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Autore: White Queen of Asgard    10/04/2015    1 recensioni
"Non avrei mai pensato di trovare qualcuno da amare..."
Un incontro inaspettato. Una persona qualunque. Credete che queste semplici cose possano cambiare la vita di qualcuno? Se pensate che la risposta sia no... Be', leggete qua e probabilmente cambierete idea.
* * * * * * * * * *
Ci tengo a specificare che questa storia non ha nessun collegamento con la serie "You Don't Need Nobody Else But Me"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brian May
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAN ANIBODY FIND ME SOMEBODY TO LOVE?

Sono uscita a fare un giro. Ormai è quasi sera ma oltre al vento si sta piuttosto bene. Il mare è calmo e il sole è diventato rosso. La bellezza di questo momento è infinita.
Mi siedo sul muretto che divide la spiaggia dal marciapiede. Ormai il sole è già calato ma resta ancora quella luce arancione.
Resto qua un po', poi mi volto per scendere dal muretto ma mi fermo vedendo un ragazzo.
Ha gli occhi persi nel vuoto, illuminati dalla luce rossa rimasta, sono nostalgici, quasi tristi. Si accorge dopo un po' che lo sto fissando. Si volta a guardarmi anche lui. Per un attimo abbasso lo sguardo, ma poi lo rialzo e lui mi sorride, ma sempre con quell'aria triste. Chissà perche è lì... Lo guardo e ricambio il sorriso.
Mentre mi volto a tornare a casa sento una voce calma, tranquilla.
"Hey"
Mi volto di colpo e poi eccolo lì. È ancora lui. Il ragazzo sul muretto di poco fa.
"Ciao" Gli dico semplicemente sorridendo.
"Ciao" Risponde.
Lo guardo negli occhi senza dire nulla. Mi sto semplicemente perdendo. Dopo qualche minuto mi accorgo che lo sto fissando forse da troppo tempo e abbasso lo sguardo imbarazzata.
"Come ti chiami?" Mi chiede facendomi rialzare il viso.
"...Georgia" Rispondo esitando un po'.
"Brian" Dice lui porgendomi la mano con ancora quel sorriso dolcissimo sul viso.
È troppo bello. Penso di essermi innamorata.
"Io... Andavo a casa" Dico notando che e calato il buio.
"Io preferisco non farlo" Risponde tenendo quell'aria triste che ancora non l'ha lasciato. Cammina lentamente al mio fianco.
"Perche?" Parlo a bassa voce, quasi per paura di ferirlo.
"Per quelle" Dice guardando il cielo.
"Le stelle?" Chiedo cominciando a guardare in alto anch'io.
"Si. Non... So se a te può interessare... Ma se vuoi possiamo fermarci un po' qua. Se vuoi" Mi chiede con voce insicura.
Penso di avere un sorriso da ebete stampato in faccia, ma quando me l'ha chiesto sono diventata la persona più felice del mondo.
"Si, certo che voglio. Ho sempre voluto sapere qualcosa di più sulle stelle" Dico mentre i miei piedi toccano la sabbia ancora calda.
"Beh, io ogni sera vengo qui. A guardarle" Dice facendo una pausa, poi riprende "E... Ora che ci penso... Sei la prima persona che ne vuole sapere qualcosa..." Continua con lo sguardo perso fra quelle lucine in cielo.
Lo guardo e ricomincia a parlare.
"La gente dice che sono noioso, un fissato con le stelle... Cose così, insomma..."
"Secondo me non hanno la più pallida idea di quello che dicono" Dico guardando il mare con sguardo serio.
"Dici?" Mi domanda guardandomi.
"...Si" Ci stendiamo sulla sabbia. È strano. Ho appena conosciuto una persona di cui mi fido dal primo momento.
"Dai, fa vedere quanto ne sai di stelle" Gli dico sorridendo e lui comincia ad elencarmi file e file di costellazioni e stelle facendomele vedere. Continua finché non si accorge che lo sto fissando.
"E..." Dice interrompendosi mentre si volta a guardarmi.
Si gira verso di me e mi prende in braccio. Non avrei mai immaginato di stare tra le sue braccia. Sento il suo cuore che batte troppo forte. Nessuno di noi dice nulla, forse per la scena delicata, forse perché nessuno non vuole romperla.
Il mio cuore comincia a battere sempre più forte man mano che il suo viso si avvicina al mio. Ancora nessuno dice niente. Chiudo gli occhi, e sento la sua fronte contro la mia, il suo respiro sul mio viso. Restiamo cosi per un po'. Si stacca e mi prende il viso tra le mani. Mi guarda mentre si avvicina pian piano alle mie labbra. Sento le sue dita affusolate sulle mie guance. Si avvicina sempre di più finché non sento le sue labbra sulle mie e le nostre lingue cominciano ad intrecciarsi in una strana danza. Le mie mani finiscono fra i suoi capelli mentre lui mi tiene ancora il viso. I suoi capelli sono così morbidi. Si stacca e mi abbraccia.
"Non avrei mai immaginato di trovare qualcuno da amare" Voglio che questo momento duri per sempre. Il mio sguardo è nascosto dai suoi capelli. Comincia a baciarmi dolcemente e lentamente il collo.
"Hey, mi fai il solletico" Dico ridendo.
"Scusa" Risponde sorridendo. Il tempo passa e non mi sono neanche accorta dell'ora.
"Forse... Dovremmo tornare a casa" Mi dice a bassa voce, forse per paura di rovinare tutto quello che è successo.
"Si, hai ragione..." Rispondo staccandomi a malavoglia da lui.
"Brian, non e che..."
"Che?"
"Non è che vuoi... Venire a casa mia? Certo se non hai altro da fare. Ma magari hai altro da fare, si... Scusa" Gli chiedo incerta non volendo rovinare quei momenti, ma non volendo neanche perdere lui.
"No, vengo con te" Lo guardo stupita dalla sua risposta e lo bacio un ultima volta prima che si alzi. Quando è in piedi mi da la mano e mi aiuta a mettermi in piedi.
Ritorniamo in strada e ci incamminiamo verso casa. Non ci parliamo molto. Mi prende la mano e le sue dita si incrociano alle mie. Arriviamo a casa e apro la porta.
Entrati, cerco di accendere la luce ma Brian mi blocca abbracciandomi da dietro e cominciando a baciarmi il collo. Mi fa il solletico con i riccioli ma non ho intenzione di fermarlo. Mi giro e comincio a baciarlo. Lui mi prende in braccio senza staccarsi. Cominciamo ad andare verso la camera da letto. Mi stacco un attimo da lui e lo guardo negli occhi perdendomici per l'ennesima volta. Riprendo a baciarlo mettendogli le mani fa i capelli.
Arriviamo in camera da letto. Mi lascia e mi mette contro il muro cominciando a baciarmi il collo. Mi toglie il vestito sottile che indosso mentre comincio a sbottonargli la camicia bianca. Scende pian piano. Sento le sue mani dietro la schiena che cercano di slacciare il reggiseno. Gli tolgo la camicia e la butto a terra con il vestito.
Gli metto una mano sul petto e comincio a scendere fino ad arrivare ai pantaloni e gli slaccio la cintura. Lui mi toglie il reggiseno e lo butta nel buio della stanza. Mi prende in braccio e mi fa sedere sul letto. Lui è sopra di me. Non voglio più lasciarlo e non riesco a staccarmi da lui nemmeno per un secondo. Si toglie i pantaloni buttando anche quelli da qualche parte nella stanza. Continua a baciarmi sempre con quella delicatezza che ha avuto dal primo bacio. Mi toglie il resto dell'intimo e poi il suo. È così delicato che non sento nemmeno mentre i nostri corpi si uniscono. Continua a spingere aumentando ma senza farmi male. Arriviamo tutti e due all'apice del piacere.
Tutto si fonde. Caldo e freddo, dall'aria proveniente dalla finestra aperta, piacere e quel poco dolore. Rimaniamo abbracciati fino al giorno successivo. Nessuno di noi si vuole piu staccare dall'altro.
Appena mi sveglio lo guardo negli occhi e mi sussura qualcosa.
"Non avrei mai pensato di trovare qualcuno da amare..."



Angolo della Queenie:
Allora allora... Ho pubblicato questa per spezzare un po' l'attesa per la prossima serie. Perchè io so che siete tutti lì che non aspettate altro che leggerla (la modestia). Beh, ci sto lavorando.
Ma torniamo a questa storia. E' venuta fuori con la mia migliore amica scrivendone un pezzo a testa, quindi no, non è tutta mia. Spero vi piaccia comunque anche se lo stile è ovviamente diverso.
Un ultima cosa: Georgia, come penso avrete già notato , è sempre la stessa di "You Don't Need Nobody Else But Me" nonostante questo capitolo non abbia nessun collegamento con quella serie.
Ho finito di dire tutto quindi.. Vado e ci sentiamo alla prossima serie ;)
(...A meno che non mi capiti di metterci un altro capitolo come questo di mezzo)
  
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