- Nick
Autore: Iria
- Titolo: Beyond Redemption
- Rating: Giallo
- Fandom: Death Note
- Personaggi/Pairing: Light/Raito,
Ryuk
- Genere: Dark, Song-fic.
- Avvertimenti: One-shot, What if..?(E se…),
Alternate Universe (AU)
- Note dell'autore: Ho scelto la canzone
‘Beyond Redemption’ degli
HIM, la fics è incentrata sulle convinzioni e pareri di Light. Sono
dialoghi e
discorsi, fondamentalmente, dove ho cercato di esprimere e trovare
significato
ad alcune delle idee presenti nel manga di Death Note!
Beyond
Redemption
*The
human whose name is written in
this note shall die*
Vedo le tue cicatrici.
So da dove provengono
Così sensualmente incise e sanguinanti
Finché sei morta e andata.
“Dicono che
ricevendo un dono si debba necessariamente rinunciare
a
qualcosa il cui valore possa essere paragonato ad esso. Redenzione,
ascensione,
caduta… Sono argomenti frizzanti, succosi: non perdono mai interesse.
Viviamo
in un mondo dove esseri immondi si contendono il marcio.” Si pronunciò
ed un
sorriso beffardo gli si disegnò sulle labbra sottili.
“Esseri immondi?” La domanda fu posta quasi ingenuamente.
“Sì, Ryuk. Creature insaziabili, mangiatori di buoni propositi.”
Precisò il
giovane.
“Tu non sei diverso da loro, mi sembra.” Osservò il Dio.
“Non dire sciocchezze. Io sono solo lo studente più brillante di tutto
il
Giappone, io sono… Un esempio da emulare…”
Disse seraficamente il
ragazzo.
Gli occhi dello Shinigami si illuminarono, divertiti.
“Chi usufruisce del Death Note vivrà pene e tormenti terribili.” Citò
Ryuk.
“Vuoi intimorirmi? Io non ho paura, la paura appartiene a coloro che
sopravvivono immersi nei loro peccati.” Spiegò il giovane, col tono di
chi
dialoga con un bambino molto ottuso.
Stupido umano, il Dio che fronteggiavi già aveva letto e
tracciato il tuo
miserabile destino.
Già adocchiava, divertito, le tue future, pulsanti, sanguinanti ferite.
Sarebbe stato solo un gioco.
E la tua sconfitta, uomo ingenuo, era già scritta.
L’ho visto tempo prima,
Bellezza e splendore lacerati:
È quando il Paradiso diventa nero
E l’Inferno bianco
Il giusto, sbagliato
E lo sbagliato, giusto
“È difficile
mantenere l’ordine.” Quelle parole furono seguite da un lungo sospiro.
“Uh?” Fece il Dio, voltandosi a fissarlo.
“È un grave compito giudicare gli uomini in base ai loro peccati: di
norma chi
commette gravi reati viene condotto all’Inferno. Ma anche
ai peccatori più
accaniti una volta pentiti vengono spalancate le porte del Paradiso.
Perché?”
Si chiese pensoso.
“Giudicare gli uomini in base alle loro azioni non è mio compito. Tanto meno
il tuo.” Rise lo Shinagami.
“Piantala,Ryuk. Sai benissimo che io sono l’unico in grado di
sopportare tale
peso.” Lo corresse seccato Yagami.
“Sarà…” Fece indifferente
“Ottima…” Commentò infine, per poi portare
nuovamente l’attenzione
sul giovane.
“Non vorrai farmi credere che non c’è mai confusione nelle tue scelte,
Light?” Azzardò, ghignando.
“La vita umana è composta da tasselli, quali ‘errori’ e ‘azioni votate
a favore
del giusto’. È un gioco di logica, dove nulla è irrisolvibile, ma a cui
ancora,
purtroppo, non si trova soluzione: il giudizio è in base al peso delle
ultime
azioni commesse dall’uomo. Io non custodisco né l’Inferno, né il
Paradiso: sono
solo il Dio che agisce
secondo una volontà propria.”
Ora…
“Volontà
propria?” Ripeté lo
Shinigami.
Light sospirò ancora, cercando di mantenere la calma.
“Devo spiegarti proprio tutto, Ryuk?”
L’interpellato si limitò a fissarlo, il cupo sguardo inespressivo.
Yagami, allora, tirò fuori lo strumento della sua divina punizione.
“Ora Ryuk, osserva la mia giustizia…” Soffiò, tracciando delle sottili
linee di
nero inchiostro.
Il nome del condannato riluceva sulla nuova e bianca pagina del Death
Note.
Indubbiamente, il processo della sua vittima stava per essere trasmesso
in TV.
Accese l’apparecchio ed attese.
Tre.
Due.
Uno.
“Ora…” Bisbigliò.
E l’attimo dopo, quando il colpevole si accasciò al suolo nell’aula,
una sonora
e divertita risata esplose dalle sue labbra, risuonando nella camera
accompagnata dai ghigni di Ryuk.
“Capisci, mio caro Shinagami?” Lo punzecchiò.
“Io agisco indipendentemente: uccidendo un uomo la mia vita né si
allunga, né
si accorcia. Ciò che ricavo è solo un vantaggio per questo mondo! Ciò
che
ricavo, Ryuk… È solo il rispetto riservato ad una divinità! Io sono un
Dio!” Concluse, esaltato.
Senti trasformare il tuo cuore in pietra,
Senti pungere la tua anima coraggiosa,
Ora sei oltre la redenzione…
E nessuno sarà pronto a prenderti quando cadrai
“Chi mi
ostacola… Morirà!” Con uno scatto
improvviso la sedia fu
rovesciata al suolo.
Quell’umano faceva quasi pena.
Convinzione, astuzia, intelligenza, vanità, pazzia…
Lui integrava tutte queste emozioni.
Non un Dio.
Non
Sol
Oh, ostacolavano il suo cammino di luce, certo, ma essi avevano solo
intrapreso
una strada differente dalla sua.
Anime vili, le aveva chiamate più volte.
Era in errore, come sempre.
Furono molto più coraggiose di quanto potesse immaginare.
L’unico spirito, in bilico tra viltà e valore, era solo il
suo.
“Chi farà uso del Death Note non accederà né all’Inferno, né al
Paradiso.”
“Naturalmente, Ryuk. Io ne sono al di sopra: a me verrà riservato un
posto
d’onore.”
Ti
vedo strisciare,
Puoi appena camminare,
E a braccia aperte
Continui a chiedere di più.
Lo Shinigami godeva di quel momento, ghignando.
Il giovane trascinandosi, lottava.
Lottava per poter, un’ultima e misera volta, compiere la propria
giustizia
Sanguinava, le ferite ed il dolore lo laceravano.
La disperazione e la pazzia aleggiavano negli occhi spalancati.
“Sei un Dio, Light. La morte non dovrebbe
spaventarti; ne hai diffusa
tanta, dovresti conoscerla: è la compagna con cui hai giocato fin
dall’inizio
ed avresti dovuto immaginare che si sarebbe… Stancata.”
“No! Ryuk! Uccidili! Uccidili tutti!” Gridò.
I poliziotti, paralizzati, osservavano la scena, le armi puntate contro
il
delirante ragazzo.
Lo Shinagami aveva preso il suo Death Note: oh, che gustoso sapore
aveva la
vittoria!
“Ahah! Ben ti sta Near! Hai perso! Ed io… Io ho vinto!”
Esclamò, il
sangue macchiava i suoi abiti.
Gli agenti si allarmarono e provarono, con scarsi risultatati, a
sparare al Dio
della Morte.
Stolti, uno Shinagami non sarebbe mai morto per mezzo di
quegli inutili
giocattoli usati dagli umani per ammazzarsi a vicenda.
“Avanti, Ryuk! Fallo..!” Lo incitò.
Una risata scuoteva il suo corpo.
Ero
lì prima, bussando alla stessa porta.
È quando l’odio diventa amore
E l’amore, odio
La fede, dubbio
E il dubbio, fede
“Sai Light, hai
sempre confuso tante cose. Nella vita che ti è stata concessa ciò che
hai visto
e che ti appariva chiaro è sempre stato distorto e tenuto in ombra. I
tuoi
ideali erano solo mostri. E quel che peggio è che non hai mai capito
che tra i due il Dio… Sono io.”
La smorfia che dipingeva
il volto dello Shinigami si tinse di crudeltà.
“Mi sono divertito con te, ma credo che così possa bastare.” Aggiunse subito
dopo con
un sospiro, ad imitazione del giovane che, intriso di terrore, lo
fissava
tremante e rabbioso.
“Non dire sciocchezze, Ryuk! Ammazzali tutti!” Riprese con più fervore,
tenendosi aggrappato alle gambe dello Shinigami per tentare di
risollevarsi.
“Se li uccidessi, allungherei la tua vita e morirei… Non ci tengo
minimamente a
divenire polvere.” Parlò senza fissare o badare al giovane che
si aggrappava a
lui.
Un attimo di teso silenzio.
E lo Shinigami, afferrata la sua penna, prese a scrivere sul nero
quaderno.
Una gioia malsana prese possesso del giovane Yagami.
“Bravissimo, Ryuk! Ben ti sta, Near! Avresti dovuto uccidermi subito!
Adesso è
troppo tardi! Morirete tutti!” Esultò, rivolto ai poliziotti
spaventatati e al
fagotto bianco che, accovacciato al suolo lo osservava inespressivo,
stringendo
Kira in una mano.
Poi Light si immobilizzò.
Il Dio della morte lo trafiggeva col suo sguardo ed una strana
consapevolezza
si fece strada nell’animo del ragazzo.
Ora…
“No Light, sarai tu
a morire: te l'ho detto, non voglio diventare polvere.” Sentenziò il
Dio.
“Ma cos..!?” Spaventato e disorientato, quella frase mozzata straripò
dalle sue
labbra.
“Rilassati, e goditi questo momento. Ora sei tu il condannato, ora tu
stai per
morire.” Fece Ryuk.
Prese una pausa, poi ghignò.
“Ora sarai tu a provare il brivido della morte.”
“NO!Io non voglio morire! NON VOGLIO!” Si ribellò Yagami.
“Ormai è stabilito. Morirai di arresto cardiaco, saprai cosa le tue
vittime
hanno provato sentendo il caldo fiato della morte sul collo.” Spiegò lo
Shinigami, mostrandogli la pagina del quaderno dov’era stato scritto il
nome
del ragazzo.
Senti trasformare il
tuo cuore in pietra,
Senti pungere la tua anima coraggiosa,
Ora sei oltre la redenzione…
E nessuno sarà pronto a prenderti quando cadrai.
Un rantolo
soffocato.
“Ahah,povero Light…”
Bisbigliò il Dio deliziato, chinandosi leggermente
verso il giovane che arrancava.
*All
humans will, without exception,
eventually die.*
“I
quaranta secondi
sono ormai giunti al termine: il peso sul tuo cuore non è il dolore che
precede
l’attacco cardiaco, è la paura.” Gli riferì, poiché il ragazzo iniziava
a
contorcesi dolorante.
“Senti vacillare il tuo spirito non perché stai morendo, ma perché è
stato
sommerso dalla viltà che nascondevi. Non ci sarà un posto d’onore che
accoglierà un Dio...” Ridacchiò a quella
parola. “…Come te.
Nessun luogo, nessuna terra o dimensione ti reclamerà.”
*After
they die, the place they go is
MU. (Nothingness)*
“Morto
e sepolto, della tua
anima non resterà niente: solo un corpo che marcirà coi vermi.
Ritieniti
fortunato: muori giovane, avrai un ottimo aspetto nella bara!” Concluse
malvagio.
“NON VOGLIO MORIRE!” L’ultimo grido esplose rabbioso nei polmoni di
Light.
Povero disgraziato.
Era risaputo che non si potesse giocare con la morte, creatura tanto
capricciosa e dispettosa.
Avevi osato tanto, Light Yagami.
Ed infine risultasti essere solo un giocattolo atto a divertire uno
Shinigami.
Da essere inutile quale eri nato e vissuto, morivi.
*Once
dead, they can never come back to life.*
Un bisbiglio:
“Maledizione…”
E la dama nera lo raggiunse, catturandolo e cullandolo nel suo dolce,
malefico,
caldo e buio abbraccio.
*Owari*
Spero
vi sia
piaciuta! Fatemi sapere e lasciatemi un commentino anche
negativo! Ci conto! Sopratutto perché tengo al fatto nell’essere
riuscita o
meno in un Raito IC! Mi inmporta moltissimo della psicologia di questo
personaggio: chi avrà letto la mia precedente fic su Death Note
ricorderà che
ho chiesto la stessa cosa XD!
Un bacio e ricordate di lasciarmi una recensione! ^^