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Autore: la luna nera    20/03/2015    3 recensioni
Ci sono castelli, ville e antiche dimore in cui si dice vaghino fantasmi ed entità sovrannaturali con le loro storie tristi e a volte tragiche. Ho tentato di mettere in rima alcune di esse, sperando che incuriosiscano voi come hanno incuriosito ed appassionato me. Dopo potete leggere un brevissimo racconto della storia legata agli spiriti di cui parlo in ogni poesia.
Buona lettura!
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LAURA LANZA DI CARINI
 
Laura si sentiva sola e trascurata,
andata in sposa ancora adolescente
al barone di Carini che l’abbandonava
per la caccia ritenuta più interessante.
 
Trovò un gran confidente in Ludovico,
ma resta il mistero sulla relazione,
forse era amante o forse solo amico,
non esiste prova che ne dia menzione.
 
Tutto quello che ci fu tramandato
è che la morte li colse in dicembre
in circostanze nascoste nel passato,
verità sospese fra luci e ombre.
 
Compare la mano insanguinata
nella triste ricorrenza
dell’innocente Laura eliminata
per salvare onore ed apparenza.
 

 

 
LA STORIA, LA LEGGENDA
 
La storia della Baronessa di Carini è uno dei gialli più misteriosi tutt’ora irrisolti d’Italia ed ha ispirato varie fiction televisive. Tutto si è svolto nel 1563 presso il castello’situato nell’omonima località poco lontano da Palermo. Laura era la figlia del barone Cesare Lanza e fu data in sposa all’età di 14 anni al barone di Carini Vincenzo La Grua Talamanca. Questi preferiva di gran lunga la cura del suo patrimonio e dei suoi interessi che la giovane consorte, la quale iniziò a frequentare la corte reale del capoluogo siciliano. Qui conobbe Ludovico Vernagallo, nobile appartenente ad una delle famiglie con cui i La Grua Talamanca intrattenevano rapporti economici. Non sappiamo con sicurezza se i due fossero semplici amici o amanti con figli al seguito, l’unica notizia  certa è il loro atto di morte redatto il 4 dicembre 1563. Pare che Laura sia stata uccisa direttamente dal padre, mentre Ludovico venne freddato da un sicario mandato dal marito della sfortunata ragazza. La loro morte fu occultata e il barone ne uscì pulito grazie alle sue molte influenze a corte. Questo narra la leggenda, ma ci sono altre due versioni dei fatti: una sostiene che i due erano amanti e  furono freddati dal padre di lei che li scoprì a letto dopo che un monaco aveva fatto la spia. L’altra li vede solo amici e vittime degli antichi rancori fra le famiglie coinvolte.
Comunque siano andate le cose si dice che nell’ala ovest del castello vaghi il fantasma di Laura e che nel giorno della ricorrenza della sua morte compaia una mano insanguinata nella sua stanza.

 
  
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