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Autore: leila91    04/04/2015    19 recensioni
" [...]Bella e fredda, come una mattina di pallida primavera, e non ancora maturata in donna [...]"
Ciao a tutti!
Questo lavoro ripercorre tutta la vita di Dama Eowyn, uno dei personaggi a mio parere più belli che Tolkien abbia mai creato.
Partendo dalla sua infanzia, passando per l'adolescenza trascorsa al palazzo di suo zio Theoden, fino alle vicende narrate nel Signore degli Anelli: l'incontro con Aragorn, lo scontro con il Re Stregone e la sospirata felicità trovata con Faramir.
Per gli avvenimenti pre!LOTR mi baserò quasi esclusivamente sulla mia fantasia, rispettando ovviamente ciò che il Professore narra nelle Appendici.
In alcuni punti si è reso necessario un mix tra movieverse e bookverse... Spero non infastidisca nessuno :)
Vi ho già scocciati anche troppo: spero di riuscire a trasmettere, a chiunque deciderà di seguirmi, il profondo amore che nutro per questo personaggio, e di renderle pienamente giustizia.
Buona lettura!
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aragorn, Eomer, Eowyn, Theoden, Theodred
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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🌸 Elboron 🌸
 



 

La pallida luce della luna filtrava attraverso le finestre della grande camera da letto, come argento liquido, disegnando giochi di luce sulla pelle delle due figure addormentate.
 
Éowyn, signora dell’Ithilien, e un tempo di Rohan, stava riposando serena, cinta dal tenero abbraccio del marito, quando qualcosa turbò il suo sonno.
 
Ella aprì gli occhi debolmente; strizzandoli poi, per mettere a fuoco la realtà circostante.
D’un tratto lo udì di nuovo: il debole vagito che l’aveva raggiunta fin dentro ai suoi sogni, strappandola a quel mondo illusorio.
 
Éowyn sospirò; poi, dolcemente, si districò dalle forti braccia del marito, tirandosi su a sedere.
 
Un’intera notte di sonno, senza interruzioni, era indubbiamente chiedere troppo
 
Giunta nella camera appena adiacente alla sua, Éowyn si diresse a passo sicuro verso il piccolo lettino, situato lì al centro.
 
Si chinò poi, sollevando amorevolmente fra le braccia un minuscolo fagottino, dalla riccia capigliatura castana, e dalle morbide guanciotte rosse.
La luce dei suoi occhi: Elboron, principe d’Ithilien.
Suo figlio.
 
Éowyn prese a cullarlo con infinita delicatezza, mormorando parole di conforto e intonando una dolce melodia.
 
Il piccolo, all’udire la familiare e rassicurante voce della madre, si calmò all’istante.
Emise un debole suono indistinto, a metà tra uno sbadiglio e un mugolio; poi, richiudendo gli occhi, cominciò a succhiarsi amabilmente il pollice.
 
L’espressione sul volto di sua madre era a dir poco adorante.
 
Éowyn quasi non riusciva a credere di essere in parte responsabile della vita di quel frugoletto.
Fino ad alcuni mesi prima non era stato altro che un prominente –e talvolta fastidioso!- rigonfiamento della sua pancia… E adesso eccolo lì, così placido e dolce durante il sonno… e un vero terremoto da sveglio!
 
Éowyn ricordava come fosse ieri l’istante in cui aveva scoperto di portarlo dentro di sé.
Ricordava ogni singola ora, ogni minuto e ogni secondo, di quei nove mesi di gravida e trepidante attesa.
E ancor di più ricordava quel prezioso momento in cui ogni promessa si era avverata, attraverso la forma di un pianto acuto, dirompente, che sapeva di salute e di vita.
 
“Tutto bene, tesoro?”
 
Il fiato caldo di Faramir le solleticò l’orecchio, mentre le braccia di suo marito scivolavano veloci ad agganciarsi attorno alla sua vita.
Il sorriso di Éowyn si accentuò: girò appena la testa per deporre un bacio leggero sulla guancia dell’uomo.
 
“Mi dispiace averti svegliato”.
“Non lo hai fatto; sai bene che ho il sonno leggero. Mi sono semplicemente accorto, di come il letto fosse improvvisamente molto più freddo…” sussurrò Faramir, con un tono profondo e sensuale, che le mandò piccole scariche di adrenalina lungo tutto il corpo.
“Vi pare questo il momento per simili discorsi, messere?”, lo riprese scherzosamente Éowyn, avendo intuito dove il marito volesse andare a parare, “Sto cercando di far riaddormentare vostro figlio…”
 
Faramir ridacchiò sommessamente, sfiorando la testa del neonato con un’affettuosa carezza.
“E come sta il mio piccolo birbante?”
 
“Credo non si sia ancora pienamente abituato a dormire da solo…” sospirò Éowyn, “Ma, aspetta, forse ci siamo!”
 
Elboron infatti, aveva dischiuso leggermente le labbra; e il pollice, che fino a poco prima si trovava nella sua bocca, giaceva ora abbandonato lungo il fianco.
 
Éowyn lo depositò con delicatezza al centro del lettino, prestando la massima attenzione a non svegliarlo di nuovo.
 
Era ancora troppo piccolo, perché si riuscisse capire in maniera precisa a chi rimandassero le sue fattezze, ma riguardo ai suoi dolcissimi occhi nocciola, Éowyn non aveva dubbi: erano gli stessi della sua famiglia.
Gli occhi di Thèodwyn e Thèoden.
 
La sua nascita aveva benedetto il matrimonio di Faramir ed Éowyn dopo appena due anni.
 
Due anni che erano volati via, rapidi come un battito di ciglia.
In quel lasso di tempo, Faramir aveva assunto pienamente il ruolo che una volta era stato di suo padre; Éowyn invece, aveva scelto di divenire una guaritrice, per prendersi cura, come aveva detto tempo addietro, di tutto ciò che cresceva e recava con sé la vita.
 
Quella occupazione le aveva portato infinite soddisfazioni, ed una grande serenità.
Se glielo avessero detto qualche anno prima, Éowyn sarebbe probabilmente scoppiata a ridere, guardando con disprezzo il latore della notizia.
 
Dormi, piccolo mio, pensò contemplando affettuosamente il figlio, e possa il tuo sonno essere sereno. Sei al sicuro qui, e noi ti amiamo più di ogni altra cosa al mondo.
 
“Éowyn? Coraggio, amore mio, hai bisogno di riposare”.
La voce di Faramir, velata appena di preoccupazione, la raggiunse dalla soglia della camera, verso la quale egli si era già incamminato.
 
“Starà bene, non è così?” si ritrovò a mormorare Éowyn, quasi d’istinto, afferrando la mano che le veniva tesa.
 
Sembrava riluttante a venire via, come se potesse accadere qualcosa al bambino, nell’esatto momento in cui suoi genitori avessero lasciato la stanza.
 
“Starà benissimo” rispose dolcemente Faramir.
 
Conosceva abbastanza bene la moglie, da capire quanto la paura di perdere nuovamente qualcuno di caro, fosse ancora radicata profondamente nel suo cuore.
E forse mai se ne sarebbe andata, nonostante tutto: il suo rassicurante e caloroso affetto, che non si vergognava di dimostrarle, giorno dopo giorno; la pace che li circondava, sia lì nella loro accogliente dimora nell’Ithilien, che in tutto il Regno di Gondor… Era qualcosa con cui avrebbero dovuto convivere entrambi, per tutti i giorni a venire; anche quando Elboron fosse divenuto abbastanza grande da essere in grado di badare a se stesso.
In alcuni momenti quel timore si faceva più manifesto, in altri giaceva sepolto, come un mostro in agguato, sul fondo del cuore.
Ma Éowyn non sarebbe più stata sola ad affrontarlo, si ripromise il giovane Sovrintendente.
Avrebbe per sempre potuto contare sul suo aiuto; così come lei aveva più volte offerto il suo, per lenire invece, le preoccupazioni di diverso tipo di Faramir.
Le sue paure di non rivelarsi un buon padre, di commettere con suo figlio gli stessi errori che Denethor aveva compiuto con lui.
 
Ci sarebbero sempre stati l’uno per l’altro, e per Elboron.
Di più non potevano fare, di più non potevano chiedere.
 
“Meriadoc ci ha scritto; la sua lettera è arrivata oggi pomeriggio”, raccontò l’uomo, una volta che si furono distesi nuovamente nel letto, ma Éowyn non rispose, limitandosi ad un mugugno di assenso, carico di sonno.
 
Faramir la guardò intenerito cercare di mantenere desta la concentrazione; ma la stanchezza infine fu più forte di lei.
Le palpebre pesanti si chiusero in appena pochi attimi, il respiro si fece più regolare e le labbra si piegarono in morbido sorriso.
 
La maternità l’aveva resa, se possibile, ancora più bella, si ritrovava spesso a pensare Faramir; come se una luce misteriosa avesse preso dimora dentro di lei.
 
Nonostante le occhiaie, i pianti, e gli inevitabili cambiamenti che il suo corpo aveva subito, Éowyn era rimasta la fiera, indomabile, e coraggiosa giovane donna, della quale si era innamorato anni prima.
Ma allo stesso tempo era diversa, più saggia e matura.
 
La donna dal Braccio di Scudo, così era conosciuta fra la gente.
 
“A che cosa stai pensando così intensamente?”
 
L’uomo si riscosse, stupito, nell’udire quella domanda: la credeva già addormentata!
 
“A niente”, rispose sorridendo con dolcezza, “E a tutto”.
 
A quanto sia cambiata la mia vita, da quando ti ho trovata, avrebbe voluto dirle, a quanto sono stato fortunato che tu mi abbia accettato. Al passato, al futuro, a quel meraviglioso e sorprendente presente, che riposa nella camera accanto.
 
Ma forse l’ora era eccessivamente tarda, per discorsi del genere.
 
“Proprio quello a cui stavo pensando io…” mormorò in risposta Éowyn, e Faramir poté come sentire un sorriso nella sua voce.
La giovane gli si fece più vicina, intrecciando le loro dita, e sbuffando un sospiro carico di soddisfazione.
 
Il sonno vinse entrambi nello stesso momento; e fu mano nella mano, che li avrebbe ritrovati il Sole il mattino seguente.
 
E per moltissimi anni a venire.

 
 




Benni’s Hole:
 
E questa volta è davvero finita… avevo in mente fin dall’inizio di concludere in questo modo: un piccolo e semplice quadretto della nuova vita di Eowyn. Chiedo scusa per aver glissato sui vari matrimoni, ma proprio non avevo l’ispirazione per delle scene del genere… Di Elboron invece, morivo dalla voglia di parlare ^^.
So che è molto breve, ma credo che il più sia stato fatto nei capitoli precedenti; questo consideratelo davvero l’epilogo conclusivo.
 
Non mi rimane molto altro da dire se non un gigantesco, riconoscente, strepitoso e assai commosso GRAZIE a tutti voi.
Sono sinceramente toccata e stupita dal successo che ha avuto questa fic; e non so dirvi quanto abbia significato per me la vostra compagnia e il vostro affetto durante questi mesi, senza risultare banale o sdolcinata…
 
Sono divisa tra la malinconia, il sollievo e la soddisfazione per aver portato a termine il compito che mi ero prefissa, ma non scherzo quando dico che non ce l’avrei fatta senza ognuno di voi…
 
Voi lettori, silenziosi, numerosissimi e preziosi… ad ogni visita avevo il cuore in gola.
Chi mi ha seguita: siete tantissime e ci tengo a citarvi tutte: aelfgifu, Annael, Clio93, Crisbo, Durhilwen, Echadwen, electra pascal, evelyn80, Feanoriel, fede95, fiddler, GretagGrace, Halfblood_Slytherin,
Jordan Jordan, Kanako91, Kano_chan, ladyw, Laylath, nari92, New Red Eyes, PuccaChan_Traduce, Siria_Ilias, Valerie, Virgo00, vshj, xingchan, zebraapois91.
Chi mi ha preferita: andalusia, Chibi_Hunter, Fjorleif, Just Izzy, Laylath, LilyLilian, Missing23, Valerie, xingchan, zebraapois91, _Son Hikaru, __Scream.
Chi mi ha ricordata: Valerie
Last but not least… tutte le mie fantastiche recensiste (e recensore ^^)! Sia quelle più assidue, sia chi ha recensito anche solo per una volta… grazie a tutte/i voi per aver speso parte del vostro tempo per farmi conoscere il vostro parere: è stato un piacere e un onore chiacchierare con voi, siete delle persone meravigliose, dico davvero <3
Marta, Evelyn, Giulia, Stella, Maria, Hika, Giuli Fee, Andrea, Electra, Giulia, Giulia, Elena, Giorgia, Beatrice, Scream, Nari92, Fjorleif, Alessia, PuccaChan_Traduce, Cristina, Maria, Chiara e Silvia <3!
 
Grazie infine, a tutti quelli che leggeranno o commenteranno la storia da questo giorno in poi xD
 
Bella gente… questa avventura è finita, ma un’altra mi attende! L’8 Aprile parto per Londra, dove mi fermo sei mesi a fare la tesi! Non ho in cantiere altri progetti, e credo quindi che per quanto riguarda Efp mi limiterò a recensire… anche se chi mi conosce sa che il mio cervello matto ogni tanto partorisce qualche fic demenziale, perciò… magari ci si risente ^^!
 
Concludo questo papiro facendo a voi e ai vostri cari i miei più sinceri auguri di buona Pasqua!
Spero si sia colto tutto il mio ammmmmore e la mia gratitudine per voi <3…
 
Buona vita a tutti!
 
Benni
 
Ps: se avete voglia di dirmelo sarei curiosissima di sapere quale sia il vostro capitolo preferito ^^! Io scelgo il primo, nonostante il tristume… troppo affezionata!
   
 
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