25/03/2015
2 recensioni
-Tenente, sono incappato in un problema durante la scrittura di un “essemmesse”- si accigliò Ichabod, con lo sguardo fisso sul display del telefonino che aveva in mano.
Abby si sporse dalla spalla dell’uomo per verificare cos’avesse combinato. -Molto semplice, Crane. Hai solo superato il numero massimo di lettere utilizzabili.-
-Ritengo di non aver scritto più di trenta parole.- obbiettò l’altro, continuando a spingere sui tasti come se il cellulare fosse tutto un unico blocco di pietra.
-Devi essere sintetico quando scrivi un sms. Con quel telefono lì, puoi usare al massimo duecentocinquanta caratteri.- lo informò pacatamente Abby.
-Duecentocinquanta!- s’indignò Ichabod -Con quale capacità di sintesi si potrebbero, in così poche lettere, riassumere le adeguate formule di saluto e congedo che si convengono ad una missiva?-
La poliziotta era sul punto di rispondergli, quando il cellulare nella sua tasca trillò la breve musichetta che informava dell’arrivo di un messaggio. Dopo averlo letto, Abby fece un sorrisetto ironico e mostrò lo schermo con l’sms a Ichabod. -In questo modo.-
Tenente, Crane, subito nel mio ufficio!
Angolo Autrice
Con questa corta flash inauguro una raccolta dal titolo a dir poco banale, ma alla quale già sento di tenere molto.
Mi sono sempre chiesta come Ichabod si fosse pian piano abituato alla tecnologia e alle novità del nuovo millennio, così sono rimasta abbastanza delusa quando non è stato mostrato nulla di ciò nella serie. E la mia fantasia ha iniziato a lavorare...
Beh, che dire, spero che le storie che pubblicherò vi lascino almeno un sorriso, e sarei felicissima se mi scriveste una recensione per far sapere cosa ne pensate ^^
Un saluto a tutti,
Nora
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