saga; ricorda nostra dea,come si riflettevano nei tuoi occhi di
vetro: ricordali,perchè più non li vedrai.
Che tipo di sogni vedono i tuoi occhi vetro?
Com’è
crudele il fato,nostra bianca dea; com’è crudele il
fato, gioco di voi nostri dei.
Guardali
nobile Atena,guardali quei due cavalieri che di quel
tradimento portarono il peso.
Guardalo
l’ingenuo cavaliere che rinnegò il fratello per un infangato onore,e guarda il cavaliere che sporche ne ha le mani e
tormentato il cuore.
Entrambi
traditi e entrambi traditori,entrambi colpevoli di
aver chiuso gli occhi davanti alla giustizia abbagliante e al troppo splendore.
Svelata
la verità,mostrato l’orrore,a uno rimase il sollievo e
l’altro il dolore.
Ricordarli
dea Atena,ricorda i loro affanni;ora non soffrono
più,sono polvere nel vento.
Guarda ancora nostra amata
dea.
Che cosa vedono i tuoi
occhi di vetro ora,aldilà del vetro,tra i petali,sempre
più giù?
Vedi
nostra amata dea,quel giardino celato e quel dio
nascosto?
E
ricordi nostra dea il suo vitale sacrificio che ti fece trionfare?
Quegli
occhi dal segreto splendore, dalla conoscenza immortale, che potevano vedere
aldilà del bene e il male?
Li
vedi ancora nostra dea,i petali che turbinavano nell’aria?
Su
quel delicato candore il sangue tracciò il tuo destino.
Ricordi
le lacrime che piansi allora,quando seppi che suonava
l’ultima ora?
E
ricordi le lacrime del primo cavaliere,le lacrime di
quegli occhi di giada preziosa,mentre vedeva sparire chi amava più di ogni
altra cosa?
E
conosci quell’improvviso freddo atroce di quel
metallo dorato,simbolo di una crudele fedeltà a
te,nostra dea,a te per cui era morto chi aveva tanto amato?
Si
era dovuto rassegnare in nome di quella giustizia per cui
aveva sempre lottato.
E
tu non devi dimenticarlo Atena,non dimenticarlo
mai,non devi dimenticare.
Ora
sono insieme,e i petali continuano a turbinare.
Guarda ancora nostra dea,nostra Atena dallo sguardo azzurro e gli occhi di vetro.
Guarda
la casa in cui la morte regnava e regna ancora.
Sono
spariti i visi piangenti,sparito il loro dolore:
sparito è anche il loro signore.
Ricordi
Atena il tuo violento cavaliere,morto e rinato come
traditore?
Ricordi
la sua rabbia e il crudele cuore?
La
morte lo richiamò presto,figlio fedele,lo richiamò
assieme al cavaliere di dolce bellezza e cuore crudele.
Gli
richiamò presto i due amanti,presi da amore feroce,troppo
presto e troppo veloce.
Nessuno
ne potè vedere le lacrime di sangue,nessuno
potè vedere il loro dolore.
Nessuno
potè guardare oltre le maschere e rimangiare quel ‘traditore’.
E
anche quando l’inganno saltò e il gioco venne
svelato,qualcuno ripensò forse al loro peccato?
Guarda ancora nostra dea
dagli occhi di vetro,guarda ancora.
Guarda
il tuo possente cavaliere che non potè lottare,guarda il possente cavaliere che non potè
servirti.
Lui
non potè vedere gli occhi di vetro,il
suo sguardo ammaliato da un semplice fiore.
Non
potè vederli e non può tutt’ora.
Ma
forse è meglio,mia dolce signora.
A
lungo hanno guardato i tuoi occhi di vetro,a lungo
hanno guardato e guardano ancora.
Hai
ricordato lacrime e tradimenti,hai ricordato morte e
dolore,hai ricordato il loro sangue e il loro lontano amore.
Hai
ricordato anime infrante e giochi crudeli,vite
spezzate in tuo nome.
Eppure
celestiale è la tua bellezza,bianca la pelle
luminosa,curve le tue labbra,le stelle si specchiano nei tuoi occhi di vetro.
Ana
no garasu no me de donna yume o mirareru no?
Che tipo di sogni vedono i tuoi occhi vetro?
Perchè ricordare non ti crea dolore,perchè non sentì l’angoscia bruciarti il cuore?
Perchè nostra dea sorridesti allora?
Perchè nostra dea sorridi ancora?
E
perchè non rispondi, nostra fredda signora?
Still
you do not answer…
Sì.Dunque.Oddio.
Ancora
non so come mi sia venuto in mente,quale perverso
istinto mi abbia spinto a pensare a questo sulle note di ‘Still
Doll’ di Wakeshima.
Forse perchè di nome fa Kanon? O_O (XD XD)
Bene,ecco…perdonatemi.
Ho deciso
di cimentarmi anch’io su Saint Seya e…e…e il
risultato è questo.
Sì,il tema è triste.Sì,Atena è
crudele.
Perchè
Saint Seya è triste,e il
fato dei Cavalieri d’Oro è crudele.
Perchè
Atena è la dea che li comanda e per cui perirono.
Spero…spero
di aver fatto un buon lavoro. Saint Seya è un’opera
molto particolare riguardo alla caratterizzazione dei
personaggi.
Bisogna
davvero mettersi lì a esaminare tutto con cura e
attenzione,imparzialmente.
E è
difficile concentrarsi sui Gold quando Seya spunta
ogni due per tre a rovinare l’atmosfera XD
Più che altro mi dispiace per Adalberan. Mi ci sto vagamente affezionando,ma non sapevo proprio cosa scrivere.
È troppo
allegro e buono per parlare del suo dolore. Non so,mi
fa sorridere,così non riesco a concentrarmi è_é
In ogni
caso ringrazio tutte coloro che scrivono su Saint Seya su EFP dando veramente vita ai personaggi di questo
manga,quella vita
Con cui Kurumada ha giocato in modo crudele. Mi hanno fatto aprire gli occhi
su molte cose.
Non penso
ci sia bisogno di citarle. Si sa chi sono. E se
proprio non ci arrivate andate pure a guardare tra i miei preferiti.
Andateci
in ogni caso. Rifatevi gli occhi dopo quello che avete
letto qui ;-)
E
commentate. Perchè voglio migliorare.
Ps:
va bene,lo ammetto. A me Lady Isabel
non piace per niente. Non la sopporto!