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Autore: Katniss_yaoi    06/04/2015    1 recensioni
"Scappo subito, ignara del perché la Cosa si sia arrabbiato in modo così brusco. Mi nascondo in un angolo della casa perché i genii non scappano in luoghi aperti, ma si chiudono in piccoli posti così magicamente se lui li trova non possono neanche scappare."
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Parodia sulle Creepypasta. Altamente demenziale.
Genere: Comico, Demenziale, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                        IL BUIO

                                                               


Questa non è una storia come le altre.
Ha qualcosa che la rende diversa dalle altre ma in realtà un po’ è uguale anche se non sembra…
Era buio, è sempre buio le creepypasta iniziano sempre che è buio, mai con “era mezzoggiorno e c’erano 40 gradi all’ombra…” nooo troppo normale.
Comunque ho già detto che era buio? Ah si era molto buio e siccome nella mia città non esiste l’alternanza delle 12 ore di luce e le 12 ore di buio, era oscuro 24 ore su 24. BUIO.

Ovviamente ero da sola perché ho la vita sociale pari ad un bradipo in età avanzata, e mi ero appena lasciato dal fidanzato o magari era morto qualcuno in qualche modo misteriosamente misterioso, succede sempre così.
Quindi mi trovavo in casa da sola, che poi non era una casa normale si trovava a 59 chilometri da un centro abitato o almeno da una forma di vita ed era completamente circondata da enormi pineti che rendevano inquieto chiunque li vedesse ma no! Dai compriamo questa casa, è così carina. 

Stavo cazzeggiando su facebook spiando qualcuno e chattando con delle persone che non avevo mai incontrato e che volevano uccidermi ahahah che burloni questi ragazzi di oggi! Ovviamente al buio perché poi è peccato consumare la luce quando stai da solo in una cazzo di casa stregata.

All’improvviso però sento un rumore che proviene dal piano di sotto ( ah dimenticavo in tutte le creepypasta la casa è sempre a due piani boh dai facciamo una petizione per le case con un solo piano) e siccome io sono davvero un genio decido di andare a perlustrare la casa, senza chiamare la polizia così se sono dei ladri è più divertente!
Prendo la prima cosa che mi capita ( si ora parlo al presente, è un errore professionale che bisogna fare uwu) una mazza da baseball che ho sotto il letto ,chi è che non ha una mazza da baseball pronta all’uso in camera!

Mi precipito lentamente per le scale e vedo un liquido rosso.
-Chissà cosa sarai mai- mi chiedo ma poi faccio un orribile scoperta!
E’ la mia collezione di sugo di pomodoro, come ha fatto ad arrivare fin qui? Mah anche se non odora come del pomodoro ma come il sangue… nah non è sangue. Ne sono sicura.

Scendo ancora le scale e vedo dei pezzi di carne a terra, di certo non è umana perché quelle due dita con gli anelli nuziale non appartengono di certoa degli umani. Sono dei cavalli che si sono appena sposati. Auguriiii
Arrivo in cucina perché è da lì che sento il rumore agghiacciante e metallico.
Qualcosa mi sfiora le gambe, qualcosa di peloso e ruvido.

Vedo un’ombra che si muove nell’angolo, è solo una mia impressione non ho visto bene, che volete farci i protagonisti si credono tutti dei cecati.
Di nuovo l’ombra mi sfiora e riesco a vedere chi è.
E’ il mio cagnolino Bubbi ( che nome di merda) che ha degli strani occhi gialli. Aw che cucciolino, gli sorrido e lui scappa di nuovo. Dopo pochi secondi realizzo che io non ho un cane. Di nuovo arriva la figura e vedo che in realtà è il gatto maculato di mia sorella. Ha ancora le unghie rosso sangue che lei gli ha dipinto, però questo strano smalto non si è asciugato anzi sembra che gli esca dagli artigli affilati come se fosse sangue. Di nuovo scappa via.

Continuo a camminare al buio perché come ho detto prima, accendere le luci non va affatto bene, perchè poi i ladri che vogliono rubare o vari mostri che vogliono ucciderti si offendono.
Mi viene però in mente una cosa. Mia sorella non ha un gatto anzi io sono figlia unica! Le cose mi arrivano al cervello solo in ritardo, strano perché di solito io sono una ragazza molto intelligente infatti mi sto specchiando allo specchio e ho bisogno di una piastra per addrizzarmi i capelli che mi si sono alzarti. Per fortuna c’è qualcuno che me li aggiusta con una manata pesante. Tutto normale tanto sono solo io in casa.

Fischietto una canzoncina mentre arrivo in cucina che si trova dall’altra parte della casa il quale fa invidia anche alla reggia della regina Elisabetta.

Arrivo sulla prossimità della porta e vedo che Lui è lì.
Lui, Esso, La Cosa, Egli, Quello, Colui-Che-Non-Può-Essere-Nominato si trova lì. Lo sento. Non so come faccio a sentire qualcosa ma io sento tutto se sento che La-Cosa-Che-Poverina-Nessuno-Gli-Da-Un-Nome-Decente mi aspetta. Aspetta solo me, BECAUSE I’M THE BEST.
Ho bisogno di andare a fronteggiarmi con Esso, non di certo scappare e urlare come la pazza a qualcuno di aiutarmi, ciò sarebbe troppo banale.

Si trova di fronte di me o almeno io credo, avanza lentamente riesco a vedere la sua faccia incurvata che mi osserva con sguardo feroce, la sua mano si sta allungando verso la porta perché me la vuole far vedere o forse me la vuole buttare addosso? Boh forse la prima. Arriva però all’improvviso una chiamata di mia madre

-Uè pronto mamma che c’è?! Sono occupata!- le dico sbuffando.
-Tesoro scappa finchè sei in tempo! In casa nostra c’è qualcosa che non va.- dice lei mentre si sentono delle urla strazianti dal dolore.
-Ma’ si può sapere che diamine stai facendo?.- chiedo più preoccupata.
-Niente n-n-n-n-niente vieni con me nnnnnnniente-nenennitente lalala- sento dal telefono e riesco solo a sentire la voce di mia madre che muta in un grido di disperazione e un grido malefico.
-Perfetto, non c’è neanche segnale. Mannaggia ora la richiamo- dico ad alta voce mentre il mostro si sta avvicinando man mano a me con un incessante rumore di catene arruginite.
-Ma la vuoi finire con ‘ste catene sto cercando di chiamare mia madre! Fatti un giro e poi rivieni di nuovo.- le urlo esasperata, e che maleducazione!
La Cosa finalmente capisce e, trascinando una tizia morta che sembra molto mia zia ma non lo riesco a capire visto che il viso e il corpo è mutilato, arriva in salotto e si fa il giretto, poi si mette a guardare un po’ American Horror Story.

Intanto io richiamo mia mamma. E lei finalmente dopo 3 squilli risponde.
-Mamma è saltata la linea! Che volevi dirmi?- le riferisco ma sento solo un silenzio imbarazzato.
-Ma cosa dici tesoro?- risponde una voce molto grave che capisco è quella di mio padre.
-Perché hai il cell della mamma?- Chiedo, è molto strano di solito lui lavora dall’altra parte del paese e mia mamma qui vicino a pochi 40 chilomentri ( si è coerente con il fatto che non ci sono centri abitati nel raggio di 59 chilometri, non fate i pignoli)
-Tesoro, ho il telefono di tua madre...da quando è morta 3 settimane fa.- risponde in modo molto grave.
Ah si giusto ops ahahahah me ne ero dimenticata. Chiudo la telefonata sorridendo che tutto sia apposto.
E conto perché mi piace farlo.

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Ma allora con chi ho parlato? Forse con la nonna…si è stata la nonna che sta in grande salute, anche se ultimamente non mangia e non si muove. Forse è un blocco del fatto di essere vecchi, si è così. Lei è molto brava ha detenuto anche un bellissimo record. Quello di non respirare, adesso è arrivata a 5 mesi. Che brava nonnina! *^*

-Ah a me mi piace tanto questo buio! E’ così.. così… così senza luce!- dico ad alta voce mentre cerco di non cadere sul mio criceto. Ah giusto io non ho un criceto.
La Cosa si alza e dopo aver lanciato un urlo straziante arriva correndo verso di me prendendomi per il collo e alzandomi di 5 metri anche se il soffitto arriva a 3.
Scappo subito, ignara del perché la Cosa si sia arrabbiato in modo così brusco. Mi nascondo in un angolo della casa perché i genii non scappano in luoghi aperti, ma si chiudono in piccoli posti così magicamente se lui li trova non possono neanche scappare. Lui non mi vede e va in soffitta.
Esco dal mio nascondiglio e vedo altro sangue per la cucina che porta nella lavanderia e siccome mi piace tantissimo ficcarmi nei guai, mi metto a seguire il sangue perché se dicevo “a seguire i ragni” era una citazione.

Nella lavanderia ci lavora la nostra serva. Ha un aspetto molto strano, secondo me è cugina a quella cosa che sta cercando di uccidermi nel salotto. Sento un alito caldo e puzzolente sulla nuca che mi provoca una scarica elettrica, ma quest’ultima cosa è causata dal fatto che mi sono appoggiata al puntatore della cantina ( si sono arrivata in cantina, sei stato molto distratto se non te ne sei accorto).

Prendo subito il dentifricio e lo lancio alla Cosa che mi vuole sicuramente stuprare, sono troppo bella!
Forse si è innamorato della mia bellissima coda di cavallo, strappato direttamente dal culo di un puledro.
Scappo velocemente dalla porta ma è bloccata, è fatta di vetro ma non la voglio rompere, poi è peccato.

La Cosa dietro di me mi dice una cosa ma che io non capisco molto bene. Bah non sa neanche esprimersi bene. Questa cosa mi delude profondamente.
Corro veloce verso il garage che si trova in soffitta ( mai visto eh?) e inciampo. Non so su cosa ma inciampo visto che è ancora FOTTUTAMENTE buio. Chissà perchè non ho acceso la luce! Almeno adesso ero viva. Ah com'è bella la coerenza.
Qualcosa mi prende per i piedi e mi trascina per 2 metri.

Mi uccide lentamente perché poi mi scoccio di morire subito. Mentre mi stacca un braccio riesco a vedere le mie ossa. Oddio sono così orribili, con l’altra mano ancora intatta prendo un po’ di smalto così diverranno FAVOLOSE.
Il mostro incomincia a prendere le mie membra, perché tutti amano le membra. Di solito prendono sempre quelle. Mai il cuore polmoni nahh non si portano, solo e solo le membra. Penetra.… il mio stomaco( eheheh birbantelli avevate pensato qualcos’altro eh?) lasciandomi senza fiato e anche forse senza stomaco.
Perdo i sensi e vomito, anche se ciò è impossibile visto che non ho più l’apparato digestivo.

Ora sono qui con le membra al di fuori del corpo a scrivere questa storia, perché ovviamente tutti mentre stanno per morire scrivono creepypasta per avvisare la gente.  Sarebbe assolutamente inutile chiamare la polizia o magari l’ambulanza. QUINDI STATE ATTENTI NON SO A COSA, MA STATE ATTENTI.

Poi mi ricordo improvvisamente ciò che ho detto all’inizio, cioè che non c’era nessuno. Si nessuno in casa. E guardo il coltello che ho in mano. Omg sono stata io? Nah… sto morendo but first let me take a selfie!

Ricordate….non…aprite…il…buio….da…soli…con…te….a…pucci….ciupa...olà….fame…
 
 
 
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Non chiedetemi come mi è venuta questa cosa, ma è colpa di una giornata passata a leggere creepypasta con mia cugina e vedendo che la fantasia di certe storie erano MAGNIFICHE non ho potuto resistere e scrivere anche io una storia. Ci sono sempre il buio, il fatto di essere da soli, “è stato mio fratello, ma aspetta io non ho un fratello” e bla bla bla… yeee .-.
Se non avete capito niente della “Trama” ( ahahahah esiste una trama?), non preoccupatevi è volontario. ( anche gli errori)
Spero che vi abbia fatto almeno divertire.
Alla prossima :)
-Katniss
   
 
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