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Autore: Chelinde    06/04/2015    1 recensioni
La parola "Fine" non mi è mai piaciuta molto perché dietro una fine c'è sempre qualcos'altro, litigi e momenti romantici, così ho deciso di tentare di scrivere una One-shot proprio su questo tema chiedendomi dopo la sconfitta di Naraku come sarebbe stato il primo appuntamento di Kagome ed Inuyasha.
DAL TESTO:
_"Che vuoi?" le chiese in modo abbastanza sgarbato, la ragazza dovette mordersi la guancia per non iniziare a dirgliene di tutti i colori, infondo se voleva ottenere ciò che voleva doveva imporsi la calma, sfoderò allora il suo sorriso più ammaliante stupendo l'amato che iniziò a preoccuparsi, quel sorriso era quello di quando lei voleva chiedergli qualcosa che gli stava molto a cuore.
"Sai, mi stavo chiedendo se tu non volessi venire ad un appuntamento con me"_
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TUTTA COLPA DEL GELATO

Kagome era sempre stata una ragazza golosa, non si preoccupava per la linea, le sue amiche facevano diete su diete, mentre lei faceva appena in tempo ad iniziarne una che subito cadeva in tentazione, era sicura che non avrebbe mai incontrato qualcuno di più goloso, ma si sbagliava.
Inuyasha lo era infinitamente più di lei e se ne era accorta quando erano tornati nella sua epoca a trovare i suoi genitori che non vedeva da molto.
Quando avevano sconfitto Naraku il pozzo sembrava essersi chiuso per l’eternità ed invece era riuscita ad attraversarlo di nuovo per vedere il suo amato, temeva che il pozzo si sarebbe chiuso nuovamente ed invece riusciva ancora ad attraversarlo.
Ricordava bene quel giorno, faceva molto caldo ed il suo fidanzato -ancora non le sembrava vero di poterlo definire così- sembrava soffrirne particolarmente e si era rifugiato sulla cima di un albero nel disperato tentativo di trovare pace da quei pesanti raggi del sole.
Non sapeva bene come le era venuta in mente quell'idea, però decise di sfruttarla così da poter avere finalmente il suo primo appuntamento con l'uomo che amava, così, raccolto il coraggio necessario e sperando in una risposta affermativa da parte del mezzo-demone si recò alle radici del grande albero.
"Inuyasha?" lo chiamò il più forte possibile temendo che all'altezza alla quale si trovava lui non riuscisse a sentirla. Vide il suo volto comparire tra le foglie e quasi rise nel vedere la sua espressione imbronciata per il troppo caldo, una tortura che magari sarebbe riuscito ad addolcire solo levandosi la pesante veste ed accettando di indossare una maglia a mezze maniche, ma a quanto pare sembrava una missione impossibile.
"Che vuoi?" le chiese in modo abbastanza sgarbato, la ragazza dovette mordersi la guancia per non iniziare a dirgliene di tutti i colori, infondo se voleva ottenere ciò che voleva doveva imporsi la calma, sfoderò allora il suo sorriso più ammaliante stupendo l'amato che iniziò a preoccuparsi, quel sorriso era quello di quando lei voleva chiedergli qualcosa che gli stava molto a cuore.
"Sai, mi stavo chiedendo se tu non volessi venire ad un appuntamento con me", Inuyasha la osservò attentamente imprimendosi nella mente la sua immagine così dolce con le guance imporporate e la voce che le si era abbassata notevolmente. Scese con un salto dall'albero atterrandole davanti perfettamente in piedi.
"Cos'è un appuntamento?" chiese infine lievemente imbarazzato per doverle chiedere ulteriori informazioni, lei sgrano gli occhi stupendosi per il fatto che il giovane fidanzato non ne fosse a conoscenza, si passò una mano tra i capelli pensando ad un modo per spiegarglielo.
"Come posso fartelo capire ..." iniziò mordicchiandosi il labbro inferiore "È una cosa che fanno le persone che si amano, si mettono d'accordo per uscire insieme da soli e passare del tempo insieme così da dimostrarsi il loro amore" concluse complimentandosi con se stessa per l'ottima risposta data.
Il suo fidanzato però aveva un'aria piuttosto imbronciata, si avvicinò al suo viso e la giovane credette di perdersi quegli occhi d'ambra così incredibilmente magnetici, "Ma io ti dimostro il mio amore ogni giorno, e tu fai lo stesso con me" provò a ribattere lasciando la ragazza senza fiato. Era probabilmente la cosa più dolce che lui le avesse mai detto.
"Si, però ... bè ecco ... nel mio tempo è un'usanza piuttosto comune e noi non ne abbiamo mai avuto uno ...", il mezzo-demone la guardò, aveva abbassato lo sguardo e comprese che quella doveva essere una cosa alla quale lei teneva molto, sospirò appena e mentre le sue guance si tingevano di rosso parlò, "Va bene allora, andiamo a quest'appuntamento". La sua bella alzò lo sguardo stupita, gli occhi le si illuminarono e gli lasciò un dolce bacio sulla guancia prima di rientrare in casa per prepararsi lasciando da solo uno sbalordito Inuyasha che posò una mano proprio dove era avvenuto quel contatto “Se sapevo che bastava così poco a renderla così felice l'avrei fatto prima questo coso" borbottò prima di saltare nuovamente sul suo albero.
Kagome uscì di casa che sembrava un'altra persona, indossava una leggera maglietta azzurra priva di spallini che le stava particolarmente attillata mettendole in risalto le forme, dei pantaloncini bianchi e delle infradito dello stesso colore decorati con graziose perline dei colori dell'arcobaleno, in spalla aveva una borsa a tracolla decorata con disegni astratti e dai colori vivaci.
Il mezzo-demone restò immobile ad ammirarla estasiato, lei gli sorrise dolcemente “Andiamo?” chiese dopo pochi secondi riportandolo alla realtà, scese dal suo ramo ed annuì appena, non sapeva bene come doveva comportarsi in questo appuntamento, ma aveva deciso di mettersi d’impegno così da vedere ancora la sua espressione felice.
Camminarono per le strade mano nella mano, un contatto che aveva iniziato Kagome, le persone passavano lanciandogli occhiate dolci e l’amato della sacerdotessa iniziava a sentirsi molto in imbarazzo, oltre al fatto che era stato costretto ad indossare un berretto per celare le sue orecchie canine ed ora aveva più caldo, la ragazza –forse immaginando la cosa- lo guardò attentamente “Togliti almeno la parte sopra della veste”, lo disse in tono quasi supplichevole “Ma-” tentò di rispondere il ragazzo ma fu battuto sul tempo dalla fidanzata “Non verrai attaccato da nessuno qui, so che non conosci bene questo posto e che è per questo che non la levi, ma fidati di me, così soffrirai solo il caldo ed anche inutilmente”.
Nel sentire queste parole lui si stupì nello scoprire quante cose la giovane conoscesse di lui, così sospirò sfilandosela -non con poco scetticismo- la giovane gli sorrise mentre lui se la legava in vita e sentì finalmente meno caldo mentre una leggera brezza gli attraversava la leggera maglietta bianca a maniche corte.
“Vuoi un gelato?” chiese poco dopo la sacerdotessa indicando una costruzione poco più in là, lui la guardò aggrottando le sopracciglia “Un che?” chiese poi confuso, la ragazza rise con la sua risata cristallina che riscaldò il cuore dell’amato.
“È una specie di ghiaccio triturato che però è anche saporito, per esempio c’è il gusto alla fragola o alle noci o ancora al pistacchio” gli spiegò pazientemente, poprio come si fa ad un bambino. “Ok, ma cos’è il pistacchio?” Kagome ci pensò un attimo “Non ha importanza” disse poi  accorgendosi che non sapeva come definirlo “C’è anche il cioccolato” aggiunse poi sorridente ma ancora lo sguardo confuso del mezzo-demone la stupì ancora una volta. “Non dirmi che non sai cos’è il cioccolato!” disse visibilmente scioccata, il fidanzato annuì leggermente quasi vergognandosi della sua ignoranza, ma ancora una volta la risata dell’amata lo mise a proprio agio “Se non lo conosci lo devi assolutamente assaggiare” esordì stringendo più forte la mano del ragazzo iniziando a tirarlo verso la gelateria.
Presero due coni, Inuyasha con cioccolato e limone mentre Kagome con frutti di bosco e panna montata.
Il mezzo-demone rimase estasiato dal suo gelato e lo mangiò velocemente sotto lo sguardo divertito della ragazza, a metà però il giovane rimase incuriosito dalla cosa bianca che la sua bella stava mangiando, lei rendendosi conto dello sguardo bambinesco del compagno sorrise avvicinandogli il suo cono alle labbra ed invitandolo ad assaggiarlo, lui gli diede una leggera leccata, ma come si staccò dal gelato la fidanzata iniziò a ridere.
La osservò piuttosto risentito “Hai la panna sul naso” riuscì a dire tra le risate, si asciugò una lacrima che birichina le era rotolata sulla guancia mentre lo sguardo di Inuyasha  era diventato imbarazzato, le sue guance si erano imporporate vistosamente. Lei gli tolse la panna con il dito continuando a sorridere divertita.
Il compagno però le afferrò il polso della mano e si avvicinò il suo dito alle labbra, lo mise in bocca e leccò la panna rimasta sotto lo sguardo sbalordito della compagna, si sentiva il volto in fiamme, ma era divertente vedere che anche la giovane davanti a lui aveva il suo stesso problema.
Kagome sorrise imbarazzata quando le lasciò il dito poi toccò le sue labbra in un bacio pieno d’amore.
Il mezzo-demone decise che avrebbero dovuto avere più appuntamenti se quello era il suo premio.
La ragazza però non sapeva che aveva appena creato un mostro con quel gelato.

N.D.A.:
La parola "Fine" non mi è mai piaciuta troppo, dietro la fine c'è sempre qualcos'altro, ci sono litigi e momenti romantici, quindi ho deciso di tentare di scrivere una One-shot chiedendomi come sarebbe stato il loro primo appuntamento.
Spero che vi sia piaciuta e che mi lascerete una recensione.
Un bacione Chelinde
<3

 
  
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