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Autore: Angel51    09/04/2015    4 recensioni
Klaroline. FF ambienta nel passato, anni venti: Caroline è una diva, la diva di Broadway, che dall'ombra muove le fila della città. Klaus attirato dalla sempre più splendente NY, decide di farla sua come ha già fatto con New Orleans, usando i suoi poteri di ibrido per conquistare la città. E' pronto a tutto per riuscirci, ma quando troverà lei sulla sua strada, le sue certezze crolleranno.
"Ricordo bene la prima volta che incontrai Nicklaus Mikaelson, quel momento è impresso a fuoco nella mia mente.
Lui era affascinante, un leader che trascinava le folle, tanto potente quanto pericoloso.
Io, un bel faccino che nascondeva il vero volto del burattinaio che tirava i fili di quella città.
Erano i ruggenti anni venti, lui era un ibrido originario millenario e io solo una giovane umana.
Lui venne per conquistare la mia città, ma trovò una regina che conquistò il suo cuore."
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Caroline\Klaus, Klaus
Note: AU, Cross-over, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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by saraforbes

 

CAPITOLO 4: Sneaky plan.


“April? Cosa ci fai qui?” chiese Stefan curioso trovando la giovane donna seduta nel suo salotto.

“Stefan! Che piacere! Nicklaus mi ha invitata per un tè ” rispose melensa.

“La compagnia della cara Miss Young è così piacevole che non sono riuscito a resistere ad invitarla quando prima l’ho incontrata per caso... anzi se non ti dispiace vecchio mio, potresti invitarla a restare per cena!” disse Klaus sorridendo sornione dalla sua poltrona incrociando le mani sotto il mento.

“Certo” annuì mesto Stefan “Klaus, perché non vieni in cantina e mi aiuti a scegliere una bottiglia di vino allora?”

Non appena Stefan aprì la porta della cantina, un forte odore di sangue lo colpì in pieno. Richiuse la porta all’istante e incollò il suo amico con le spalle al muro.

“Che cosa stai combinando Klaus?!” gli ruggì contro.

“Stai calmo amico, non è morto nessuno se è quello che pensi!” gli rispose scostandosi dalla sua stretta “Mi servivano informazioni su una certa stella di Broadway che sembra tenere in pugno questa città, e visto che tu mi hai chiaramente fatto capire che non vuoi metterti in mezzo, ho pensato di chiedere gentilmente aiuto alla sua piccola tirapiedi”

“April le è più fedele di un cane al suo padrone! Come pensi di...” Stefan si interruppe al sorriso sadico del suo amico “Tu l’hai... l’hai dissanguata per soggiogarla!”

“Miss Forbes è più astuta di quanto pensassi... non solo le fa indossare un braccialetto alla verbena, ma gliela fa anche ingerire” disse Klaus meravigliato “L’ho portata qui per un tè, ho fatto scorrere un po’ del suo sangue, datole il mio per guarire e soggiogata affinché rispondesse alle mie domande e non ricordasse nulla se non una piacevole giornata in mia, anzi in nostra, compagnia... mi sono bastate un paio d’ore!” concluse soddisfatto come se avesse elencato un elenco di faccende quotidiane.

“Tu sei...”

“Lascia stare la ramanzina! Non ho voglia di spezzarti il collo o soggiogare anche te. Dammi qualche altro minuto con la ragazzina, ho quasi finito” disse scansandolo “Sai con te fuori dai giochi, forse dovrei chiedere ad un vecchio amico di farmi visita! Ho bisogno di qualcuno che sia più simile al mio stile!” disse uscendo e lasciando Stefan a rimuginare sul ruolo che stava avendo in tutto questo. Stare fuori dai giochi, era quello che voleva veramente?

 

******************************************************************************** 

 

Klaus aprì lo sportello alla giovane donna e la salutò con un galante baciamano, osservandola rientrare ancheggiante al suo appartamento. Maniaca del controllo. Ecco cos’era Caroline Forbes. Era così ossessionata dall’avere tutto sotto il suo controllo, come la stessa piccola Young l’aveva descritta, che le aveva dato un appartamento nel suo hotel per tenerla sempre a portata di sguardo.

Chiese all’autista di girovagare per un po’ per le vie del centro, voleva riflettere in solitudine su quello che aveva scoperto da poche ore... se solo avesse avuto più tempo, si disse, avrebbe scoperto molto altro, ma non poteva destare sospetti. Dopo quelli che Klaus aveva ufficialmente denominato inutili sproloqui senza senso di una ragazzina troppo esaltata, April aveva cominciato ad essere più chiara. Nomi, date, persone, piani: la piccola Miss Young sapeva ogni cosa con la precisione di un orologio svizzero.

 “Chi è Caroline Forbes?”

“Un’attrice famosa, la chiamano la stella di Broadway”rispose con naturalezza.

“Chi è veramente?” chiese un po’ più spazientito Klaus.

“Caroline è... la regina di questa città. Lei è potente, molto potente, più di chiunque altro a Manhattan”

“Come hai conosciuto Miss Forbes April?”

Lei rise spontanea solo ricordando “Ero soltanto poco più che bambina! Mio padre mi portò a teatro a vedere “Sogno di una notte di mezza estate” ma quando arrivammo erano finiti i biglietti e non ci fecero entrare. Puntai i piedi e cominciai a piangere davanti alla biglietteria. Miss Forbes, era appollaiata alla finestra del suo camerino a bersi un drink prima di andare in scena e vide tutto. Divertita, mandò qualcuno a prenderci e ci fece sedere in un paio di posti riservati nelle prime file. Non sapevo chi fosse, ne tanto meno che ruolo interpretasse, ma quella splendida regina delle fate mi aveva stregata! Chiesi di poterla ringraziare per quell’opportunità e ci accompagnarono al suo camerino. Le dissi che da grande avrei voluto essere proprio come Titania, come lei! E Caroline ridendo si presentò con il suo vero nome, dicendomi che il mio caratterino le piaceva e, se non fossi cambiata, di tornare da lei quando sarei stata abbastanza grande. Otto anni dopo, orfana di madre e di padre, mi presentai alla sua porta con la piccola speranza che si ricordasse ancora di me. Non lo fece, non ricordò affatto chi fossi, ma non mi chiuse la porta in faccia, anzi... mi diede un lavoro, una casa, una famiglia, un’amica... mi ha fatto diventare la persona che sono oggi!”

“Cosa facevi per lei?”

“All’inizio ero una segretaria, una cameriera, ma col tempo...”

“Sei diventata il suo braccio destro!” concluse lui per lei.

“Oh no!” scoppiò a ridere lei “E’ Alaric il suo braccio destro! Io potrei essere al massimo il suo dito mignolo!”

Klaus sorrise all’affermazione, ma rimase concentrato...  April senza volerlo diceva più di quanto lui chiedesse.

“Chi è Alaric?”

“E’ il tipo grosso che è sempre dietro di lei! Impossibile non notarlo! Le fa da autista, da scorta, da consigliere... il suo braccio destro appunto!”

“Non la lascia mai?”

“Bè Caroline se la cava bene anche da sola, ma ci sono situazioni in cui lui è essenziale!”

“Per esempio?”

“Le riunioni del circolo o le visite ufficiali... o qualsiasi situazione Alaric crede possa essere pericolosa per Caroline”

“Cosa sono le riunioni del circolo?” chiese di nuovo Klaus assottigliando gli occhi.

“Le Cercle d’elitè... è come un consiglio della città, ma ci sono cose che non potresti capire... cose che non sembrano di questo mondo!”

“Parlamene, posso capirti”disse dilatando le pupille nere.

“E’ formato da cinque parti, nessuno tolti chi ne fa parte e qualche persona loro estremamente vicina, ne conosce i membri. Ci sono i cinque eletti, con intorno le loro famiglie e i loro fidati consiglieri, sotto di loro ci sono persone di spicco per la città che in realtà eseguono gli ordini e fanno passare le notizie,e infine una moltitudine di portaborse e tirapiedi che fanno il lavoro sporco. Caroline rappresenta gli umani e come popolazione prevalente ne è a capo, come tutti i suoi predecessori. Poi ci sono altre due cariche, il sindaco e il capo della polizia, solitamente anche queste due sono ricoperte da umani, ma è complicato...”

“Vai avanti!”

“La carica di sindaco si trasmette per generazione in generazione ai Lockwood, ma loro sono licantropi anche se nessuno l’ha mai saputo prima perché non hanno scatenato la maledizione. Solo con  Tyler la cosa è venuta fuori, perchè lui ha scatenato la maledizione e il circolo l’ha saputo. Quindi la loro carica non è umana come tutti credevano, ma è dei licantropi. Dopo questi ultimi avvenimenti, il predecessore di Caroline ha affidato l’altra carica alle streghe, così che loro si occupino di mantenere la pace fra le specie e tenere al sicuro la città”

“Umani, streghe e licantropi... chi occupa le altre due cariche?”

“Le ultime due, si sono imposte con la forza anni prima che Caroline entrasse, non ne so molto di loro. Il consiglio doveva essere solo umano, ma il tempo a stravolto ogni cosa:  al confine della città c’è un grosso e antico branco di licantropi che con gli anni si sono assediati in città e ne hanno rivendicato il territorio, così il sindaco decise di dargli un ruolo nel circolo per mantenere la pace, ma quest’ultimi non partecipano mai agli eventi formali, vogliono solo vivere sul loro territorio e avere potere di decidere. L’ultima parte sono i vampiri, si nascondono dietro la facciata di una famiglia di gangster, il loro capofamiglia è un politico e controlla tutto quello che può o non può entrare in città. Quando alle streghe venne data la carica, il capo della polizia mantenne il suo ruolo e il suo potere comunque... al consiglio si succede solo per ereditarietà o comune accordo degli altri membri, e dopo la morte misteriosa del capo della polizia, tutti furono concordi ad accettare la richiesta e far entrare il padrino della famiglia. Polizia, cariche ecclesiastiche, consiglieri comunali, grossi commercianti, sono tutti sottoposti al circolo. Servono soltanto per mischiare le carte in tavola quando ce ne è bisogno e avere poca chiarezza su di loro”

“I membri precisi?”

“Miss Forbes, il sindaco Lockwood, Greymond Fell per i vampiri, Rudy Hoopkins per le streghe, Jackson Labonair per i licantropi... Miss Forbes è la prima e unica donna a farne parte. Nessuno sospetterebbe mai di lei, il mondo la vede coma una fragile e frivola donna dell’alta società...”

“Questo la dice lunga sul suo potere... Come fa ad essere così potente?”

“Un insieme di fattori credo... ma c’è una cosa che la contraddistingue. I Fells sono una famiglia, ma tutti sanno che solo quello che dice il padrino ha importanza. Il sindaco Lockwood non ascolta nessun altro se non sé stesso. I licantropi rispondono a Jackson, ma in realtà è sua sorella Haley il vero capo dei lupi, solo che essendo una donna e una secondogenita non può avere il ruolo di alfa che le spetterebbe. Per la congrega di streghe, sono gli anziani a fare le regole. Poi c’è Miss Forbes che al contrario di tutti gli altri, da ascolto al parere dei suoi uomini oltre che al suo istinto... e per questo non sbaglia mai”

“Chi sono queste persone di cui Caroline si fida ciecamente?” domandò Klaus soddisfatto.

“Io... non lo so”rispose April amareggiata “Io non faccio parte di quella cerchia ristretta... sicuramente Alaric, è sempre con lei, ma il resto non saprei!”

“Ci sarà qualcuno che lei vede frequentemente?”

“Molte persone girano intorno  a Caroline!  Ma oltre ad assisterla nelle sue decisioni, questi fanno di più. Non ho mai avuto la conferma che sia vero, ma si parla di un esercito di vendicatori che risponde solamente a Caroline... li chiamano “Giustizieri” perché puniscono coloro che rompono il codice”

“Avrai sentito qualcos’altro!”

“Nessuno ne parla apertamente, nemmeno Caroline, ma sono spuntati fuori poco prima che Caroline entrasse a fare parte del consiglio e tutti quelli che si sono messi contro di lei, sono stati fatti fuori o puniti... è per questo che tutti la temono! I giustizieri sono le orecchie e gli occhi di Caroline, si nascondono nell’ombra e camminano alla luce del sole, fanno parte di ogni ceto sociale e ambiente... l’unica cosa che li protegge e la loro identità segreta. Nessun crimine resta impunito”

“Umani?”

“Io... non lo so... so solo che sono molto forti! Anche Caroline lo è, fisicamente intendo... non fortissima, ma potrebbe battere un uomo in uno scontro. E questo nessuno potrebbe immaginarlo!”

“Buono  a sapersi...” rispose mesto.

Umani, licantropi, vampiri e streghe. Gli sembrava di essere tornato indietro nel tempo quando quelle razze erano in guerra nella sua Nola. Non c’è equilibrio nella lotta per il potere, possono esserci solo vincitori e vinti. Klaus si chiese quanto tempo avesse ancora quella città prima di vedere gli orrori di una guerra interna.

“Nicklaus?” pigolò April incerta “non capisco che intenzioni tu abbia, ma... Caroline è una persona buona. Vuoi farle del male?”

“Anche se così fosse, cosa potresti farci?”

April scosse la testa “Lei non se lo merita... ogni cosa che fa, è per questa città e per i suoi abitanti... per Caroline, il fine giustifica i mezzi. E’ violenta con chi lo merita, con chi infrange la legge, ma in realtà è buona! È la persona migliore che io conosca! Tutti temono i giustizieri, nessuno infrange la legge, il crimine è punito o rilegato nella parte peggiore della città... Caroline ha resto questa città vivibile!”

Niklaus rifletté sulle sue parole, difficile da credersi dopo il loro ultimo incontro in cui gli aveva confidato di essere pronta a distruggere la città piuttosto che cedergliela.

“Puoi stare tranquilla, dolcezza,  non le farò del male... non fisicamente almeno”

Bianco o nero, non c’erano né sfumature di grigio né colori per Caroline Forbes da quanto gli aveva detto April.  Aveva un rigido codice etico, regole stabilite per il suo circolo e di conseguenza per la città intera. Caroline era moralista, intransigente, troppo rigida sia con se stessa che con gli altri.

“Gli innocenti non devono pagare le colpe altrui. Prima di essere puniti, tutti meritano di essere processati o giudicati dal consiglio. Ogni nostra azione serve per rendere questa città un posto migliore”disse la giovane donna come se ripetesse un ordine impartitelo da sempre.

“Cos’è? Il suo mantra” chiese Klaus sarcastico.

“Con Caroline queste sono le regole”

Se c’era una cosa che Klaus conosceva bene era l’oscurità, lui sapeva viverla, c’era abituato... ma sapeva quanto fosse facile sorpassare quella linea di confine fra giusto e sbagliato, sapeva quanto fosse facile farsi attrarre e trascinare dentro dalle tenebre.

Caroline Forbes forse era buona ed onesta come voleva mostrarsi, ma Klaus era sicuro che quella donna combattesse ogni giorno i suoi demoni per non cedere al suo lato oscuro...  forse era già troppo tardi.

******

Quando Nicklaus tornò a casa a notte fonda, trovò Stefan seduto ad aspettarlo in salotto, il viso imbronciato e le mani sotto al mento.

“Dove sei stato?”

“Sai Stefan, non ho mai risposto a nessuno del mio comportamento... e puoi stare tranquillo che non comincerò adesso a farlo!” disse sarcastico togliendosi il cappotto.

“Non credo di poter riuscire a restare fuori dai giochi, come tu stesso hai affermato prima...”

“Bene, lieto di sentirtelo dire!”

“Ma non credo nemmeno di potermi schierare dalla tua parte” disse Stefan amaro.

L’espressione di Klaus, delusa e scoraggiata, e l’assenza di una risposta, gli provocò dolore e paura insieme.

“Vuoi iniziare una guerra contro l’unica persona a cui io tenga veramente in questa città e io non posso permettere che lei si faccia male” disse serio il giovane Salvatore.

“Una volta mi hai detto che anche se non di sangue, ero un fratello per te...” gli disse oltraggiato.

“E lo sei ancora!” gli rispose con enfasi l’altro.

“Come puoi allora essere di nuovo così stupido da ripetere lo stesso errore! Prima Katherine ti ha diviso da Damon, adesso lei da me! Smettila di mettere l’amore di una donna davanti a quello per la tua famiglia! Tu, Elijha, Rebekah... voi e il vostro stupido amore epico! E ogni volta ne uscite distrutti, annientati, soli!” gli urlò contro rabbioso.

Anche Caroline fa parte della mia famiglia! Non sono innamorato di lei! Se tu provassi a conoscerla vorresti proteggerla tanto quanto lo voglio io, perché lei è come noi!”

Klaus guardò il suo vecchio compagno difendere tenacemente i suoi pensieri. Avrebbe potuto soggiogarlo per farlo stare dalla sua parte, ma allora avrebbe significato perderlo.

“O sei con me o sei contro di me, Stefan”

“Ti conosco Klaus, tu distruggi chiunque si metta sulla tua strada... ma lei ti piace! Me ne sono accorto la prima volta che l’hai incontrata... lei ti intriga! La sua forza e il suo potere ti attraggono, non è come le altre. Tu stesso hai detto che ti affascinava!”

“Era prima di sapere che cosa stava escogitando!”

“Non è poi così diverso da quello che fai tu! Sono stato la tua ombra in questi giorni e ti conosco... Sono sicuro di quello che dico! Voi siete uguali e diversi allo stesso tempo e tu non hai mai incontrato qualcuno così!”

“Cosa vuoi che faccia?” chiese sarcastico “Che la prenda delicatamente e la spodesti dal suo trono senza farle male?”

“Ho un accordo da proporti” disse serio il giovane Salvatore.

“Sentiamo”

“Un mese, te ne starai un mese senza progettare nessun piano diabolico... ci daremo alla pazza gioia, curerai i tuoi affari, organizzerai feste, tutto quello che vuoi, ma conoscerai Caroline e passato un mese deciderai cosa...” disse serio sorridendogli, ma fu interrotto dal suo amico prima di poter finire.

“Cosa ti fa pensare che accetterò o che alla fine del mese cambierò idea?!” disse beffardo  “Non ho nulla da guadagnarci!”

“Tu vuoi avvicinarti a lei, in ogni caso, ma hai visto che da solo non puoi riuscirci... hai dovuto soggiogare April! Io ti aiuterò... se io mi fido di te, Caroline si fiderà di te”

Klaus riflette sulle parole dell’amico. Aveva ragione, aveva bisogno di un punto d’incontro con lei. Caroline Forbes era importate per Stefan, talmente tanto da farlo mettere contro di lui e fargli tentare l’impossibile, ma forse poteva sfruttare meglio l’ascendente che lei aveva su di lui.

Klaus sorrise cinico “Forse hai ragione, ho bisogno di aiuto”

“Caroline è diversa, vedrai che ho ragione” annui soddisfatto Stefan, sicuro di poter far cambiare idea all’originale, ormai poteva leggere Nicklaus come un libro aperto. Era pericoloso per Caroline, sapeva di metterla nei guai interessandola a Klaus, ma Caroline sapeva difendersi benissimo da sola. Come tutti gli altri, anche Klaus sarebbe stato travolto dall’uragano Caroline, anzi forse era già successo, e gli sarebbe stato impossibile resisterle se l’avesse conosciuta veramente, e Stefan forse avrebbe potuto salvarli entrambi. Era sicuro che Klaus non avrebbe rinunciato a quella città, ma forse avrebbe evitato un disastro epico... forse entrambi potevano condividerla.

“Voglio farle la corte” disse Klaus sorridendo, interrompendo i  pensieri di Stefan che gli rivolse uno sguardo sbigottito “Non essere sorpreso, hai detto tu stesso che è evidente che lei mi intriga! Perché no? Hai detto di darmi alla pazza gioia, ed è quello che intendo fare... sono sicuro che non mi annoierei!”

Klaus evitò di aggiungere che l’avrebbe fatta cadere ai suoi piedi dopo una corte sfrenata. Niente piani e strategie come aveva promesso, non era nel suo stile, ma non era necessario che Stefan venisse a conoscenza di questo particolare. Aveva mille anni di esperienza e nessuna donna gli era mai stata indifferente, e Miss Forbes non sarebbe stata diversa: una donna innamorata e succube della passione sarebbe stata un’avversaria che avrebbe spodestato senza difficoltà.

“Sai che Caroline è una donna...” aggiunse Stefan curioso ...difficile, diffidente, divorziata, non avrebbe saputo quale termine scegliere!

“Una Lockwood? Una donna sposata? Sì, lo so...” finì Nicklaus con la sua solita strafottenza “Ma non mi interessa. Amante, fidanzato, compagno... che differenza c’è? È la passione che conta amico!”

“Mi sembra che tu sappia già tutto!” disse ironico Stefan. Beh sicuramente si sarebbe divertito, pensò Stefan. Klaus era arrogante e presuntuoso di conoscere già ogni cosa, Caroline era testarda e vendicatrice... non poteva immaginare nulla di più disastroso di quel corteggiamento. E se avessero scommesso, avrebbe dato Caroline vincente tenere Niklaus in pugno dopo una sola settimana di smancerie.

 

*****

 

 “Miss Forbes! Che piacevole coincidenza incontrarla”  

Caroline alzò gli occhi dalla sua agendina rossa, richiamata da quel familiare accento inglese. Un ghigno accattivante abbelliva il viso del suo interlocutore. Arricciando le labbra scarlatte in un sorriso, richiuse il piccolo quaderno che teneva sulle gambe e porse a Nicklaus una mano che lui prontamente baciò galante. Seduta al tavolo, fuori da un’ elegante caffetteria, Caroline Forbes raccoglieva sguardi ammiratori e adoranti, senza essere disturbata dal fare qualsiasi cosa lei stesse facendo che sembrava assorbirla completamente.

“Mr Mikaelson, sono lieta di incontrarla nuovamente” disse lei cortese ritirando la mano e ponendo l’agendina dentro la sua borsa “Credevo che approfittasse di questo tiepido sole per godersi la spiaggia, cosa fa in città?”

“Questa fredda primavera ha fatto desistere molti nel trasferirsi negli Hamptons, che sono a dir poco deserti… quindi seguo la massa e mi trattengo in città per qualche altra settimana! Mi piace stare dove c’è vita, la solitudine non fa per me!” le rispose sorridendole.

“Capisco...  quindi a che indirizzo dovrò far recapitare i prossimi inviti? Non vorrei che non ricevesse il mio invito per qualche sciocca incomprensione” chiese con un misto di dolcezza e sarcasmo Caroline.

Klaus allargò le labbra in un sorriso sorpreso rivolgendo prima gli occhi al cielo, per piantarli poi nei suoi, intrecciando le mani dietro la schiena “Credevo che dopo il nostro ultimo incontro a casa sua, avessi perso ogni occasione con lei...”

“Non dica idiozie” gli rispose ovvia Caroline “la sua è una buona compagnia, migliore di molte altre che mi circondano, non vedo perché dovrei privarmene... sicuramente è quella che più preferisco fra quelle dei miei nemici” finì lei con un ghignò. Lo stava provocando, in tutti i sensi, ed era estremamente curiosa di vedere le sue reazioni.

“Nemici, mia cara? Non mi piacerebbe definirmi tale, infondo abbiamo solamente gli stessi scopi! Ma se così vuole chiamarmi per esprimere il piacere che prova dalla mia compagnia, senza sentirsi in colpa con sé stessa, faccia pure! Ne gioirò anch’io!” concluse Klaus sorridendo trionfante.

“Non mi ha ancora informata del suo attuale domicilio” disse lei senza perdere un colpo, accavallando le gambe e attirando il suo sguardo.

“Nessuna abitazione che non conosca già! Il mio caro vecchio compagno d’armi, Mr Salvatore, mi ha offerto la sua ospitalità per qualche tempo, che spero riesca a ricambiare convincendolo a passare l’estate con me sulla baia... se mi cerca, mia cara, sarò a pochi passi da lei!” concluse ammiccandole.

Caroline ignorò le sue avance con un sorriso tirato ed aggiunse “Mi dispiace deluderla, ma raramente ho visto Stefan lasciare Manhattan per Long Island… lui è affezionato!”

“Forse io riuscirò a fargli cambiare idea” disse lui con un sorriso furbo mordendosi il labbro inferiore e appoggiandosi con le mani alla sedia davanti a Caroline “So essere molto convincente!”

“Che maleducata, non l’ho nemmeno invitata a sedersi... perché non mi fa compagnia per un caffè?” disse lei sostenendo il suo sguardo.

“Non vorrei disturbarla” disse leccandosi le labbra.

“Se mi avesse disturbata, non glielo avrei chiesto!” rispose lei appoggiandosi allo schienale della sedia e accavallando di nuovo le gambe sensualmente, indicandogli con un gesto la sedia di fronte a lei.

Klaus si slacciò il bottone che teneva chiuso il soprabito e si sedette di fronte a lei, sospettoso di quella cortesia visto il loro precedente scontro.

“E lei Miss Forbes? Dove alloggerà quest’estate?”

“Oh... Io non lasciò mai Manhattan, preferisco il caos della città alla tranquillità della periferia! Ho una vasta proprietà dall’altra sponda della baia rispetto casa sua, ma non ci passo molto tempo”

“Forse serve anche a lei qualcuno che la convinca, che la preghi!” disse lui provocante “Potrei convincerla ad essere mia ospite per qualche giorno! Potrebbe organizzare tutte le meravigliose feste che io non sono in grado di organizzare!”

Lei rise, rise veramente per il suo tentativo.

“Sarebbe uno spreco non trova?” continuò lui “Mi prometta che ci penserà almeno!” insistette lui.

“Apprezzo lo sforzo, ma non mi lascio convincere da qualche moina!” concluse lei ridendo quando vide il cameriere avvicinarsi.

“Se mi permette le consiglio l’espresso, Mr Mikaelson, il migliore di sempre” disse lei civettuola.

Klaus annuì al cameriere che li lasciò soli, dopo pochi secondi dal loro ordine.

“Il miglior espresso di sempre? Dubito che possa essere più buono di quello che fanno a Roma, non trova?” chiese sarcastico.

“Non so risponderle, non sono mai stata a Roma” disse con un pizzico di rammarico “Senza dubbio, il più buono della città”

“La facevo una donna di mondo Miss Forbes, ha l’aria di chi ha passato la vita con la valigia in mano”

Caroline rise triste “A dire il vero, non sono mai andata molto lontana da questa città, non ho mai visto nulla del mondo”

“Glielo mostrerò io!” rispose Klaus prontamente, spinto da uno strano sentimento “Roma... Parigi... Tokyo! Ovunque voglia andare!” le disse con gli occhi che brillavano “Ovunque...”

“La smetta, la prego!” disse lei sorridendo sorpresa “Mi conosce appena, anzi come io stessa l’ho definita, siamo nemici, siamo rivali... io sono cortese d’accordo, ma lei mi invita a casa sua a passare l’estate, vorrebbe mostrarmi città dall’altra parte del mondo...”

“Lei mi piace Forbes!” disse interrompendola e gli occhi di lei mostrarono ancora più stupore “Mi piace!” ripeté con semplicità “Le riesce così difficile crederlo?”

Caroline restò davvero senza parole, di fronte al timido sorriso di lui e ai suoi occhi penetranti “Perché?” chiese infine.

“Mia cara, lei è bellissima, forte, scaltra! La prima e unica donna che mi abbia affrontato direttamente e che mi abbia tenuto testa! Come potrei esserle indifferente?”

Caroline tenne gli occhi fissi nei suoi, avrebbe voluto leggervi qualcosa ma non ci riuscì. Sicuramente aveva la prova che il suo istinto aveva visto giusto, per l’ennesima volta. Nicklaus la voleva, si era infatuato di lei come credeva.

“Non credo di essere il primo uomo che la corteggia, mi corregga se sbaglio” insistette lui rispondendo al suo silenzio.

“Sicuramente è il primo nemico che mi fa la corte così spudoratamente!” rispose sagacie lei.

“Nemico... non può fare a meno di considerarmi tale?!” chiese ma prima ancora di continuare fu interrotto dalla voce dolce di lei.

“Mi rincresce che dovrà affrontare non uno, ma ben due dispiaceri... il mio rifiuto e la sconfitta!”

Klaus sorrise alla sua affermazione così sicura.

“C’è una questione che mi preme dal nostro ultimo incontro... perché mai un uomo tanto fortunato come suo marito, non l’accompagna e le evita le imbarazzanti proposte di corteggiamento di altri uomini?”

Klaus osservò la mascella della donna irrigidirsi per meno di un secondo  e le sue labbra tirarsi in un sorriso nervoso “Mi scusi, non volevo essere inopportuno...”

“Sappiamo bene entrambi che essere inopportuno era il suo scopo!” disse pungente “sono solo sorpresa di incontrare qualcuno che non conosca la mia storia... sono stata sulle copertine delle riviste e sulle pagine rosa dei quotidiani così tante volte che anche i muri di questa città potrebbero raccontarle la mia storia”

“Posso andare a chiederlo a un muro se non vuole parlarne” le disse sorridendole complice.

“Ho la rara occasione di dare la mia versione della storia, invece di sentirla raccontare da altri, non voglio perderla!” disse con ironia Caroline  “Vede Mr Mikaelson mi sono sposata molto giovane, Tyler Lockwood il figlio del sindaco Richard Lockwood, era mio marito. Siamo stati sposasti per qualche anno, poi le circostanze ci hanno portato a scegliere di separarci e divorziare legalmente. Ho dovuto mantenere il nome di mio marito, ma lo uso solo formalmente... preferisco essere Caroline Forbes che Caroline Lockwood”

“Una scelta coraggiosa la sua” le disse ammirato.

“Non conosce nemmeno i motivi che mi hanno spinta a farlo, come può dirlo?”

“Non importa conoscerli. Questa società per quanto moderna non accetta ancora che le donne possano votare, figurarsi accettare donne che si separano dai loro mariti dichiarandosi pronte a farcela da sole e ad essere indipendenti... ci sono alcune donne che piuttosto assassinerebbero i loro compagni ed essere così vedove, ma non divorziate! Quindi non importa... è sempre una scelta audace e le va riconosciuto”

Per pochi secondi Caroline fu sicura di poter vedere ammirazione, vera ammirazione nei suoi occhi. Non era farle la corte o semplici complimenti, era avere rispetto di quella che lei era.

“Grazie”

Ci furono pochi momenti di silenzio, interrotti dal cameriere che arrivò riverenziale con le loro ordinazioni.

“Mio marito mi ha allontanata per lo stesso motivo per cui all’inizio mi ha amata” disse Caroline catturando con lo sguardo la sua attenzione “Il mio successo”

“Non riusciva a reggere il confronto immagino” disse sarcastico. Non conosceva quel Tyler Lockwood, ma era sicuro fosse un vero idiota... malgrado tutti i problemi che quella donna si portava dietro, lui le sarebbe rimasto accanto solo per la sua bellezza, almeno per altri vent’anni, si disse Klaus.

“Non riusciva a gestire il successo, la fama, l’ascendente che crescevano sempre di più ogni giorno. Tyler mi ha sposata per chi ero, mi mostrava agli altri come il suo trofeo migliore, ma c’era l’amore che rendeva tutto piacevolmente sopportabile. Ma spesso l’amore non basta, ci sono altri sentimenti che possono avere forza maggiore... io l’ho reso il grande uomo di successo che è oggi, ma quando con il tempo la mia figura ha oscurato la sua, non c’è stato modo di salvare il matrimonio” finì Caroline atona.

Dotata animi mulier virum regit”

L’espressione confusa di Caroline fece sorridere Nicklaus “Mia cara, i latini dicevano una donna dotata di spirito sostiene il marito e una giovane scrittrice britannica l’ha reinterpretato dicendo che dietro un grande uomo, c’è sempre una grande donna... come darle torto?! Non avevo dubbi che lei fosse una sorgente di successo anche per chi le sta vicino”

“Non ho mai trovato il mio posto... non riuscivo a stare nella sua ombra dietro di lui, né davanti esibita come una vittoria per il mio successo...”

 “Al suo fianco” disse Klaus svelto “non mi sono mai sposato, ma è al mio fianco che vorrei la mia donna!” disse sussurrando quelle parole come se temesse che dirle a voce alta le avrebbe rese meno vere “la vorrei dove io possa vederla semplicemente voltandomi... la metterei dietro di me solamente per proteggerla e davanti solo per baciarla”

Caroline sentì i brividi lungo il corpo alle sue parole così cariche di sentimento. Come poteva guardarla con tanto ardore? Come potevano quelle parole entrarle dentro così prepotenti e riuscire a scalfire la sua anima di ferro? Quell’uomo riusciva a farle provare brividi di piacere e paura insieme, come mai nessun altro aveva fatto prima.

Deglutì cercando di non concentrarsi troppo su quelle sensazioni, ma proprio quando riuscì a riprendere il suo spirito fermo, lui catturò di nuovo l’azzurro degli occhi di Caroline nei suoi “Non nasconda le suo emozioni dietro una maschera di freddezza, il dolore e la sofferenza del suo passato l’hanno portata ad essere la donna che è oggi... non dovrebbe vergognarsi di quello che prova” le disse sorridendole dolcemente.

Caroline si sentì per la prima volta disarmata di fronte a quell’uomo... come poteva leggere dentro di lei così chiaramente? Si conoscevano da solo qualche giorno ma lui sembrava conoscerla da sempre. Riusciva ad anticipare le sue mosse, conosceva i suoi pensieri più nascosti... si sentiva indifesa e impaurita di fronte all’evidenza dei suoi pensieri detti ad alta voce fra loro. Bevve il suo caffè per darsi un contegno, pensando che stava passando troppo tempo in silenzio.

“La mia non è una maschera di freddezza, Mr Mikaelson... è il mio temperamento abituale e non so cosa possa indurla a pensare altrimenti di me” rispose ghignando e appoggiando sul tavolo la tazza ormai vuota.

“Mia cara, lei potrebbe essere qualsiasi cosa, ma non fredda... piuttosto lei è così luminosa che potrebbe illuminare l’intera città con la sua energia!”

“E dopo questa idiozia, posso anche andarmene” disse scoppiando a ridere Caroline.

Klaus si alzò prima di lei e le porse una mano con galanteria per aiutarla, aveva sentito chiaramente il suo battito cardiaco aumentare sempre più negli ultimi minuti... forse si stava arrabbiando per la bruta irruenza nei suoi sentimenti, forse era imbarazzata dalle sue confessioni, forse era colpita dai suoi gesti, ma qualsiasi cosa avesse provocato quel batticuore era comunque un qualcosa che lui le stava facendo provare e Klaus poté sentirsi vincitore di quel round.

Caroline nascose la sorpresa, e il piacere che cercava di reprimere con tutta se stessa, di quella galanteria di altri tempi che ogni volta la colpiva, con un ghigno accettando la sua mano.

Lui la portò alla bocca appoggiando le labbra sui suoi guanti di velluto, dopo averla aiutata ad alzarsi “Non capisco questa modestia... credo che lei sia tutt’altro che umile o non sarebbe la stella che tutti amano... quindi perché non riesce ad accettare un complimento sincero?”

Lei lo guardò torva “Tanto per essere chiari, sono troppo intelligente per lasciarmi sedurre da lei” disse sagace.

“E’ per questo che mi piace” disse sorridendole ricevendo in risposta un’alzata di occhi al cielo “Mi permetta di offrirle il caffè, tesoro, è il minimo dopo l’estenuante conversazione che ha dovuto subire con me!”

“Credevo fosse ovvio” gli rispose pronta sbattendo le ciglia e voltandosi per andarsene.

“Arrivederci mia cara!”

“Spero di non incontrarla tanto presto Mr Mikaelson” disse lei voltandosi un’ultima volta e sorridendogli fintamente.

Diavolo di donna! Pensò Klaus, gli avrebbe reso le cose quanto più difficili sarebbero mai potute essere.

 

 

 

 

***angolo autrice

Salve carissimi! chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto un problema al mio braccino che mi ha impedito di fare sforzi e muoverso in nessun modo! spero che il nuovo capitolo vi piaccia, io ne sono molto spaventata... l'ho riletto mille volte prima di pubblicarlo perchè non ne sono affatto sicura!! fatemi sapere che ne pensate, così la mia autostima salirà e forse qualche incertezza cadrà!

un bacione e un ringraziamento speciale alla mia beta, Marina Oceano (anzi vi straconsiglio di andari a leggere le sue storie, sono fenomenali, la sua ultima long "la bambola di cristallo" è qualcosa di fenomenale! ) e a tutte le ragazze che recensiscono! il capitolo è dedicato a voi carissime!!! a presto!!

  
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