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Autore: Earth    21/03/2015    10 recensioni
[Raccolta di flashfic]
Quando ci ritroviamo a pensare e il tempo ci sfugge di mano; se il mondo diventa schivo e confuso.
Nei momenti in cui le strade cambiano e i cuori battono, mentre il vento corre attorno alle girandole e le promesse si spezzano...
~ Martedì 14 luglio 1789.
~ Domenica 20 luglio 1969.
~ Venerdì 31 dicembre 1999.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questo capitolo: Terzo classificato al PILLOLE DI RIVOLUZIONE- Flash contest indetto da katniss_jackson sul forum di EFP con la citazione numero 10: "La vita inizia dove finisce la parola." (Osho)

Questo capitolo: Nono classificato al Sintetic Contest indetto da Nora_2000 sul forum di EFP

Questo capitolo: Terzo classificato al Contest - Love is... indetto da milla4 sul forum di EFP ( a pari merito con "Pezzi di nastro" di phoenix_esmeralda )


Cosa accadde? Presa della Bastiglia.

Parole: 497.

Martedì 14 luglio 1789


Faceva caldo.
L'aria afosa aveva riempito la stanza, intrufolandosi dalla finestrella del sottotetto, aveva esplorato ogni angolo, ficcando il naso nei mobili di legno, e infine aveva deciso d'intromettersi nei sogni di Andrè.
Lui aveva cercato di aggrapparsi a quelle figure che si scioglievano, ma alla fine aveva aperto gli occhi e si era ritrovato a fissare le travi impolverate del soffitto.
Era sudato e la camicia gli si incollava alla pelle.
Si tirò su, portandosi una mano alla fronte appiccicosa e pulsante; la sera prima doveva aver bevuto troppo.

Scendendo le scale ascoltò l'irreale silenzio della locanda e il borbottio della vita che scorreva lontano.

« Bonjour Madame » salutò la signora dietro al bancone che continuava a passare uno straccio lurido su di un bicchiere « dove sono tutti? »
La donna rise « vi siete divertiti la notte scorsa, eh? » gli fece l'occhiolino « stamattina sono corsi via: gridano alla rivoluzione. Anche la tua bella! »
E forse solo allora Andrè si svegliò davvero, mentre le parole del ragazzo con il berretto rosso acquistavano senso. Fraternité...

Si alzò di scatto e, lasciandosi dietro il rumore dello sgabello che cadeva, si ritrovò in strada. Corse, inciampando tra i pettegolezzi e gli odori di cucinato che scappavano dalle finestre.
Mentre il suo cuore batteva veloce, per le vie roventi, ricordò il calore dei baci di lei, il tepore delle sue risate e i sussurri sulla sua pelle confondersi alle fiamme del caminetto.
Si fermò, senza fiato, davanti a quel groviglio di gente... Qualcuno gli diede uno spintone a cui non fece in tempo a rispondere che i loro sguardi si mescolarono.
Se la ricordava incastrata in quegli abiti di pizzo e fiocchi. Bella e delicata come una bambola di porcellana.
E rimase a bocca aperta nel vederla lì, in mezzo alla folla, con i capelli in disordine e le guance rosse scottate dal sole. Camille gli lanciò uno sguardo; un sorriso insolente, deciso e brillante. Liberté...
Sembrava un eroe. Come nei racconti che leggeva d'estate, quelli che aveva negato di conoscere in quelle feste lontane, piene di riverenze, violini e parrucche.
Poi, come l'inchiostro nero e splendente macchia il foglio bianco, un colpo partì. Egalité...
Lì, mentre Parigi iniziava a gridare, quando la prigione fu vestita di fumo, Andrè sentì una pagina voltarsi e l'aprirsi di un nuovo capitolo.
Quella gente non sapeva nemmeno impugnare una penna, ma sarebbe stata sua la firma sull'ultimo foglio.
Così, mentre il sole di mezzogiorno bagnava i cuori, feroci e pieni di rabbia, Andrè la vide sparire, trascinata via dalla penna acuta e pungente di quell'invisibile scrittore e non poté fare altro che dire addio ai loro “per sempre”, che forse erano soltanto suoi, e augurarle la migliore delle avventure.
Brava Camille” pensò “ non ti bastava leggerle quelle tue inutili favole, piene di intrighi, inganni e imprese impossibili; quei tuoi maledetti libri illegali.
Brava Camille, ci sei riuscita, stanne certa, il tuo romanzo lo vivrai.





NdA:
Salve ^.^ Per prima cosa: no, non muore nessuno. Camille si fa strascinare dalla folla e André la perde di vista, ma non è stata colpota da nessuna pallottola o che, semplicemente nella confusione si perdono di vista. Poi la storia è stata scritta seguendo i prompt "calore" e "romanzo", e questo è quello che ne è venuto fuori.
È un originale, sono andata un po' a naso quindi spero sia uscito qualcosa di decente XD
(All'inizio ero un po' incerta se i romanzi fossero diffusi già all'epoca della rivoluzione francese e temevo di essere anacronistica, ma, cercando qua e là, wikipedia e questo sito mi hanno confermato come il romanzo è nato in Inghilterra e in Francia nel 1600-1700 e come poi, con l’affermarsi della classe borghese, si sia diffuso sempre di più, quindi dovrebbe essere ok.)
Grazie per essere arrivati fino qui XD

   
 
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