Capitolo
3
.:Il
Rito:.
Sono
seduta
nervosamente sul divano, mentre mi torturo le mani.
Reika
e Chloe
siedono di fronte a me, sorridenti.
-
Allora, sei
proprio decisa Silvia? – mi chiede Chloe.
-
Si. –
-
Bene! Hai
ancora la boccetta di profumo che ti abbiamo dato, vero? –
-
Si, certo. –
tiro fuori dalla tasca la boccetta vuota col tappo rosa.
-
Perfetto.
Quel’oggetto viene tramandato dalla nostra famiglia da
generazioni. Serve a
sbloccare i poteri di una strega. Dopo che avrai eseguito il rito non
ti sarà più
di alcuna necessità. – mi spiega Reika, mentre io
cerco di stare attenta ad
ogni parola che mi dice, memorizzandola.
-
E avrò una
bacchetta magica? – chiedo immaginandomi in giro a fare
compere come Harry
Potter.
-
Mmh, diciamo
che avrai una “bacchetta”, ma di certo non come la
immagini tu. – ridacchia
Chloe.
-
Vedi Silvia,
durante il Rito dovrai scegliere un oggetto a te caro dove incanalare i
tuoi
poteri. Quell’oggetto diventerà la tua
“bacchetta”, diciamo così. –
-
Credo di
aver capito... – mormoro portandomi istintivamente una mano
al ciondolo a forma
di cuore.
Un
oggetto a
me caro...
Il
regalo di
Apollo.
Vedo
Reika e
Chloe fissarsi intensamente, scambiandosi un’occhiata decisa.
-
Bene, ora ti
spiegheremo come eseguire il Rito. – mi dice Chloe e io
inizio a tremare.
Ho
paura.
Paura
che
qualcosa vada storto.
Paura
di non
esserne capace.
Paura
di...tutto.
-
Puoi farmi un altro regalo... -
-
Quale? –
-
Mi mostrerai la magia? –
-
Sì. –
Apollo...
Gli
avevo
promesso che gli avrei mostrato la magia.
Non
posso
tirarmi indietro. Non ora!
-
Va bene.
Sono pronta. – il mio tono deciso fa sorridere le mie sorelle
e spaventa un po’
me.
-
Allora segui
attentamente le nostre istruzioni. – annuisco alle parole di
Chloe: - Dovrai prendere
la boccetta e aprire il tappo, inspirare a fondo il profumo che ne
uscirà,
servirà a risvegliare i tuoi poteri, poi devi desiderare
intensamente di
diventare una strega. –
-
Tutto qui? –
mi sarei aspettata qualcosa di più... Non so, di
più!
-
Veramente...
– Reika osserva dubbiosa Chloe, come se le stesse chiedendo
il permesso di
continuare: - Ci sarebbe un’altra cosa, molto importante.
–
-
Quale? –
Perché ho come l’impressione che questa cosa non
mi piacerà...
-
Per portare
a termine il rito, dovrai sacrificare alla Dea delle Streghe la cosa
che più
ami al mondo. –
-
Come ciò che
amo? Cosa dici Reika? – chiedo stupita: - Dovrei...perdere
questa “cosa”,
giusto? –
-
Si, esatto.
Ma devi sapere che può essere sacrificata anche una persona
e non solo un oggetto.
– precisa Chloe.
No,
un
momento! Come una persona?
-
Vuoi...vuoi
dire che questa persona...morirà? – chiedo mentre
il panico inizia a
pervadermi.
-
No, no. – mi
sorride Chloe facendomi rilassare: - Però...potrebbero
esserci delle
conseguenze... –
-
Che tipo di
conseguenze? –
-
Nessuno lo
può sapere. – è Reika a parlare: - Se
si tratta di un oggetto solitamente la
Dea delle Streghe se ne impossessa, se si tratta di un essere vivente
nessuno
può sapere cosa aspettarsi...L’unica cosa certa
è che la Dea non può togliere
la vita attraverso il Rito. –
Dire
che sono
sconvolta è poco.
Osservo
la
boccetta che stringo fra le mani.
Sacrificare
ciò che amo...
La
cosa che
più amo al mondo è...
Sento
le
lacrime salirmi agli occhi, mentre dalle mie labbra esce un solo nome,
sussurrato: - ...Apollo. –
No,
non posso
farlo.
Non
posso
sacrificare Apollo, non è un oggetto.
Come
potrei
ottenere la magia e perdere lui.
-
Mi mostrerai la magia? –
Glielo
avevo
promesso, ma...
-
Non posso. –
sussurro, mentre sento le guance bagnarsi.
Sto
piangendo,
è una cosa che odio fare.
Odio
mostrarmi
debole, eppure...
Eppure
non so
far altro che piangere!
-
Puoi
pensarci ancora, Silvia. – mi dice Chloe: - Da questo momento
in poi potrai
eseguire il Rito quando vorrai. Anche fra alcuni anni... –
-
Non
cambierebbe niente!! – mi trovo ad urlare, in piedi: - Le
condizioni di questo
Rito sono troppo crudeli! – ormai le lacrime scendono copiose
dai miei occhi,
ma non mi importa più: - Non posso sacrificare
ciò che amo! Non posso
sacrificare lui!! –
Sussulto
appena, capendo che stavo per rivelare i miei sentimenti verso Apollo.
Ma
lo sguardo
comprensivo delle mie sorelle mi fa capire che loro sanno.
Sanno
ciò che
amo. Chi amo!
Se
possibile
mi sento peggio di prima: - Non posso farlo. – ripeto quasi
in un sussurro
correndo fuori dalla sala e chiudendomi in camera mia.
Come
possono
chiedermi questo? Come?
E’
una cosa
crudele, ingiusta!
Non
lo farò,
non lo farò mai!!
* *
*
*
*
Riapro
gli
occhi impastati. Devo essermi addormentata.
-
Ben
svegliata, principessa. –
Sussulto.
Apollo
è
accanto al mio letto, in ginocchio. I nostri volti sono così
vicini che mi
basterebbe allungarmi poco per baciarlo.
Improvvisamente
mi risveglio del tutto, ricordandomi ciò che è
avvenuto poco prima.
Il
Rito, la
Dea delle Streghe, il Sacrificio.
Sento
le
lacrime pizzicarmi di nuovo gli occhi.
Sto
per
piangere, di nuovo!
Apollo
mi
guarda con fare apprensivo allungando una mano ad accarezzarmi i
capelli.
-
Cos’è
successo? – mi chiede
-
Non posso
fare il Rito. Scusami, non posso mostrarti la magia. – mi
volto. Non voglio che
lui mi veda piangere, di nuovo.
Sento
il
cuscino bagnarsi e io che lo stringo con tutta la forza che ho.
-
Non
piangere. – mi sussurra Apollo con voce roca: - Non importa.
–
-
Ma...era il
tuo regalo... –singhiozzo io.
-
Il più bel
regalo che tu possa farmi è starmi accanto. –
Sussulto
voltandomi verso di lui e mettendomi a sedere.
Apollo
si
mette seduto di fronte a me sul letto, guardandomi serio.
Non
gli avevo
mai visto quello sguardo.
Una
sua mano,
dolce e calda, si avvicina al mio viso per asciugarmi le lacrime.
-
Apollo... –
Mi
passa il
pollice sulle labbra mentre il mio cervello sta partendo.
Oddio,
oddio,
oddio!!
E
in un attimo
accade quello che mai avrei sperato, non in quella disastrosa giornata
almeno.
Le
labbra di
Apollo sono morbide e calde e premute sulle mie, rigide e sorprese.
-
Ti amo
Silvia. –
Credo
che la
mia espressione sia più che sbalordita.
Lui...lui...mi
ama?
Oh.Mio.Dio!!
OhMioDio!!!!!!
In
meno di un
secondo sono già avvinghiata a lui, di nuovo piangente, ma
questa volta le mie
sono lacrime di gioia.
-
Apollo...anch’io. Anch’io ti amo!! – gli
dico stringendomi di più a lui.
Sento
le sue
braccia cingermi la vita e accarezzarmi la schiena.
Vi
prego se è
un sogno lasciatemi dormire per sempre!
Per
evitare
brutte sorprese mi mordo una guancia.
Ahia!
No,
no. Direi
che è tutto vero!!
Apollo
mi
stacca lievemente da se, sorridendomi come mai aveva fatto.
Lo
vedo
socchiudere gli occhi mentre il suo viso si avvicina nuovamente al mio.
Questa
volta
non mi faccio cogliere impreparata e rispondo al suo bacio con tutta la
passione che ho in corpo.
Sento
la sua
lingua cercare di penetrare la barriera delle mie labbra, che subito
dischiudo,
trascinandolo sul letto insieme a me.
Non
so quanto
rimaniamo a baciarci, so solo che alla fine mi sono addormentata e al
mio
risveglio lui è qui, accanto a me che mi sorride.
Sta
giocherellando con le punte dei miei capelli. Mi bacia di nuovo, solo
un bacio
a stampo questa volta.
-
Credo che
sia meglio tenerlo nascosto, almeno per un po’. –
mi dice fissandomi serio, e
io annuisco: - Prima dobbiamo scoprire come la prenderebbero Reika e
Chloe. –
Annuisco
di
nuovo stringendomi a lui e appoggiando il capo sul suo petto.
-
Apollo? –
-
Mmh? –
-
Sei il mio
ragazzo ora? – chiedo sorridente, mentre sento le guance
diventare rosse.
Mi
sorride: -
Direi di si, principessa. –
Questo
è il
giorno più bello della mia vita, penso mentre Apollo mi
bacia nuovamente, unendo
di nuovo le nostre lingue in una danza frenetica.
Fine
3°
capitolo