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Autore: Moccici    08/04/2015    2 recensioni
KENHINA [Kenma x Hinata]
Dal capitolo 1.
Hinata chiuse la chiamata all'istante.
Non poteva crederci. Non voleva crederci.
Quella situazione… Era cosí assurda! Tutte quelle notizie gli erano precipitate sopra tutte assieme e troppo in fretta, e non era in grado di metabolizzarle cosí alla svelta.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kozune Kenma, Shouyou Hinata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Haikyuu!! e i suoi personaggi non mi appartengono. La storia non é stata scritta a scopo di lucro.



Kenma scese finalmente dal treno, guardandosi intorno. Dopo pochi istanti, notó la zazzera color carota che stava cercando e si incamminó per raggiungerla.
Erano rimasti d'accordo che quel sabato il gatto avrebbe preso il treno per raggiungere il corvo, e dalla stazione dei treni avrebbero deciso al momento cosa fare.

"Ciao. Shoyou. È da molto che aspetti?"

Il più piccolo sorrise, con le gote leggermente arrossate.

"Giusto cinque minuti! Allora, che ne dici se andiamo al Luna Park?"

Kenma non trovó l'idea molto entusiasmante. Era un posto pieno di gente e di confusione. Peró guardó il centrale, felice ed eccitato. Come poteva anche solo pensare di dirgli di no?

 

Φ¤Φ

 

I due arrivarono al parco giochi giusto dieci minuti dopo, dato che si trovava piuttosto vicino alla stazione dei treni.
Durante il tragitto il più piccolo non faceva che indicare case ed edifici ed illustrare al più grande cosa fossero, felice e spensierato.

Il parco era davvero immenso, e c'erano davvero tantissime giostre.
Hinata insistette nel salire in quelle più spaventose, ma dopo due che ne fece cominció a sentire la nausea assalirlo, e il ricordo di ció che gli era successo col senpai Tanaka lo fermó dal tentare di salire su una terza.

Kenma invece non salì su nessuna giostra, limitandosi a guardare il corvetto divertirsi dalla terraferma.
Il cielo, in fondo, non era mai stato il suo campo.

La serata passó tra una giostra, lo zucchero filato e le bancarelle con quei grandi pupazzi come premi.
Kenma, data la sua precisione da alzatore, riuscì anche a vincere un pupazzo a forma di grosso corvo, che decise ovviamente di regalare ad Hinata.

"Grazie!"

Rispose semplicemente quest'ultimo, guardando il pupazzo per poi riporlo con cura nella sua borsa.

Quando giunse quasi la fine della serata i due si sedettero in un piccolo bar all'interno del Luna Park, per bere una bibita e rilassarsi.
Ormai non vi era rimasta quasi più gente, e c'era una bella calma e tranquillità che piacque molto a Kenma.

"Shoyou, ti sei divertito stasera?"

"Si, tantissimo! E ancora grazie mille per il pupazzo!"

Kenma bevve un sorso della sua Cola, per mascherare un po' l'imbarazzo.

"Figurati, sono felice di regalarlo a te."

Anche Hinata arrossì leggermente imbarazzato, e tra i due caló il silenzio per qualche minuto. Fu il biondo ad interromperlo.

"Dovremmo rifarlo."

Hinata asserì con la testa, finendo di sorseggiare la sua aranciata.
Fissó Kenma negli occhi.
Quella serata gli era piaciuta davvero tantissimo, e la avrebbe rivissuta all'infinito se ce ne fosse stata la possibilità. Dovette ammettere a se stesso che il merito non era di ció che aveva fatto durante quelle ore, ma di chi lo aveva accompagnato.
Era merito della presenza di Kenma, della sua gentilezza, del suo affetto e del modo in cui con lui si apriva.

Hinata lo guardó, rendendosi conto davvero per la prima volta di quanto fosse bello il ragazzo che aveva davanti.
Aveva dei lineamenti molto delicati, quasi da ragazza, degli occhi giallo ocra davvero intensi e brillanti, e degli adorabili capelli biondi con cui -ne era sicuro- si sarebbero potute fare delle altrettanto adorabili treccioline.
Per non parlare delle labbra.
Hinata non aveva mai baciato qualcuno che non fosse sua madre o Natsu, e di certo non sulle labbra.
Non gli erano mai interessate quelle cose, poiché l'unica cosa a cui aveva mai dedicato il suo amore era stata sempre e solo la pallavolo.

Dall'altro lato del tavolo su cui si erano seduti, Kenma guardava ovunque tranne che verso Shouyo.
Ormai era abituato a trattare con quel pel di carota esagitato, ma in quel momento era davvero imbarazzato.
Ancora non credeva di avere avuto il coraggio di chiedergli di uscire assieme, ma in fondo lo aveva fatto tramite telefono, e perció era stato semplice.
Ora che si trovavano faccia a faccia, peró, non sapeva cosa fare.
Non che non fosse sicuro dei suoi sentimenti, anzi proprio perché ne era assolutamente certo aveva paura di sbagliare qualcosa.
Diede un'occhiata al display del suo cellulare, rendendosi conto che era decisamente tardi.

"Shoyou, devo andare"

Hinata venne scosso dai suoi pensieri ed annuì, imitando Kenma ed alzandosi dal tavolo.

"Ti accompagno!"

 

Φ¤Φ

 

Ripercorsero inversamente la strada in cui erano passati giusto qualche ora prima, col sole che pian piano cominciava a scomparire.

"Alla fine sei riuscito a sconfiggere quel boss difficilissimo su Final Fantasy?"

"Si, é stata dura, ma non impossibile."

Era piuttosto ovvio per Kenma che Shouyo gli avesse posto quella domanda per il semplice fatto che era imbarazzato. In effetti da quando avevano lasciato il Luna Park si era andato a creare un silenzio quasi pesante, che evidentemente il più piccolo non soportava.

"Woah! Sei fantastico, Kenma! Io non ci sarei riuscito, quel mostro era troppo BOOM e faceva troppi WOOTAH!"

Hinata aveva paura. Non paura di Kenma, no. Aveva paura di se stesso. Del suo cuore che batteva esageratamente veloce, che gli faceva male e gli toglieva il respiro.
Ora che erano soli batteva ancora più forte, e aveva quasi paura che potesse scoppiargli in petto a momenti.

"Tu non sei riuscito a proseguire con la storia?"

"Magari! Purtroppo non ho neanche la metà della tua bravura..."

Kenma si fermó.
La sua natura gli aveva sempre imposto di non avere contatti con il prossimo, di non permettere a nessuno di invadere il suo spazio, di avere accanto solo quelle pochissime persone fidate che conosceva fin da quando era piccolo.
Peró quel piccolo corvo era piombato senza preavviso nella sua vita, stravolgendo il suo mondo, le sue certezze.
Si era creato con la forza un posto nel suo cuore senza che nessuno dei due se ne rendesse davvero conto.

Dal canto suo, Hinata, non aveva ancora afferrato bene la situazione.
Era proprio quello il motivo del loro incontro. Fare chiarezza.
Eppure il piccolo era più confuso e frustrato che mai.

Il gatto prese la sua mano, mentre lui sussultava per lo spavento, ma nessuno dei due si tiró indietro.
Era una strada secondaria poco frequentata, quella in cui stavano passando, infatti in quel momento c'erano solo loro.
Il biondo si portó la sua mano al petto, in modo che Hinata sentisse il battito accelerato del suo cuore.

"So come ti senti, é normale."

Si fissarono per qualche istante, poi Kenma si avvicinó piano al viso di Hinata, posando le proprie labbra sulle sue nella maniera più delicata e dolce possibile.
Il cuore di entrambi sembrava volesse scoppiare, ma vennero invasi anche da un calore nuovo e piacevole.
Shoyou avvampó ancora di più, e Kenma gli sorrise flebilmente.

"É stato bello?"

Hinata annuì, incapace di proferire parola.

"Credo sia la risposta che stavi cercando. Non credi anche tu?"

Il piccolo annuì di nuovo, mentre Kenma continuava a sorridergli comprensivo. Guardó poi il suo orologio constatando che era davvero tardi e che se non si fosse sbrigato avrebbe perso il treno.

"Devo davvero andare, adesso. Ciao Sho-"

Il corvetto lo abbracció senza preavviso.
Il biondo non poteva vederlo, ma dal sorriso di Hinata trapelava tutta la sua felicità.

"É stato davvero upau."

I due si staccarono, e mentre Kenma finiva la strada che mancava per arrivare alla stazione dei treni, Hinata lo guardava e lo salutava con la mano da lontano.

Con un semplice gesto i suoi dubbi che in quei giorni lo avevano assalito avevano trovato una risposta, e Shoyou si rese improvvisamente conto che la risposta non poteva che essere quella.


Kenma gli piaceva. Eccome se gli piaceva.




Note della svitata:
Mamma mia, questa fanfiction mi ha sfinita. Ho riscritto questo capitolo una miriade di volte, e non mi piaceva mai.
Infatti anche la versione che ho deciso di pubblicare non mi convince -sigh-
Sono comunque felice, perché tenevo tantissimo a questa fanfiction essendo l'unica (solo per ora spero) KenHina del fandom
Ringrazio tantissimissimo chi ha recensito (4 recensioni? Ancora non ci credo), chi ha messo tra le seguite, chi tra le preferite e chi tra le ricordate.
Grazie mille per aver usato il vostro tempo per leggerla e (ovviamente) un commentino, sia positivo, sia negativo (ricordo che le critiche sono costruttive uwu) é sempre gradito.
Spero di tornare a scrivere presto su questo fandom perché ho la testa piena di idee che aspettano solo di essere scritte!

Ci si becca in giro, un abbraccio!

 

  
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