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Autore: RosenQuartz    22/03/2015    2 recensioni
Harvey Specter e Hannibal Lecter hanno proceduto nella loro collaborazione. Un particolare evento potrebbe essere ragione della sua interruzione.
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harvey Reginald Specter, Mike Ross
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ad Aida, un po' in ritardo.



 
Arresto





 
«Dimmi: sono stato davvero così poco chiaro sul non chiamarmi quando sono nel pieno di un meeting?»

«Sei stato chiaro.»

«Bene. E con ciò-»

«Hannibal Lecter.»

«Mike, non è il momento.»

«Andiamo, credevi che non dovessi saperlo?»

«Non c’è niente che tu sia tenuto a sapere.»

«Presumo che con “niente” ti stia riferendo alle duecentodiciassette pagine di perizie da lui condotte per conto della Pearson Hardman.»

«Non vedo cosa ci sia di male. Era uno stimato professionista, ci siamo serviti della sua esperienza.»

«Non metterti a fare l’avvocato con me.»

«Qualunque altra questione a lui riferibile è fuori dal mio ambito di competenza.»

«In questa foto indossa un tre pezzi.»

«Come ogni uomo di buon gusto.»

«Ti sei appena paragonato a un sadico torturatore seriale.»

«Se avessi letto il fascicolo, sapresti che ciò non è esatto.»

«Vuol dire che era innocente?»

«No, ma il sadismo non rientrava nel suo profilo. E non torturava le sue vittime.»

«Credevo fossi nel pieno di un meeting.»

«Non ho mai detto di esserlo.»

«Questa conversazione sta scadendo nel ridicolo.»

«Non sono stato io a chiamarti per rinvangare rapporti di lavoro sciolti da anni.»

«Per arresto.»

«Cosa?»

«Avete sciolto il rapporto dopo il suo arresto.»

«Ne riparliamo al mio ritorno.»

«Aspetta, Harv-»

CLICK!
 





 
Harvey era ormai certo che l’interfono non fosse stato correttamente disattivato: l’ininterrotto ronzio iniziava a innervosirlo.

«Vorrei che mi rappresentasse in tribunale.»

Fissò con sufficienza l’uomo sedutogli di fronte che aveva appena parlato. «Non mi occupo più di penale.»

«Se ne è occupato fino al mese scorso» ribatté Hannibal Lecter. «Non è poi trascorso molto tempo.»

«Ne è trascorso abbastanza.»

Il Dr Lecter rimase in silenzio per qualche istante. «Ritengo sia consapevole che sarei in grado di soddisfare ampiamente la sua parcella.»

«Mi creda, non la difenderei nemmeno per un miliardo di dollari.»

«La sua morale è davvero così rigida?»

L’avvocato sorrise al palese divertimento dell’altro. «Non è questione di morale. Il penale mi annoia.»

«E futili gusti personali sono in grado di farle rinunciare a una sfida di tale portata?»

«Non chiamerei “sfida” quella che mi sta proponendo.»

«Perché non c’è modo che io possa essere innocente?»

«Perché io vinco. Vincerei anche la sua causa e non c’è modo che mi convinca a farle evitare le sbarre» si spiegò Harvey, sottolineando ogni concetto con consapevoli scatti della mano destra. Un evidente tentativo di intimorirlo e di mostrarsi padrone dell’ambiente circostante, rifletté Hannibal; si chiese quanto a lungo una persona giunta a quei livelli potesse ancora ignorare di essere così fanciullescamente prevedibile.

Lecter si rimirava la punta delle dita con attenzione, impedito dalle manette ai polsi in qualunque altro movimento. Harvey avrebbe giurato che stesse sorridendo sotto i baffi, se solo non avesse conosciuto lo psichiatra tanto da sapere quanto ciò fosse lontano dal personaggio. «Ha appena dichiarato di non essere spinto da motivi etici, ma non rilevo altro dai suoi discorsi» affermò con tono pacato. «Non riuscirebbe dunque a dormire sapendo di aver lasciato un probabile pluriomicida a piede libero?»

Harvey rise. «Ah, io dormirei benissimo. Piuttosto, sarei l’unico a farlo.»

L’avvocato sperò di essersi immaginato il lampo passato negli occhi dell’altro.

«Ha a cuore qualcuno, Harvey?»

«Mr Specter per lei.»

Lecter diede un cenno col capo in segno di accondiscendenza. «Ha a cuore qualcuno, Mr Specter

Harvey strinse le labbra. «La mia risposta è no, Dr Lecter» concluse. E, ciò detto, si diresse alla porta.








 
   
 
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