Storie originali > Storico
Ricorda la storia  |      
Autore: controcorrente    28/03/2015    2 recensioni
Questo pezzo fa parte della serie ANCIENT WOMEN. Amanishekheto è una delle più famose regine del regno di Meroe e, pochi anni dopo la disfatta di Cleopatra, provò a conquistare l'Egitto, finendo con l'essere sconfitta da Augusto. L'accordo di Samo è la sua uscita onorevole da una sconfitta solida...bhé, buona lettura.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Antichità greco/romana
- Questa storia fa parte della serie 'Ancient Women'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

21 a. C. SAMO

 

 

 

 

 

21 a. C. SAMO

 

Ottaviano era di pessimo umore, mentre osservava coloro che gli stavano di fronte. Lo schiavo della Nubia, incaricato di tradurre le sue parole, continuava ad elencare le varie condizioni del nemico, scandendo tutte le frasi con precisione assoluta.

Cose di rito, quali il rispetto dei confini e la conservazione del bottino. Condizioni che avrebbe accettato senza nessuna obiezione. Il nemico non aveva nessuna intenzione di mettere in discussione le conquiste territoriali, dopo la sconfitta subita, e lui non voleva perdere tempo a corrergli dietro al momento. Non con il cadavere di Marco Antonio ancora fresco. Non gli importava un bel niente di Meroe. Conosceva le ricchezze di quel popolo ma che ragione avrebbe avuto di attaccarlo, quando era consapevole delle vipere che ancora teneva in seno?

Ringraziò gli Dei che avevano guidato la mano di Publio Petronio scacciandoli dall'Egitto...ma, in cuor suo, sentiva che c'era qualcosa di disturbante nella figura che aveva di fronte. Non si trattava dell'assenza di un occhio né, tantomeno, di quel fisico corpulento che gli ricordava quanto gracile e malaticcio fosse.

No, il motivo di quel fastidio era un altro.

Sapere che il suo nemico era Amanishekheto, ecco, quello era il suo tarlo.

Aveva messo a tacere il problema di Cleopatra, sconfiggendola in modo pieno e risolutivo...ed ora doveva venire a patti con una nuova regina africana che, invece, avrebbe mantenuto il suo potere e si sarebbe tenuta il suo bottino.

Gli dei hanno un umorismo davvero beffardo pensò, mentre si immaginava i senatori sorridere sotto i baffi alla notizia di quel bizzarro accordo.

 

21.a.C SAMO

 

Amanishekheto era profondamente insoddisfatta di quegli accordi. Non era così che immaginava la conclusione della sua campagna militare. La morte del faraone aveva rallegrato molti membri della sua corte, lei compresa. Senza i Tolomei, avrebbe esteso i territori del suo regno, ottenendo nuove rive del Nilo, insieme ai campi fertili ed a nuove vie di comunicazione. Gli egiziani erano, da sempre, una spina nel fianco.

Tutti lo sapevano.

Aveva sorriso di gioia alla notizia della disfatta di Cleopatra ma non aveva calcolato il pericolo rappresentato dai romani.

Un errore imperdonabile, da parte sua...ed ora pagava pegno.

Quell'accordo non era altro che un'uscita onorevole da una situazione che, doveva riconoscerlo, non aveva previsto con la dovuta accortezza. Qualcuno dell'esercito avrebbe sicuramente pagato, una volta fatto ritorno a Meroe...o forse no?

Quell'omuncolo malaticcio che governava i suoi nemici non era intenzionato ad attaccarla e, per giunta, consentiva alle sue truppe di tenere il bottino conquistato.

Amanishekheto sorrise a quel particolare.

Aveva pensato, nella rapina che segue ogni battaglia, di prendere la testa di un Tolomei ma quanto era avvenuto in quell'accordo le aveva fatto cambiare idea. Non sarebbe stata la statua di uno di quella dinastia a fare bella mostra di sé a Meroe...ma la gigantesca testa di quell'Augusto, che aveva fatto tagliare da una statua strappatada un insediamento nei pressi di Assuan e che, fino a quel momento, non l'aveva colpita particolarmente, tranne forse le dimensioni. Ho deciso. Pensò con un sorriso.

Avrebbe fatto al suo popolo un dono simbolico che, di certo, non le avrebbe fatto perdere influenza. Portare quella testa e seppellirla ai piedi del tempio della Vittoria di Meroe. Certo, non aveva ottenuto i risultati sperati...ma con che cuore avrebbe tolto agli abitanti di Meroe il piacere di calpestare quotidianamente la testa di un re nemico?

 

 

21 a. C. SAMO

Publio Petronio ascoltò silenziosamente le condizioni della trattativa e, nel frattempo, continuava a sentirsi a disagio. Malgrado fosse il prefetto d'Egitto, non riusciva a non sentirsi minuscolo e insignificante, mentre stava in mezzo lì, tra il suo princeps e quella grassa regina nera. Per tutta la durata dell'incontro, aveva cercato di evitare di guardare i due contendenti...ma, alla fine, si era ritrovato nella spiacevole situazione di non sapere quale fosse il destinatario meno peggiore del suo sguardo. D'un tratto, la vittoria ottenuta gli sembrò insignificante...e forse non aveva tutti i torti.

Ottaviano Augusto aveva una smorfia fredda e inespressiva, così indecifrabile da rendergli impossibile capire se fosse contento o meno di come fossero messe le cose.

Amanishekheto, invece, sfoggiava un sorriso arcaico, cosicché non riusciva a capire se fosse soddisfatta oppure no.

Un profondo malessere lo attraversò. Certo, era contento di essere il prefetto d'Egitto ma la disavventura passata gli mostrava anche gli aspetti meno idilliaci della sua carica. Da un lato, doveva rendere conto ad un'autorità che sapeva essere spregiudicata e spietata come poche, capace di reclamare la sua testa se mai lo avesse desiderato.

Dall'altro, c'era una regina nera con manie di grandezza che aveva fiutato le ricchezze egizie e voleva estendere i suoi confini, non meno pericolosa del suo imperatore e pronta mordergli i talloni alla prima occasione.

Dei tre, sicuramente, il meno contento di quel bizzarro accordo era proprio lui, Publio Petronio che, pensando alla pericolosità degli altri due, si sentiva come una mosca tra due elefanti.

 

ONE SHOT DELLA SERIE DI ANCIENT WOMAN. L'accordo di Samo è un episodio poco raccontato. Dopo la morte di Cleopatra, i sovrani della Nubia, con capitale Meroe, provano a conquistare l'Egitto ma sono fermati da Augusto che stipula un accordo. Anni dopo, i romani conquisteranno la capitale Meroe, distruggendola ma questo episodio è davvero poco noto. Publio Petronio è quasi una comparsa ma ho deciso di mettere questa one-shot per stuzzicare la curiosita. Amanishekheto è nota anche con il nome di CANDACE, un titolo onorifico delle sovrane di Meroe. Publio Petronio costrinse la candace a pagare pesanti tributi ma l'accordo di Samo rese più lieve la cosa.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: controcorrente