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Autore: The_BlackRose    17/03/2015    6 recensioni
È tardi ormai. L'orologio sulla parete segna le undici di sera e tua madre non sa nemmeno che sono qui. Mi sono infilato di nascosto dalla finestra per vederti e non appena sono entrato mi hai sbattuto su questa poltroncina per farmi un ritratto. Hai detto che la luce della lampada sul tuo comodino mi illuminava in modo strano il viso e che volevi ritrarlo subito.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono seduto su una poltroncina in un angolo della tua stanza mentre tu, seduta sul letto, scarabocchi freneticamente sul tuo blocco da disegno. Mi hai ordinato di stare immobile per riuscire a farmi un perfetto ritratto, ma io non riesco proprio a stare fermo e quindi quando abbassi lo sguardo sul foglio muovo il collo o allungo le braccia per poi tornare nella mia posizione iniziale senza farmi scoprire.
È tardi ormai. L'orologio sulla parete segna le undici di sera e tua madre non sa nemmeno che sono qui. Mi sono infilato di nascosto dalla finestra per vederti e non appena sono entrato mi hai sbattuto su questa poltroncina per farmi un ritratto. Hai detto che la luce della lampada sul tuo comodino mi illuminava in modo strano il viso e hai voluto ritrarlo subito.
Sei bellissima mentre disegni. Una sottile ruga di concentrazione ti solca la fronte e i riccioli rossi continuano a caderti negli occhi socchiusi. La luce della lampada ti sottolinea la leggera spruzzata di lentiggini sul viso. Indossi solo una canotta e gli slip; i pantaloni li hai gettati via quando hai detto che il bottone della chiusura che ti si conficcava nella carne ti deconcentrava. Certo che voi artisti siete proprio strani.
“Finito!” esclami eccitata facendomi sobbalzare. Ti alzi dal letto e mi raggiungi saltellando sui due grissini lentigginosi che hai al posto delle gambe. Mi porgi il blocco e osservo la mia immagine: hai fatto un lavoro magnifico, come al solito.
“È stupendo.” Ti sorrido dolcemente e tu sembri scioglierti.
Sorridente mi ringrazi e ti dirigi alla scrivania sedendoti sulla sedia girevole. Ti appoggi al banco da lavoro assonnata.
“Sei un po' stanca, a quanto vedo,” noto sogghignando. Hai le palpebre mezze abbassate e la testa appoggiata alla mano. Stai tentando con tutte le forze di reprimere uno sbadiglio e il tuo viso si piega in una strana smorfia.
Mi alzo dalla poltroncina che ormai è diventata scomoda e mi dirigo in cucina per prendere due spremute d'arancia per cercare di risvegliarti almeno un po'. Apro il frigo e tiro fuori una brocca di spremuta fatta poche ore prima e ne verso un po' dentro due bicchieri. Prendo anche qualche biscotto che poso su un piattino. Il tutto con il massimo silenzio per evitare di farmi beccare da Jocelyn che guarda la televisione in camera sua, non vorrei essere sbattuto fuori di casa a calci nel sedere.
Torno in camera tua e ti vedo accasciata sulla scrivania con la testa sepolta tra le braccia, la massa di capelli color fuoco ti nasconde interamente il viso. Sorrido e appoggio ciò che ho in mano sul tuo comodino. Mi avvicino a te e tendo l'orecchio: respiri regolarmente e profondamente, ti sei addormentata.
Con la massima cautela ti prendo fra le braccia e ti adagio sul letto togliendoti la canotta e sostituendola con una maglia delle mie che hai preso in prestito, o meglio, sottratto senza il mio consenso, dal mio armadio per dormirci. Stranamente non ti svegli: per l'Angelo, sei proprio collassata.
Ti rimbocco le coperte e mi siedo accanto a te per guardarti. Nel frattempo prendo il mio bicchiere di spremuta e lo sorseggio mentre faccio passare le dita tra i tuoi capelli. Sono così morbidi.
Mi guardo in giro e lo sguardo si posa sulla Polaroid che Izzy ti ha regalato qualche settimana fa. Mi alzo a prenderla e torno da te.
Mi piego sul tuo corpo immerso in un sonno profondo e chiudendo gli occhi ti poso un delicato bacio sulla fronte. Hai un profumo dolcissimo. Punto la Polaroid su di noi e scatto. Subito dalla macchinetta ne esce una foto e in pochi secondi l'immagine è visibile. Prendo una penna dal comodino e scarabocchio qualche parola sotto alla foto: "Siamo proprio belli insieme, non trovi?"
So per certo che domani mattina quando ti sveglierai e vedrai la foto scatterai in piedi per appenderla con una puntina alla bacheca di sughero sul muro vicino all'armadio, dove già campeggiano molte foto e disegni. La guarderai sorridendo, berrai la tua spremuta e mangerai i biscotti.
Appoggio la foto sul comodino e mi alzo dal letto. Ti do una carezza sul viso. “Buona notte, Bella Addormentata.”
Apro la finestra e allungo una gamba dall'altra parte, ma non prima di aver preso qualche biscotto dal piattino ed essermelo infilato in tasca. Ti lancio un ultimo sguardo e rivolgo una veloce richiesta a Raziel perché ti doni sogni dolci.
Scavalco il davanzale e atterro sul marciapiede chiudendo la finestra dietro di me.
Mi avvio all'Istituto pensando ai tuoi occhi.

 

Note dell'autrice:
Salve, salve. Buona notte, buona sera, buon giorno, dipende tutto da in che momento della giornata siete. Questa è una breve OS che mi è venuta in mente e in un'oretta o anche meno l'ho scritta giù. Spero di cuore che vi sia piaciuta e come sempre vi sarei grata se lasciaste qualche recensione. Grazie!





 
  
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