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Autore: Le Ladies14    20/03/2015    11 recensioni
Sembrava un tranquilla domenica mattina, ma “tranquilla” e “Nerima” erano due concetti quasi mai accostabili nella stessa frase.
Una folla, tanto pittoresca quanto inferocita, si stava dirigendo a passo di carica verso gli uffici della EFP Corporation.
Il frastuono era udibile a chilometri di distanza e una gigantesca nuvola di polvere si spostava per le vie del quartiere ad una velocità impressionante.
***
Vi siete mai chiesti cosa potrebbero pensare Ranma&Co di persone che come noi autori prendono, stravolgono e incasinano le loro già strampalate esistenze? E cosa potrebbero fare quei pazzoidi una volta di fronte a chi ha osato portare ulteriore scompiglio, pasticciando con le loro vite?
Con questa storia tentiamo di dare risposta a questa domanda.
Fan fiction a sei mani scritta da: Aron_oele, faith84, Pchan05
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sembrava un tranquilla domenica mattina, ma “tranquilla” e “Nerima” erano due concetti quasi mai accostabili nella stessa frase.

Una folla, tanto pittoresca quanto inferocita, si stava dirigendo a passo di carica verso gli uffici della EFP Corporation.

Il frastuono era udibile a chilometri di distanza e una gigantesca nuvola di polvere si spostava per le vie del quartiere ad una velocità impressionante.

Una moltitudine di teste, colori, forme ed espressioni diverse, svariate buffe, altre arrabbiate ed alcune semplicemente curiose, si agitava lungo il viale d'ingresso.


***


Nell'attico i tre anziani collaboratori, i famigerati Qui Quo e Qua, erano in fermento, e non solo per quello che da lì a poco tempo sarebbe accaduto.

I tre avevano ricevuto la soffiata della non gradita visita che avrebbe invaso l’edificio con richieste e pretese poco ortodosse. Ma ciò che realmente li preoccupava era come rimandare a casa quella folla inferocita e  limitare i danni.

Il più anziano nonché più saggio e mite del trio, alzandosi dall’imponente poltrona di pelle nera, espresse con convinzione il da farsi.
Qui era un uomo intelligente, preparato, un leader. Era alto e moro, dai modi altezzosi, forbito, cavalleresco nell'esprimersi, spesso usava termini inconsueti ed arcaici ed un tono austero. Ma ciò che più restava impresso era quel suo sorrisone a labbra strette che metteva poi in risalto due guanciotte da stritolare... un vero play boy per le amanti del genere!

-Li manderemo dalle tre Ladies, loro sapranno come affrontare la questione, dopotutto sospetto fortemente che vi sia una di loro dietro a questa inappropriata macchinazione-

-Ma sei impazzito?- ribatté Qua. Era un ometto vanesio, dai modi effeminati. Acido, bisbetico, saccente. Si curava molto, si riteneva una spanna sopra agli altri e amava criticare e giudicare tutto e tutti. Ogni giorno indossava capi d’abbigliamento non propriamente di gusto, per la riunione con i due soci aveva scelto un doppiopetto rosa in “perfetto” stile Grande Gatsby, ritenendo in maniera “modesta” di aver molto in comune con il grande scrittore Fitzgerald. Giusto per dare un'idea del tipo.
E, altra cosa fondamentale, odiava e screditava praticamente ogni giorno e con insistenza quasi maniacale la divisione della società denominata "Ladies".


-Non capisco perché tu ce l’abbia tanto con loro, a me sono piuttosto indifferenti- mentre Qui e Qua discutevano, Quo, il terzo socio, se ne stava placidamente seduto fissandoli mentre si carezzava la cravatta impreziosita da tanti disegni raffiguranti esserini simili ai Pokemon.

Non era elegante come Qui ed era noto per la sua mancanza di tatto. Spesso scurrile, provocatore, usava senza problemi epiteti poco simpatici per offendere i malcapitati che non considerava alla sua stregua. Ma quella era la scorza, chi lo conosceva bene lo definiva un rozzo bifolco ma dal cuore tenero.

-Te lo dico io il perché, Qui. Non capisco come non siano state licenziate quelle tre incompetenti! Anzi, ancora non capisco come tu possa ammettere l'esistenza della sezione Ladies! Non fanno altro che screditare il buon nome della società!-

-Dai non esagerare Qua, a me non sembrano malvagie e poi si sono mostrate sempre all’altezza dei loro doveri- intervenne Qui.

-All’altezza dici? Ti dico io cos’hanno che non va. C’è la tipetta dai capelli rossi che non ha né modo e né grazia e stona con l’eleganza della EFP. Crede di essere la discendente di Dante e il suo humor non fa per nulla ridere. Ancora mi meraviglio come il loro ufficio sia intatto, visti i suoi modi da camionista-

-Senti Qua, Lady Werewolf  non sarà una ragazza dotata di pazienza e accentuata femminilità ma è competente, brillante, arguta e preparatissima e a mio avviso ironica quanto basta. Una delle migliori aggiungerei- Qua storse il naso. Qui aveva ragione, così decise di scagliarsi sull’altra Lady.

-Ok, se non ti ho convinto con la rossa, allora spiegami a che ci serve quella specie di squillo da quattro soldi. È  volgare, disinibita, allusiva e non so se leggi quello che scrive… parla di sesso orale e orgasmi senza ritegno. Fai prima a vederti un porno-

-Concordo- aggiunse laconico Quo.

-Dai non esagerate, Lady Ice è solo una provocatrice, ma se la conosceste meglio scoprireste che è una donna eccezionale. È scaltra, furba, cinica quanto basta e poi il suo saper fare, che io definirei carisma, ci è utile. Se le piace il sesso questo è affar suo... e del fortunato che riceve le sue carnali attenzioni-

-Maledizione Qui! Ha annebbiato anche il tuo cervello e risvegliato quello che celi nelle braghe-

-Ma non dire stupidate! Così mi offendi. Sai che sono imparziale e non bastano un bel culetto, due occhi da cerbiatta e quattro moine ad incastrarmi, dovresti saperlo!-

-Ma smettila, comunque a questo punto, se una è brillante e l’altra è carismatica e ci sa fare con i clienti, a cosa diamine ci serve la stangona “ce l’ ho solo io perché sono la più gnocca”,  che fa tutta la  finta verginella? Un diavolo travestito da angelo!- a quelle parole Quo si alzò di scatto.

-Eh no Qua, non te lo consento! La piccina è una brava ragazza, è dolce e sa tenere a bada quelle due folli. Lei è il perno e non si tocca!-

-Quo non capisco perché la difendi tanto? Solo io la vedo per quel che è?-

Alla risposta tacita dei due colleghi Qua sbuffò indispettito:
-Comunque sapete cosa vi dico? Date il compito di affrontare la folla a quelle tre vipere e sarà un disastro totale. Ma poi non dite che non vi avevo avvisati-

-Qua come sei sospettoso, dai loro un po' di fiducia no? Non possiamo gestire tutto noi, sono anni che lo facciamo, è quasi ora della pensione- disse placidamente Quo, accendendosi una sigaretta.

-Pensione? Mandaci la bionda “nove settimane e mezzo” in pensione, anche lei ha l'età giusta!-

-Non fissarti su queste sciocchezze- sospirò Quo emettendo una bella nube di fumo.
 
-Per cortesia non fumare qui dentro che questo disgustoso odore impregna il mio bel tendaggio di pizzo francese. In ogni caso, affinché voi lo sappiate, vi comunico che stanno arrivando anche le altre... - rispose Qui con fare tranquillo.

-Come? Stanno arrivando tutte le altre?- urlò Qua isterico, con la vocetta strozzata e gli occhi fuori dalle orbite -Hai... hai... CONVOCATO TUTTA LA SEZIONE LADIES?-

-Esattamente, stimato collega- annuì mestamente il socio meno paziente, spruzzando nell'aria un costoso deodorante per ambienti.

-Di male in peggio- sentenziò poi -E cosa vengono a fare?-

-La folla vuole anche loro, soprattutto loro, oserei dire...-

-Anche quella, Lady Rambo o come si fa chiamare? Il pubblico la adora... vai a capire il perché. Le basta dire “ho fatto la pipì” e si becca una recensione!- sputò Quo velenoso.

-Anche lei socio e non solo-

-Insomma chi verrà? Mi devo preparare spiritualmente- Qui si avvicinò all’amico e, contando sulle dita, iniziò ad enunciare i nomi delle loro non gradite ospiti.

-So che ci saranno Lady Matrona, quella che crede di sapere il giapponese ma ha l'indole da ninfomane quasi come Lady Ice; Lady Norris, che si crede una spia ma a me sa più di Lady Mengacci; Lady Funny che non ha ancora capito che esiste l’HTML e continua a rovinare le nostre diottrie con quei capitoli monoblocchi; Lady Action, quella fissata con Tolkien; Lady Merkel che fa storie dai capitoli assurdi e lunghissimi con melograni russi... evidentemente dove vive si è soliti fumarsi la cicoria; Lady Tiger ma più che occhi della tigre mi sa di Magù l’orbo; Lady Dream che ormai si crede una scrittrice bella e fatta; Lady Art il grande Picasso che colora come una bambina dell'asilo, Lady Shakespeare che perché recita in un teatro sociale si crede prossima vincitrice del Golden Globe, poi c'è...- Qua furioso lo bloccò.

-Basta, questo è troppo! Sapete dove trovarmi e spero rivediate le vostre decisioni riguardo questa... questa farsa!- disgustato andò via sbattendo la porta. Un'uscita degna di una prima donna, plateale ed esagerata quanto bastava.

-Ma cosa gli è preso, Qui? Io invece la vedo come un’occasione per dire loro ciò che penso e magari se sono fortunato qualcuna me la levo dalle scatole-

-A volte sembra proprio una femmina isterica Quo, e le femmine isteriche beh... chi le capisce è bravo, Comunque non sottovalutarle. Se una può intimorire, tutte insieme sono davvero agghiaccianti! Preferirei essere bloccato in ascensore con l'esimio dottor Hannibal Lecter a digiuno da una settimana che trovarmi in una stanza con tutte loro. È ora di mettersi al lavoro, vado a parlare con la nostre croci e delizie-

-Qui sta attento! E soprattutto metti un bavaglio e lega con delle manette la bionda disinibita. Qua ha ragione… di lei non mi fido nemmeno io, è la peggiore! L'unica delizia tra quelle tre è Lady Grey, così dolce e a modo-

-Quo tu hai fiducia solo nella bellezza più giovane, ma attento, non vorrei restassi deluso o che ti ritrovassi con qualche osso rotto... e non solo metaforicamente! In quanto a Lady Ice non sarebbe male vederla legata e muta…magari potrebbe essere lei ad avere una lezione questa volta…-

-Se ti piace il genere…- ridacchiando Qui si recò dalle Ladies.


***


Dalla finestra del 25° piano del  palazzo ultramoderno con l'intera facciata esterna che riluceva di vetro e acciaio, una splendida ragazza, alta, dagli occhi scuri e dal tratto orientale, naso all’insù e lunghi capelli biondi, fissava quel putiferio in preoccupante avvicinamento. Indossava una camicia bianca extra large e dei leggins neri. Ai piedi semplici tronchetti bassi. Nonostante l'outfit semplicissimo e che non valorizzava quel corpo armonioso, era una visione e lo sarebbe stata anche con un banalissimo sacco di iuta.

Si spostò una ciocca di capelli e avvicinò il viso al vetro per osservare meglio.

-Ma che cacchio sta succedendo lì fuori?!-

Un'altra sexy ragazza bionda, più matura, sorrideva maliziosa a gambe incrociate, seduta sopra una massiccia scrivania di un bel color mogano.

-Tra poco lo saprai, dolcezza!- rispose, accompagnando la frase sollevando con nonchalance la longuette nera per sistemarsi  le autoreggenti.

Sprizzava sensualità da tutti i pori e sembrava attendere qualcosa con divertita impazienza.

Una terza ragazza dai capelli rossi sedeva su una poltrona girevole, appoggiando i piedi con pesanti anfibi di pelle sull'elegante scrivania di legno dall'aspetto assai costoso, incurante della posa non proprio consona ad un ambiente di lavoro.

-Ho l'impressione che oggi ne vedremo delle belle!- sghignazzò fissando le due amiche.

La porta si spalancò improvvisamente e Qui , vestito di tutto punto, entrò fulminando con lo sguardo sia la ragazza bionda seduta sulla scrivania, sia quella sprofondata sulla poltrona.

-Quante volte vi ho pregato di mantenere un certo decoro negli uffici della società!- esordì il nuovo arrivato.

-Anche per noi è un piacere vederti, zucchero!- la bionda sexy si accarezzò il sodo ed alto décolleté fissando dritto negli occhi il nuovo arrivato.

L’uomo arrossì violentemente, ma recuperò immediatamente la padronanza di sé.

-E tu... vorresti cortesemente togliere quei piedi dalla mia scrivania? È di antico legno di noce, risalente al seicento e viene dall'Inghilterra-

La rossa gli fece il verso non appena il ragazzo le voltò le spalle.

-Oh insomma si può sapere cos'hai da rompere le palle?- si spazientì l'altra bionda. Era la più bella ma anche la più pericolosa. Picchiava forte.

-Ti pregherei di non usare questo linguaggio da bifolchi, mia cara!- nonostante la stesse redarguendo il tono era pacato, nobile, aristocratico -Comunque venivo ad informarvi che oggi mi assenterò con gli altri due soci anziani della EFP-

-Il boss, la papera isterica vestita da pessima imitazione del Grande Gatsby e Mr Pokemon ci lasciano sole solette!- scimmiottò la Lady peperina. Si guadagnò ovviamente un’occhiataccia del suo capo.

-Dicevo, staremo via per un pranzo di affari. Probabilmente ci tratterremo anche per il tè delle 17. Dovrete, in nostra assenza, ricevere delle persone e ottemperare alle loro richieste. Cercate di risolver il tutto con modo e grazia, ne va del nostro buon nome!- fece per andarsene, ma si voltò per intimorirle con un'ultima occhiataccia.

-E per quanto riguarda ciò che mi hai raccontato, cara Signora del gelo, sappi che reputo tutto questo ridicolo e puerile!- tornò a fissare la pantera sexy.

-Sai zucchero, inizio a pensare che tu abbia bisogno di meno tè e più te..tte!- lo canzonò la provocante donna.

Le altre due scoppiarono a ridere, la bionda con un certo ritegno, la rossa sguaiatamente.

-Ogni tanto dovresti sbottonarti, mio caro... e non solo in senso metaforico... - si avvicinò al suo superiore con passo felino e con modo sensuale gli allentò il nodo della cravatta e poi gli strizzò quelle guanciotte rosse e piene.

Il giovane fece appello a tutto il proprio aplomb. Si staccò dalla donna  e si avvicinò alla porta sistemandosi il doppiopetto blu notte e il nodo alla cravatta scura, come a voler dimostrare che no, lui non si sbottonava mai.

-Signore, vi prego... decoro, abbiamo una reputazione da...-

La rossa si alzò di scatto e lo chiuse fuori dalla porta -Certo capo, lasci fare a noi!-


Un sorriso beffardo le illuminava il volto. Poi si voltò verso le sue care amiche che ancora se la ridevano.
-Ho il presentimento che la nostra Lady Ice non ci  abbia detto tutto…ora mia cara vuoi dire anche a noi cosa  fa preoccupare tanto il capo e i suoi soci? Perché ci ha convocato di domenica e con così tanta urgenza? Ho il vago sentore che abbia a che fare con quell'uragano che sta piombando in questo momento alla porta del palazzo...-

-Bene bene... tempismo perfetto!- ridacchiò la bionda sexy -Ora che Qui, Quo e Qua si sono tolti dai piedi, possiamo iniziare le danze! Vi spiegherò tutto- La donna iniziò a raccontare per sommi capi...

In realtà la Lady peperina aveva preso accordi ben precisi con uno dei membri della famiglia Tendo, la secondogenita Nabiki.
Tra Lady Ice e la mezzana si era stabilito un legame simbiotico. Erano simili in molti aspetti.
La castana aveva confessato il disappunto che da tempo echeggiava tra la combriccola di Nerima e aveva chiesto il suo aiuto per placare gli animi e creare accordi.
In cambio le avrebbe ceduto foto scottanti su un tale scopettone molto amato da Lady Ice e un bel Cosmopolitan in un noto locale di strip maschile, nonché il piacere di fare spazientire i capi, piacere al quale Lady Ice non si sottraeva mai.
La sua amica Lady aveva garantito la gestione del tutto e un aumento pecuniario da parte della EFP Corporation a tutti i personaggi di Ranma 1/2 con percentuale maggiorata alla loro manager... alias Nabiki Tendo.

Ben presto le tre Ladies avrebbero dovuto far uso di tutte le loro armi per ripristinare l’ordine e la serenità alla EFP Coorporation.

***


Alto, moro, due meravigliosi occhi tempestosi, quello che aveva tutta l'aria di essere il protagonista dell'eterogeneo gruppo camminava a passo svelto e furioso. La mascella contratta, lo sguardo determinato, “ci sentiranno adesso” pensava stringendo i pugni.

Di fianco a lui, che cercava di reggere il suo passo, una ragazza con il caschetto nero camminava con il viso rosso e l'aura incendiaria. “Ne ho io un bel po' di cose da dire!!” si ripeteva mentre fissava le vetrate del palazzo verso cui si stavano dirigendo.

Ancora più indietro, tanto svelta e leggera che pareva volare, una ragazza con i tratti sì orientali ma molto più marcati degli altri, si spostava i lunghi capelli lavanda dal viso mentre il suo sguardo fiero si infiammava al pensiero di una imminente battaglia. “Le sfidelò tutte, quelle stleghe”.

Vicino a lei un ragazzo con dei lunghissimi capelli neri e un paio di spessi occhiali, affilava le armi nascoste dentro la lunga tunica bianca. “Non preoccuparti mia amata, penserò io a difendere il tuo onore!” rimuginava fra sé.

Molto lontano dall'infernale bolgia, un gruppetto più pacato sembrava quasi passeggiare mentre gli altri correvano.
Un signore di mezza età, pelato e con il passo affaticato, si chiedeva se avrebbe trovato cibo, mentre la moglie al suo fianco teneva ben saldo un fodero che portava agganciato alla vita.

Un altro uomo, anch'esso di mezza età ma decisamente più di bell'aspetto del primo, camminava tenendo sotto braccio una splendida ragazza, la figlia, che nel frattempo si domandava cosa avrebbe dovuto fare lei, così gentile per natura e per niente incline alle lamentele.
Al suo fianco c'era un uomo che balbettava alle domande della dolce ragazza, inforcava occhiali appannati e parlottava con uno scheletrino sulle spalle.

Di poco dietro di loro, un'altra ragazza con il caschetto castano e i tratti acuti muoveva velocemente le dita su una calcolatrice, pregustando mentalmente il lauto guadagno di quella giornata. La mezzana delle Tendo ripensava ai  precisi accordi con una delle Ladies. Foto e drink in cambio di garanzie e compensi maggiorati sull'uso improprio dei loro personaggi da parte della EFP Corporation.
Ripose la calcolatrice nella sua costosa Prada ed estrasse uno smartphone ultimo modello, digitando velocemente un messaggio sulla tastiera touch “Tutti i pesciolini nella rete, dolcezza! Sarà una giornata memorabile e la serata si preannuncia ancora meglio...”

Ai lati due piccole figure saltellavano veloci, tanto che parevano quasi due schegge.

Un po' più indietro un ninja buffo e basso si prodigava a srotolare un tappeto rosso, mentre tre figure dall'aria regale ci camminavano sopra lentamente: una bellissima ragazza vestita da ginnasta, che nel frattempo faceva roteare un nastro rosso fuoco e spargeva petali di rosa nera al suo passaggio, facendo echeggiare una risata da fare gelare il sangue nelle vene; un giovane aitante dai capelli castani, vestito da kendoka e che sguainava una lunghissima spada di legno, e un signore parecchio strano che suonava un ukulele e aveva una corona di fiori hawaiana intorno al collo.

Qualche metro più giù altre persone camminavano parlottando e bofonchiando del fatto che loro “si erano stufati di essere relegati a figure marginali”.

A chilometri di distanza invece, un bel ragazzo muscoloso si guardava introno spaesato, trascinandosi dietro un pensante zaino e un grande ombrello rosso, pensando ai compagni persi, mentre la ragazza che gli era di fianco sbraitava dimenando un attrezzo da cucina:
- Come cavolo hai fatto? Erano davanti a noi, DAVANTI A NOI!!!! - urlava mentre seguiva contrariata l' amico che nel frattempo spulciava pensieroso e mesto una cartina.


***


Dalla strada, 25 piani più giù, proveniva un frastuono infernale.
Le tre ragazze si prepararono ad accogliere i loro ospiti.

Lady Ice alzò il telefono e diede istruzioni al portiere per fare entrare immediatamente la folla  assiepata all'ingresso, sempre che non volesse mettere a repentaglio la propria incolumità.

Sembrava uno di quegli scioperi in cui gli operai in tumulto manifestano sotto le imponenti sedi delle società. La differenza era che le conseguenza avrebbero potuto essere ben più disastrose di una “semplice” rivolta operaia!

La rossa si accomodò nuovamente sulla poltrona di pelle nera, aggiustandosi gli occhiali ed assottigliando lo sguardo ambra; la bionda più giovane prese anch'ella una sedia, avvicinandola alla scrivania e accomodandosi al fianco dell'amica.

La signora del gelo sorrise sorniona e sicura di sé ,sistemandosi la strettissima e poco coprente camicetta bianca  nella gonna, e  iniziò mentalmente il conto alla rovescia "tre... due... uno..."

Sarebbe stata una giornata coi fiocchi!


***

Buonasera a tutti!
Per inaugurare questo nuovo contatto "Le Ladies14" che racchiude tante meravigliose autrici, tre di noi si sono unite e hanno prodotto per voi questa storia di cui, se siete arrivati fino qui, avete appena letto l'introduzione.
Sperando che vi piaccia, tutte e tre ringraziamo chiunque abbia la bontà di leggere e il tempo e la voglia di lasciare una recensione.

Ps: Ogni riferimento a fatti, cose o persone reali è puramente voluto... ops, volevamo dire casuale!
Aron_oele, faith84, Pchan05
   
 
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