Storie originali > Avventura
Ricorda la storia  |      
Autore: EsistenZa    03/04/2015    1 recensioni
Dan è un giovane ragazzo che possiede una qualità innata: riesce ad assorbire i ricordi della gente. Una sera di festa però, l'incontro di Dan con un bellissimo angelo di nome Ashley cambierà per sempre il significato della sua vita e il motivo del suo potere.
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La notte era come un macigno posto su tutto il suo corpo; il freddo del suo esofago, delle sue mani e del suo cervello immobilizzato da una catena invisibile pronto a contrastare i suoi desideri, o forse a rinforzarli. I suoi pensieri viaggiavano ma lui lì fermava appena in tempo, affinché quest’ultimi potessero essere soltanto “pensieri” poco utili. La tenda posta sulla finestra ad occultare la luna di notte e il sole di giorno, ed  in tutto ciò, dopo interi minuti di angoscia, si ritrovava nello specchio di casa sua osservandosi impassibile.
 
Una cosa la so: riesco ancora a controllare me stesso. È molto difficile che io perda questa capacità.
 
E il cuore gli diveniva freddo, le mani gli formicolavano sulle dita. Si copriva con ciò che trovava in casa in quell’istante, come una coperta, o una vestaglia. E la mente viaggiava nei luoghi più incompresi del silenzio e del suo opposto, della forza e del ricordo. Nei suoi, di ricordi, resisteva l’immagine di quella ragazza dai lunghi capelli neri, così giovane, sotto quella vestaglia bianca da notte, sospesa tra il suo eden e la nostra terra, prima sua. L’anima trascinava i pensieri verso di lei, e come una leggenda, era simile al fatto di sapere che entrambi sono legati da un filo rosso invisibile che mai e poi mai si sarebbe potuto rompere, ma solo allontanarsi, o avvicinarsi, magari fino a trovarsi. Ma i giorni finiscono, e quell’indimenticabile quattro luglio era vicino, sempre più vicino.
Era incomprensibile il dubbio di Dan, che agli occhi del mondo appariva come colui che con le parole può armonizzare i sentieri dispersi delle anime dei viventi. Succedeva che quando fuori una donna il giorno prima sorrideva, ed il giorno dopo non più, mentre i viventi si lasciavano andare al nuovo ordine, Dan conservava dentro di se quello sconosciuto sorriso. Questa non è una cosa tanto difficile; è conservare i valori, le occasioni, le emozioni che giorno dopo giorno sbiadiscono.
Quindi Dan conservava sorrisi, lacrime, gioie e dolori. E poi i sogni rimangono eterni sull’eden, marchiati, dove possono essere letti, o rivisti. Ecco perché questa storia è come una favola.
 
Al tramonto, in città si respirava l’aria di quel giorno come una grande festa della quale la gente non si faceva mancare i primi preparativi. Il piccolo parco al centro della piccola città era pronto per accogliere barbe chiù, addobbi festivi, e gente.
È lì che sarebbe andato Dan, che in quel tramonto passeggiava solitario e tranquillo per la città ad osservare … le persone sorridenti, gli addobbi per le case, i profumi nell’aria.
Alla sera, al parco Dan incontrò un paio dei suoi amici e aggregandosi ad altri ancora presero posto in uno dei tavoli in legno sistemati per il giardino. Fu una piacevole serata, anche se Dan cominciò a sentire qualcosa di diverso. Nei suoi ricordi scese lei; quella ragazza dai lunghi capelli neri. Vide come una nebbia vetrata davanti a se, sentiva vibrare la sua anima e non controllava molto bene il suo respiro, ma … vide lei, scendere dal cielo come un angelo, e posarsi docile sull’erba, per poi avvicinarsi verso Dan. Lei avrebbe scelto un’anima da portare con se, e nonostante non lo avesse detto, Dan, nel suo inconscio, lo aveva, per un qualche motivo, intuito. E sperava, sperava che il prescelto non fosse lui, bensì qualcuno dei suoi amici proprio lì accanto, ma, nei passi sgraziati della ragazza, e nei suoi occhi neri e scrutanti quelli di Dan, capiva, passo dopo passo, che l’anima destinata era la sua. E così fu.
 
La magia la ritraeva in bilico tra le due fazioni opposte dell’esistenza: l’essere sulla terra, e l’essere nell’eden. Il silenzio le spiegò i perché di una vita cercando di scoprire il suo ego e farne tesoro dei meandri, e nei meandri della mente. Quella sera, destinata a Dan, Ashley si presentò così, ricca dell’esperienza datagli dal silenzio e dalla magia, e in lui vide il raccoglitore di ciò che si stava dimenticando.
Nel cielo, vide la luce, nel sogno vide la forza … vide … e scelse.
 
Ashley?
 
Sì, Dan?
 
Perché sto così?
 
Stai sognando … Dan!? Stai sognando …
 
Al tramonto, al porto, immerso in una docile brezza, e in un sottile vento che accompagnava per mano le onde a riva, Dan passeggiava con in mano una rosa. Bianca, senza spine, e profumata.
È proprio dall’altra parte del sentiero di casa di Dan, che oltre il piccolo bosco folto, c’è quel piccolo porto che in serate come quelle regala ai sensibili la tranquillità. Chi si risveglia e scende dall’eden ha tanta fame, e si sazia solo mangiando nuovi ricordi. E siccome Dan era il prescelto, si sentiva nel pieno del gioco; si sentiva in dovere di prendersi cura del piccolo e debole corpo della bella Ashley, che riposava nel divano di casa sua, coperta, e al caldo.
Quei ricordi che lei cercava lì aveva Dan. Ne aveva tanti e di tanta gente, e pian piano, una volta alla mattina, e una volta alla sera, si metteva in ginocchio accanto al divano in cui riposava la bella Ashley e le raccontava qualcuno di questi ricordi, e lei, giorno dopo giorno, acquistava sempre più forza e vitalità, e sorriso …
 
Oggi mi ricordo quando la piccola Sasha piangeva perché la sua cagnolina era morta di vecchiaia. Il loro rapporto era speciale. Lei vive con i nonni, e quel cane era l’unica amica che aveva, con la quale giocava nel giardino di fronte casa e condivideva i segreti più intimi, e le giornate più storte, o quelle più belle. Condividevano una passeggiata al bosco, o la merenda insieme. E qualche volta Sasha le raccontava anche delle favole. Poi però, la piccola cagnolina giunse alla fine della sua vita, e morì fra le braccine della piccola Sasha. Seppellì lei stessa la cagnolina in un angolo coperto del giardino di fronte casa, e da quel giorno, ogni sera, prima di andare a dormire, Sasha narra una piccola storia alla sua migliore amica, e giorno dopo giorno riacquistò il sorriso e la consapevolezza della bellezza di quei momenti. Un sorriso che io porto sempre con me, e oggi regalo a te …
 
E … come sta oggi Sasha?
 
È molto felice!
 
E così, per diversi giorni, Dan narrò le storie della gente ad Ashley, finché lei si sentì in grado di alzarsi e camminare. E fu in quel momento che Dan le propose di fare una passeggiata, al tramonto, proprio dall’altra parte del sentiero.
 
Nonostante le sue gambe ogni tanto vacillavano leggermente, Dan, con un braccio posto sotto quello di Ashley, la sorreggeva in quella tranquilla passeggiata. Lei era pronta e nella sua forza, stava cominciando ad osservare Dan, negli occhi, nell’anima, per capirlo. E mentre lei così lo guardava, lui le faceva notare il mare a pochi passi dal porticciolo, le onde sulla sabbia, e il sole che a vista d’occhio si faceva cullare dall’acqua … così, ricordò ad Ashley di soffermarsi un po’ di più sul profumo di quel posto, perché quello è il profumo delle cose belle.
 
Sai … mi sta tornando in mente quando la cagnolina di Sasha scappò giù per le scale della casa dei suoi nonni, e lei corse, corse fuori casa, oltre il giardino, oltre il prato fiorito, fino alla strada, per riacciuffarla. E poi mi ricordo quando Sasha partì 10 giorni per l’Inghilterra, e lasciò il cane ai nonni. Ricordo la felicità di entrambi nel rivedersi, al suo ritorno!
 
Gli occhi non cambiano mai …
E le lacrime ne appannano la visibilità …
 
Chi è colei che dall’altra parte dei miei ricordi mi chiama nelle ore più notturne? È una voce che sembra conoscere i grandi misteri, ma non lì dirà mai e poi mai …
Cosa mi ha detto quella notte? Quali parole? È come se quell’affascinante telefonata, mi fosse stata fatta soltanto per coglierne il fascino, ma non la memoria dei concetti da lei espressi. E ho capito che questo è il segreto. Così ora mi chiedo chi sei? …
Ma … questa domanda diviene priva di significato, all’osservare il giorno dopo Dan ed Ashley che finalmente, lungo il porticciolo, si tengono per mano, e passeggiano immersi nei ricordi.
E … i gabbiani volavano leggiadri nel cielo, mentre Ashley cominciò a parlare a Dan:
 
La tua anima è diversa Dan. È come se nascondessi le cose belle, senza esternarle. Le narri soltanto a me?
 
Sì … non vedo molta gente ultimamente.
 
Lo apprezzo!
 
Ma Ashley, perché mi hai scelto? Io non sono speciale …
 
Sì, invece. Perché hai ascoltato le cose belle della gente, le cose brutte, i loro silenzi, le grida… e lì porti dentro come se volessi salvarli dal mondo al quale non ti sei mai voluto adattare. E so il tuo segreto …
 
I suoi occhi attendevano la risposta. Del resto era chiaro che se un angelo come lei fosse sceso dal cielo, doveva sapere il segreto …
 
So che vieni da un altro pianeta …
 
Ma un altro pianeta, non vuol dire che sia diverso. Un altro pianeta non vuol dire migliore, e un altro pianeta non cambia neanche gli occhi.
 
E questa favola potrebbe finire per chi legge l’ultima pagina, ma potrebbe continuare per sempre per chi ne ha colto il messaggio.
Dove gli occhi si abbassano in un triste sguardo, dove piangono lacrime e si immergono nei ricordi. Di fronte la terra mossa e la croce in legno legata dai fiocchi delle scarpe di Sasha, sono questi i suoi occhi e i suoi pensieri. E mentre Ashley teneva per mano Dan, anche lei riusciva a sentire esattamente quel ricordo. E mentre Sasha era triste, dalle sue spalle, scese un angelo, ed era la sua cagnolina, che posatasi a terra, si avvicinò alle spalle di Sasha, e mise una zampa sulla sua spalla. Non piangere, io ti voglio vedere sorridere …
 
E lei sorrise per tutta la vita.
 
Dall’altra parte del sentiero, se tu lo vuoi, c’è l’infinito!
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: EsistenZa