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Autore: TheSwagMastah    07/04/2015    5 recensioni
"Come poteva Jungkook essersi reso conto di essere innamorato del suo migliore amico solo quando qualcun'altro glielo stava portando via?"
JiKook bitches! (Con dei brevi accenni V-hope)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jeon Jungkook guardò l'esercizio di matematica per la quarta volta. Quella materia di solito gli appariva cosí chiara e semplice, era il migliore della classe. Ma quel giorno quella serie di lettere, numeri e simboli gli appariva totalmente sconosciuta. Era irrimediabilmente pensieroso e distratto."Nemmeno Tae riuscirebbe a decifrare questo linguaggio alieno." pensò scompigliandosi i capelli color prugna.
Tornò a guardare l'esercizio, una semplice equazione di secondo grado, perché non riusciva a riflettere? Chiuse il libro con uno sbuffo e si buttò sul letto, con lo sguardo rivolto verso il soffitto bianco. Appena provava a chiudere gli occhi nella sua mente ricompariva il ricordo di poche ore prima.

**Jungkook come ogni giorno aveva aspettato che i suoi due migliori amici, Taehyung e Jimin uscissero dalla loro classe, e poi si erano diretti tutti e tre insieme verso l'uscita principale. Arrivati al cancello, Tae si era messo a correre verso una persona, aveva cinto il suo collo con le braccia e lo aveva baciato con trasporto, mentre l'altro gli poggiava le mani sui fianchi. Hoseok, il suo 'bellissimo ragazzo universitario' come diceva lui, era venuto a prenderlo in macchina come sempre. Jungkook sorrise a quella scena, i due erano cosí perfetti. Ma il sorriso morí sulle sue labbra quando vide che poco piú in là, un ragazzo sconosciuto stava abbracciando Jimin da dietro, e quest'ultimo non sembrava per niente dispiaciuto dato che gli sorrideva radioso ed era arrossito quando il ragazzo gli aveva poggiato il mento sulla spalla. Jimin rideva mentre il ragazzo dai capelli scarlatti e la pelle bianca come il latte gli faceva il solletico, e Jungkook si era sentito perso. Anche durante la strada per tornare a casa non lo aveva degnato di uno sguardo.**

Eppure di solito era Jimin che riempiva di attenzioni il suo piccolo 'Kookie', come lo chiamava lui. E Jungkook se lo scrollava sempre di dosso in modo poco gentile. Ma adesso, che qualcuno glielo stava portando via sentiva la mancanza di quelle attenzioni, di quegli abbracci e di quelle piccole premure che gli venivano dedicate tutti i giorni. Jungkook si era accorto di avere una cotta per il suo migliore amico dopo averlo rifiutato mille volte, solo dopo che qualcun'altro gli si era avvicinato. Si batté una mano sulla fronte. Stupido Jungkook. Perché voleva evitare che Jimin fosse felice con qualcun altro? Perché precludergli questo? La mano batté sulla sua fronte una seconda volta. Jungkook l'aveva rifiutatove adesso Jimin aveva tutto il diritto di farsi abbracciare da chi voleva, anche da un bellissimo ragazzo dall'incarnato bianchissimo che non era lui. Aveva anche il diritto di ridere con qualcun altro, e di abbracciare un corpo che non fosse il suo.Il ragazzo scattò in posizione seduta. Non avrebbe potuto sopportarlo. In fondo era un cazzo di ragazzino capriccioso ed egoista, e poi sapeva benissimo che sarebbe stato lui il meglio per Jimin. Perché lui lo conosceva davvero,erano cresciuti insieme, sapeva sempre di cosa aveva bisogno o cosa stesse pensando. E si stupí da solo del fatto che fosse dovuto arrivare a tanto prima di vedere il suo migliore amico sotto una luce diversa.
Prese il telefono e digitò il suo nome nella rubrica, senza pensarci due volte. Dopo pochi squilli il moro rispose. "Kookie? C'é qualche problema?" chiese sorpreso. "No, in realtà volevo solo sentirti." Il moro fece un attimo di pausa, e anche se non poteva vederlo Jungkook sapeva che era arrossito."C-come mai?" "Sono solo a casa, mi annoio. Vieni a guardare un film con me? O giochiamo ai videogames?" chiese cercando di essere piú naturale possibile."Certo, aspetta che mando un messaggio a Tae." disse Jimin."NO" lo interruppe con troppa enfasi. "L'ho già chiamato, era con Hoseok, e sai che i piccioncini non vogliono essere disturbati." mentí il piú piccolo cercando di essere convincente. Il moro ridacchiò. "5 minuti e sono da te."
Quei 5 minuti furono interminabili per Jungkook che si muoveva da una parte all'altra nella soglia di casa sua, cercando di pensare a un piano decente per confessarsi a Jimin. Maledizione, perché non ci aveva pensato prima di chiamarlo?
Quando il campanello suonò il suo cuore perse un battito, e abbassò immediatamente la maniglia, trovandosi davanti il ragazzo moro poco piú basso di lui che lo guardava con aria confusa."Ho appena suonato, come hai fatto ad aprirmi subito?"Jungkook gli sorrise imbarazzato, cercando di non sembrare un totale idiota. "Ero solo qua vicino."
Jimin rispose con una risatina e si diresse subito verso la televisione, accendendo l'xbox del piú piccolo.
"Scommetto che polverizzo ogni tuo record." disse scegliendo un gioco e mostrandoglielo.
"Impossibile, sono il piú bravo" commentò Jungkook scuotendo la testa.Il maggiore si sedette per terra con le gambe incrociate e il joystick in mano. Premette start e iniziò a giocare. Certo, era già successo altre mille volte che Jimin si mettesse a giocare entrando nel suo mondo per un po', ma quel giorno Jungkook voleva qualcosa di diverso.
"Giochiamo insieme Jimin-ah?" chiese con voce lamentosa."Aspetta che finisca la partita." disse distrattamente l'altro, troppo concentrato sul gioco.
Iniziò a guardare il profilo del suo migliore amico, cercando di cogliere ogni particolare. Sapeva che Jimin era bello, ma non pensava potesse esserlo cosí tanto da togliergli il fiato. Il suo cuore iniziò a battere piú velocemente, si stava innervosendo, non sapeva come comportarsi. Per la prima volta si sentiva impotente davanti a Jimin.
Jungkook mise il broncio, ma Jimin non lo degnava di uno sguardo. Allora si sedette dietro di lui, con tutta l'intenzione di distrarlo. Appoggiò il mento sulla spalla del maggiore. "Giochi con me?" chiese cantilenando come un bambino. Nessuna risposta dal maggiore.
Avvicinò le sue labbra al lobo dell'altro, sfiorandolo appena. "Hyung?" continuò con voce piú bassa e suadente.
Vide la mano del suo amico tremare leggermente e capí di aver fatto centro. Decise di essere piú intraprendente e di far aderire il suo petto alla schiena di Jimin, tenendo sempre il mento sulla sua spalla. "Jimin-Hyung" ripeté sfiorando nuovamente il lobo dell'altro con le labbra leggermente umide. "Jungkook fammi finire" disse il suo hyung tentennando appena.Sentí il corpo di Jimin contrarsi al suo tocco e decise di cingergli la vita con le braccia da dietro, stringendo appena e chiudendo gli occhi. Il profumo di Jimin era inebriante, e venne naturale a Jungkook inspirarlo a pieni polmoni per poi lasciare un tenero bacio sul collo del maggiore. Si accorse dello sbaglio fatto quando a quest'ultimo cadde il joystick dalla mano e si allontanò con uno scatto. Si girò fulmineo con aria confusa e chiese "Kookie, che ti prende?".Il minore non rispose, abbassò lo sguardo e cercò di pensare a delle scuse decenti da rivolgere al suo hyung mentre si mordeva il labbro imbarazzato, quando sentí una mano calda sulla sua guancia. Come risollevò lo sguardo trovò due sottili occhi castani incatenati ai suoi. Jimin gli sorrideva con dolcezza, con quel suo solito sorriso bianchissimo e radioso, ma in quel momento anche vagamente preoccupato."C'é qualcosa che non va? Questi comportamenti non sono da te". Chiese con voce tranquilla. "Però da Yoongi li tolleri." sbottò Jungkook pentendosene immediatamente e tappandosi la bocca con la mano. Merda. Il suo carattere da ragazzino impulsivo aveva avuto la meglio di nuovo.
Jimin sgranò gli occhi. "E questo che significa? Sei geloso?" disse ridendo.Il minore lo guardò con aria torva.
Jimin gli sorrise ancora e gli poggiò una mano sul ginocchio. "Guarda che sei sempre tu il mio migliore amico, non verrai sostituito da Yoongi." disse dedicandogli un sorriso dolce e pizzicandogli una guancia. Ma Jungkook abbassò nuovamente lo sguardo. Aveva detto proprio 'migliore amico', e se si fosse sbagliato? Se le attenzioni non fossero perché Jimin aveva una cotta per lui? E se nel giro di poche ore si fosse fatto assurdi castelli in aria solo perché vederlo con un altro lo aveva fatto imbestialire? Era successo troppo in fretta, solo ora capiva i sentimenti di Jimin, che seppur perennemente rifiutato, continuava a stargli accanto con quel suo immancabile sorriso.
Fece un respiro profondo e guardò il suo Hyung negli occhi. Era quello il momento, doveva dirgli cosa gli passava per la testa, Jimin meritava di saperlo."Jimin, oggi quando ti ho visto con Yoongi" il maggiore lo bloccò "ti ho detto che lui non..." "fammi finire. Quando ti ho visto con lui mi sono sentito cosí male che mi é mancato il respiro. E poi mi sono messo a rimuginare come un idiota e ho capito che avrei voluto spedire quel tipo nell'altro emisfero solo perché ti toccava e perché ti faceva sorridere. So che adesso magari con lui sarai felice, ma volevo dirtelo perché so che se sceglierai di stare con me io mi impegnerò al massimo per darti tutto ciò che vuoi e per vederti sorridere sempre. Se mi mandassi a fanculo ti capirei, ma voglio solo una minuscola possibilità. Provo davvero qualcosa per te, e so di essere un totale disastro, ma..." il minore fu interrotto da qualcosa che gli impediva di parlare.
Precisamente dalle labbra calde di Jimin sulle sue. Il bacio lo prese alla sprovvista, ma ben presto venne ricambiato, lento e dolce. Il minore voleva approfondire quel contatto, forzò leggermente le labbra di Jimin, in modo che la sua lingua potesse stuzzicare la gemella, e presto il bacio diventò bagnato e passionale. Il maggiore aspettava quel momento da troppo, teneva una mano sulla nuca di Jungkook, e l'altra sulla sua guancia, per tirarlo ancora di piú verso di sé, impedendogli in qualche modo di scappare. Quando si staccarono con uno schiocco il piú piccolo sorrideva, ma il piú grande gli tirò uno scapellotto sulla nuca. "Ahi" si lamentò Jungkook massaggiandosi la parte dolorante."Questo é per tutto quello che ho dovuto passare a causa tua piccolo bastardo." disse ridendo e alzandosi dal pavmento. Jungkook rispose con un pugno leggero sulla spalla del maggiore, nonostante sapesse di meritare anche di peggio. Jimin si gettò sul divano, con le gambe indolenzite, e Jungkook si sdraiò accanto a lui, accoccolandosi sul suo petto. "Se quel Min Yoongi ti tocca di nuovo giuro che gli taglio le mani" disse leggermente offeso disegnando dei piccoli cerchi con l'indice sul petto di Jimin. "Da adesso sei mio. Mio e basta. Concedo solo a Tae di toccarti ogni tanto" Il piú grande gli dedicò il piú bel sorriso di sempre. "Sono sempre stato tuo Kookie-ah" disse prima di lasciargli un bacio sul naso.


*ANGOLO DELLE CONSIDERAZIONI DELL'AUTRICE* Yaaay, prima Os in assoluto su questo gruppo di sette dementi che mi ha colpito fin dall'inizio. Notando la scarsità di Jikook in questa sezione mi sono sentita in dovere di rimediare. Stavolta é il povero Kookie a rincorrere Jimin, e non viceversa *lancia coriandoli e stappa lo spumante*. Chiedo pubblicamente scusa a Kim Namjoon e Kim Seokjin per avervi ignorati alla grande in questa OS, non facendovi comparire nemmeno per sbaglio, e chiedo venia anche a Min Yoongi, per averlo descritto come un insetto fastidioso e non aver citato il suo swag. *tornando a noi*, spero che la storia vi sia piaciuta ✌ (Y)
  
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