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Autore: Faust_Lee_Gahan    15/12/2008    1 recensioni
Scusate se l'altra non va.. ho problemi tecnici ^^'''... spero appreziate! è una AlbusXGellert, spero vi piaccia! metto arancione perchè ... non si sa mai ^^! è la mia prima ff abbiate pietà ^///^ p.s. grazie a rula che me l'ha ripassato col html =***
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Albus Silente, Gellert Grindelwald
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Avvertimenti iniziali:

Questo capitolo è importante, per questo è un po' più lungo del solito e ci ho messo un po' in più per aggiornare^^'. Mentre scrivevo la prima parte stavano trasmettendo Riso Amaro ... non mi dilungo sulla grandezza di questo film, ma vi avviso che mi ha messo su un po' di tristezza... Però ho intenzione di scrivere una bella drabble natalizia divertente e ho in progetto di pubblicare l'altra flash-fic entro Natale ^^''. Ho comprato i biglietti per i DM a Roma**!!! SIIIIIIIIIIIIIIIII XDDDDD Non vedo l'ora **!!

Ma torniamo alla storia: Al e Gell entrano finalmente in soffitta... che succederà? Ai posteri l'ardua sentenza... ovvero: leggete e scopritelo^^! A dopo




Leave Me Into Your Darkness



Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. [...] I campi di grano non mi ricordano niente. E questo è triste! Ma tu hai i capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano...



Capitolo 5

Kissing A Fool


La soffitta era grande e semibuia, a parte un po' di luce che veniva dalla finestra nell'angolo. C'erano bauli e scatole enormi e piene fino all'orlo di quelle che dovevano essere carte, foto e oggetti vari. Quella stanza enorme dal tetto basso aveva un che di pittoresco, come tutte le soffitte. Gellert si guardò intorno, scoprendo che di negativo in quel posto c'era un solo, piccolo e trascurabile dettaglio: il caos e la polvere regnavano incontrastati! Da quanto non facevano un incantesimo nettante da quelle parti?!

<< Alla buon ora! >>

Abe venne loro incontro con un gran sorriso, mentre la zia lanciò un sorriso cercando di aprire un baule.

<< Aspetta, zia. Ti do una mano. >> Albus le andò incontro con un'espressione accigliata. Provò ad aprire il baule con una serie di Alohomora, ma niente. Provò persino a Schiantarlo, ma il risultato fu lo stesso.

<< Ma che diavolo ha questo baule?! >> si spazientì

<< Non ne ho idea, Al. Comunque abbiamo solo l'imbarazzo della scelta per iniziare! >> disse Abe indicando il resto della stanza, con un sorriso ironico.

<< Ha ragione, sai! >> annuì Gellert, altrettanto ironico

Albus sospirò. << Allora? Cominciamo? >>

Passarono dunque tutto il pomeriggio a rovistare fra le carte, solo per dare una prima occhiata. << Merlino che casino! >> era il commento più frequente dei presenti e in particolare dei fratelli Silente. Ce ne sarebbe voluto di tempo per rimettere a posto quel casino..

E infatti i giorni seguenti, casa Silente fu caratterizzata non solo dalla costante presenza di zia e nipote,che ormai erano di casa, ma anche dalle scartoffie più svariate: carte, lettere, certificati, fotografie e ritratti vecchi di secoli che ritraevano antenati di antenati (probabilmente di altri antenati!)... Insomma un vero e proprio guazzabuglio!


Una sera, verso mezzanotte, Al fu svegliato da un rumore. Era come se qualcuno bussasse alla porta... ma no, non poteva essere, era così tardi...

Tentò di riaddormentarsi, ma quel dannato rumore continuava. Così si mise le pantofole sbuffando e andò alla porta. Quando l'aprì, si ritrovò davanti un Gellert Grindelwald dall'aria piuttosto disperata.

<< Gellert! >> sibilò Al << Ma che cavolo ci fai qui? E a quest'ora, poi! >>

<< La zia mi ha chiuso fuori! >> sussurrò lui disperato

Al fece una faccia stupita e lo lasciò passare.

<< Zia Batty mi aveva mandato a Diagon Alley per fare delle commissioni. >> spiegò Gellert davanti a una tazza di thè che Albus aveva tempestivamente preparato << Quando sono tornato, dopo un po' mi ha rispedito a Diagon Alley e mi ha anche dato i soldi per mangiare fuori, visto che era abbastanza tardi. Solo che se ne deve essere dimenticata, perché quando sono tornato, un'ora fa, era tutto chiuso. >>

<< Non potevi materializzarti dentro? >> chiese Al accanto a lui

<< No, perché ogni volta che va a dormire, mette una serie di incantesimi che proteggono la casa.. e che quindi mi impediscono di entrare! >>

<< Vabbè, dai.. non ti preoccupare! Stanotte rimani qui. >> disse Al << Io mi sistemo sul divano ed tu vai a dormire in camera mia >>

<< No, dai, Al! >> protestò il biondo << Mi sistemo io qui... >>

<< Ma che dici?! Tu sei l'ospite, non sarebbe educato farti stare sul divano! >>

Gellert lo guardò male. << Non dicevi che ormai ero di casa?! >>

<< Non c'entra! >> continuò imperterrito Al << Andiamo! Tanto è solo per stanotte, no? >>

Gell sospirò. << Va bene. >>

<< Splendido! >> Albus si alzò allegro e posò la tazza sul tavolino. << Vieni che ti metto a conoscenza dei dettagli >> e si incamminò verso le scale.

I ragazzi si diressero in camera di Al. Gell si guardò intorno e scoprì che era ordinatissima, a parte il letto che era sfatto... Logico, l'hai svegliato nel bel mezzo della notte!

<< Tieni! >> Gell si voltò e vide Al che gli stava porgendo dei vestiti con un sorriso << Ecco il pigiama. >>

Gellert lo prese e sorrise a sua volta. << Grazie, Al. Mi dispiace di dover dare tanto disturbo... >>

<< Non dirlo nemmeno! >> lo interruppe il ragazzo << E poi tu avresti fatto lo stesso. >>

Gellert sorrise ancora e annuì. Dopo un momento di silenzio, Al disse semplicemente:

<< Allora, io vado.. ho un bel divano che mi aspetta! >> Prese un cuscino e una coperta dal letto e scese con un veloce << Notte! >>

<< Notte, Al! >> rispose l'ospite

Sospirò e cominciò a mettersi il pigiama che Al gli aveva dato. Aveva mille pensieri in testa e non riusciva a riordinarli... E così era lì che Albus Silente studiava, pensava, viveva e perché no?... stava con la sua ragazza... se aveva la ragazza... o col ragazzo chissà... Mentre era lì che rifletteva, Gellert notò che alla parte erano attaccate diverse foto. Si avvicinò e le osservò: la maggior parte erano con suo fratello e con quelli che dovevano essere i suoi amici, visto che avevano tutti l'uniforme di Hogwarts... Ma una foto in particolare attirò la sua attenzione: c'era Albus con un ragazzo leggermente più basso di lui, bruno con gli occhi verdi e i capelli lunghi, decisamente un bel ragazzo, insomma, ed erano abbracciati.. un momento: erano ABBRACCIATI??!! Il primo istinto fu quello di prendere la foto e strapparla in tanti minuscoli pezzettini, con la furia più ceca, ma non lo fece.. prese un bel respiro e tentò di calmarsi. Coraggio, Gell, magari non è come pensi... magari è solo un amico.. Macché amico! Guarda che espressione da ebete che ha! Dev'essere per forza il suo ragazzo, se lo guarda in quel modo!!

Pensando questo, Gell si gettò sul letto e tentò di non rimuginarci troppo su, cercando di dormire...

Insomma, Albus, riprenditi!

Non poteva più sopportare quella vocina maledetta! Lo stava decisamente stressando! Era senza dubbio colpa sua se ogni volta che tentava di riaddormentarsi gli appariva l'immagine di Gellert davanti agli occhi... si, senza dubbio. Ufffff! Di questo passo non dormirò stanotte...Insomma, è facile, basta stendersi su un fianco e rilassarsi.. semplice, no?...


Un bimbo dai capelli rossicci e dagli occhi azzurri camminava tranquillo e sereno per il giardino di casa, osservando curioso il paesaggio al di là della staccionata. All'improvviso si alzò un vento fortissimo che fece volare il cappellino che il bambino aveva in mano. Lo inseguì uscendo dal giardino, per la prima volta in vita sua, e correndo più veloce che poteva, ma non riusciva a raggiungerlo in nessun modo... A un certo punto si fermò,e gli venne voglia di piangere, perché credeva di essersi perso e soprattutto di aver ormai perso il suo cappellino. Ma proprio mentre stava per far scendere la prima lacrima, vide una mano che gli porgeva il suo adorato cappellino. Il bambino sgranò gli occhi dalla felicità e alzò lo sguardo per vedere quella persona negli occhi e vide un bambino più o meno della sua età, con i capelli biondi e gli occhi di un blu profondissimo, che gli sorrideva.

<< E' tuo questo, giusto? >> chiese porgendogli il cappellino

<< Si.. grazie... >> rispose prendendolo

Il bambino sorrise ancora di più e aprì la bocca per dire qualcosa...

<< AAAAAAAAAAAARGH! >>

Al si svegliò di soprassalto e si saltò giù dal divano e corse di sopra.

<< Che succede? >> domandò una volta entrato in camera sua, dove trovò suo fratello Abe in piedi con la bacchetta puntata contro Gellert che si era seduto sul letto e lo guardava con aria spaventata e stupita: doveva essersi appena svegliato anche lui.

<< Che cavolo ci fa lui qui?? >> urlò Aberforth indicando il biondo intruso

<< La zia l'ha accidentalmente chiuso fuori così l'ho fatto dormire nella mia stanza... >> spiegò Al << Ma perché eri entrato qui? >>

Aberforth fece un'aria schifata al massimo << C'è un insetto enorme nella mia stanza! >>

Al e Gell lo guardarono stupiti << Un insetto?! Tutto qui?! >>

<< Ma è enoooormeee!! >> ribatté Abe agitando le mani (ndA come la mia amica Angie quando becca un insetto nel suo spazio vitale xDD)

<< Ok, ok... andiamo a vedere questo bestione! >> disse Al dirigendosi nella stanza del fratello, seguito dai due

Una volta giunti, Al si voltò e disse: << Vado io... >>

Gellert e Aberforth appoggiarono l'orecchio alla porta per origliare. << Andiamo, bello... >> sentirono dire ad Albus << dove sei?... Sei quAAAAAAAARGH!!! >>

Si spostarono giusto in tempo per vedere un Albus Silente correre trafelato fuori dalla stanza e chiudere la porta dietro di sé. << Oh Morgana... è... ABNORME! >>

<< Hai visto?? >> disse Abe sull'orlo delle lacrime (ndA Angie ti voglio bene x°D)

<< Andiamo, non può essere così terribile... >> s'intromise Gell

I due fratelli lo guardarono in cagnesco, alzando entrambi un sopracciglio, risultando perfettamente identici. << Perché non vai tu allora? >> fece Abe minaccioso

Gell guardò prima lui poi l'altro fratello, che gli fece spazio con viso ironico.

<< Certo che ci vado! >> disse allora alzando le spalle altezzoso << E che sarà mai... >>

Appena la porta fu chiusa, i fratelli Silente appoggiarono l'orecchio alla porta (ndA di nuovo?! Ma che impiccioni! xD) sentirono Gellert che diceva: << Allora... vediamo un po'... dove sei?... Ah eccoti! Fatti guardare bene... AAAAAAAAAAAARGH!!!! >>

Gellert scappò letteralmente dalla stanza chiudendo bene la porta. << Anima di Merlino!! E' più che abnorme!!! >> poi si accorse che i due fratelli lo stavano guardando con un'espressione da “te l'avevo detto!”. << E va bene! E' orribile, contenti?! >>

I tre si appoggiarono con la schiena alla porta. << E adesso che facciamo?... >> sospirò Abe. Il fratello maggiore lo imitò. << Thè? >>

Il mattino dopo, il trio si recò al piano di sopra dopo una bella nottatina in bianco. Almeno si erano divertiti: avevano parlato e riso praticamente tutto il tempo. Ad Al faceva particolarmente piacere, perché quei due non si erano mai trovati proprio simpatici. Aprirono piano la porta della stanza incriminata e videro la finestra aperta e il mostro era sparito. Tirarono così un sospiro di sollievo.

<< Buongirono! >>

Zia Bathilda entrò raggiante e con l'aria riposata in casa. Buongiorno?! Cos'è? Oltre al danno la beffa?!


Quel pomeriggio, dopo aver lavorato tutta la giornata, Aberforth aveva accompagnato la zia a Diagon Alley a fare compere sotto la pioggia (ndA altre? XD) ... moooolte compere... ne avrebbero avuto per moooolto tempo! (ndA immaginate la felicità di Abe... xD); così Al e Gell erano rimasti a casa a occuparsi della soffitta.(ndA sisi adesso si dice così xDDD)

<< Uff... che noia, i miei antenati! >> commentò Al sfogliando un album bicentenario

<< Suu, dovresti esserne fiero, se sono giunti fino a noi! >> lo prese in giro il biondo

<< E invece ribadisco il mio UFF! >> Al buttò il vecchio album di nuovo nel baule, e la sua attenzione fu catturata da un altro baule... quello impossibile da aprire.

Gell se ne accorse, e immediatamente disse: << Al, no! Non ci provare! >>

Ma fu inutile: infatti non aveva nemmeno finito di parlare, che il suo amico aveva già cominciato a trafficare attorno alla serratura. Gellert alzò gli occhi al cielo divertito.

Sgattaiolò vicino a lui, osservando prima la serratura e poi lo sguardo corrucciato di Al.

<< Posso? >> chiese indicando il baule. Al gli fece segno di accomodarsi e gli fece un po' di spazio. Gellert guardò attentamente quel maledetto mobile, e dopo un po' capì che era successo. Bastò un colpo a metà del catenaccio per farlo rompere e perché il baule scattasse. Albus sgranò gli occhi. << Come diavolo hai fatto?! >>

<< Era un po' arrugginito perciò non si apriva. >> spiegò il ragazzo

Al rimase ancora un attimo a guardarlo con gli occhi spalancati, poi insieme a lui aprì il baule, cercando di non pensarci. Dentro c'erano altre carte e altre fotografie, ma più recenti; difatti la prima che saltò agli occhi del padrone di casa raffigurava lui stesso da bimbo mentre teneva la mano a un piccolissimo Aberforth, che rideva come un matto. Al prese in mano la foto e la guardò con affetto; Gellert sbirciò la foto in quella che credeva una mossa discreta.

<< Se la vuoi vedere basta dirlo >> disse Al

Gell tossì per l'imbarazzo, ma Al gli passò la foto e ne tirò fuori altre.

<< Guarda, Abe appena nato! >> disse indicandogli una foto con un bimbetto che dormiva in braccio a una donna con lunghi capelli castani.

<< Da piccolo era carino! >> rise Gell; poi guardò la donna e notò che aveva lo stesso sorriso dolce di Albus, che adesso si era incupito. << E' tua madre questa, vero? >>

Il ragazzo annuì. << Era bellissima. >> continuò il biondo

<< E' vero... >>

<< Le somigli. >>

<< Ah si? >> rise dubbioso il giovane Silente << E in cosa le somiglierei? >>

<< Beh.. per esempio, avete lo stesso sorriso... la stessa espressione... il suo sguardo ispira fiducia e infonde sicurezza... >>

<< Non credevo avessi questa opinione di me... >> disse Al distogliendo lo sguardo

<< Cosa credevi che pensassi? Che sei uno zotico pieno di te? >> rise l'altro

<< Beh ... in effetti avevo paura di fare quest'impressione... >>

<< Al contrario, Albus. Io credo che tu sia un ragazzo estremamente intelligente... forse anche troppo per essere felice... (ndA come Lisa Simpson xD) >>

Albus lo guardò intensamente per un attimo. << Lo pensi davvero? >>

<< Certo! Altrimenti non l'avrei detto. >>

Al distolse lo sguardo e lo posò di nuovo sul baule, chiedendosi perché la sua opinione contasse così tanto. Un'altra foto catturò la sua attenzione. << Guarda questa! >> disse Al con entusiasmo << E' la famiglia Silente a completo! >>

Gellert la guardò bene: vide un uomo alto, bello e dagli occhi azzurrissimi che sorrideva, accanto alla donna dell'altra foto, che aveva in braccio una bimba che le somigliava molto, nonostante fosse ancora molto piccola, poi c'erano un Aberforth di appena 6 anni e un Albus di 8, entrambi molto allegri e sorridenti. Il sorriso di Al era dolce come quello dell'adulto e notò che gli occhi erano identici a quelli del padre e del fratello minore, che avevo lo stesso “sguardo birichino” che avrebbe conservato negli anni.<< Questa è tua sorella, vero? >> chiese indicando la bambina

<< Si.. è identica a mia madre... >>

<< Si vede... >> disse il biondo << E questo è tuo padre >> disse poi indicando l'uomo della foto

<< Si... Era un uomo molto forte.. diciamo, una specie di Aberforth, però più maturo... >>

<< Davvero?! >> rise Gell

<< In realtà neanche tanto... >> continuò Al

Gellert domandò: << Che vuoi dire? >>

<< Quando Ariana aveva circa 5 anni, una delle poche volte che era uscita , non era riuscita a controllare la sua magia, e perciò dei ragazzini l'avevano presa in giro pesantemente, e non era la prima volta...>> raccontò Albus amaro << così mio padre si è vendicato... e l'hanno portato ad Azkaban... si è suicidato qualche mese dopo. >>

Gellert rimase senza parole... Certo che ne aveva passati di guai quel ragazzo in 18 anni! (ndA ma serio! >3)

<< Un comportamento non molto maturo da parte sua... >> commentò Al

<< E' stato istintivo.. e poi è comprensibile che si sia comportato così.. insomma, degli scemi hanno preso in giro sua figlia di nuovo, e stavolta in maniera anche peggiore ... non me la sento di giudicarlo... >> disse Gell << E poi tu avresti fatto lo stesso... >>

<< Dici? >> chiese il giovane dubbioso

<< Ne sono convinto! >>

Al sospirò e poi prese un altro album di fotografie. Quando lo aprì, scoprì che erano tutte foto di lui da bambino. << Oh Merlino, guarda qui! >>

Gellert si voltò e vide per la terza volta Kendra Silente, ma evidentemente più giovane, con in braccio un bambino, che doveva essere Al.

Che carino... (ndA è vveiro! è vveiro! x3)

Al trasalì e arrossì, sotto lo sguardo confuso del ragazzo accanto a lui. Tornarono a guardare l'album; girando le pagine, Gell vide molte foto di Albus in seggiolone che rideva come un matto giocando con la madre o col padre o ancora coi giocattoli.

Gellert notò che lo sguardo di Al s'incupiva vedendo quelle foto, forse perché pensava a una felicità che adesso non credeva di avere più...

<< Guarda, qui siamo io e Abe a Natale! >> esclamò a un certo punto Al << Ma non dovrebbe essere qui, il nostro primo Natale... >> aggiunse pensieroso.

Così si mise a frugare tra le varie fotografie, mostrandole a Gellert di tanto in tanto, che commentava divertito insieme a lui.

<< Ah, eccolo qui! >> disse Al affondando un braccio tra le carte << E' un album con tutte foto natalizie, non so come quella foto sia... AHI! >>

Al tirò fuori il braccio e scoprì che si era graffiato il polso, che sanguinava.

<< Merlino ballerino! >> (ndA... xD) esclamò contrariato tenendosi il braccio << Che dolore... Mi sa che devo disinfettarlo... >>

Gellert rimase a fissare il sangue in silenzio, e poi allungò la mano. << Posso? >> chiese indicandogli il polso, poi senza aspettare risposta lo prese delicatamente e lo portò vicino al viso. Toccò leggermente la ferita, facendo stringere il pugno ad Al per il dolore. Poi improvvisamente se lo portò alle labbra, chiudendo gli occhi e facendo sgranare quelli del proprietario del polso, ma che tuttavia fu percorso da dei brividi lungo la schiena.

<< Il tuo sangue è dolcissimo... Al... >>

Albus per una volta non perse tempo a riflettere (ndA assafà xD) e, incurante del dolore, passò la mano ferita dietro la nuca del ragazzo, lo attirò a sé e lo baciò appassionatamente (ndA manco a dirlo... con un fusto del genere che fai?? Ci discuti del tempo???!! xD).

Gellert rispose subito al bacio, lasciando che anche la sua mano vagasse dietro il collo del ragazzo. Al si aggrappò ai suoi capelli, sporcando il loro biondo col rosso del suo sangue, che poi finì sulla sua pelle e sui suoi vestiti...


Quando Al aprì gli occhi, notò che pioveva ancora e si accorse di avere un po di freddo; si strofinò i pugni sugli occhi, sbadigliando e poi stiracchiandosi. Aveva addosso una strana sensazione.. come.. di smarrimento... Si voltò su un fianco realizzando che si trovava ancora nella soffitta. Ahi! Al si portò di scatto una mano alla testa e una sul petto, causa due fitte contemporaneamente, ed ebbe di nuovo la sensazione di smarrimento, come se avesse preso una sbronza... una gran bella sbronza... gli ci voleva un gran bel caffè...

Neanche l'aveva finito di pensare, che sentì il familiare cigolio della botola che apriva la soffitta, dalla cui apertura spuntò il viso sorridente di Gellert, che allargò il sorriso.

<< Sei sveglio! >> disse salendo le scale << Ho fatto il thè! >> aggiunse mostrando il vassoio che aveva in mano.

Al sfoggiò il suo sorriso più sincero. << Però ti avverto, non sono molto bravo in cucina, quindi sarà venuto un po' male... per essere ottimisti... >> continuò il ragazzo con aria desolata sedendosi di fronte ad Al e mettendo il vassoio a lato.

<< Assaggia! >> disse porgendogli una delle due tazze.

Al la prese e bevve un sorso. Gell lo osservava quasi trattenendo il fiato in attesa del verdetto.

<< Siamo in un bel pasticcio, sai... >> fece Al << Questo thè è meglio del mio! >>

Gell tirò un sospiro di sollievo e sorrise. << Questo scalda... >> aggiunse Al stringendo la tazza

<< Hai freddo? Perché mi sono permesso di prendere una maglietta dal tuo cassetto... >> disse Gell porgendogli timidamente una maglia piegata.

Albus lo guardò leggermente stupito, ma gli sorrise rassicurante (ndA i sorrisi abbondano in questo capitolo xD) << Grazie... >> disse prendendo la maglia dalle mani del biondo di fronte a lui.

Iniziò a infilarla, ma a metà Gell lo fermò. << La stai mettendo al contrario! >> sbottò a metà fra il divertito e l'impietosito. << Aspetta, ti aiuto... >>

Gli sfilò un braccio e poi girò la maglia finché non fu dritta. Al sembrò trattenere il fiato, mentre Gellert gli faceva infilare prima un braccio e poi l'altro nella maglia. Sentì il suo respiro sul collo quando gli abbassò la maglia, così senza pensarci prese il suo viso fra le mani e baciò le sue labbra che erano ancora un po' sporche di sangue. Gell si aggrappò alla maglia che aveva appena finito di mettere, avvicinandosi a lui ancora di più. Quando ebbe bisogno di aria, riuscì a stento a staccarsi, anche se tutte le altre cellule del corpo protestavano vivacemente (ndA un po' quando ci si deve svegliare presto xD) tanto Al lo teneva abbracciato; appoggiò la sua fronte contro quella di Gellert, aprì gli occhi e vide che invece l'altro li aveva ancora chiusi, e fu la sua espressione beata e felice che fece nascere in lui una sensazione di amarezza...

Quando Gell riaprì gli occhi, Al non gli diede tempo di scorgere quel sentimento dentro di lui, come sarebbe sicuramente accaduto se l'avesse guardato negli occhi, perché gli scoccò un rapido bacio sulle labbra e si alzò. Dopo averlo guardato per un po' mentre cercava i suoi vestiti, anche Gellert si alzò, prendendo in mano la sua tazza di thé, che era ormai ben lontano dall'essere caldo. Guardò la finestra e notò che pioveva ancora.

<< Piove ancora... >>

<< Già... >> mormorò Al abbottonandosi il pantalone

<< Immagino la faccia di Aberforth! >> rise Gell

Al sorrise divertito << Con questo tempo, credo che non tarderanno a ritornare. >>

<< Conviene muoversi allora.. >>

Gell lo voltò verso di sé, abbottonandogli con la mano libera i pochi bottoni del maglione che aveva portato ad Al, cominciando da quello più in basso. Albus chiuse gli occhi e strinse il pugno sempre più forte, fino a mordersi il labbro quando il ragazzo di fronte a lui arrivò a due bottoni dalla fine. Gell se ne accorse e perciò, finito di abbottonare il maglione, portò la mano libera sulla guancia di Al, che piegò il viso bloccando la mano del biondo alla sua spalla, sospirando e aprendo gli occhi.

Gell aggrottò la fronte notando l'espressione di Al, che non lo guardava negli occhi, ma sembrava più interessato al pavimento alle sue spalle.

<< Qualcosa non va, Al? >> domandò allora preoccupato

Il ragazzo alzò lo sguardo e lo puntò dritto negli occhi blu profondo di Gellert, che adesso erano incupiti e preoccupati. Avrebbe voluto sorridergli, abbracciarlo e dirgli che andava tutto bene... ma non poteva, e soprattutto non doveva. Sarebbe venuto a saperlo prima o poi, meglio prima che poi, e meglio da lui che da altri, magari da Abe o dalla zia...

Così si staccò riluttante da lui e prese a guardare il pavimento.

<< Gellert... >> cominciò << io... >>

Al, no... Ti prego, no...

<< Io... >>

No! Non dirlo!

<< Io... >>

Avanti! Dillo e basta! Non prolungare quest'agonia!!

<< ... sono fidanzato... >>

Si sentì solo il rumore di una tazza di thè rotta, sotto il forte rumore della pioggia...


Per favore... addomesticami



Soundtrack: (title track) Kissing A Fool di Micheal Bublè ; You Make Me Feel Brand New dei Simply Red; Only When I Lose Myself e Stripped dei Depeche Mode; Che Rumore Fa La Felicità? dei Negrita; Just Like A Pill di P!nk; My Shadow And Me, Things e They Can't Take That Away From Me di Robbie Williams; A Te Che Sei... (la canzone di Natale di Radio Deejay xD)

Special Soundtrack: Riso Amaro con Silvana Mangano e Vittorio Gassman; Il Corvo con Brandon Lee (buon'anima); Crozza Italia^^; Dylan Dog – L'eterna Illusione; Poirot, Monk e Sherlock Holmes, specialmente Il Mastino dei Baskerville (che posso farci? Amo i gialli ^^); e, naturalmente, il sensitivo Mariano xD.

Ringraziamenti Speciali:

Alle Tizie^^;

Alle mie amiche di classe;

All'Actimel, che mia mamma mi costringe sempre a bere xD;

Ai bimbi della mia via;

A Freddy;

A Dodo, senza la quale tutto questo bello sclero non sarebbe mai stato pubblicato^^;

A Radio Deejay, che mi tiene compagnia abbastanza spesso, per la verità^^;

A Virgin, che con Paola Maugeri e il suo programma ho imparato tantissime cose sul Rock'n'Roll;

A voi autori^^;

A voi che leggete fino alla fine^^;

A coloro che hanno commentato le mie storie... grazie, davvero <3;

A Dave e Martin, aspettando Giugno...

P.S.

Lo so che ci è voluto un po', ma volevo che fosse perfetto^^... non lo è, ma io mi ci sono applicata comunque...^^'' La parte del sogno è un po' sdolcinata, in effetti... però a me piace lo stesso xD Mi sono ispirata a Le Situazioni di Lui & Lei, mentre per la parte clou del sangue e blablabla mi sono ispirata prima a Dylan Dog – Mefistofele (uno dei miei preferiti x3) e poi al manga Love + Dessin ^^. Mi sono tagliata i capelli **!! Volevo inoltre informarvi che, secondo la mia amica Miki, Gellert ha i capelli lunghi “fino alle nove”.. xDD! Vi spiego: avevo scritto il capitolo dove descrivo il nostro caro Gell su un mio blocchetto mentre stavo sul letto; una volta che la my friend l'ha letto, mi ha domandato cosa ci fosse scritto a un certo punto... “Qui! Qui!” esclamava indicandomi un punto col dito “Capelli lunghi fino alle nove?!” ed io “Fino alle spalle!!” “E non si capisce!”...Insomma, un dialogo grottesco al massimo! Non potevo non menzionarlo xD

Un bentornato alla mia amica Mary, che si era fatta male la gamba^^

Sensitivo Mariano, we love you! XDDDD

Ah, nel Special Soundtrack, ho messo film e fumetti che mi hanno ispirato... prevedo di continuare a metterlo^^ così come le citazioni iniziali.. per esempio, questa viene da Il Piccolo Principe di Antoine De Saint-Exupéry <3

A presto^^




  
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