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Autore: lapoetastra    07/04/2015    2 recensioni
Ho dovuto affrontare molte missioni difficili, nel corso della mia carriera lavorativa.
Ma questa, oh, questa è davvero impossibile.
Genere: Generale, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ho dovuto affrontare molte missioni difficili, nel corso della mia carriera lavorativa.
Ma questa, oh, questa è davvero impossibile.
Non so perché l’ho accettata, perché non ho rifiutato e basta.
Sarei potuto tornare alla mia vita tranquilla e monotona.
No, invece.
Mi sono preso l’impegno, adesso, perciò farò ciò che posso per riuscire nel mio intento.
So che devo rischiare tutto.
Anche la mia stessa vita.
 
 
Al Capone era particolarmente gaio.
Non che gli capitasse di rado, d’altronde: lui era per natura un uomo sereno e solare, ma lo era ancora di più quando le cose andavano come voleva.
Esattamente come quel giorno.
Presto, infatti, il suo gruppo avrebbe accolto un ulteriore membro.
Al lo aveva esaminato di persona, perché non bisognava più fidarsi di nessuno, di quei tempi, e già dal primo sguardo aveva capito che era un tipo apposto.
Un ragazzo, non ancora un uomo, con la pelle liscia e sbarbata come quella di una donnicciola, eppure Al aveva visto nei suoi occhi verdi una determinazione ed una forza d’animo che non brillavano neppure nello sguardo dei suoi veterani.
Per tale motivo, quando il giovane gli aveva chiesto implorante di poter diventare il suo personale apprendista al fine di imparare dal miglior boss in circolazione tutti i trucchi del mestiere, Capone non era riuscito a dirgli di no.
< Un po’ di silenzio, prego >, esclamò dunque l’italoamericano, battendo forte le mani paffute.
Quando i suoi uomini tacquero, riprese con voce squillante: < È per me un onore oggi dare il benvenuto ad un nuovo membro. Spero che anche voi lo accoglierete come merita. >
Poi, con un sorriso sul volto, aggiunse elettrizzato: < Coraggio, ragazzo, non farti attendere. >
A quelle parole, tra la folla in ascolto si fece strada un giovane.
Sudava copiosamente, e non solo a causa della soffocante aria del salone, ma il suo sguardo era impenetrabile e calmo come se niente potesse minimamente scalfirlo.
Si avvicinò con passo sicuro ad Al Capone, il quale, essendo troppo basso per potergli cingere le spalle, si limitò a stringergli con forza un braccio.
< Vi presento Mike D’Angelo >, esclamò, presentando il ragazzo al suo fianco agli altri uomini, i quali applaudirono felici, anche se un po’ titubanti.
Era strano, infatti, che un giovane così composto volesse entrare a tutti i costi all’interno del loro clan mafioso, dove i pericoli e gli omicidi erano all’ordine del giorno.
Tuttavia, nessuno di loro avrebbe mai contestato la decisione del capo, che sembrava quanto mai sicuro della validità del nuovo acquisto.
< Eh, ragazzo mio, d’ora in poi ti insegnerò tutto ciò che so, così diventerai un boss anche tu! >, rise Capone, cercando di scompigliare i capelli laccati del giovane ancora immobile al suo fianco.
Se solo fosse stato un po’ più accorto, avrebbe notato il ghigno che a quelle parole si era aperto sul viso di Mike D’Angelo.
 
 
 Ce l’ho fatta.
Sono riuscito ad infiltrarmi nel clan di Al Capone che, contro ogni mia più rosea aspettativa, sembra avermi subito preso in simpatia.
Credo si fidi ciecamente di me.
So che questo fatto, se da un lato mi permette di procedere al meglio nella mia missione, dall’altro mi mette ancora più in pericolo.
Perché quando il boss capirà che in realtà sono un poliziotto con il compito di spiare le sue mosse e distruggerlo dall’interno, la sua rappresaglia sarà durissima.
Non ho dubbi che mi ucciderà senza pietà, senza pensarci due volte.
Ma ormai devo andare avanti.
Non posso più tirarmi indietro, ora, non con ciò che sono riuscito ad ottenere.
L’unica cosa che mi resta da fare è sperare.
E pregare.
Implorare Dio di avere un occhio di riguardo per Jimmy Malone, o, come mi chiamo ora, Mike D’Angelo.
 
   
 
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