Okaaay momentomomentomomentomomentomomento sono in panico #no 
( da ciò, si può dedurre che sia la prima volta che, pubblico una fanfic ) e, devo dire che sono abbastanza in ansia dalla riuscita di tutto ciò; considerando che l'hanjoo è la mia otp e ci tengo particolarmente a sapere che questa storia può portare una buona ' cosistenza ' ed essere apprezzata. Vi lascio al primo capitolo ; u ; buona lettura !

 

Quel sole, quel stramaledettissimo sole mi annebbia la vista. Per quale ragione ? Semplice .. Sono fermo qui, con un palmo alto fingendo di poter toccare il cielo con un dito. Io, Hansol a crogiolarmi chiedendomi un perché, perché alcune vite sono davvero strane ? Come ad esempio la mia, addestrato, da bambino .. Ad essere ciò che può esserci di più oscuro in un cuore, ad essere della feccia; un assassino. Mentre al di là di me, ci sono altre vite, che magari si spengono inutilmente, magari sono così buone da non potersene rendere neanche minimamente conto. Come mai tutto risulta essere così .. Assurdo ? O meglio dire, sbagliato; si, sbagliato perché prendiamo me, ad esempio.. Sono ancora qui, vivo, a creare lotte immaginarie che non esistono poi davvero, mentre altri, lottano per la sopravvivenza di loro o dei loro cari.
Ma questo giorno ormai ha inizio, non posso accostarmi al fatto che tutto sia un erore, devo percorrere la mia strada, continuare ciò che sono ed ho cominciato, senza guardare indietro, se c'è una cosa che ho compreso in questo tempo così duro, è quello di non passare il tempo a riflettere sul passato, ne pormi tante domande a riguardo. 

Mi muovo fin troppo agilmente – scatto felino ? Io non saprei definirlo. Ma è così che mi giudicano al momento, come l'attacco scattante di un ghepardo o un chissà quale altro felino / predatore. 
Ed è proprio quando sono pericolosamente vicino a lui che attacco, la lama del mio pugnale affonda così egregiamente nel tessuto muscolare della mia vittima, proprio come un coltello taglia il burro, per capirci. Vedo sangue grondare e grondare, senza sosta ai miei piedi eppure ? non m'importa, sono indifferente, per me .. Non è un problema aver appena spento la vita di qualcuno a me estraneo, mentre non si può dire la stessa cosa del nome del mittente che sta facendo lampeggiare la lucina dello smartphone che ho tra le mani – dopo aver lasciato ricadere quell'insulso pugnale per terra ovviamente; non è il mio, non lo voglio con me. 

‹ Hai passato l'esame, Hansol. › Ehi, ma fino a qualche istante fa, non era solo il mio cellulare a dare segni di vita ? A quanto pare mi sbagliavo, lui .. Chi ha determinato questo macrabo gioco adesso, si sta congraturando con me; per aver passato questa sorta di “ esame ” a quant'ho capito. Uccidere per un diavolo di esame, ma è possibile tutto ciò ? Effettivamente non posso pormi domande, non devo osservare il passato, semplicemente ormai è andata, non ho di che preoccuparmi ho superato l'esame in fondo no ? ‹ Adesso sei un membro effettivo, ne fai parte a tutti gli effetti; ma ricorda che questo non è un gioco, ragazzino, dovrai continuare ad ascoltare le mie direttive. › Come se può interessarmi la suas diligenza in questo motivo eh ? ‹ Francamente ? Ho i miei motivi se ora come ora sono quel che sono, ed ho passato questo esame del cavolo. › Forse il mio tono risulta più freddo del dovuto; considerando di star a parlare con un mio cosidetto : superiore. Ma chi se ne frega ? Ehi sono pur sempre un aspirante killer, adesso. 

Scrollo via le gocce di sudore dalla mia fronte grazie al polso, che scosta anche qualche ciocca bagnata dei miei terribili capelli ribelli  – proprio come me, insomma; e inoltre faccio spallucce al biondo dinnanzi a me, dandogli modo di rassegnarsi a ciò che vuole impuntarmi di fare, perché con me non attacca, con me non funzionano questi piccoli trucchetti / minacce. 
E lo vedo allontanarsi dal mio raggio visivo, con tanto di capo basso – segno di rassegnazione ai miei confronti; come al solito del resto, trovatemi qualcuno che abbia avuto la meglio su di me, il mio modo di essere, di decidere le cose e di comportarmi. Non esiste. 
Il mio palmo scivola sulla superficie liscia della doccia; è bagnata e, l'acqua che velocemente picchietta sulla mia pelle nuda è calda, emana quel bel tepore che ti trasmette tranquillità tanto quanto quel senso di rilassamento assoluto – mi sembrava d'obbligo fare una doccia adesso. Togliere di dosso ogni traccia del senso di oppressione che si sussegue ad un omicidio, perché ammettiamolo, potrebbe sembrare la cosa più semplice al mondo togliere la vita ad un altro soggetto ( a meno che, non sono io ad essere quello strano / assurdo. ) Ma il peso, beh quello .. resta sempre, nel profondo resta il senso di oppressione a pressarti il petto, farti sentire strano, finché non viene sostituito da un altro avvenire ovviamente – sono pur sempre un assassino adesso. 

Duri mesi di estenuanti esercizi hanno finalmente portato buoni frutti, a mio vantaggio ovviamente, perciò dovrei essere felice di ciò, ma non è poi proprio così – E qui vi chiederete pure: Ma Hansol a diciassette anni, perdi ancora il tuo tempo con la scuola, se lo studio non ti interessa ? E bene, sono stato incastrato, da quello stronzo di Richard – ed ecco svelato il nome del così tanto ambito “ superiore ” fissato con le app, e social ( e non dimentichiamoci degli sms eh. )  Lui e la sua fottuta autorità, i suoi stramaledettissimi soldi .. Se solo non mi servissero, cavolo.  Ma ormai l'ha detto, a pronunciato quelle parole con quel fastidiosissimo timbro che sta a farti intendere qualcosa come: Ah, ricorda che ho così tanto potere da poterti gettare nel letame con uno schiocco di dita – pronunciandosi con suddette: ‹ Hansol, i dettagli li riceverai per sms sicuramente, è più discreto, non si può mai sapere, con tutti questi congegni d'ora, magari beccano le nostre conversazioni  ... › disse proprio colui che n'è fissato, capito ? ‹  .. dunque, sarai un comune studente come un altro. Da domani, si comincia. ›