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Autore: _Lookingforpenguins___    03/04/2015    0 recensioni
«non credere di fermarmi! Tu continuerai a studiare il violino! Chiamerò un insegnante che non si farà mettere i piedi in testa da una bambina capricciosa come te!» urlò.
La ragazza si alzó con aria arrogante e incroció le braccia al petto, mentre il vento scuoteva i suoi lunghi capelli d'oro.
«ah, davvero? Vedremo, Miss Charlotte» disse sicura di sé.
Pensava di farli fuori tutti, nessuno sarebbe riuscito a tenerle testa
Genere: Malinconico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Miss Charlotte era finalmente tornata a Dublino e tiró un sospiro di sollievo. Era impaziente di rivedere la nipote. «milady, sono le due di notte! Perchè é ancora sveglia?» chiese Grey sorpreso: aveva sete ed era sceso a prendere un po' d'acqua, ma aveva visto Ridley seduta a tavola. «non ho sonno, Grey. Secondo te la zia sta bene?» chiese lei nel dormiveglia, meravigliandosi di se stessa. Grey sorrise. «non si preoccupi, milady. Sua zia sta di sicuro bene, e sará anche tornata giá qui a Dublino». La ragazza tirò un sospiro di sollievo e si lasció andare sul tavolo, chiudendo gli occhi. Aveva avuto le sue parole di conforto, poteva finalmente dormire in pace. Grey stava per prenderla in braccio e portarla in camera sua, ma bussarono alla porta. Cosí lasció la padroncina lì e andó ad aprire: Miss Charlotte. La donna sorrise e tiró un sospiro di sollievo appena entrata in casa. «bentornata, miss Charlotte» si inchinó il violinista. «grazie, Grey. Ridley?» chiese lei ansiosa. Grey gliela mostró mentre dormiva sulla tavola. «è stata qui ad aspettarvi, anche se non ha voluto ammetterlo» ridacchió poi. Charlotte sorrise dolcemente, poi prese la nipotina in braccio e si preoccupó di portarla in camera. «buonanotte tesoro» le lasció un bacio sulla fronte. ----- Intanto, la donna mora escogitava un piano per annientare Charlotte e la nipote. Non sapeva proprio dove e quando colpire. Poi fece mente locale, e allora sorrise maligna. Avrebbe fatto saltare la testa a quella ragazza e avrebbe distrutto psicologicamente Charlotte. Era un piano terribile, non poteva assolutamente fallire. ----- Ridley si sveglió al canto del gallo, ma non aveva voglia di alzarsi. Cosí si lasció trascinare un altro po' sotto le coperte. La prima cosa che le venne in mente quella mattina, fu il sorriso del suo insegnante di violino. "ma cosa?!" Si schiaffeggió da sola e sospiro per tornare in sè. Bussarono alla porta. Temeva che fosse Grey, cosí non rispose, peró poi vide la porta aprirsi, ed era Miss Charlotte! Sbarró gli occhi: non veniva mai a darle il buongiorno! «buongiorno, Rid» sorrise. La ragazza alzó un sopracciglio, doveva esserci qualcosa sotto. «cosa devo fare stavolta?» chiese infine, nervosa. La donna la guardó confusa. «sono solo venuta a darti il buongiorno...» disse sospirando. «ok, buongiorno» rispose Rid scontrosa, per poi alzarsi. Charlotte la guardó tristemente, ma poi si mise a riflettere. "cosa mi aspettavo? Che mi accogliesse con un abbraccio? Che stupida" Grey era in cucina e preparava la colazione mentre canticchiava la primavera di Antonio Vivaldi. Non vedeva l'ora di vedere la sua lady e darle il buongiorno. E si aspettava di vederla insieme alla zia, ma purtroppo non fu così. Ridley stava a destra e Miss Charlotte a sinistra. «buongiorno, milady. Buongiorno Miss Charlotte» disse l'insegnante inchinandosi. «buongiorno Grey» rispose la donna un po' triste. «'giorno» rispose la ragazza in modo scontroso. L'insegnante sorrise, poi l'avvisó che avrebbero iniziato le vere lezioni di violino, quel giorno. Charlotte se ne stava ad un lato del tavolo e guardava il modo elegante in cui la nipote mangiava, nonostante il suo caratteraccio. Sorrise, perché almeno l'educazione gliel'aveva data. Grey guardava la sua lady, e la donna se ne accorse cominciando a preoccuparsi. Hey, lei si fidava di quell'uomo. Non poteva credere che fosse quel tipo di persona! Scosse la testa e lasció perdere, di sicuro si era sbagliata. La donna mora stava studiando tutti gli orari e stava spiegando il piano ai suoi complici. Sarebbe stato un attacco a sorpresa e non vedeva l'ora di vedere la faccia di Charlotte. «avete capito bene?» «sì!» Sorrise maligna, era eccitata all'idea di porre finalmente fine a quella dannata famiglia di violinisti che lei aveva sempre odiato. «è pronta a cominciare?» le chiese. Ridley annuí distratta. Aveva voglia di fare tutto, tranne che stare da sola con quel maniaco. Grey ridacchió. «le manca il suo fidanzato?». La ragazza diventó rossa dall'imbarazzo. «t-ti ho detto che non è il m-mio f-fidanzato!!». L'insegnante sorrise, poi lasciò perdere e prese il violino. Ridley lo osservava in ogni suo gesto: era così affascinante. Poi distolse subito lo sguardo. «sol, sol, sol, sol, sol, sol, sol, si, mi, fa, sol» canticchiava l'insegnante e la bionda eseguiva alla perfezione, senza sbagliare neanche una nota. Grey la osservava, sognante, e batteva le mani per mantenere il tempo. Non poteva negare l'evidenza. Era proprio una Blue, a tutti gli effetti.
   
 
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