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Autore: LuxPKK    19/03/2015    1 recensioni
In uno spazio etereo, Vuoto, morto, un individuo è posto dinnanzi a una scelta.
Tornare alla dura realtà da cui proviene, facendo tesoro delle poche cose positive del mondo...
O sprofondare nell'oscurità delle proprie illusioni?
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Un racconto introspettivo metaforico sul confronto tra realtà e illusione; un mondo in cui sia la gioia che il dolore sono veri, o un'illusione in cui tutto è falso ma con la perenne convinzione di essere nel giusto?+
PS: Il titolo non ha un vero e proprio significato, è così e basta.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non vi è nulla intorno a me. Vuoto, non esistenza.
Non la percepisco come Luce o come Oscurità. È solo Nulla.
Sto fluttuando nel vuoto. Posso salire... o scendere.

Improvvisamente, sopra di me, qualcosa si inizia a vedere.
Una luce squarcia il buio, mostrandomi attraverso una fenditura ciò che sembra un verde prato.
Emana sensazioni piacevoli, rilassanti.
Ma il manto erboso è contornato da un cielo grigio e monotono.

Sotto di me, invece, l'oscurità dà forma a una meravigliosa città, illuminata dalla luce violacea di un cristallo.
Non percepisco sensazioni di piacere, ma di protezione.
Sento di essere al sicuro, nelle tenebre.

C'è qualcosa di diverso, oltre alle due ambientazioni mostrate.
L'immagine alta è nitida, quasi tangibile.
Quella bassa è sfocata ed effimera, come se potesse sbiadire da un momento all'altro. Lo stesso cristallo è crepato, come se fosse sul punto di infrangersi.

Devo scegliere? Potrei salire.
In quel prato sarei davvero vivo, affronterei la realtà delle cose.
Quel luogo è piacevole, ma il mondo non lo è. Sarebbe soltanto dolore, vero dolore.
Dicono che una singola persona può cambiare le cose.
Altri, invece, dicono che un singolo individuo insoddisfatto... può solo morire.
Direi che c'è un fondo di verità, se mi trovo in questo luogo.
Potrei scendere.
Nessun dubbio o incertezza, la vita di sotto fa proprio per me.
Sarebbe felicità, effimera e falsa felicità.
Potrebbe svanire da un momento all'altro, costringendomi a fare i conti con le mie azioni.
Però... sarebbe bello.
Rifugiarsi in qualcosa di apparentemente meraviglioso, ignorando le pene i dolori del mondo reale.

Cosa voglio fare?
Sento che ho ancora qualche legame al mondo di sopra. Sento come un filo rosso che mi tiene sospeso dall'alto.
Posso arrampicarmi... o posso spezzarlo.
Forse vuol dire che ho ancora qualcosa da fare lassù? Che non sono finito?
È ancora presto per lasciare il mondo dei vivi e sprofondare nell'illusione delle tenebre.
Però... al solo guardare il mondo dell'oscurità... mi sento più leggero.
Senza pesi sull'anima, solo candide carezze.
Ma non è affetto vero... no, è tentazione. Sono qui solo per spingermi a scendere nel loro universo.

Penso.
La realtà è un posto meraviglioso, importante per tutti noi. Bisogna sapere cosa ci aspetta nella vita di tutti i giorni.
Però... quando è troppo è troppo.
Mi lascio andare, avvolto dal calore delle mie fantasie.
Non sono reali, ma per la mia mente è così.
E allora, si può fare finta che lo siano.
Quanto un individuo può illudere se stesso e vivere nel proprio rifugio?
Beh, lo scoprirò molto presto. Consapevole che dovrò fare i conti con le conseguenze delle mie azioni.
Anche se forse... tutto questo non mi importa.

Sebbene io approvi la mia scelta, passo la discesa a domandarmi se ho fatto la scelta giusta.
Evidentemente... è la mia natura.
   
 
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