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Autore: Kobi    07/04/2015    3 recensioni
|YoonJin - Suga x Jin|Ispirata a Rain|
“A Suga piaceva la pioggia.
La malinconia, la gioia, la tristezza, la rabbia, il desiderio, tutto poteva significare pioggia. La pioggia poteva significare tutto, ogni singola cosa.
Amava osservare per ore ed ore un acquazzone inimmaginabile e faceva lo stesso per le semplici e delicate pioggerelle che duravano a volte pochi minuti, ma lui rimaneva lì, nello stesso posto, ad immaginarsi le varie situazioni che si erano create, a volte ridendo in solitudine su qualche sciocchezza.
Suga chiuse gli occhi.”
Buona Lettura, Armys.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Seokjin/ Jin, Min Yoongi/ Suga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Music of The Rain
 
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Suga si ritrovava molto spesso solo, in disparte, con mille o nessun pensiero su cui ragionare.
Molti fantasticavano sul chiasso che si creava nel dormitorio ma in realtà era tutto fastidiosamente silenzioso. Ognuno nella propria camera e un mutismo generale da far spavento.
E a Yoongi dava sui nervi.
Si aspettava innumerevoli chiacchiere, risate e liti per cose futili, scherzi continui e urla senza fine.
Invece ora si trovava nella sua camera, a letto, steso sul fianco destro mentre osservava con occhi vacui le sue dita affusolate. Immobile, respiro regolare e mente stanca.
Sentendo un respiro che identificò appartenere a qualcun altro, fece forza sugli avambracci e sollevò il volto cautamente. Tese l'orecchio.
Oh ma davvero.
Sbuffando scosse con vigore il capo, non curandosi delle ciocche mogano che si scompigliavano donandogli un aspetto trasandato.
Yoongi, stufo, si avvicinò alla porta dinanzi a lui e lasciò scivolare la mano destra sul pomello grigio.
Il frastuono di un lampo si condensò con il suo respiro pesante e abbattuto. Indietreggiò sorpreso e con passo frettoloso si apprestò a sedersi a gambe incrociate accanto alla grande finestra avorio; pioveva, molto. Il ticchettio sui vetri bagnati gli provocava un senso d'agitazione mista a tranquillità, e constatò che fosse un pensiero davvero controsenso.
Fissò l'atmosfera serena e iraconda che andava a costituire il cielo color cenere di Seoul.
Colto da un'improvvisa ispirazione prese il quaderno accanto alle sue gambe, come se qualcuno avesse intuito i suoi pensieri prima del sottoscritto. Sorrise.
Nel momento nel quale la stilo toccò delicatamente il foglio, Yoongi si rasserenò senza indugi e scrisse ad intervalli irregolari guardando le gocce di pioggia che bagnavano la popolazione. 
Il retro della penna che usava toccò le sue labbra sottili facendo pressione. I suoi occhi neri abisso vagarono sulle strade affollate e sulle persone che cercavano di ripararsi, molto spesso invano. Chissà se questa pioggia rispecchia i sentimenti di qualcuno, o forse è in netto contrasto con altri. E se due innamorati si stessero baciando o si stessero dicendo addio?
Yoongi Min pensava davvero tanto ma molto spesso si ritrovava a fare il contrario e sentirsi dire cose sul fatto che fosse troppo impulsivo non lo aiutava con le continue emicrania.
A Suga piaceva la pioggia.
La malinconia, la gioia, la tristezza, la rabbia, il desiderio, tutto poteva significare pioggia. La pioggia poteva significare tutto, ogni singola cosa.
Amava osservare per ore ed ore un acquazzone inimmaginabile e faceva lo stesso per le semplici e delicate pioggerelle che duravano a volte pochi minuti, ma lui rimaneva lì, nello stesso posto, ad immaginarsi le varie situazioni che si erano create, a volte ridendo in solitudine su qualche sciocchezza.
Suga chiuse gli occhi.
Un sospiro di soddisfazione, uno, due, tre passi e una grande mano che gli toccava la spalla quasi artigliandola. Aprì gli occhi e osservò il suo hyung.
«Sei qui» inspirò profondamente e sistemò meticolosamente il ciuffo nocciola che copriva la visuale al suo occhio destro. «Ti stavo cercando, Yoongi-ah.»
Con gesto stizzito quest'ultimo alzò un sopracciglio e squadrò il corpo slanciato di Jin, e si ritrovò con il fiato mozzato. Si fece forza. «Lo avevo intuito, hyung.»
«Cosa fai?» dolcezza, amarezza, comprensione, voglia di compagnia; Min non capii cosa volessero trasmettergli quegli occhi così incredibilmente belli -in quel momento sperò di non darci peso.
«La pioggia mi ispira» sentii le guance rosse e bollenti, ma aveva la certezza di non essersi imbarazzato al tal punto d'arrossire. Lui non arrossiva mai. Non gli dispiaceva molto esserne immune, in un certo senso.
«Piace anche a me la pioggia»
Il minore portò le gambe magre verso il busto e vide di sbieco lo hyung che le distendeva completamente. Un braccio gli si poggiò sulle spalle.
«Davvero hyung?» biascicò poco convinto e sistemò il mento tra le braccia incrociate. Jin mosse in capo in segno d'affermazione e pronunciò un flebile: «Certo.»
Suga elaborò tanti pensieri sul perché non si stesse allontanando da Jin hyung, del perché la sua presenza gli liberasse dai pensieri negativi e del perché non si sentisse in imbarazzo. Che a Jin piacesse la pioggia a stento ci credeva. Lo vedeva più un tipo dal sole di primavera: leggero ma imponente.
Volse lo sguardo sul viso del ragazzo, concentrato sul paesaggio a fare pensieri su chissà che cosa, e sorrise alla vista del bell'aspetto del vocalist. Invidiava la sua bellezza.
Un sussurro di sorpresa e due occhi espressivi che gli dicevano tutto e niente, e Yoongi mantenne lo sguardo dove lo aveva lasciato.
«Ho qualcosa che non va?»
Pensò alle parole da dirgli senza essere troppo evasivo o mostrandogli imbarazzo. Una semplice negazione neutra sarebbe bastata.
«Niente. È questo quello che mi preoccupa» 
La mente di Yoongi non era in ottime condizioni. 
Il maggiore distese le labbra in un caldo e affettuoso sorriso, ma Suga ebbe l'impressione di averlo messo a disagio. Non riusciva a leggere i sentimenti e le emozioni proprie ed altrui anche se evidenti. Beata ignoranza, sua madre gli disse un giorno.
Il ridacchiare del visual riscosse i suoi futuri flashback. «Lo prendo come un complimento~» 
Il quando si ritrovò la mano sinistra di Jin tra i capelli ribelli, il come la bandana bianca che gli era solito indossare fosse legata al suo posto destro e il perché lo hyung lo stesse baciando con quelle labbra così fottutamente carnose e rosee non lo avrebbe capito molto presto.
E per una volta, la mente di Suga si ritrovò sgombra.
E per l'ennesima volta, Yoongi ringraziò la pioggia.
Jin era la sua nuova pioggia infinita.



.:Arcobaleno dopo la pioggia(?):.
Ciao~ *A*
Sono molto contenta di essere riuscita a scrivere in pochissimo tempo la mia prima shot sui BTS. Ammori miei.♥ 
Invece, sono davvero frustrata del fatto che nessuno mi shippi 'sti due. Insomma. ;;
È ovviamente ispirata alla mia amata Rain (-a me piace pensare che sia la canzone che Suga dice di scrivere nella ff) e ai miei infiniti scleri sulla pioggia. ~(UwU~)
Spero vi piaccia. È una cosa piccola e carina che ha bisogno d'amoreh. ~
-Bye.♥
  
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