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Autore: Thebooksfeeling    18/03/2015    3 recensioni
Pensavo che la mia vita fosse normale, ma con l'avvicinarsi del mio diciassettesimo compleanno mi sono iniziate a succedere cose...beh non del tutto normali. Mi trovo al centro di una guerra che va avanti da millenni, a quanto pare demoni e streghe esistono e io faccio parte di queste ultime. Mi chiamo Katherine Blackwood e questa è la mia storia.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il primo sigillo si trova in un luogo meraviglioso.
C'è una cascata limpida, l'acqua scorre veloce ed indisturbata giù da una piccola scogliera per poi tuffarsi in un laghetto circondato da cespugli fioriti e alberi secolari che sembrano fare la guardia a questo luogo magico. 
In riva al piccolo lago, un daino si sta abbeverando. Mi aspetto che nel vederci corra via, invece, si avvicina lentamente a me.
Quando si trova esattamente di fronte al mio viso, mi fissa con i cuoi occhi marroni, riesco a vedervi il mio riflesso. Allungo una mano e gli sfioro il muso, è così morbido e caldo, sento il suo respiro sul palmo.
<< Il tuo potere ti permette di essere in sintonia con gli animali, essi si sentono attratti da te. Sentono di potersi fidare, ti vedono come la loro protettrice >>.
<< Wow, Kat. È così bello >>.
<< Già >> sussurro, un istante prima che il daino corra lontano da me, scomparendo in mezzo agli alberi.
Mi sembra di stare in una radura incantata, in uno di quei posti magici che ti fanno vedere nei film fantasy.
<< Dov'è il sigillo? >> chiedo a Mary, mentre Bethany osserva ciò che la circonda con gli occhi che le luccicano per l'emozione.
<< Si trova dietro alla cascata >> mi risponde, con un sorriso dipinto sulle labbra.
<< Posso vederlo? >>.
<< È protetto da una barriera, potrai prenderli solo nel caso ti servano. Oltre a sigillare il potere dell'Avalon, in essi è racchiuso un grande potere. Solo alla principessa è permesso di usare tale potere >>.
<< Okay. Posso almeno sapere che cos'è il sigillo? Voglio dire, per quanto ne so potrebbe anche trattarsi di alcuni vecchi involtini di carne al vapore, tipo Kung Fu Panda. Hai presente? >>.
Bethany scoppia a ridere << oddio, te lo immagini? Degli involtini sacri, " mangiane uno e tutto il potere sarà nelle tue mani. Meglio degli spinaci di braccio di ferro " >> dice tra una risata e l'altra. A questo punto io non riesco più a trattenermi e rido insieme a lei fino alle lacrime.
<< Che sceme che siete >> interviene Mary, mettendo fine alle nostre risate.
<< È un pugnale, fatto di un cristallo molto raro ricavato dal diamante. È praticamente indistruttibile, così il suo potere può rimanere immutato nel tempo. Che ne dici? È meglio di una manciata di involtini andati a male? >> continua la ragazza.
Io annuisco sorridendo, << andiamo, vi porto dal secondo sigillo >>.
Camminiamo per circa cinque minuti, ritrovandosi in una zona della foresta priva di alberi. Vi è solo una distesa circolare di terra, secca e arida, al centro della quale sorge una roccia alta poco più di me. La punta della roccia incavata, il che mi fa credere che all'interno ci sia il sigillo.
<< Il secondo oggetto sacro è una giarrettiera >>.
<< Aspetta tipo quelle che usano le spogliarelliste ? >> chiedo, Mary mi lancia uno sguardo gelido.
<< Kat, prendi questa cosa un pochino più sul serio per favore. Questi sono oggetti sacri appartenuti alle migliori streghe sulla terra, porta un po' di rispetto >>.
Abbasso la testa per la vergogna, Mary ha ragione. Dovrei smetterla di usare il sarcasmo per alleggerire il peso che sento sulle spalle, mi sono ripromessa di assumermi le mie responsabilità. 
<< Scusa, hai ragione >> sussurro.
Lascio che Mary e Beth vadano avanti, mentre si incamminano verso il terzo sigillo, per restare un po' sola con i miei pensieri.
Cosa succederebbe se io non riuscissi ad assumere il mio compito? Come farò a proteggere il potere della spada? Come farò a proteggere il mondo, se non sono nemmeno in grado di proteggere coloro che amo? 
<< Katherine >> una voce mi distoglie dai miei pensieri.
<< Chi c'è ? >> chiedo, guardandomi intorno per cercare la persona che mi ha chiamata. Non vedo nessuno, solo una distesa infinita di alberi così alti da rendere difficile il passaggio dei raggi solari.
<< Kat, ti vuoi muovere? >> il grido di Beth mi costringere a correre per raggiungere lei e Mary, lasciando chiunque mi stesse chiamando da solo nell'oscurità testa creata dalle chiome degli alberi.
 
Al centro di un'altra zona sterrata vi è un'enorme quercia, che nel tronco ha un buco grande quanto un pugno. 
L'ombra gretta dal possente albero, da vita ad uno spazio paradisiaco. Mi piacerebbe restare qui a leggere un libro o a strimpellare la mia chitarra, facendo finta di trovarmi in un luogo lontano anni luce dal mondo che conosco. O meglio, che credevo conoscere.
<< Cosa c'è dentro al tronco? >> chiedo avvicinandomi all'albero.
<< Un bracciale d'argento, sopra vi è incisa una luna crescente. È il simbolo della principessa >> mi risponde Mary.
Il quarto sigillo è un fermaglio ed è nascosto all'interno di una casetta per gli uccelli, nascosta in mezzo ad una piccola montagna di rocce,situata al centro di un prato.
L'erba,verde smeraldo, è umida a causa della pioggia di questa mattina è tante piccole gocce d'acqua brillano sotto la luce del sole.
La casetta degli uccelli non è stata per niente scalfita dallo scorrere incessante del tempo, il legno chiaro con cui è fatta è ornato da tetto rosso fragola. 
Il quinto e ultimo sigillo è sotterrato sotto le radici di un salice piangente, cresciuto al centro di un piccolo sprazzo di terra, circondato da un'altro lago. Vi si può accedere tramite un ponte di legno che mi fa venire i brividi solo a guardarlo.
Ho troppi brutti ricordi legati ai ponti di legno.
Un flash back della notte dell'incidente mi ritorna alla mente. All'improvviso non sono più di fronte al salice piangente, ma sulla macchina dei miei genitori.
 
<< Kat, come è andata la festa? >> mi chiede mia mamma.
<< È stata bellissima! Mi dispiace avervi disturbato a quest'ora, ma Bethany voleva rimanere a dormire la, perciò non mi ha potuto accompagnare >>.
<< Tranquilla tesoro, tanto eravamo svegli >> mi risponde mio papà.
Guardo fuori dal finestrino, il cielo è nuvoloso stanotte. Non riesco nemmeno a vedere la luna e neppure una singola stella, mi sembra di stare sotto un cupo lenzuolo nero.
La pioggia non tarda ad arrivare e presto le piccole gocce d'acqua che rivestono il finestrino mi impediscono di vedere il paesaggio scorrere veloce.
Alla radio suonano le note di Beautiful Loser di Bob Seger << Beautiful loser >> mia mamma inizia a cantare e io non posso fare a meno di seguirla.
<< Where you gonna fall ? >>.
<< When you realize, you just can't have it all >> cantiamo a squarcia gola tutti insieme. 
Arriviamo al ponte che si trova all'ingresso della città, appena le ruote della macchina sfiorano il ponte quest'ultimo cede.
All'inizio non riesco a rendermi conto di cosa sta succedendo,poi, quando l'acqua fredda inizia ad entrare nell'abitacolo salendo di livello velocemente, capisco cosa sta succedendo << mamma ! Papà ! >>.
<< Katherine, stai tranquilla. Riusciremo ad uscire >> mi grida mio padre.
Si sbaglia di grosso, le portiere sono bloccate e l'acqua continua ad aumentare fino a raggiungermi le spalle. La canzone sta ancora suonando, la voce del cantante mi arriva ovattata alle orecchie, questa sarà la colonna sonora della mia morte.
 << Katherine! >> sento mia mamma gridare il mio nome, un secondo prima che l'acqua mi sommerga completamente.
Batto i pugni contro il finestrino, cercando disperatamente di trovare una via di uscita, scalcio contro la portiera, sperando di riuscire ad aprirla. Niente, non succede niente.
Sono completamente nel panico, volgo lo sguardo verso mio padre e lo vedo dimenarsi tanto quanto me, ha lo sguardo disperato mentre apre la bocca per fare uscire un urlo che viene attutito dall'acqua.
Sto perdendo tutte le mie forze, mi sento prosciugata di ogni briciolo di energia rimasto nel mio corpo. Non ho più ossigeno nei miei polmoni, mi sento scoppiare la testa, la mia testa sta gridando di aver bisogno di ossigeno. 
Non riesco più a tenere gli occhi aperti, mi permetto di respirare e di fare entrare l'acqua nei polmoni, un attimo prima di scivolare nell'oblio.
 
<< Kat! >> vedo una mano sventolarmisi davanti agli occhi, << terra chiama Katherine >>.
Scuoto la testa per far scivolare via i brutti ricordi, << scusa, dicevi? >>.
<< Si Kat, buonanotte >> risponde Beth.
<< Ti stavo dicendo che nel salice piangente è nascosto l'ultimo sigillo. È un anello d'argento con incastonato una pietra di luna >>.
Un demone ha distrutto la mia famiglia, mi ha portato via ciò che amavo di più, lasciandomi un vuoto incolmabile nel cuore. Voglio la mia vendetta qualunque costo, dovessi allenarmi tutte le ore di tutti i giorni per avere il pieno controllo dei miei poteri. Non mi interessa quanto sangue, sudore e lacrime io debba versare, rivendicherò le persone che mi sono state strappate via in modo così brutale, fosse l'ultima cosa che faccio.
<< Si, è tutto molto bello. Ora mi insegni ad usare i miei poteri? >> chiedo,con voce ferma e lo sguardo fisso sul salice.
<< Si, certo. Seguimi >> risponde.
Non me lo faccio ripetere due volte,la seguo mentre le mie mani si tingono a pugno.
Avrò la mia vendetta.
   
 
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