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Autore: La Mutaforma    03/04/2015    1 recensioni
Enjolras brillava delle idee di cui si faceva portavoce. Coraggioso, deciso, non aveva paura di nulla. Aveva la bocca piena di parole come libertà, uguaglianza, e come quelle parole era bello. Vivido. Era come il sole, e noi tutti non avremmo potuto fare altro che seguirlo. Dal mio angolo nero di cinismo, mi prestò una sera la sua luce e io l'ho conservata nelle mie idee, nei miei pensieri.
[Enjoltaire, ovviamente]
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Enjolras, Grantaire
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sia benedetta la primavera del '32. Le sere di canzoni e i bicchieri pieni, quando parlava Enjolras. Lì, tra bottiglie traboccanti di musica, di idee. Ora lo so, che se non l'avessi conosciuto avrei avuto tante altre primavere, estati, e nessuna sarebbe stata come questa.

Enjolras brillava delle idee di cui si faceva portavoce. Coraggioso, deciso, non aveva paura di nulla. Aveva la bocca piena di parole come libertà, uguaglianza, e come quelle parole era bello. Vivido. Era come il sole, e noi tutti non avremmo potuto fare altro che seguirlo. Dal mio angolo nero di cinismo, mi prestò una sera la sua luce e io l'ho conservata nelle mie idee, nei miei pensieri.

L'energia era forte, impossibile da sedare, da poter rivoluzionare il mondo, le stelle, ogni cosa. Per il bene della patria, per il buon vino, nel nome dell'amore.

Una sera proposi un brindisi. “Alla bellezza”

Sì, la patria è la madre più bella che ci sia, e la più rispettabile.

Ma parlai con lo sguardo verso di lui. E per un attimo sentii i miei occhi dentro i suoi e i suoi dentro i miei. Poi alzò il bicchiere e bevve, e l'attimo finì.

So che mi ha visto. So che lo ha visto.

 

Chissà cosa pensavi dei miei sguardi che ti seguivano, della colpevolezza che mi torturava le labbra. Chissà a cosa pensavi quando era notte sulla barricata e faceva paura. Una paura che il vino non può trasformare in euforia.

Il rosso delle nostre bandiere divenne il rosso del sangue sulla via.

Il loro sangue. Il nostro sangue.

 

Ho paura, ma la paura mi pulsa nella testa, il respiro mi esplode nel petto come colpi di fucili. Vorrei non essere qui, sai? Ho paura, Enjolras.

Ti cerco alla barricata ma non ti vedo. E le gambe corrono come se stessi correndo verso un posto al sicuro. Dove c'è il vino e ci sei tu, che mi racconti di un mondo perfetto che non vuole il nostro sangue.

La bandiera rossa che ci ripara dal sole, che ci protegge dalla notte, e le mie dita tra i tuoi capelli.

 

Non ci è permesso.

Chissà mentre mi guardi a cosa pensi. Ci sono i fucili carichi ma non li guardo. Ci sei tu con me.

Stringimi la mano, nessuno lo saprà.

 

Adesso muoio con un bacio mai dato sulle labbra e un nome nel cuore.

Rimpiango il mio bel paese, il vino, e la tua mano che non ha mai tremato.

 

 

   
 
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