the soldier and the princess kiss
 

gli occhi di un angelo le ali di un demone.

può esserci luce alla fine della disperazione?.

Midgar, la città era calma e tranquilla. almeno in apparenza, il treno sfrecciava ad una velocità assurda mentre le truppe di Yutai correvano a destra e manca come formiche.

in mezzo a quel trambusto nessuno si era accorto del ragazzo. occhi blu come il cielo, sguardo serio capelli come raggi di luce biondi come il grano sparati ai lati.

fisico prestante molto alto.

il suo abbigliamento consisteva in un'ordinaria divisa ,completa di un paio di pantaloni militari larghi e una maglia smanicata a collo alto, il tutto di colore nero violaceo, e una grossa cintura con uno strano simbolo,come fibbia attaccata ad un paio di bretelle. Porta inoltre un singolo spallaccio metallico sulla spalla sinistra, un bracciale difensivo con grosse borchie sull'avambraccio sinistro, guanti neri senza dita e stivaloni militari.

da quella cella sul camion, lei era l' unica ad averlo notato.

una ragazza, lunghi capelli blu leggermente ondulati occhi di un azzurro-blu luminosi e gentili. che risaltavano su un viso dai tratti morbidi e delicati, un corpo elegante e sinuoso semi coperto da bende e da un logoro abito bianco che lasciava intravedere le gambe. la ragazzina era rannicchiata in un angolo della gabbia tremante si stringeva nelle spalle mentre ammirava combattere il giovane.

gli occhi blu a causa del' energia Mako accumulata nel corpo del biondo sembravano brillare ad ogni rapido movimento della sua spada. era forte e agile un vero soldato, eliminò l' ultima guardia e fece per andarsene, quando sentì il tintinnio di una catena, era quella attaccata alla caviglia della ragazza. questa ultima si era chinata in avanti guardando dalla gabbia il giovane.

- c-chi sei? - aveva sussurrato con la voce morbida e gentile. il giovane si era avvicinato alla gabbia della osservandola, era serio in volto ma anche calmo. la ragazza tremò leggermente un po per le condizioni impervie un po per lo sguardo del biondo.

- Cloud Strife. - disse il ragazzo forzando il lucchetto della gabbia e liberandola dalla sua prigionia.

- perché ti tenevano rinchiusa? - Cloud aveva un tono di voce molto freddo e distante una voce calma per un ragazzo che pareva più adulto di quello che sembrava. l'azzurra sorrise innocentemente e socchiuse gli occhi blu.

- perché posso prevedere il futuro. - disse quasi sussultando. il giovane rimasto in silenzio le porse degli abiti puliti e si allontanò un po lasciandole il tempo di cambiarsi.

la ragazza ora indossava degli abiti differenti, una mini scozzese un paio di calze nere una maglia bianca e un mantello rosso a coprirle le spalle ovviamente con cappuccio. sistematasi a dovere sorrise ricongiungendosi con il guerriero.

- grazie per i vestiti. - disse un po intimidita, il ragazzo alzò le spalle riponendo la spada nel fodero che teneva su un lato. poi la guardò girando appena lo sguardo.

- io sto andando in città. se vuoi venire. - disse cominciando a camminare. subito la fanciulla lo seguì, ma tenere il passo di Cloud era una vera impresa.

- hei..aspetta..un attimo!. - con un tonfo la ragazza scivolò a terra sbattendo violentemente il naso.

il soldato si voltò e avvicinatosi lentamente si inginocchiò mostrandole la schiena e invitandola a salire.

- m-ma..s-sei sicuro? - chiese timida lei. il biondo annui lasciandosi scappare un mezzo sorriso.

- avanti,sali. - la ragazza annui e si avvicinò alla schiena poi con un gesto rapido montò in spalla al giovane.

il ragazzo si alzò tenendola stretta in modo che non perdesse l' equilibrio cadendo. poi cominciò a camminare verso una stradina allontanandosi dal centro della città.

la ragazza che rossa in viso non aveva parlato. osservava la città cambiare diventando aperta campagna, improvvisamente il biondo si fermò e sorrise appena.

- come ti devo chiamare? - chiese calmo e quasi imbarazzato. la ragazza ci pensò un po su poi affermò con la voce dolce e gentile.

- Himeko..Himeko Ogawa. -

disse sorridendo Cloud rimasto colpito da quel sorriso non seppe dire nulla e continuò a camminare fino ad una casa.

era una dimora piccola ma anche confortevole. il ragazzo entrò e appoggiò a terra la giovane.

- puoi restare a casa mia. per il momento è meglio no? - chiese mostrandole la sua stanza. Himeko annui entrando e sedendosi sul letto.

- grazie mille per l' ospitalità. - mostrò il suo solito sorriso cordiale e dolce che fece lievemente arrossire il biondo.

Cloud sorrise appena. dopo di che si diresse fuori chiudendo la porta.

***

nei giorni seguenti, i due ragazzi passarono molto tempo insieme, Cloud aveva cominciato a provare un certo interesse per la sua misteriosa coinquilina dai capelli azzurri. lui era un EX SOLDIER, come poteva redimersi dopo quello che aveva fatto?! tuttavia pareva che alla "turchina" non importasse. era sempre allegra e gentile. il ragazzo trascorreva la maggior parte del tempo al lavoro ma quando tornava, vedere il viso della ragazza lo metteva di buono umore. sopratutto quando, sdraiati sotto al larice,nel giardino di casa lei cantava per lui.

aveva una voce gentile e melodiosa che lo faceva rilassare sempre, anche dopo una giornata dura e faticosa.

ma quella sera nella voce della ragazza cera qualcosa di diverso. pareva preoccupata per qualcosa.

- tutto bene? - chiese il biondo alla ragazza, che annui appena. con un gesto della mano Cloud si spostò i capelli dal viso per poi sorriderle.

- sicura? -

Himeko scosse il capo appoggiandolo al petto del soldier biondo che lievemente in imbarazzo le accarezzò i capelli.

- sono..m-morti tutti. io sono sola. -

si strinse al ragazzo tremando e cominciò a piangere. il giovane quasi di istinto la strinse a se con dolcezza. poi arrotolandole una ciocca azzurra dietro l' orecchio le fece alzare il viso.

- va tutto bene. non sei sola. - disse baciandole la fronte e facendola arrossire di conseguenza.

la ragazza ancora tra le sue braccia incontrò i cristalli di zaffiro che il biondo aveva al posto degli occhi.

- Hime.. - disse accarezzandole la guancia mentre le baciava delicatamente l' occhio scendendo vicinissimo alle labbra. la ragazza sussultò appena arrossendo.

- C-Cloud.. - erano vicini un soffio di vento, così tanto vicini da sentire l' uno il respiro del altro. Cloud sorrise sfiorando le labbra di Himeko con un bacio che durò un attimo. ma in quel attimo cerano solo loro, tutto il resto si era azzerato completamente. il biondo le sorrise staccandosi appena e le accarezzò la guancia con la mano.

- Hime tu hai paura di me? - la voce del fante biondo era fredda ma allo stesso tempo calma. la ragazza ancora imbarazzata lo abbracciò stringendolo forte.

- come potrei avere paura di chi amo?! - disse sorridendo e staccandosi. il biondo sorrise a sua volta accarezzandole la testa con dolcezza.

- sei incredibile..cosa vedi nel nostro futuro? -

la ragazza sorrise restando in silenzio per un istante. prima di baciarlo cingendogli le braccia dietro al collo.

- l' unica cosa che vedo.. sei tu..tu soltanto. ti amo Cloud! -

disse sorridendo e baciandolo con dolcezza.

da allora sono passati sette anni..

davanti ad una spada infilzata nel terreno di un cratere in mezzo ad un deserto..un ricordo di un compagno caduto. vi sono due rose.

una è nera e simboleggia la morte. l' altra è bianca e simboleggia la purezza.

le anno lasciate due giovani, un ragazzo apparentemente freddo ma calmo e una fanciulla gentile e generosa.

ora..quei due probabilmente sono insieme.

il ragazzo dai capelli neri sorrise felice. stringeva la mano di una ragazza molto bella e con lunghi capelli color rosso.

- ottimo lavoro Cloud! -