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Autore: Lilian Potter    27/03/2015    3 recensioni
-Dovrei dirti le parole che vuoi così disperatamente sentire, Law?-
Trafalgar Law ha lungamente atteso quel momento ed è sempre stato convinto di essere pronto a compiere quel gesto. Eppure, nonostante non rimpianga quel che sta per fare e quel che ha fatto, non può costringersi a negare testardamente la verità che si cela dietro al tutto. Prima dell’evento che ha scatenato l’inferno, lui e Donquixote Doflamingo hanno condiviso una vita insieme, e questo è un fatto che non può venir rimosso unicamente con lo spargimento di sangue che ha tanto premeditato. [Spoiler capitolo 781]
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Corazòn, Donquijote Doflamingo, Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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LONG CHERISHED DESIRE

 




Trafalgar Law, ormai più di un decennio fa, aveva preteso di entrare a far parte della ciurma che ora stava annientando, essendo stato totalmente incurante della propria vita di fronte alla consapevolezza dell’approssimarsi della sua fine e con la ferma intenzione di distruggere quella altrui. Il suo cuore era stato colmo di un’accecante sofferenza e oscurato da un odio profondo di cui aveva cercato di liberarsi nella maniera che più gli era convenzionale.

 

Donquixote Doflamingo in quell’istante era a terra di fronte a lui e, per una volta, finalmente, era lui ad osservarlo dall’alto in basso. Eppure neanche così era riuscito a farlo inginocchiare di fronte alla sua colpa.

 

Lo stesso Doflamingo che in un passato, remoto ma non per questo annebbiato, era stato il primo a riconoscere le sue potenzialità e ad accettarlo per quello che era. Sarebbe diventato la sua mano destra tra dieci anni, aveva detto allora, e Law gli aveva creduto; eppure ora era quella stessa mano che avrebbe dovuto star fornendogli sostegno a condannarlo a morte. Ormai non sarebbe potuta andare in nessun’altra maniera, quella era la sua diagnosi assoluta.

 

Trafalgar Law non poté impedire a sé stesso, per un istante, uno solo, di ripensare ad alcuni eventi che credeva di aver seppellito negli angoli più reconditi della sua mente: l’altro pirata che sorridendo lo osservava e lo sosteneva mentre studiava, i brindisi che avevano condiviso per i loro successi, persino l’occasione in cui Doflamingo gli aveva salvato la vita da quel tale Wellington dalla miserevolmente bassa taglia che non si avvicinava neppure minimamente a quella attuale del Chirurgo della Morte. Ma Law aveva pianto, quella volta, eppure non rammentava più se fosse stato per la vergogna verso le sue scarse abilità o per il sollievo di veder accorrere l’altro in suo soccorso.

 

Non si concesse di andare oltre, Law, e si lasciò sfuggire le accuse che da molto aveva voluto rivolgergli. Non sorrise, Doflamingo, mentre nel rispondergli rinvangava i motivi per cui aveva posto la parole fine alla vita di Corazón. Il moro lo guardò dritto negli occhi che non si scorgevano da dietro le lenti degli occhiali, conscio però del fatto che il suo sguardo stesse venendo ricambiato, quando pronunciò la verità che entrambi conoscevano:

-Ma tu sapevi che Cora-san non avrebbe mai premuto davvero il grilletto…-

 

La caratteristica risata del biondo rimbombò nell’area circostante, accompagnata da colpi di tosse, mentre a fatica puntualizzava un concetto che non aveva mai espresso prima d’allora verbalmente nonostante ci avesse più volte riflettuto sin da quanto lo aveva incontrato per la prima volta.

 

-Dopotutto… io e te siamo uguali.-

 

Quelle parole non sorpresero Law e, anzi, sembrava quasi come se le sue orecchie venissero cullate da esse e la sua determinazione ne venisse rinvigorita. Corazón l’aveva allontanato da Doflamingo per varie ragioni, e il moro sapeva che una di queste era stata il desiderio che non fosse troppo tardi per Law, che non venisse influenzato dalla mentalità di Doflamingo. Esattamente come aveva voluto salvare il fratello. Eppure, forse, era arrivato troppo tardi per questo, poteva addirittura darsi che le cose stessero così sin da prima che i due si conoscessero, che i due avessero già menti e personalità affini.

 

-Sì. E mi sta bene. Quel giorno… quello a morire saresti dovuto essere tu!-

 

Trafalgar Law e Donquixote Doflamingo erano uguali, nessuno dei due disponeva della sufficiente apertura mentale che era necessaria per essere in grado di perdonare un tradimento: questa volta sarebbe stato il turno di Law di dimostrarlo con i fatti.

 

Le labbra insanguinate di Doflamingo si inclinarono e separarono per dare vita ad uno dei suoi tipici sorrisi.

 

-…Dovrei dirti le parole che vuoi così disperatamente sentire, Law?- domandò con il tono di voce sarcastico di cui amava far uso. Grazie alle parole che seguirono, Law trovò le forze di sferrare l’attacco finale per poi esaurirle e lasciarsi cadere al suolo.

 

Nonostante avesse appena vinto e realizzato il desiderio che aveva lungamente avuto a cuore, non provò nessuna soddisfazione in quanto non aveva compiuto nessun passo avanti: quella sofferenza e quell’odio non avevano trovato la pace attesa con la morte di Doflamingo, rimanendo contrariamente fermamente ancorati dove avevano arso per anni.

 

Non era uno stupido, Trafalgar Law.

Comprendeva perfettamente quanto fosse ironica la situazione che gli si presentava davanti.

 

Anche quella volta, in quello che sarebbe dovuto essere il glorioso trionfo della sua vendetta, Doflamingo si era intromesso ostacolando il suo compiacimento: per quanto assurdo sembrasse, lo aveva aiutato.

 

Non solo Doflamingo, in smodate occasioni in quella dannatissima giornata, aveva mancato più volte i suoi organi vitali in numero superiore a quelle concesse per venir relegate superficialmente come semplice coincidenza, ma gli aveva persino detto esattamente ciò che, proprio come aveva giustamente supposto, Law avrebbe voluto sentirsi dire da lui.

 

No, quello che Law aveva avuto bisogno di sentire, incitandolo quindi a compiere il gesto che avrebbe, anzi, aveva, sentenziato il termine della sua vita.

 

Un’inclinatura delle labbra totalmente assente di qualsiasi emozione comparse sul suo volto stanco.

 

Tempo fa, Doflamingo aveva affermato di fronte a lui che Corazón era il suo prezioso fratello minore e che avrebbe condotto alla morte chiunque avesse osato torcergli anche solo un capello.

 

Trafalgar Law sbuffò svogliatamente.

Il bastardo aveva predetto la sua stessa morte. Davvero, l’ironia.

 

FINE

Premetto che ho cercato di essere il più oggettiva possibile.
… Eppure non sono particolarmente convinta di esserci riuscita X°D
Ma, come sempre, direi di cominciare dall’inizio. Come premesso, questa storia contiene forti spoiler ed è deliberatamente ispirata dall’ultimo capitolo uscito di One Piece, com’era anche sospettabile dal titolo: i dialoghi diretti sono estratti da esso, ma potrebbero discostarsi leggermente dalle scan italiane visto che personalmente seguo quelle inglesi e di conseguenza le ho tradotte io. Per i fatti che ho descritto/citato, non ho inventato quasi nulla o almeno ci ho provato: il nome di Wellington, ad esempio, l’ho visto sull’avviso di taglia che c’era nella scena originale del manga. Ma visto che ho una pessima vista, correggetemi se ho letto male XD Quello che sì mi sono permessa di fare è stato interpretare alcuni momenti a piacimento.

Onestamente, probabilmente per la prima vera volta, mi ritengo abbastanza soddisfatta di quello che ho scritto, e spero che vi sia piaciuto e che vorrete farmelo sapere. Mi sono divertita molto nel creare questa storia! Naturalmente porta spalancata anche alle critiche nel caso l’abbiate trovata insensata. Dato che non voglio annoiarvi con le troppe chiacchiere, ho inserito qui infondo alcuni miei pareri a disposizioni di chi vorrà leggerli e scambiare opinioni. ^^

Ringrazio fin da ora chi deciderà di concedermi la gioia di una recensione,
e anche chi qui si ferma ma si è preso il disturbo di leggerla.
Grazie di cuore! (:

 

LA RELAZIONE TRA DOFLAMINGO E LAW

Infondo sono convinta che Law odi Doflamingo per quello che ha fatto Corazòn, ma è innegabile che in passato lo stimasse e suppongo che almeno minimamente si sia affezionato a lui prima, quindi credo che la sua uccisione gli provochi sentimenti contrastanti che ho cercato di illustrare qui, anche se chiaramente non sono tali da impedirgli di farlo. E adoro l’idea che Doflamingo, anche all’ultimo, abbia voluto rovinargli il piacere finale aiutandolo con la provocazione. Le shippers della Doflamingo/Law possono anche leggerla diversamente, ovvero ritenendo che infondo Doflamingo ci tenga in qualche maniera a Law. Tuttavia mi sento di discostare, almeno in questa occasione precisa, almeno parzialmente da questa visione romantica. Amo profondamente il personaggio di Doflamingo, dato che lo ritengo dannatamente realistico e umano visto che incarna una malvagità che non si può negare che esista e di questa fa la sua forza, è seriamente intelligente e calcolatore ed è in grado di valutare razionalmente sia le persone e la loro utilità che le situazioni. Attualmente, si può dire che Doflamingo ci tenesse a Law e abbia cercato di risparmiargli la vita più volte, ma sono convinta sia unicamente perché è il possessore dell’Ope Ope no Mi; infondo lo vuole dalla sua per usarlo, ed in un modo che farebbe morire Law. Un po’ com’è successo a Monet. Non significa che non sia in grado di affezionarsi alle persone, ma semplicemente che i suoi scopi e il proprio vantaggio vengono di fronte ad esse. E, datemi della sciocca, ma in qualche modo mi piace anche questo di lui.

SPETTEGOLANDO SUL CAPITOLO
Confesso di amare gli scambi di pareri, quindi se qualcuno volesse farmi sapere la sua opinione sul nuovo capitolo o sulla saga di Dressrosa in generale sappia che sono più che disposta a parlarne: è fantastico poter condividere opinioni e preferenze con qualcuno che ama il tema quanto te! *-* È indifferente se per recensione o MP, il bello è parlarne! : D Per quanto riguarda me, sono rimasta profondamente colpita dalla questione dell’inginocchiarsi di Dofy, che sarebbe un insulto alla sua regalità! E quando Law, in funzione di medico, ha parlato di diagnosi assoluta ho iniziato seriamente a sbavare! Sull’ultima parte del capitolo invece, quando credevo che fosse finalmente tutto finito, beh… O___O Ma insomma, Oda ne sa una più del diavolo! Ho veramente sofferto per Law; questa è la vendetta che aspettava da molto, quindi che sia Rufy a ‘sistemare le cose’ mi lascia un po’ insoddisfatta. Dato che è lì però c’era d’aspettarselo, quindi momentaneamente mi rassegno a la cosa e mi rendo disponibile a lasciarmi sorprendere dai nuovi avvenimenti. Voi cosa ne avete pensato? (:

 

  
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