Rose

Le corolle vermiglie sembrano brillare nella cupa atmosfera notturna.
La luna calante le illumina, come se anche lei le stesse ammirando, invidiosa per il loro colore così forte rispetto al suo.
Il profumo tipico delle rose invade il cammino. Sono rose vere, queste, rose che conservano la loro natura.
Non sono come quelle che si comprano fingendole un dono d’amore. Quei fiori, quei banali fiori non hanno nulla a che vedere con le rose agli occhi di Raito; sono senza spine e senza profumo, private di tutto ciò che le rende pericolose.
Oh sì, quelle rose che la gente regala sono rose senz’anima.
Invece queste che sta ammirando conservano tutto il loro fascino, tutta la loro sensualità.
Ti incantano con la loro forma così coinvolgente, e ti chiamano con il loro odore intrigante e misterioso, e poi, quando cerchi di toccarle, ti feriscono, azzannandoti la carne.
Il sorriso si dipinge sul volto perfetto del ragazzo, mentre le iridi verdi accolgono il riflesso dei petali sanguigni.
“Che crudeli…” mormora con una leggera ironia, mentre stende delicatamente una mano sui fiori più vicini “Proprio come lei.”
Cordelia.
Ghigna pensando a tutte le rose finte che credono di vivere, mentre in realtà sono così poche quelle che davvero splendono.
Cammina lungo il passaggio piastrellato, senza mai staccare i begli occhi da quelle incantevoli creature, fino a quando una esemplare cattura la sua attenzione.
È piccola, ancora in bocciolo, ma ha tutte le caratteristiche per diventare la più bella del roseto.
È strano che una dolcezza simile sia tra le aggressive rose rosse, dev’esserci capitata per errore. Il suo candore splende tra le scarlatte, solo i delicati bordi dei suoi petali sono velati di una leggero filamento cremisi conferendole un ingenuo erotismo che fa classificare al vampiro quella rosa come perfetta.
Il ragazzo si china, per poterla odorare. Il suo profumo è ancora dolce, rispetto a quello delle altre, probabilmente dovuto alla timidezza che ancora la caratterizza.
“Come sei bella…” Mormora dolcemente accarezzando la delicata corolla con un sorriso morbido “Sembri…una sposa.”
Senza preavviso le labbra maligne si avvicinano ai dolci petali baciandoli, con sempre più forza, finché l’intero fiore non viene stretto tra le fauci perfide.
E Raito ride, mentre i petali gli sfuggono ormai divisi; solo il più piccolo, il più centrale, rimane adagiato sulla lingua, lasciandosi spingere in gola, mentre il vampiro rimane ad osservare i suoi candidi compagni che volano verso la luna.

Dove sei?

Salve!
Ehm... non so bene

che dire, questa flash l'avevo scritta parecchio tempo fa, e sinceramente me ne ero anche dimenticata, mi è capitata sotto gli occhi ieri sera, girovagando per le mie cartelle, e dunque... ho deciso di pubblicarla, non so se ho fatto bene.
Non so se le rose sono banali, visto

che in Diabolik Lovers ricorrono spesso, ma credo che non ci siano fiori più adatti ai nostri vampiri, no?
Grazie in anticipo,

MadHatter