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Autore: Alelea    15/02/2005    4 recensioni
Questa ff è stata scritta a + mani, vale a dire da me e Syria86! E' la storia di Sirius Black e Remus Lupin in breve!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Personaggi: Remus Lupin (Syria) Sirius Black (Alelea)

Remus Lupin era seduto su un’ampia poltrona color mattone, continuava a tamburellare impazientemente contro il bracciolo della poltrona senza trovare pace. Lanciò un’occhiata carica di preoccupazione a Sirius che era seduto davanti a lui, i due si guardarono a mal la pena, la tensione nella sala era palpabile.
Remus, per la prima volta dopo tanto tempo, desiderò di trovarsi ovunque ma non dove era ora, seduto di fronte al suo migliore amico senza sapere cosa dire per rassicurarlo.
Sapeva di dover dire qualcosa, qualsiasi cosa per risollevare il morale del suo vecchio amico, eppure la sua gola sembrava dotata di una volontà propria e le parole che cercò di dire si spensero facendogli emettere un suono molto simile ad uno sbuffo che attirò l’attenzione di Sirius, i loro sguardi si incontrarono e Remus seppe con certezza che era arrivato il momento di rompere quel silenzio imbarazzante “Vedrai che andrà tutto bene..” disse cercando di convincere l’amico nonostante non fosse convinto nemmeno lui della cosa “Harry starà bene..” avrebbe voluto dire ancora molte cose ma gli sembrava davvero difficile trovare le parole giste
Sirius si passò tristemente una mano tra i capelli spettinati, si sentiva terribilmente stanco Come se avesse lavorato per un giorno intero e soprattutto si sentiva terribilmente nervoso, le parole di Remus non avevano sortito un gran effetto su di lui ma ammirava il tentativo dell’amico.
Lanciò un’occhiata distratta all’orologio appoggiato sul comodino, la lancetta era ferma su mezzogiorno e mezza, la voce tuonante della signora Weasley gli fece capire che l’orologio non era difettoso, era effettivamente ora di pranzo.
Le urla della signora Weasley furono coperte da altre ancora più grandi, sua madre aveva ricominciato ad urlare
Sirius si alzò quasi meccanicamente dalla poltrona e, senza neanche guardare in faccia Remus, si precipitò al piano di sotto e, con l’aiuto di Arthur Weasley, riuscì a far zittire il quadro “quella vecchia strega” pronunciò quella frase a denti stretti, come se volesse farsi sentire solo dalla propria coscienza. Il signore Weasley si allontanò in direzione della cucina mentre Sirius salì velocemente le scale e tornò a sedersi nella vecchia poltrona blu un po’ consumata dove si era seduto prima.
Tonks, che per l’occasione sfoggiava dei lunghi capelli castani, entrò nella stanza senza accorgersi della tensione che vi regnava “Molly vuole che veniate a pranzo” disse esibendo il migliore dei suoi sorrisi “Sarete affamati. Forza!”. La ragazza si voltò di scattò come per precederli, ma poi si bloccò e si voltò appena verso Sirius “Silente vuole parlarti, vuole che gli mandi un gufo al più p..presto” disse sbadigliando e stirandosi un po’ “Su andiamo a mangiare ora!” detto questo uscì dalla stanza.
Remus si alzò automaticamente dalla poltrona, non aveva affatto appetito, la sua gola non aveva ancora deciso di tornare completamente sotto la sua volontà e il suo stomaco sembrava pesante come un macigno… o forse erano solo le troppe preoccupazioni a fargli vedere tutto dal verso sbagliato “Dovresti mangiare qualcosa” disse rivolto a Sirius che sembrava non avere intenzione di muoversi “Non ti ho visto mangiare a colazione. Non dovresti fare così Sirius, non va tutto poi così male.. e poi se deve succedere qualcosa succederà anche se tu non mangi”
Sirius fissò x un attimo il viso prematuramente segnato dell’amico, sembrava molto stanco, almeno quanto lui se non di più.
Aveva passato troppo tempo a preoccuparsi per Harry che era lontano al sicuro senza curarsi di uno dei suoi migliori amici che ora si trovava proprio di fronte a lui e aveva una faccia triste e stanca.
Si morse nervosamente il labbro, quell’ultima frase di Remus suonava quasi come un rimprovero e per un attimo Sirius si sentì nuovamente un ragazzo e gli parve quasi di poter assaporare l’euforia che provava in quel periodo,quando studiava ad Hogwarts con i suoi migliori amici, quando Remus faceva di tutto per domare il carattere ribelle di lui e di James. Sentì una fitta allo stomaco come se qualcuno gli avesse appena dato un pugno, quel pensiero invece che farlo stare meglio aveva peggiorato la situazione, il volto di James aveva preso prepotentemente spazio nella sua mente e non sembrava intenzionato ad andarsene, abbassò tristemente il volto e fissò il tappeto scuro senza smettere di riflettere, gli mancava così tanto il vecchio James.
Sapeva che il suo migliore amico era morto per una sua negligenza, era stato lui a proporre Peter Minus, non sospettava che fosse una spia di Voldemort
Sentì nuovamente una stretta allo stomaco ma stavolta non era tristezza,era rabbia. Strinse i pugni senza smettere di fissare un punto imprecisato nel pavimento.
 

  
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