My life with you
Fandom: Harry Potter
Personaggio principale: Ginny Weasley
Prompt: 087. Vita
Rating: Verde
Disclaimer: Ginny Weasley
e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.
Il fuoco nel camino della Sala Comune stava lentamente morendo.
Harry era intento a terminare la lettura di un libro che il professor Vitious gli aveva assegnato per compito più di una
settimana prima, mentre Ginny era sdraiata sul divano
con la testa appoggiata sulle gambe del ragazzo. Harry le accarezzava i capelli
delicatamente, cullando ritmicamente la ragazza che con gli occhi chiusi si
godeva quel magico momento.
Erano trascorsi solo pochi giorni dalla partita di Quidditch,
ma le sembrava di stare con Harry da sempre; tutto era ancora meglio di quanto
avesse mai potuto immaginare o sperare.
-Finito!- disse Harry chiudendo il grosso libro e lasciando per un
istante che la sua mano si allontanasse dai capelli della ragazza. Ginny manifestò il proprio disappunto per la nuova
situazione aprendo gli occhi e guardando Harry fintamente offesa.
-Non volevo svegliarti.
-Non mi hai svegliata, stavo solo gustando ogni tuo gesto; li ho
aspettati per così tanto tempo!
Harry le sorrise dolcemente e accompagnò il volto di Ginny
verso il suo aiutandola ad alzarsi. Il bacio che venne dopo fu inizialmente
leggero e delicato, ma dopo pochi istanti si era trasformato in qualcosa di diverso:
ogni volta che si sfioravano la passione tendeva a prendere il sopravvento. E non
era solo una questione d’età, come diceva sempre Hermione;
sì, certo, gli ormoni dell’adolescenza avevano il loro peso, ma il fuoco che
Harry e Ginny emanavano quando stavano insieme nasceva
da qualcosa di più profondo, da un amore così intenso da trasformare ogni più
piccolo contatto in una esplosione.
Ginny si era accomodata meglio sul divano
potendo così prendere tra le mani il volto di Harry e costringerlo a non
staccarsi mai più da lei. Desiderio che, peraltro, Harry avrebbe assecondato
volentieri se Ron ed Hermione
non fossero entrati in Sala Comune proprio in quel momento.
Da quando Ron aveva lasciato Lavanda, passava
molto più tempo con Hermione ed Harry e Ginny non potevano che esserne felici, sia perché tutto
sembrava essere tornato alla normalità tra i due, sia perché in questo modo Ron aveva qualcosa a cui pensare che non riguardasse la
sorella ed il suo migliore amico.
-Ehi, voi due! Potereste almeno non fare certe cose davanti a me?
-Ron!- disse Hermione
colpendolo sul braccio con un libro.
-Sei il solito ipocrita! Cosa dovremmo dire noi che ti abbiamo
sopportato mentre ti avvinghiavi a quella oca di Lav Lav?- rispose Ginny acida.
Ron arrossì violentemente e guardò di
sottecchi Hermione per assicurarsi che il riferimento
a Lavanda non la facesse infuriare, ma non successe nulla. Evidentemente la
lite tra i due doveva essere definitivamente superata, per la pace di tutti.
-Parliamo di cose importanti- continuò Ron decidendo
di non dare corso alla provocazione della sorella.
-Dobbiamo farlo proprio ora?- chiese Ginny
indispettita per la prolungata interruzione. Aveva dovuto aspettare talmente
tanto per stare con Harry, da aver bisogno di recuperare il tempo perduto.
-Sì, dobbiamo. Harry, Hermione ed io. Tu puoi
anche restare, se ti va.
-Sentiamo, fratellone! Illuminaci: cosa c’è di così importante da
interrompere la mia serata con Harry?
Ron sembrò rassegnarsi alla presenza
della sorella; gli era difficile accettare che d’ora in poi Ginny
avrebbe fatto più o meno parte del suo gruppo e ancora più strano era dover
dividere il suo migliore amico con la sorella. Era una sensazione davvero bizzarra,
ma del resto non aveva altre sorelle perciò…era totalmente impreparato ad una
simile situazione.
-Stavo pesando al prossimo fine settimana. Ci sarà la solita uscita a Hogsmeade, giusto? Che ne dici, Harry, di andarcene da Zonco a provare qualche nuovo trucchetto? Sai, Fred e
George stanno pensando di comprarlo per allargare gli affari e hanno pensato di
bere qualcosa insieme dopo aver concluso da Zonco.
-Ehm…Ron…- Hermione
sentì il bisogno di intervenire, ma l’amico non colse il suo delicato invito a non
continuare con quella conversazione.
-Una burrobirra tutti insieme da Madama Rosmerta! Sarebbe magnifico, no? Insomma, è da tanto che
non vedo Fred e Geroge…e anche tu, Ginny…se vuoi unirti a noi, farò lo sforzo di sopportarti
anche nel week-end.
L’entusiasmo di Ron si dovette scontrare con
gli sguardi imbarazzati dei tre amici. Nessuno aveva il coraggio di dire a Ron che tutti avevano programmi diversi per quella
giornata.
-Ehm…a dire la verità, Ron…io…io non so se…-
era strano vedere Hermione senza parole.
-Non sai cosa?
-Non so se sia il caso di…insomma…Harry e Ginny
vorranno…voglio dire…
Ginny quasi scoppiò a ridere nel vedere
Hermione così imbarazzata.
-Sapevo che non eri sveglio, Ron, ma oggi hai
davvero superato te stesso!- disse infine Ginny.
-Ginny- disse Harry intuendo che qualunque
cosa avrebbe detto Ginny, Ron
si sarebbe infuriato. Tra loro era sempre così, del resto.
Inoltre, Harry riteneva fosse una fortuna insperata il fatto che Ron avesse accettato la sua relazione con Ginny, ma ogni volta che si apriva una discussione in cui Ron era coinvolto, Harry temeva che contraddicendolo
potesse far saltare quell’equilibrio precario che si era creato.
-Non pretenderai che io e Harry ti stiamo appiccicati per tutta la
giornata, spero!- riprese Ginny guardando il fratello
con la solita aria di sfida.
Perché dovevano battibeccare per ogni cosa? Non potevano civilmente
ignorarsi? Sarebbe stato tutto molto più semplice.
-Tu puoi fare quello che ti pare, Gin. Non ti obblighiamo certo a venire
con noi! Pensavo però ti facesse piacere vedere i tuoi fratelli! E passare
qualche ora con Harry fuori dalla scuola…
-Non ci siamo proprio, Ronnie…- questa volta il tono di Ginny era quasi derisorio. E non si sforzava nemmeno di
tentare di mantenere la calma.
-Non mi chiamare Ronnie! Detesto quando lo fai!
-Vedi, Ronnie…- riprese la ragazza marcando con eccessiva forza il
nomignolo del fratello. -Io non ho nessuna intenzione di sprecare la mia uscita
con te…e nemmeno Harry!
-Harry si è sempre divertito con me e Hermione,
vero Harry?- ma il rosso non lasciò il tempo all’amico di rispondere. -Comunque
se cambi idea, Gin, puoi pure unirti a noi!
-Harry e io vogliamo starcene soli! Stiamo insieme ora…quindi credo
proprio che preferirà stare con me piuttosto che passare la giornata a zonzo
per le strade di Hogsmeade!
Ron aveva aperto la bocca per controbattere,
ma questa volta Harry si era stancato di essere l’oggetto della contesa dei due
fratelli.
-Ehi! Si da il caso che Harry può parlare da solo! E…scusami, Ron, ma Ginny ha ragione: voglio
passare la mia giornata con lei. È il nostro primo appuntamento, la prima volta
in cui possiamo stare insieme fuori di qui.
Ginny sorrise beffarda nei confronti
del fratello che aveva perso l’ennesima sfida con lei; ma la sua vittoria durò
poco.
-E scusami, Ginny…ma Ron
ha ragione: mi fa piacere rivedere Fred e George e passare un po’ di tempo con Ron ed Hermione.
-Ah! Visto! Qundi è deciso…- commentò Ron.
-No! Voglio dire che non vedo il motivo per cui io non possa avere
entrambe le cose. Starò con Ginny e quando Fred e
George avranno finito con i loro affari ci prenderemo quella burrobirra.
Ginny e Ron
si fissarono per qualche istante. Poi entrambi alzarono le spalle quasi
contemporaneamente: evidentemente la tregua era stata accettata.
Ginny si pettinava la lunga coda rossa
da diversi minuti con lo sguardo rivolto oltre il vetro della finestra del suo
dormitorio. Vedeva il fumo uscire dai comignoli delle case del villaggio di Hogsmeade: di sicuro i commercianti si stavano preparando
all’assalto da parte degli studenti di Hogwarts di lì
a pochi minuti.
-Ehi! Ma stai ancora così?- Hermione era
entrata nel dormitorio alla ricerca dell’amica che aspettava ormai da parecchi
minuti di sotto in sala comune.
-Oh, è tardi?
-Beh…Harry si chiederà che fine hai fatto! Magari pensa che tu abbia
cambiato idea!
Nelle intenzioni di Hermione quella doveva
essere una battuta, ma Ginny si voltò verso l’amica e
la fissò con un misto di serietà e tristezza.
-Forse è lui che ha già cambiato idea.
-Ma che stai dicendo? Harry è di sotto che ti aspetta e se non scendi
gli prenderà un infarto!
Hermione aveva ragione. Harry era già di
sotto che l’aspettava: aveva sorriso imbarazzato quando l’aveva vista scendere
dalle scale. Eppure conosceva Ginny da una vita!
Anche Ginny sorrise, pensando quanto fosse tenero
Harry in quel momento e la paura che lui avesse cambiato idea sulla loro storia
svanì di colpo.
Harry le prese la mani con dolcezza, esattamente come aveva fatto la
prima volta dopo il loro bacio in Sala Comune. La avvicinò a sé e le diede una
tenero bacio a fior di labbra subito seguito da una serie di risatine nervose e
fischi da parte della folla dei presenti: sembrava che tutta la scuola si fosse
radunata lì per osservare proprio loro.
Ginny si separò da Harry quanto bastava
per fissarlo negli occhi. Sorrise, la sua tipica risata maliziosa e divertita,
e alzò le spalle. Non le importava poi molto di quello che pensavano gli altri.
Non esistevano nemmeno gli altri.
-Ti stai divertendo, vero?- le disse Harry mentre si incamminavano verso
Hogsmeade. Ginny non aveva
lasciato nemmeno per un istante la mano del ragazzo.
-Lo devo ammettere, sì. È stupido, lo so, ma vedere le facce di tutti
che ci guardano come se fossimo degli alieni è divertente!
La risata cristallina di Ginny fece voltare
qualche ragazza di troppo.
-Ma stai tranquillo- proseguì poi -non voglio trasformare la nostra
storia in qualcosa di pubblico: è solo nostra. Siamo solo noi due. Solo noi.
Nessuno deve interferire.
Harry rimase in silenzio per qualche istante. E si rese conto di questo
solo quando Ginny smise improvvisamente di camminare
senza però lasciargli la mano. Due passi più avanti Harry si accorse che la
mano intrecciata a quella di Ginny era rimasta
eccessivamente indietro rispetto al suo corpo.
-Harry, ho detto qualcosa di sbagliato?- onestamente Ginny
non credeva di aver detto nulla di male, ma la reazione di Harry alle sue
parole l’aveva adir poco spiazzata, per non dire confusa.
-No, no…- disse Harry facendole rirendere dolcemente la passeggiata.
-Allora a cosa è dovuta la tua reazione di prima?
-Vedi, è vero che la nostra storia è solo nostra…siamo io e te…siamo
noi…e nessuno deve dirci cosa dobbiamo fare o come…nessuno può impedirci di
stare insieme se lo desideriamo…
-Ma…? Oh andiamo, è chiaro che a questo punto del discorso c’è un
‘ma’...- disse Ginny fissando lo sguardo perplesso
del suo ragazzo.
-Ma è anche vero che noi non siamo soli…come posso dire…c’è un ‘noi’ più
grande di noi due…non so se mi sono spiegato…
Harry era rosso per l’imbarazzo. Non era affatto facile quel discorso
per lui, ma era assolutamente necessario per evitare litigi ogni giorno.
-Credo di sì…ti riferisci alla discussione con Ron,
è così?- la voce di Ginny era così dolce e
comprensiva che dentro di lui Harry tirò un sospiro di sollievo. Non se l’era
presa.
-Anche…tu per me sei importantissima, anzi sei la persona più importante,
più di qualunque altra…- dicendo questo Harry si era bloccato in mezzo al viale
e aveva preso tra le sue mani anche quelle di Ginny.
Non distoglieva il suo sguardo dagli occhi di Ginny.
-Ma quello che provo per te non cambia la mia amicizia con Ron ed Hermione. Tu lo sai come è
tuo fratello: se dedicassi a te tutto il mio tempo, lui se la prenderebbe a
morte e perderei l’amico più caro che ho. È stato il mio punto di riferimento
per anni…il solo insieme ad Hermione…Capisco che tu
te la sia presa per la mia decisione di vedere Ron ed
Hermione alla fine di questa giornata, ma sto
cercando di mantenere il giusto equilibrio per il bene di tutti.
-Hai ragione. La stessa cosa vale anche per Hermione:
non posso abbandonarla adesso che ha più bisogno di me. Se persino io la mollo
per stare con il mio ragazzo, ti immagini? Potrebbe decidere di fidanzarsi
davvero con McLaggen!- Ginny
rise di nuovo. E Harry seppe che aveva capito. Come sempre. Ginny
capiva sempre Harry ed era anche per questo che lui l’amava tanto.
Senza aggiungere altro Harry avvolse Ginny con
le sue braccia e la strinse a sé. La ragazza chiuse gli occhi: infondo non le
importava dividere per un po’ Harry con suo fratello Ron
e con Hermione. Non poteva chiedergli di cancellare
tutto quello che era! Lei lo amava anche per questo, perché era il ragazzo più
leale che avesse mai conosciuto.
-Vorrà dire che dovrò imparare a sopportare Ron-
disse infine -Non ti permetterò certo di liberarti di me usando la carta ‘Ron’!
-Accidenti, mi hai scoperto!- rispose Harry sorridente.
Avevano ripreso a camminare. Hogsmeade era
alle porte e anche se Ginny avrebbe passato parte
della giornata con Ron ed Hermione
sapeva che sarebbe stata la giornata perfetta che aveva sempre desiderato.
Angolino mio:
ciao a tutti! Che traguardo, sto pubblicando ancora senza anni di attesa! =)
Scherzi a parte! Ringrazio davvero di cuore chi ha letto e recensito lo scorso capitolo e chi ha avuto la pazienza di rileggere tutto! Sono felice di aver ritrovato vecchi amici e spero di incontrarne di nuovi!
Che dire di questo capitolo…ho sempre pensato che la Rowling avesse sorvolato un po’ troppo sul post-bacio. Voglio dire, per tutti i soggetti coinvolti sarà stato un problemino mica da scherzo accogliere la relazione tra Ginny e Harry da un momento all’altro. Soprattutto Ginny e Ron avranno fatto scintille. E mi sarebbe piaciuto vederli in azione quei due…perciò voilà…ci ho pensato io!
Spero vi sia piaciuto. E vi aspetto al prossimo capitolo!
A presto!
Laura
001. |
Inizio. |
002. |
Intermezzo. |
003. |
Fine. |
004. |
Interiorità. |
005. |
Esteriorità. |
006. |
Ore. |
007. |
Giorni. |
008. |
Settimane. |
009. |
Mesi. |
010. |
Anni. |
011. |
012. |
Arancione. |
013. |
Giallo. |
014. |
Verde. |
015. |
Blu. |
|
016. |
Porpora. |
017. |
Marrone. |
018. |
Nero. |
019. |
Bianco. |
020. |
Senza Colori. |
021. |
Amici. |
022. |
Nemici. |
023. |
Amanti. |
024. |
Famiglia. |
025. |
Estranei. |
026. |
Compagni Di Squadra. |
027. |
028. |
Figli. |
029. |
Nascita. |
030. |
Morte. |
|
031. |
Alba. |
032. |
Tramonto. |
033. |
034. |
Troppo Poco. |
035. |
Sesto Senso. |
|
036. |
Olfatto. |
037. |
Udito. |
038. |
Tatto. |
039. |
Gusto. |
040. |
|
041. |
Forme. |
042. |
Triangolo. |
043. |
Diamante. |
044. |
Cerchio. |
045. |
Luna. |
046. |
Stelle. |
047. |
Cuori. |
048. |
Quadri. |
049. |
050. |
Picche. |
|
051. |
052. |
Fuoco. |
053. |
Terra. |
054. |
Aria. |
055. |
Spirito. |
|
056. |
Colazione. |
057. |
Pranzo. |
058. |
Cena. |
059. |
Cibo. |
060. |
Bibite. |
061. |
Inverno. |
062. |
Primavera. |
063. |
Estate. |
064. |
Autunno. |
065. |
Mezze Stagioni. |
066. |
Pioggia. |
067. |
Neve. |
068. |
Lampo. |
069. |
Tuono. |
070. |
Tempesta. |
071. |
Rotto. |
072. |
Riparato. |
073. |
Luce. |
074. |
Oscurità. |
075. |
Ombra. |
076. |
Chi? |
077. |
Cosa? |
078. |
Dove? |
079. |
Quando? |
080. |
Perché? |
081. |
Come? |
082. |
Se. |
083. |
E. |
084. |
Lui. |
085. |
Lei. |
086. |
Scelte. |
087. |
Vita. |
088. |
Scuola. |
089. |
Lavoro. |
090. |
Casa. |
091. |
Compleanno. |
092. |
Natale. |
093. |
Ringraziamento. |
094. |
Indipendenza. |
095. |
Capodanno. |
096. |
Cambiamento |
097. |
Tradimento |
098. |
Dopo |
099. |
Scelta Libera. |
100. |
Scelta Libera. |