Il diavolo dentro di me

Da qualche giorno il giovane Sam accusava un grande e fastidioso mal di testa; questo era dovuto ad un piccolo problema che si portava dietro sin da quando era stato dentro la gabbia: Lucifero. Si, era un problema e anche alquanto difficile da trattare... Quel coso si comportava come un adolescente ribelle senza figure di riferimento. Sam non sapeva più che fare.

Ad ogni modo, quella sera Lucy aveva deciso di dare un mega party e gli invitati erano “persone” abbastanza conosciute ma le star di quella serata erano Mark Ronson e Bruno Mars.

Nella testa di quel povero cacciatore continuava a girare “uptown funk” e la cosa lo infastidiva a dir poco. L’angelo caduto continuava a ballare e a scatenarsi come se non ci fosse un domani, con tanto di sculacciata ad ogni “whoooo!”. Era lui l’animale di quella festa.

Quel demonio continuava a urlare: -I’m too hot-. E tutta la sala in coro finiva: - Hot damn! -. Per poi riprendere: - Call a police and a fireman! -. Sammy si portò le mani sulle tempie e la sua faccia si trasformò in una smorfia di dolore per poi tornare normale.

Dean, il fratello maggiore, era davvero preoccupato e gli aveva consigliato di mangiare qualcosa che lo facesse stare meglio, quindi gli offrì un pezzo di apple pie. “Strano…” pensò il fratello minore. “Mio fratello che mi offre un pezzo della crostata di mele… Sto davvero così male?”.

Intanto nella sua mente Lucy continuava a ballare e ogni tanto urlava: -Non me ne andrò mai via da qui! Noi siamo una cosa unica! -. Una risata malvagia comparve sulla faccia del demone. La cosa più inquietante non era quella, ma bensì il fatto che l’angelo demoniaco muoveva spalle a ritmo e anche in modo abbastanza violento. Il cacciatore gli rispose: - Anche se vuoi farmi impazzire, io e mio fratello troveremo un modo per scacciarti via dalla mia mente. E non sarà con l’aiuto di una misera torta di mele! -.

Il diavolo per tutta risposta gli cantò a squarciagola: - Don’t believe me just watch… Tanto non me ne andrò mai da qua! Siamo solo io, te e questo magnifico party che durerà per tutta l’eternità! E una volta all’inferno inviterò anche quell’arcangelo ingrato di Michele -.  

Per far tacere quella voce, il giovane Sam, decise di coricarsi e di provare a zittire quella voce impertinente e fastidiosa. Stava iniziando ad odiare quella canzone, ma decise di non pensarci più e di lasciare Lucy alla sua festa. Provò ad immaginare una sorta di porta e chiuse il tutto dietro di essa.

Ciò pareva funzionare ed ora poteva tornare al suo amato riposo senza nessuna canzone o mega festa che lo disturbasse. 

Note dell'autrice: Penso che questa cosa sia stupida e demenziale ma Lucy che da' una mega festa dentro la mente di Sammy ci sta a pennello :) Detto questo buona lettura e alla prossima :)

doctorsmadness