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Autore: rhys89    01/04/2015    3 recensioni
«È una bomba! Com’è che si ritrova una sorella rinata in Cristo?»
«Non lo so, forse un giorno la TV era rotta e lei ha preso in mano la Bibbia e l’ha trovata una lettura veramente entusiasmante o… forse ha a che fare con la capacità di nostra madre di osservare in silenzio mentre nostro padre ci riempiva di botte. Tu che ne dici, pivello?» [5x05 “Il mio nuovo Dio”]
Ma la mamma non aveva risposto. La mamma non rispondeva mai.
E quando alla fine quel mostro che chiamavano padre si fu stancato di loro, i due bambini corsero a chiudersi nella loro stanza senza voltarsi indietro, col corpo pieno di lividi e il cuore sanguinante.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Percival 'Perry' Cox
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Angolino dell'autrice

Buonsalve a tutti! ^-^
Ok, comincio subito col dire che questa storia è stata scritta per il Child!characters contest indetto da Gnarly sul forum di EFP. La richiesta, come si può capire già dal titolo del contest, era quella di descrivere l'infanzia di un personaggio.
Orbene, siccome io mi voglio notoriamente male e, altrettanto notoriamente, amo Percival Ulisses Cox alla follia, ho deciso di scegliere lui come protagonista... con tutte le conseguenze del caso: lo sappiamo bene che la sua non è stata un'infanzia felice, no?
Comunque sia... niente, aggiungo solo che le citazioni all'inizio e alla fine della storia sono riprese fedelmente da due diverse puntate di Scrubs (specificate sotto le citazioni stesse).
Grazie mille a Gnarly che mi ha dato l'ispirazione per scrivere questa storia e anche, ovviamente, a tutti voi che leggerete e/o commenterete.

Legenda:
«Dialoghi»
***
flash-back
***

Disclaimer: i personaggi e la storia di Scrubs non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^


Il mio cuore sanguinante

«È una bomba! Com’è che si ritrova una sorella rinata in Cristo?» (J.D.)
«Non lo so, forse un giorno la TV era rotta e lei ha preso in mano la Bibbia e l’ha trovata una lettura veramente entusiasmante o… forse ha a che fare con la capacità di nostra madre di osservare in silenzio mentre nostro padre ci riempiva di botte. Tu che ne dici, pivello?» (Cox)

[5x05 “Il mio nuovo Dio”]

Il piccolo Perry stava seduto sul letto con le ginocchia raccolte al petto, il viso nascosto tra le braccia e davanti a sé un mucchietto di quella che ormai sembrava solo carta straccia.
Dall’altra parte della camera, Paige singhiozzava a più non posso. Perry si chiedeva spesso se sarebbe mai venuto il giorno in cui avrebbero finito le lacrime.

***
«Papà, guarda cos’ho fatto oggi a scuola!» Esclamò il bambino tutto contento, esibendo orgoglioso il disegno per cui la maestra gli aveva fatto tanti complimenti.
L’uomo distolse l’attenzione dalla TV appena il tempo di un’occhiata fugace, poi la riportò sullo schermo.
«E che cosa dovrei farmene di un fottuto scarabocchio, eh?» Borbottò irritato.
«Ma l’ho disegnato per te…» Mormorò lui, deluso e ferito: ci aveva messo tanto impegno per cercare di far contento suo padre, per ottenere la sua approvazione… e invece neanche stavolta era abbastanza. Come sempre.
Per tutta risposta l’altro ruttò sonoramente, lanciandogli poi contro una lattina vuota e mancandolo per un soffio – ma sporcandolo comunque col poco liquido appiccicoso rimasto sul fondo.
«Piccolo idiota,» bofonchiò, tornando a posare faticosamente gli occhi pesti su di lui «se hai tanto tempo da perdere vammi a prendere un’altra birra, almeno non sarà stato del tutto inutile averti messo al mondo.»
Il bimbo annuì appena, sull’orlo delle lacrime, ma prima che potesse anche solo fare un passo sua sorella si intromise in quella discussione a senso unico.
«Papà non essere cattivo, Perry voleva solo farti un regalo!» Lo difese.
E nella pausa che seguì seppero entrambi che era stato un grosso, grossissimo errore.
«Cattivo? Io?» Sibilò infatti l’uomo, rivolgendole uno sguardo carico di collera e disgusto. «Lurida piccola cagnetta, ora te lo faccio vedere io com’è essere cattivi!» Esplose poi, lanciandosi contro di lei all’improvviso e afferrandole un polso per poi iniziare a schiaffeggiarla con l’altra mano.
«No! Lasciami, lasciami!»
Paige si divincolava come una furia per liberarsi dalla sua stretta, cercando allo stesso tempo di proteggersi il viso, e Perry guardava quello spettacolo rivoltante con gli occhi sgranati dal terrore.
«Lasciala stare!» Gridò non appena si fu ripreso, iniziando a colpire l’aguzzino con calci e pugni dovunque riuscisse ad arrivare.
«Zitto tu, che poi ce n’è anche per te!» Inveì l’altro, togliendoselo di torno con una manata talmente forte da mandarlo a sbattere col mento sul tavolino.
Il sapore ferroso del sangue era disgustoso, ma quando riuscì a parlare di nuovo «Fermati!» urlò ancora, tornando all’assalto per ricevere lo stesso trattamento di prima. E allora, rannicchiato impotente vicino al divano mentre sua sorella veniva picchiata ancora e ancora, rivolse lo sguardo implorante verso quella che ormai era la sua unica speranza.
«Mamma,» sussurrò con voce rotta «mamma ti prego fermalo! Mamma!!»
***

Ma la mamma non aveva risposto. La mamma non rispondeva mai.
E quando alla fine quel mostro che chiamavano padre si fu stancato di loro, i due bambini corsero a chiudersi nella loro stanza senza voltarsi indietro, col corpo pieno di lividi e il cuore sanguinante.

Il piccolo si sentì toccare delicatamente una spalla, e allora alzò la testa dal suo rifugio.
Paige aveva gli occhi rossi e gonfi come i suoi, ma non piangeva più. In mano aveva un rotolo di nastro adesivo.
«Sai, io credo che il tuo fosse davvero un bellissimo disegno.» Gli disse, la voce un po’ strana per via del naso tappato.
«Grazie.» Sussurrò in risposta. Poi, dopo qualche secondo di esitazione, prese lo scotch che gli stava porgendo e «Quando l’ho riaggiustato puoi tenerlo tu, se vuoi.» aggiunse, abbozzando un sorriso e facendo sorridere anche lei.
Era bello sapere almeno di non essere soli, in quell’inferno.

«Mio padre mi ha deluso di nuovo.» (J.D.)
«[…] Per adesso credimi quando ti dico che non mi faresti pena neanche se avessi visto tuo padre oggi per la prima volta… perché, tutto sommato, poteva essere molto, molto peggio di com’è.» (Cox)

[1x19 “Il mio vecchio”]

   
 
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