<< Joe? Joe? >>

Joe Dalton aprì gli occhi, e si guardò attorno, sollevando un poco la testa dal cuscino. << Niky... >> biascicò, con la voce impastata dal sonno, una volta che fu riuscito a mettere a fuoco la sorella, inginocchiata sul letto accanto a lui. << Che cosa c'è? >>

<< Ho sentito un rumore >> rispose la ragazza in un sussurro. Posò entrambe le mani sula pancia del fratello, e lo scosse << Dai, alzati! >>

<< Sarà stato un gatto... >> borbottò lui << Torna a dormire >>

<< Non è stato un gatto! >> esclamò lei, e lo scosse con più forza << Andiamo, alzati! >>

<< Oh, insomma! >> sbottò Joe spazientito, tirandosi su a sedere di scatto.

La ragazza sobbalzò e finì a pancia all'aria sul letto.

<< Vuoi deciderti a tornare a letto o devo portartici io per un orecchio? >>borbottò lui.

Niky si tirò su a sedere con aria imbronciata << E va bene, se non vuoi accompagnarmi, ci andrò da sola! >> E si mise in piedi.

<< Ecco, brava... >> borbottò l'uomo, sdraiandosi nuovamente e dandole le spalle << E cerca di non farti divorare dall'Uomo Nero... >>

Le roteò gli occhi, seccata, ed uscì dalla stanza.

Joe chiuse gli occhi e rimase in ascolto, certo che la sorella sarebbe tornata a dormire. Ma quando sentì la porta di casa venire aperta, balzò in piedi e si affrettò a seguirla. Uscì di casa e si guardò attorno, nel tentativo di individuare la ragazza nonostante il buio della notte avvolgesse ogni cosa. Ad un tratto, scorse una luce proveniente dal retro della casa, e si avviò in quella direzione.

Niky era in piedi in mezzo alla radura, e si guardava intorno con circospezione.

<< Niky! >> la chiamò lui.

La ragazza sobbalzò. Joe aveva solo sussurrato il suo nome, per non svegliare il resto della famiglia ma il silenzio era tale che un mormorio era stato sufficiente per spaventarla.

<< J-Joe... >> balbettò lei.

<< Che diavolo ci fai qui nel bel mezzo della notte? >> domandò l'uomo.

<< Me l'hai detto tu di venire a controllare da sola, Joe >> gli ricordò lei.

Joe scosse la testa << Credevo avessi colto il sarcasmo. Si che uscire di notte da soli può essere pericoloso >>

Lei abbassò il capo << Si, Joe... >>

<< Avanti, torna dentro >> disse l'uomo.

La ragazza scosse la testa << Ti dico che ho sentito qualcosa, Joe, credimi! >> insistette.

Lui sbuffò << E va bene, hai vinto tu, andiamo a dare un'occhiata. Dammi la lampada >>

Niky gli porse la lanterna, felice che il fratello avesse deciso di darle ascolto.

Joe la guardò, e non poté fare a meno di ripensare a quando, da piccola, la sorella correva a svegliarlo dicendo di aver paura dell'Uomo Nero, e di come la bambina riuscisse a tranquillizzarsi solo dopo averlo costretto ad ispezionare tutta la casa, per accertarsi che non vi fossero dei mostri. Sorrise tra sé e sollevò la lampada sopra la testa << Stammi vicina >>

Lei si attaccò al suo braccio e lo seguì. I due esplorarono tutto il cortile, tendendo le orecchie al minimo rumore, ma non trovarono nulla.

<< Ma io... ero sicura di aver sentito qualcosa... >> mormorò Niky. Si voltò verso il fratello, e gli rivolse un'occhiata colpevole << Scusa, Joe... >>

Lui scosse la testa << Te lo avevo detto... Forza, torniamo a dormire >> disse, e mise un braccio attorno alle spalle della sorella, guidandola verso casa. La lasciò di fronte alla sua camera << Sei più tranquilla, ora? >> le domandò.

La ragazza annuì, e sorrise << Si... grazie, Joe... >>

Joe annuì << Bene. A letto ora, coraggio >>

Lei sorrise << Buona notte, Joe >>

<< Buona notte, Niky >>