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Autore: lapoetastra    11/04/2015    3 recensioni
Era sempre più difficile, per Joan, vivere a Baker Street.
Non perché fosse una brutta via, o perché l’appartamento non le andasse più a genio.
No, tutto questo non c’entrava assolutamente nulla.
La colpa era unicamente del suo coinquilino, il grande e famoso Sherlock Holmes.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joan Watson, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era sempre più difficile, per Joan, vivere a Baker Street.
Non perché fosse una brutta via, o perché l’appartamento non le andasse più a genio.
No, tutto questo non c’entrava assolutamente nulla.
La colpa era unicamente del suo coinquilino, il grande e famoso Sherlock Holmes.
Nei primi giorni di convivenza, Joan aveva creduto di poter riuscire a sopportarlo, ma non ne era più tanto sicura, ora.
Non ce la faceva più dei suoi modi strani, del suo carattere ambivalente, della sua totale incostanza nello svolgere i lavori domestici.
Non sopportava più passare lunghe notti insonni ad udire il suono stridulo del suo violino, o ad essere svegliata all’alba dalle sue maniere brusche ed irruenti.
Joan Watson odiava davvero Sherlock Holmes.
Ma non per quei motivi.
No, quelli erano unicamente scuse con cui la donna cercava di nascondere a se stessa e ciò che veramente le dava fastidio dell’investigatore.
Poteva mentire al suo cervello, forse, ma di certo non al suo cuore, che sapeva la verità.
Perché ciò che Joan detestava di Sherlock era il suo continuo non accorgersi del sentimento assolutizzante che lei provava nei suoi confronti,
Joan aveva capito, infatti,  stando sempre al suo fianco, che quell’amicizia che fin dal primo momento lo aveva legato a lui, ora si era trasformato in qualcosa di più.
Ma per quanto provasse a farglielo capire, Holmes rimaneva sempre impassibile, e sembrava essere all’oscuro di tutto.
Questa era l’unica cosa che davvero Joan detestava di lui.
Non accorgersi di quanto lei lo amasse.
 
 
Sherlock Holmes era pur sempre un grande investigatore, il migliore dello Stato.
Notava qualsiasi particolare, anche quello più nascosto che sfuggiva agli occhi di tutti gli altri.
E si era accorto già da tempo del sentimento mutato di Watson nei suoi confronti, ma non aveva mai detto nulla o fatto alcun cenno di averlo compreso.
Perché lei era bella, intelligente e simpatica, e non si meritava di certo uno come lui, strano, stoico e privo di qualsiasi senso dell’umorismo.
No, non era proprio adatto a lei, ed anche se si fossero fidanzati dopo poco sicuramente Joan lo avrebbe lasciato, abbandonato per sempre.
Non poteva permettere che accadesse una cosa del genere.
Il suo corpo e la sua mente non lo avrebbero sopportato, non dopo tutto quello che aveva sofferto per la perdita di Irene.
Così, Sherlock faceva finta di niente, di considerare la sua compagna come niente di più che una coinquilina ed una collega di lavoro.
Era convinto che comportandosi così prima o poi lei si sarebbe innamorata di un altro, uno che l’avrebbe meritata davvero e con il quale sarebbe stata felice, e si sarebbe scordata di lui, come era giusto che fosse.
Però Sherlock Holmes era solo un investigatore.
Captava il minimo particolare, anche quello che sfuggiva agli occhi più attenti.
Ma non poteva prevedere il futuro.
Se solo lo avesse fatto, avrebbe capito che l’amore di Joan nei suoi confronti era destinato a durare per sempre.
   
 
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