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Autore: ivi87    08/04/2015    9 recensioni
In parte Stanathan, in parte la storia di un'amicizia.
#TrillionIsTheWay
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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# 5


 

 

La colazione lo attendeva nella sala ristorante già da venti minuti.

Quando raggiunse Mike e Sandra al loro tavolo aveva la faccia di uno che non aveva chiuso occhio.

“Nate ti senti bene?”, domandò Sandra con premura.

Dalle parole che gli disse la sera precedente al bancone del bar, Mike intuì il motivo dell’insonnia.

Nathan si sforzò di sorriderle “Ho dormito male”, le rispose, ricevendo in cambio un sorriso di comprensione.

Non c’era bisogno di tante parole con i suoi amici.

Dopo aver sognato Stana che si sposava con Kris o che giocava con il loro bambino era rimasto sveglio a chiedersi se doveva mandarle dei fiori o dei palloncini con la scritta ‘congratulazioni’.

Patetico sotto ogni punto di vista.

Probabilmente nemmeno uno strizzacervelli avrebbe potuto fare molto, ormai.

Mike invece era sempre all’erta, temendo un’improvvisa chiamata di Stana.

“Ti ha chiamato tu sai chi?”, domandò cauto “È per questo che non hai dormito?”.

Nathan sbuffò “Me lo chiederai ogni giorno? No, non mi ha chiamato. Perché dovrebbe? Sarà al settimo cielo per la gravidanza”.

Sandra quasi si strozzò con il sorso di cappuccino che stava bevendo.

Suo marito ancora non aveva detto la verità a Nate.

“Tieni amore, bevi dell’acqua”, Mike le buttò il bicchiere quasi in gola,  per tenerla occupata.

Mentre Sandra tossiva e cercava di ricomporsi Mike disse “Ma comunque è un bene, no? Lei va avanti per la sua strada e tu per la tua. Era questo lo scopo del viaggio, giusto?”.

“Si...”, mormorò Nathan “Se ci riesco...”.

“Michael, ti posso parlare un secondo?”, Sandra si alzò in piedi pretendendo di essere seguita dal marito.

“Tesoro, non vedi che il nostro amico ha bisogno di sfogarsi con noi?”, Mike le lanciava occhiate imploranti verso la sua sedia.

“No, no, per carità, non voglio esservi di peso. Questo è soprattutto il vostro viaggio, io mi sono praticamente imbucato... sapete non ho molta fame, restate pure. Me ne torno in camera”, Nate si congedò tornando verso gli ascensori.

Lo videro prendere una rivista dal tavolino lì accanto e nasconderla sotto altre tre o quattro prima di sparire dietro le porte.

Mike e Sandra ignorarono quel gesto e lei tornò a sedersi, pizzicando violentemente il braccio del marito.

“Ahia!! Ma sei impazzita?”, sbottò l’uomo per il dolore.

“Tu sei impazzito!”, rispose a tono Sandra “Non può finire bene Mike! Lo sai, se la prenderà con te!”.

“Come te lo devo dire che è per il suo bene?!”.

“Buona fortuna! Te ne servirà tanta quando finalmente glielo spiegherai!”, gli diede un bacio sulla guancia e si alzò nuovamente “Vado a cambiarmi con le ragazze, dobbiamo incontrare il fotografo sul set tra un’ora”.  

 

 

***

 

 

Uscito dall’ascensore Nate incrociò due delle modelle amiche di Sandra, Kami e Maggie.

“Ciao pretty boy”, lo salutò Maggie.

“Che faccino sbattuto”, aggiunse Kami.

Nate sorrise “Siate buone, ho avuto una nottataccia”.

Kami accostò l’indice alle labbra con fare sexy “Poverino, potevi chiamarci”, suggerì squadrandolo dalla testa ai piedi.

“Avremmo potuto raccontarti la favola della buona notte”, disse Maggie mordendosi il labbro inferiore.

Le due risero davanti alla sua espressione da ebete “Peccato” dissero insieme superandolo.

Nate era abituato alle attenzioni femminili ma gli faceva sempre un certo effetto all’inizio. Si riprese velocemente e altrettanto rapidamente mille pensieri vorticarono nella sua testa.

Chiodo scaccia chiodo si dice, giusto?

Ma quante volte aveva provato a dimenticare Stana andando con altre donne?

Era mai servito a qualcosa?

Ma è anche vero che ogni lasciata è persa.

Lei sta andando avanti. Si sta creando una famiglia.

Lui? Lui al momento ha solo cinque modelle che flirtano con lui.

“Ragazze”, le chiama appena prima che entrino nell’ascensore “Come faccio a chiamarvi se non ho i vostri numeri?”.

 

 

***

 

 

Mike frugò nei cassetti del comodino in cerca del suo pass per accedere al set fotografico.

Nathan era chiuso in camera da ore a dormire e il senso di colpa di Mike cominciava a imporsi prepotentemente.

Trovato il piccolo oggetto di plastica, se lo legò al collo con la cordicella e raggiunse Sandra sul set.

L’assistente del fotografo lo portò nei camerini dove sua moglie si stava preparando.

Lo vide riflesso nello specchio e gli sorrise “I sensi di colpa ti stanno mangiando vivo, vero?”.

Mike prese una sedia e la accostò a quella di Sandra “Mi conosci troppo bene. Piccola… ho bisogno che mi dici che sto facendo la cosa giusta”, appoggiò i gomito sulle ginocchia e si afferrò la testa.

“Tesoro, ho giurato di non mentirti mai il giorno del matrimonio”, rispose Sandra, ridendo.

“Non è divertente”, bofonchiò l’uomo sollevando di poco al testa “Sta a pezzi e non so che fare”.

“Non avresti dovuto mentirgli sin dall’inizio e se dici un’altra volta che è per il suo bene ti affogo nella crema idratante”, lo minacciò lei agitando il tubetto formato maxi che aveva da poco finito di usare.

“Ma è così! O almeno lo era… ora non ne sono più tanto sicuro…”, ammise Mike mettendo il broncio.

Sandra addolcì lo sguardo “Dì la verità a Nathan, è la cosa giusta. Spiegagli che volevi solo proteggerlo e si sistemerà tutto”.

Mike annuì “Lo so”, però poi aggiunse “Ma correrà da lei e nemmeno questo è giusto”.

Sandra gli regalò una carezza sulla guancia “Non è compito tuo prendere questa decisione, tesoro. Non puoi impedirgli di soffrire, puoi solo stargli accanto e sostenerlo delle sue decisioni. Buone o brutte che siano. L’amicizia è un po’ come il matrimonio”.

“Ma senza il sesso!”, proseguì Michael.

“Preferibilmente, ma se voleste provare…”,  Sandra rise dandogli un leggero colpetto sul braccio.

Mike decise di non mollare il discorso “Mi stai autorizzando a tradirti con Nate? Guarda che potrei farci un pensierino!”.

Sandra strizzò gli occhi scuotendo al testa “Oh no, come potrei competere con quegli occhioni blu. Vincerebbe lui sicuramente!”.

Mike sorrise, malizioso “Mmm...non saprei, fammi rivedere un attimo i tuoi...”, le prese il mento tra il pollice e l’indice e incatenò i loro sguardi “Bellissimi!”.

Kami sbucò all’improvviso da dietro le spalle di Sandra “Awww, quanto siete carini” esclamò interrompendoli “Ma fossi in voi non mi preoccuperei per il vostro amico. Ha già tutti i nostri i numeri!”.

Kami ammiccò divertita e avanzò oltrepassandoli, mostrando uno stacco di coscia da far invidia a modelle molto più famose.

Si fermò sulla soglia dei camerini “Lo tratteremo bene, promesso”, si premette due dita sulle labbra e lanciò un bacetto nella loro direzione prima di sparire sul set.  

“Le tue amiche sono sempre così aggressive?”.

Mike non ebbe tempo di aggiungere altro “Vola a dirgli la verità!”, urlò puntando un dito in direzione degli ascensori.

“In tutta franchezza gli amici non impediscono agli amici di fare sess…”.

“Vola!”, Sandra scattò in piedi con le mani sui fianchi.

Mike indietreggiò verso l’uscita, bloccando ogni altra parola gli venisse in mente per obiettare.

 

 

 

Ivi’s corner:

Quanto mi volete bene? Quanto??!! Ahahahahahahahahah

Cinque modelle in tre giorni, ce la farà Nate? :p

 

Non disperate e non spezzate anche voi i braccini al povero Mike che c’è già Sandra per quello! xD

 

Buon proseguimento di settimana :-*

 

 

Ivi87

 

   
 
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