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Autore: Love_Somebody    04/04/2015    1 recensioni
Regole della sfida:
1 - Scegli un personaggio, una coppia o un fandom (o originale, come in questo caso).
2 - Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3 - Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4 - Scrivine 10, poi pubblicale.
Raccolta di drabble.
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hall Of Fame
Correggiti se sbagli, mi dicevi. Ma dove sei ora per ripeterlo? Mi manca il respiro nel pensare a te che balli qui, in questo immenso salone, con solo un pianoforte al centro. Mi manca il tuo profumo, respirare ogni minima parte del tuo essere, così fragile, sensibile, dalla voce sublime, candida come un fiore.
Eri ambiziosa, amavi sognare, amavi sperare in qualcosa di impossibile; stavi esplorando la tua vita come un cane esplora la sua nuova casa. Te ne sei andata, con i tuoi ricordi, la tua vita, la tua canzone preferita e i tuoi pensieri che mi ripetevi fino a convincermi.
Chiudendo gli occhi, rivedo ancora la tua ombra circondarmi in mosse provocatorie, sensuali; ricordi quando ti mordevi il labbro inferiore per potermi attirare a te? E ci riuscivi, sempre. Riuscivi a catturarmi come un pesce nell'amo, un orso in una morsa.
Alla fine sei riuscita a scalfirmi, impedire a me di sognare quel futuro che ci eravamo progettati, tra sorrisi e battute idiote. In effetti non avevamo un piano di vita così entusiasmante: vivevamo come vagabondi in cerca di una dimora in cui stare solamente per qualche giorno, per poi ripartire, andare lontano, fermarci in un autostop ed ecco che ci fermiamo in un bar a fare colazione.



The Man Who Can't Be Moved
E sono qui, ti aspetto. Sono seduto su un marciapiede, in una strada di Dublino. Tante persone passano, ma nessuna ha il tuo stesso viso. Piango, sono un uomo che piange per la prima volta dopo tanto tempo.
Loro mi guardano straniti, confusi: cosa ci fa qui? si chiedono, per poi proseguire per la loro strada, raccontando ciò che avevano visto alla loro famiglia, alle persone che conoscono, per poi continuare la vita come se nulla fosse successo.
Ma io, io rimango ancorato al tuo ricordo, a ciò che sei diventata, sei stata per me. Ma perché non ci sei ora? Non vedo più la tua ombra seguirmi, mi hai abbandonato forse? Sento un tremendo peso alla gola, gli occhi pungere nuovamente.
Tutto ciò che mi viene in mente sono le nostre discussioni, litigate che duravano giorni, a volte settimane. Le mie valigie fuori di casa, tu che mi chiamavi e mi supplicavi di tornare; e lo facevo, lo avrei sempre fatto per te, per me, per noi, per le nostre incomprensioni.



Good Ol'Days  
Non facevi altro che farmi sorridere, ridere, provocarmi. E adoravo quando mi stuzzicavi, mi facevi sempre cadere nella tua trappola, molto spesso mortale.
Eravamo in un bar, musicisti che cantavano, tu di fianco a me: non facevi altro che bere, bere, bere. Dicevi che lo facevi per dimenticare, scordare tutto quello che il passato ti ha fatto. Ma sorridevi, ed era questo che mi piaceva di te e tutt'ora amo.
I giorni passavano troppo rapidamente, quando io volevo che non passassero mai. Sole, pioggia, neve, nulla ci poteva fermare, fino a che... no, non posso ricordare, non posso piangere di nuovo e fare la figura dell'adolescente in piena crisi d'amore.



Man On A Wire  
Mi sento in bilico su un filo che traballa, trema, quasi ci fosse un terremoto. Da quando non ci sei più, sono stato lì, fermo, ad osservare la città da un'altezza spropositata, sporgendomi, tirandomi indietro, barcollando proprio come questo filo che della mia vita ne fa ciò che vuole.
Quel caldo giorno d'estate, ho sentito su di me un corpo freddo, delle mani gelide posarsi sul mio collo, sulle mie spalle, fino a che non ho chiuso gli occhi e li ho riaperti, guardandomi indietro come colto da un'improvvisa illuminazione, da uno spavento.
Cos'era? pensai. Ma nonostante abbia continuato a guardarmi intorno, non sentì più quel brivido, quella sensazione che poco prima mi aveva catturato, facendomi indietreggiare. Mi resi conto di non essere più in bilico, mi ero allontanato. Come poteva essere successo senza che io me ne accorgessi?



You Want Feel A Thing
Non voglio sentire più niente, voglio che tutte le mie emozioni e le mie sensazioni si sotterrino come io ho fatto della mia vita. Ora, mi trovo dinanzi alla tua tomba, con una rosa bianca tra le mani. Non rossa, non blu, non colorata, bianca. Il nostro colore preferito.
Dicevi che era il simbolo dei nostri progetti, noi ce li dovevamo disegnare, colorarli e dar loro un senso. Vado ogni settimana dal fiorista, ormai sono diventato un cliente abituale. Deve essere fortunata la donna a cui compri tutti questi fiori! mi ha detto un giorno.
Mi sono sempre detto di andare avanti, che quando si chiude un libro se ne riapre un altro ma... questo capitolo non finisce mai. Mi abbandono nei ricordi, crogiolandomi sul divano con una tazza di tea caldo, il tuo preferito, con un libro in mano e la musica che soave fluttua nell'aria.
Io voglio provare qualcosa, ma il problema è che non so più che cosa provare.



If You Ever Come Back
Se tornerai, ti prego, fammi uno squillo, mandami un messaggio, una mail, una lettera...
Ma chi voglio prendere in giro, da lassù non arrivano le lettere, non ti fanno scrivere, non hai un computer, un cellulare, né tanto meno la penna. Mi trovo di nuovo qui, venti agosto, giorno in cui tu hai deciso di lasciarmi andare nella mia schifosa vita. Ora penso a quanto non abbia senso senza la tua vivacità, il tuo sorriso che faceva risplendere ogni persona; solo ora mi rendo conto che tu non tornerai mai.
Ma, Roxie, se un giorno dovessi tornare, lascia un segno. Se questo è il regalo che la vita ha voluto donarmi, lo scarto e lo butto via, come ho fatto in tutto questo tempo.



No Good In Goodbye
Oggi è il mio quarantasettesimo compleanno...
...ricordo che volevi festeggiarlo a Los Angeles, lontano da tutti, solo noi due. Per me andava bene, Rox. Avevamo pianificato tutto: orario, partenza, giorno, arrivo, hotel... tutto. Mi rendo conto che non c'è nulla di buono in un addio.
Un addio destinato a rimanere tale e non ad essere un "arrivederci". Chi dice che chi se ne va rimane nel cuore delle persone? Cosa ne sanno loro del vuoto che si può sentire. Che ne sanno loro di ciò che si prova, di come la tua vita in un batter d'occhio diventa una merda assoluta.
Ma cosa scrivo a fare se tanto tu non puoi leggere? Che fatica sprecata continuo a fare. Quando invece potrei... fare nient'altro che questo. Sto invecchiando, Rox, senza di te. E non c'è nessun'altra donna pronta a consolarmi, a farmi sentire come tu mi facevi sentire.



I'm Yours
Ero tuo, tuo e solamente tuo. Ricordavi ogni singolo giorno quanto io fossi importante per te, la tua unica e sola essenza di vita, la ragione che ti permetteva di andare avanti.
Ma avanti non ci sei mai andata, non volevi continuare, e ti sei abbandonata. Nonostante fossi io lì con te, hai deciso che forse sarebbe stato meglio metter termine a tutto quello che ti è successo, alla malattia che portavi avanti da troppo tempo e che ormai ti aveva allettata completamente.
Ma io ti amavo comunque, amavo ogni singolo pezzo della tua pelle, le tue labbra, i tuoi occhi che non smettevano mai di sognare, di vivere, di ballare come poco tempo prima riuscivi a fare con maestria e leggerezza.
Quale Dio può essere così infimo nel mandarti via da me, nel provocarti così tanto dolore? Non prendertela con Dio, mi dicevi. Ma come potevo? Non era forse Lui la causa di tutto questo disastro? Non era forse Lui la causa della tua morte?



The End Where I Begin
Ho ricominciato da dove avevo lasciato, ho ripromesso a me stesso che non avrei più sofferto, che non mi sarei fermato per nulla al mondo e ora sono qui, con una donna accanto a me, che mi accarezza, mi consola. No, lei non mi dà lo stesso amore che mi dai tu. Non riesco a vedere i suoi sentimenti, sono completamente cieco. Ho una benda che mi rende privo di vista, di tatto, di olfatto... mi copre ogni singola parte del mio corpo.
Ho ricominciato come ti avevo promesso, ho chiuso quel libro sporco, impolverato, ingiallito, ma il capitolo è tornato ad un vecchissimo flashback che non mi abbandona più, non mi lascia mettere quel punto che poco tempo fa avevo deciso di porre.



No Words
Adesso capisci perché la vita è stata crudele con me? Perché mi ha privato della cosa più bella che avevo trovato: tu. Luce della mia anima, eri questo. La meta che desideravo da tempo, il luogo dei miei sogni, il paradiso.
Sono di nuovo qui, ripercorro le strade che insieme abbiamo fatto, riguardo casa tua, chiusa, abbandonata. Chiudo gli occhi. Sento l'aria gelida attraversarmi il collo, tanto da stringermi nella giacca per il freddo. Forse, sapevo che cosa dovevo fare.
Poggio l'indice sul freddo metallo nella tasca, guardandomi intorno.
Sorrido.
Mi trovo da solo, in mezzo alla strada.
Senza più parole.
Senza più te.
So che cosa devo fare.
Seguire quella strada che ho perso e ritornare da te.
   
 
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