Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Alexia96    18/03/2015    1 recensioni
Sulle note di "No bravery" di James Blunt, Neville assiste alle atroci conseguenze della guerra.
"Edward ed io abbiamo girato quasi tutta Hogwarts, per cercare suo padre. Non vorrei farlo, e me ne pento subito, ma decido di dirigermi verso la Sala Grande. Andiamo ufficialmente a cercare un cadavere"
Terza classificata al contest "Una song fic per me" di Winstar.love
Genere: Guerra, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Neville Paciock, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Bravery
 


There are children standing here
Arms outstretched into the sky
Tears drying on their face
He has been here

 
 
 
 
Cammino tra le macerie di Hogwarts, disperso. Giro tra i corridoi distrutti aiutando quante più persone possibili ma mi sembra tutto inutile. A un tratto vedo un ragazzo più piccolo di me rannicchiato in un angolo buio, tremante di paura. Mi avvicino a lui e mi piego sulle ginocchia per vederlo meglio, e noto che ha il viso ricoperto di lacrime.
“Ciao amico” dico io gioviale. “Come ti chiami?”.
Lui mi guarda spaesato, come se fosse assurdo che qualcuno potesse pronunciare delle parole così cortesi in un momento del genere.
“Mi chiamo Edward” mi risponde in un sussurro.
“Sei rimasto ferito?” lui fa di no con la testa “Come mai sei qui?”.
“Mio papà è rimasto a combattere, volevo aiutarlo”.
“Sei stato molto coraggioso” gli dico “Andiamo a cercarlo?”.
“E se poi... ” incomincia a dire, per poi interrompersi. Vedo che ha preso a tremare più violentemente, e gli stanno scendendo altre lacrime dagli occhi. Cerco di incitarlo a continuare con lo sguardo.
“E se poi arrivano quegli uomini?”.
È stato poco più di un sussurro ma tanto carico di terrore da riecheggiare per il corridoio deserto.
“Hai mai sentito dire che i fulmini non cadono mai due volte nello stesso punto?” gli chiedo “Lo stesso succede con un Mangiamorte: se uno è stato qui, non passerà certamente di nuovo”.
Mi guarda titubante. So che le mie parole sono poco credibili; ma se mento, lo faccio più per rassicurare me, che sono grande e grosso, piuttosto che un ragazzino che capisce la verità: i Mangiamorte sono stati qui e torneranno. Mi rimetto dritto e faccio per allontanarmi, quando mi sento tirare la veste.
Edward mi sta allungando le braccia.
“Mi aiuti a cercare mio padre?”.
Io gli sorrido, e lo aiuto ad alzarsi.
 
Brothers lie in shallow graves
Fathers lost without a trace
A nation blind to their disgrace
Since he’s been here
 

Edward ed io abbiamo girato quasi tutta Hogwarts, per cercare suo padre. Non vorrei farlo, e me ne pento subito, ma decido di dirigermi verso la Sala Grande. Andiamo ufficialmente a cercare un cadavere. Entriamo, e la scena che vediamo è semplicemente devastante.
Decine di corpi giacciono sulla fredda pietra della Sala, circondati da macerie e parenti disperati. Non mi sembra di vedere facce familiari, per il momento e, nonostante tutto, tiro un sospiro di sollievo.
“Qui non c’è il mio papà”
Solo per un attimo lascio allontanare il mio sguardo dall’ingresso della Sala, per rivolgermi a Edward, ma non riesco ad aprire bocca che un urlo straziante mi fa girare verso il portone aperto. Là, vedo la signora Weasley cadere a terra, con il volto contrito dal dolore, di fronte a quello che sembra essere Fred. In breve, il corpo è circondato da altre teste rosse, tutte in preda al dolore: alcuni piangono in silenzio, altri stringono i pugni per la rabbia, ma tutti sono ugualmente a pezzi. Gli unici a esternare completamente il loro dolore sono la signora Weasley, che lancia urli strazianti, e George, che sembra essere stato appena baciato da un Dissennatore.
“Andiamocene” dico a bassa voce a Edward.
Ci allontaniamo senza avvicinarci ai Weasley. Non posso fare nulla per loro, e mi sembra più giusto lasciar loro un po’ d’intimità familiare.
Una volta fuori dalla Sala, ricomincio a pensare al padre di Edward. Non l’abbiamo trovato né nei corridoi né nella Sala Grande. Per il momento è come se fosse vivo e nello stesso momento morto.
“Che cosa facciamo ora?” mi chiede Edward stanco. Vedo che sta lentamente perdendo le speranze. Non voglio che perda le speranze.
“Potremmo cercare fuori, nel parco” propongo “Forse sta dando una mano con i feriti”.
Edward annuisce. Mentre ci dirigiamo fuori, vedo avvicinarsi Kingsley Shacklebolt e corro a fermarlo.
“Kingsley!” Edward ed io lo raggiungiamo in fretta “Stiamo cercando il padre di questo bambino, si chiama Neil O’ Brian. È un Auror… ”.
“Gli Auror sono all’oscuro di ciò che è successo oggi a Hogwarts” ci dice Kingsley “E credo che siamo stati fortunati che voi ragazzi abbiate avvertito noi dell’Ordine”.
“Ma il mio papà è venuto qua a combattere” ha risposto Edward.
“Credo sia venuto più per te che per la sua nazione” ha ribattuto Kingsley “E vorrei aiutarti a cercarlo, ma c’è molto da fare prima che lo scontro ricominci”.
E così dicendo ci lascia sulle scalinate per andare verso il parco.
 
 
 
 
And I see no bravery
No bravery in your eyes anymore
Only sadness
 

Abbiamo trovato Neil O’ Brian, alla fine.
Morto.
Ora sono seduto sull’erba accanto a Edward, che tiene stretta la mano di suo padre nella sua. Da quando lo abbiamo visto disteso sotto i resti delle serre di Erbologia, non ho avuto il coraggio di guardarlo negli occhi. Sono sempre rimasto ottimista, cercando di rassicurare Edward, ma ho sbagliato. L’ho illuso, e ora è probabilmente più distrutto di quanto lo sarebbe stato senza di me.
“Mio papà adorava Erbologia” mi dice all’improvviso singhiozzante “Era la sua materia preferita”.
Rimango un po’ in silenzio prima di rispondere: “È anche la mia preferita”.
Passano altri attimi di silenzio, interrotti solo dal naso di Edward che cerca di aspirare il muco che gli cola dalle narici. Finalmente ho la forza di girarmi a guardarla e mi si stringe il cuore a notare che i suoi occhi sono spenti. La luce che aveva spinto il dodicenne a rimanere al castello durante la battaglia e che lo aveva spinto a cercare dappertutto suo padre era sparita, lasciando solo una voragine di tristezza.
“Quando finirà questa guerra, mi assicurerò che le serre siano ricostruite esattamente com’erano prima” dico convito “Mi aiuterai?”
Edward si gira a guardarmi e nonostante tutto, mi fa un piccolo sorriso e annuisce.
 
 
 
 
 
 
 
Mentre trasporto il corpo di Neil dentro il castello, sento che qualcosa dentro di me cresce a dismisura. Mi rendo conto che l’ho sempre avuta: anche all’età di Edward, sebbene non riuscissi sempre a dimostrarlo. È la stessa cosa che mi ha spinto a reagire contro i Carrow e a combattere oggi. E con questa promessa, fatta a uno sconosciuto sporco di polvere e lacrime, sento che cresce ancora di più. C’è molto più che la mia vita e quella dei miei amici, c’è in ballo il futuro. Ed è per questo che ora, dinanzi al corpo di Harry morto, non mi fermo. La guerra non finisce per un morto. Al contrario, si combatte di più, per fare in modo che quella non sia una morte inutile. È questa forza, questo coraggio che mi ha portato di fronte a Voldemort; che mi ha fatto avere il Cappello Parlante in testa; che mi ha fatto cadere tra le mani la Spada di Grifondoro. E ora che ho decapitato il serpente di Voldemort, so di averla trasmessa a tutti.
Coraggio.
 



III classificata: Alexia96 




Grammatica: 9,75/10 
Hai fatto un ottimo lavoro! Ti segnalo solo due piccoli errori (per i quali ti ho tolto 0,25 cadauno): 
- Proprio nella prima frase hai scritto: “Gito tra i corridoi distrutti”. Forse volevi scrivere: “giro tra i corridoi distrutti”. Piccolo errore di battitura. 

Stile: 3/5 
Anche qui ottimo lavoro. Il tuo è uno stile molto buono e scorrevole. 
Hai sbagliato una virgola: anziché “Gito tra i corridoi distrutti aiutando quante più persone possibili ma mi sembra tutto inutile” era meglio scrivere “Gito tra i corridoi distrutti aiutando quante più persone possibili, ma mi sembra tutto inutile”. Tolto 0,25 per questo, il resto dei punti mancanti deriva da una mia valutazione personale del tuo stile, che è buono ma non ottimo. 

Lessico: 4,75/5 

Hai fatto una piccola ripetizione, per la quale ti ho tolto 0,25 punti. “Vedo che sta lentamente perdendo le speranze. Non voglio che perda le speranze.” “perda le speranze” è stato ripetuto due volte, non è molto bello, anche se magari lo hai fatto per enfatizzare il concetto. Sarebbe stato meglio scrivere: “Vedo che sta lentamente perdendo le speranze. Non voglio che lo faccia”. 

Utilizzo canzone: 4/10 
Beh, qui ci siamo poco. Le strofe sono solo tre, e per come la avevo pensata io, dovevano esserci più o meno tutte. Ma non è stato questo a farti calare il punteggio così. No bravery è una canzone che si adatta molto al contesto, avevo inserito canzoni più difficili, e tu, beh, non l’hai resa poi molto bene. Il senso della tua storia segue in parte soltanto la canzone, non c’è il pathos e la disperazione che la permea. Mi aspettavo qualcosa di più inerente, diciamo. Tuttavia non è che la storia sia fuori luogo, i tratti essenziali ci sono. 

gradimento personale: 17/30 
Il punteggio anche qui è calato per i motivi scritti sopra. Mi aspettavo qualcosa di più profondo, ecco. Tuttavia quello che ha portato alla rivalsa la tua storia, è stata l’ultimissima parte: stupenda. È il pezzo più profondo e coinvolgente della storia, come dire, mi è piaciuto tantissimo!!! Di per sé poi il racconto non era male: sino all’ultimo ho sperato che il padre di Edward fosse vivo, e invece … ho apprezzato la scena in cui i Weasley piangevano la morte di Fred poiché inserisce ancora meglio la storia all’interno della vicenda. Sei stata molto brava, complimenti! 
Totale: 38,5 su 60 punti 
 
 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Alexia96